24 marzo 2009. E' il compleanno del fidanzato. La torta caprese è pronta dalla mattina. Manca ancora la salsa. Chiedo consigli alle amiche su FB e, alla fine, vince la proposta di Sere: salsa ai lamponi, visto che i lamponi li avevo giusto comprati. Li frullo, aggiungo lo zucchero e metto sul fuoco a ridurre un po'.Ci siamo.
Ora è il momento del piatto forte: lasagne al pesto. Niente di trascendentale, certo, ma è il piatto preferito della mia dolce metà insieme agli gnocchi. Ho spudoratamente rubato un vasetto di pesto fatto dalla mia mamma, e preparato in anticipo la besciamella. Compongo le mie lasagne in un grosso contenitore di pirex quadrato. Sono uno spettacolo a vedersi e dal forno comincia a diffondersi un profumo che mi fa guardare l'orologio sperando che sia presto ora di cena.
Le cinque meno dieci appunto, l'ora perfetta per fare le foto della torta preparata stamattina: il sole arriva sbieco sul grande tagliere di legno, proprio come piace a me. Nessun problema di dimenticare le lasagne in forno, visto che ho attivato il timer. Faccio un paio di foto e il timer suona puntuale. Vedo le mie bellissime lasagne un po' dorate in superficie e belle gonfie di pesto e besciamella. Sono molto fiera di me. Le tiro fuori dal forno. Il ripiano a fianco della cucina è occupato dal piatto con la torta che sto fotografando, quindi le poso direttamente sui fornelli. Scatto una foto en passant alle lasagne e torno con un paio di scatti alla mia torta.
A un certo punto sento un toc che non capisco bene da dove arrivi. Rumore di vetro, sembra. Strano. Guardo le lasagne e mi accorgo che si stanno gonfiando inspiegabilmente. Quasi ribollono. Non faccio in tempo ad avvicinarmi che splash... il contenitore esplode seminando piccoli pezzetti di vetro per tutta la cucina.
Non ci voglio credere. Sono sicura che quel contenitore poteva andare in forno perché l'ho già usato più volte! Comincio a pulire il pavimento mentre aspetto che ciò che resta delle mie lasagne si freddi un po' per raccogliere vetro e lasagne e buttare via tutto. A un certo punto mi avvicino e vedo la manopola del fuoco più piccola girata. E' il fornello dove ho fatto ridurre la salsa, che ho imperdonabilmente lasciato accesa al minimo :-(
Dopo una mezz'ora di puro sconforto, incerta se scendere in rosticceria e "barare" sulle lasagne o chiamare il fidanzato e raccontare tutto. Alla fine sollevo la cornetta e confesso il disastro. Dall'altra parte del filo il silenzio dura diversi secondi. Poi, mentre lui mi suggerisce poco convinto di andare a cena fuori, mi ricordo che due ore prima ho comprato 250g di ricotta, senza idee precise su cosa farci.
La decisione è presto presa: gnocchi di ricotta!
La cena è salva, e gli gnocchi sono ottimi, ma il profumo delle lasagne al pesto, beh, lo sento ancora stamattina.
ps: gli gnocchi sono fatti con 250g di ricotta, poco più di un etto di farina, 1 uovo, 50g d parmigiano, sale e un pizzico di nosce moscata. Conditi con salsa di pomodoro e basilico per lui e burro, basilico e pepe per me.