Un noir su tre livelli temporali che trasporta magicamente il lettore, accanto a un’inedita coppia di detective, tra le stanze di un castello medioevale, i carruggi di Genova, i boschi dell’Appennino fino alla Terra del Fuoco Il libro: Da Francoforte a Milano, dall’Appennino ligure a Buenos Aires: un geometra disincantato ed un professore di storia si trovano involontariamente coinvolti, nell’insolito ruolo di investigatori improvvisati, in un groviglio di storia e sottile ironia tra la fine del 1400 ed i giorni nostri. Un intreccio di molte storie coinvolgenti la famiglia Fieschi, gli intrighi di un vecchio tedesco e gli arditi progetti di un famoso architetto milanese che una pietra ha saputo nascondere per cinquecento anni anche dagli esperimenti esoterici di qualche membro della nobile famiglia e dalle oscure ombre del secondo conflitto mondiale.
Brillante e ben documentato giallo-fantasy-storico che si muove tra Rinascimento, Occupazione tedesca e attualità nel Genovesato, con un'efficace puntata in Argentina. Raccomandato per qualche ora di svago intelligente, e anche per chi vuole tentare l'ardua impresa di capire i liguri: l'autore, giornalista del Secolo XIX (quotidiano-bandiera della Superba insieme al Corriere Mercantile) non risparmia nessuna delle idiosincrasie regionali, a partire dal punto di vista sui milanesi (per loro, dediti a incomprensibili mestieri da venditori di fumo, come designer e architetti; a noi resta incomprensibile come uno non abbia felicità maggiore che uscire la mattina con una barchetta, o “gozzetto”, per pescare dei pesci in solitaria..); il sanguigno geometra Caligaris, più che l’amico professor Sanguineti, incarna davvero lo spirito ligure: scorbutico, maschilista, pieno di amarezza verso il passato; non che il collega professore sia molto meglio: arrivati in piazza de Mayo ignorano il Cabildo e qualunque altro museo locale (per Caligaris poi sono tutti noiosi): gli basta sentire nell’aria odore di manganelli, pensare che Peròn settant’anni prima instaurò una specie di fascismo, e ora al governo c’è Berlusconi in Italia e Menem in Argentina (non saranno contenti di sapere che l’attuale presidente argentino considera Menem il migliore!). Sciupafemmine sì, il Caligaris, e di sinistra, ma "di popolo": pronto a scaricare “la intellettualoide che lo ha costretto a vedere un delirio di Wenders”.. Tipico anche l'anticlericalismo di Sanguineti: ma l’Inquisizione perseguitò davvero l’Alchimia? Certamente la pratica fu spesso vietata dalle autorità sia religiose (scrisse un trattato contro di essa niente meno che Nicolas Eymerich, l’inquisitore preso a modello da valerio Evangelisti nei suoi romanzi) sia civili (immaginate lo scombussolamento sociale se qualcuno fosse davvero riuscito a trasformare il piombo in oro!); ma effettive persecuzioni? che poi, a leggere gli alchimisti, sembra di sentir parlare gli odierni seguaci dei BitCoin..