Il valore della prevenzione per la crescita economica e la sostenibilità dei sistemi sanitari, sociali e di welfare

Negli ultimi dieci anni, l’economia dell’UE ha mostrato una crescita lenta e non è prevista una ripresa significativa nei prossimi anni. Inoltre, la transizione demografica ed epidemiologica in corso sta incrementando la pressione sulle finanze pubbliche, in particolare per quanto riguarda le spese sanitarie e sociali. L'attuale crisi permanente—che include sfide geopolitiche e climatiche—complica ulteriormente queste problematiche e minaccia direttamente la sostenibilità fiscale attraverso una crescita economica più lenta, disavanzi pubblici crescenti e, di conseguenza, livelli più elevati di debito pubblico. Affrontare queste sfide è fondamentale per garantire la sostenibilità a lungo termine dei sistemi sanitari, sociali e di welfare nell’UE. Diventa perciò essenziale adottare un nuovo paradigma che trasformi il modello sanitario da uno reattivo (cura delle malattie) a uno proattivo (promozione della salute), sfruttando gli investimenti nella prevenzione.

In questo scenario critico, l’UE ha introdotto il Nuovo Quadro di Governance Economica (NEGF), che offre l’opportunità di considerare gli investimenti nel settore sanitario—soprattutto in prevenzione—come “investimenti in sicurezza sociale”, simili a quelli destinati alla difesa, alla trasformazione digitale e alla transizione verde. Con questo nuovo quadro, includere gli investimenti nella prevenzione sanitaria nell’ambito del NEGF non solo consentirebbe una maggiore flessibilità in uno scenario economico instabile, ma porterebbe anche a un aumento della spesa in aree che hanno effetti positivi sulla salute e sul benessere della popolazione.

La prevenzione sanitaria, inclusa la promozione di stili di vita sani, i programmi di screening e l'immunizzazione, consente di ottenere benefici a lungo termine riducendo i costi sanitari e aumentando la produttività, conferendo così un valore sostanziale ai sistemi economici e sociali e sostenendo al contempo la sostenibilità fiscale pubblica. Ad esempio, ogni euro speso in sanità preventiva genera un ritorno di 14 euro, mentre l'immunizzazione degli adulti può restituire fino a 19 volte l'investimento iniziale.

Con gli Stati membri dell’UE che si preparano a presentare alla Commissione Europea i loro Piani Fiscali-Strutturali Nazionali di medio termine entro il 20 settembre 2024, si apre una finestra di opportunità per dare priorità agli investimenti nella prevenzione. In futuro, la spesa per la prevenzione potrebbe essere considerata un “investimento”, poiché comporta una crescita potenzialmente maggiore e una riduzione delle spese future:–

• Nel breve termine, è necessario che gli investimenti in prevenzione (in particolare l’immunizzazione) siano riconosciuti come benefici per la sostenibilità fiscale a lungo termine e ottengano maggiore flessibilità all'interno dei piani fiscali-strutturali degli Stati membri.
• Nel medio/lungo termine, le nuove regole fiscali riviste dovrebbero escludere gli investimenti in prevenzione e immunizzazione dai calcoli dei livelli di deficit o debito degli Stati membri quando si valuta la conformità con le regole fiscali.

È fondamentale riconoscere che la crisi permanente deve essere affrontata e superata con soluzioni concrete. In questo contesto, integrare la prevenzione—e in particolare l’immunizzazione—nelle strategie fiscali degli Stati membri dell’UE è cruciale per promuovere la sostenibilità economica dei sistemi sanitari, sociali e di welfare, permettendo loro di adattarsi e prosperare di fronte alle sfide difficili e imprevedibili che l’Europa sta affrontando. Gli Stati membri devono cogliere questa opportunità per sostenere e attuare questi cambiamenti nei loro piani fiscali.

Il Position Paper "Il valore della prevenzione per la crescita economica e la sostenibilità dei sistemi sanitari, sociali e di welfare" realizzato da The European House - Ambrosetti in collaborazione con Vaccines Europe e IFPMA, analizza il ritorno economico, fiscale e sanitario degli investimenti nella prevenzione sanitaria, promossi dal NEGF attraverso il suo processo di valutazione della spesa pubblica basato sulle priorità identificate dalla Commissione, tra cui gli investimenti nella promozione della salute.

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