Deborah Cumberbatch's Reviews > Un attimo soltanto

Recensione doppia con Elvereth Ahn

Ci sono quei libri che ti aiutano a evadere dal mondo, a staccare la spina e a perderti tra le pagine, tra le storie che si raccontano.
Un attimo soltanto è tutto questo e anche di più. Molto di più.
Siamo state trasportate entrambe sul litorale ligure, tra le spiagge di Portofino, smarrite nell’odore salmastro dell’oceano. Abbiamo potuto ammirare la bellezza di un mondo diviso in due, squarciato da differenze sociali che Paola è riuscita a tratteggiare con una capacità magistrale.
Siamo state Alizèe. Ci siamo immerse nei suoi pensieri, nelle sue paure, in questa visione del mondo che è di una ragazza di venti anni che è costretta a lavorare tanto, troppo, per poter aiutare sua mamma e la sua sorellina, Dalila. Siamo state lei e le sue preoccupazioni, lei e i suoi sacrifici, il suo dolore.
Abbiamo ammirato la sua forza, la sua caparbietà, la sua determinazione. A volte avremmo voluto abbracciarla forte, altre invece avremmo voluto scuoterla e dirle “Le cose non devono andare così”.
E poi siamo state Troy. Oddio, diciamo che abbiamo ADORATO ALLA FOLLIA Troy. Il suo tormento ci ha spezzate, la sua anima divisa in due tra un passato a cui è rimasto aggrappato e un presente che gli sta stretto.
Ci siamo innamorate con loro. Abbiamo sofferto con loro (e a volte avremmo voluto anche ammazzarli, ma questa è un’altra storia!)
Ogni pagina scorre senza che te ne accorgi, non riesci a fermare la lettura, diventa impossibile andare a letto (e ci sono i nostri messaggi delle 5 del mattino a confermarlo).
Paola si è superata e lei sa quanto abbiamo amato profondamente ogni suo libro.
Tutto è frutto di studio e ricerche che rendono questo un romance originale e travolgente.
Una menzione particolare alle scene spicy. Troy ci ha ammazzate.
Però non è solo questo, perché in realtà tutto si concentra sul modo in cui i sentimenti nascono ed esplodono.
Nell’amore che c’è anche nei piccoli gesti.
Come in un ovetto kinder dato al momento giusto.