“Una biografia è la somma di tutte le ere geologiche che hai attraversato”, ogni persona nasconde un mondo, tante volte lo dimentichiamo o non ci pens“Una biografia è la somma di tutte le ere geologiche che hai attraversato”, ogni persona nasconde un mondo, tante volte lo dimentichiamo o non ci pensiamo, giovane/vecchio, ricco/povero, etero/gay, grasso/magro, ed ecco qua: abbiamo definito qualcuno, le categorie sono utili per velocizzare il pensiero, ma non sono realistiche, non dicono nulla di una persona, e spesso una persona non è ragionevole, non è fatta di catene di cause ed effetti, è composta da sbagli, casualità, ripensamenti, parti nascoste che a volte nemmeno lei sa di avere. Non è semplice scrivere di se stessi, eppure questo libro ci riesce, e lo fa anche bene. Leggendo La straniera ho scoperto una grande scrittrice, che guarda le cose da inconsueti punti di vista, non si ferma mai alla superficie ed esplora sempre più a fondo. La straniera è una biografia-memoir -poco importa quanto ci sia di vero o quanto no nel racconto- di una bambina diversa in una famiglia diversa, che vive in America e poi in Italia, e poi a Londra, e nel ripercorrere la sua storia abbraccia riflessioni argomentando sempre con una capacità linguistica e di pensiero eccellenti attraverso una voce unica, alla quale non vorresti mai smettere di prestare ascolto. ...more
Paradossalmente il mio parere su questo libro era già negativo prima di leggerlo... lo so: non si fa. Alcuni pregiudizi dopo la lettura sono stati conParadossalmente il mio parere su questo libro era già negativo prima di leggerlo... lo so: non si fa. Alcuni pregiudizi dopo la lettura sono stati confermati, ma qualcosa di positivo sono riuscita a trovarlo. La cosa che mi ha più infastidita è come l’argomento della fedeltà non sia approfondito, poteva essere maggiormente indagato, rimane tutto in superficie, sa di “già detto”, di scontato. L’impressione è che ogni cosa sia secondaria all’intento di intrigare il lettore. Dalla copertina ammiccante,alle scene sessualmente esplicite. Dal personaggio che non può non piacere, alle continue citazioni di libri “cool” o comunque molto amati. Certo, è uno di quei libri che si divora, ma questo non è mai stato sinonimo di qualità. Scritto adeguatamente, ma la voce non si sente, Missiroli non ha nessuno stile particolare, non per me. Carina invece l’idea della focalizzazione variabile, si passa da un personaggio all’altro con stratagemmi vari che riescono a legarli in modo fluido e non forzato. Insomma, la mia impressione è tiepida, si fa leggere ma non rimane praticamente nulla....more
Una scrittura in punta di piedi quella di Lux, il tentativo di dipingere l’inafferrabile. Come la luce, metafora principe del libro, esistono entità e Una scrittura in punta di piedi quella di Lux, il tentativo di dipingere l’inafferrabile. Come la luce, metafora principe del libro, esistono entità e dimensioni che pervadono la nostra esistenza, ma che sfuggono ad una concezione materialistica della vita e amano rimanere ai margini: Il sapore dei ricordi, il colore dell’aria dopo la pioggia, l’intensità di uno sguardo... piccoli frammenti che sanno rendere vivide le giornate, ma a cui spesso non si presta attenzione. Tutto il libro è un tentativo di dare voce alla parte nascosta che si cela dietro i fatti della vita, l’amore per il dettaglio e la ricostruzione di un’atmosfera particolare sono la costante di un romanzo che intreccia gli sguardi nostalgici al passato dei suoi protagonisti con i tentativi di venire a patti con loro stessi e con quello che li circonda. Delicato e pittorico, con tonalità da classico inglese Lux è una lettura squisita e particolare. Consigliato assolutamente ...more
Marrucci possiede la perizia del vero scrittore. Nella raccolta, oltre a dimostrare un abile uso della lingua e a stupire il lettore con spunti di traMarrucci possiede la perizia del vero scrittore. Nella raccolta, oltre a dimostrare un abile uso della lingua e a stupire il lettore con spunti di trama geniali, riesce a creare con i suoi personaggi un universo eterogeneo e folle, in cui nessun racconto somiglia all’altro. A cercare una sorta di forma comune sicuramente l’eleganza dello stile: complesso, ridondante, a tratti eccessivamente barocco. I racconti sono veramente dei quadri tratteggiati con grande capacità; brevi storie in cui si fa strada, altro elemento che crea continuità, un principio di irrazionalità, che spesso sconfina a volte nel fantastico, a volte nel grottesco. Storie disseminate ovunque sulla terra: Giappone, Mongolia, California, Marrakech, Firenze... una varietà di luoghi, personaggi e situazioni raccontati con una ricca alternanza di registri linguistici e tecniche narrative (c’è un racconto in cui si fa uso un uso MAGISTRALE del flusso di coscienza). Accomunati tutti dalla voce, nuova e inconfondibile di Marrucci....more