Oppenheimer (2023)

Con Oppenheimer, Nolan firma un'opera monumentale che unisce grandezza epica e dramma interiore. Attraverso una regia che alterna immagini potenti e silenzi assordanti, seguiamo il tormento di un uomo - magistralmente interpretato da Cillian Murphy in uno dei suoi ruoli più intensi - che ha dato al mondo il potere di distruggersi. Temi come la colpa, l’ambizione e la responsabilità morale si intrecciano in un racconto ipnotico, che scuote le coscienze e ci obbliga a riflettere sul prezzo del progresso. Un'esperienza visiva e emotiva da vivere sul grande schermo.

Oscar per miglior film, Oppenheimer porta per la prima volta l’ambita statuetta a Cristopher Nolan. Non è un semplice biopic su Robert J. Oppenheimer (Cillian Murphy), bensì il racconto dell’uomo dietro lo scienziato. È da vedere più volte: la prima visione può risultare difficile, ma con le successive si fa più chiara la sua complessità. Oltre ai salti temporali, stavolta Nolan si affida a scene in bianco e nero mischiate al colore, a grandi prove attoriali, a una colonna sonora intensa e al minimo uso di effetti speciali per mettere in scena una tra le figure più tragiche della storia.