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domenica 30 marzo 2014

Biker e altro.....

(foto di Garimar)
Dalla V-Strom alla signora del deserto...

Posseggo un modello Enduro stradale , V-Strom , che è un tipo di moto che possiamo chiamare Stradale da turismo. Una tuttofare per viaggi  anche in coppia.
La V-Strom è un ottima moto , ed ha un alto coefficiente prezzo prestazioni . Ad un costo relativamente basso , offre una serie di prestazioni niente male, con un economia del mantenimento che ne fanno una regina della categoria. Naturalmente come tutte le moto che esistono su questa terra , non è perfetta. Ma i difetti sono trascurabili rispetto ai pregi .
La V-Strom è una moto che esiste sul mercato dal 2001 (nella versione KLV-1000) e nella versione 650 dal  2003, e  nelle vendite ha soppiantato la versione 1000.  La V-Strom 650 è stata rivatilizzata con la versione comparsa nel 2012  che ne ha ammodernato le linee , a scapito però di una perdita di protezione che la versione originale offriva. Poi oggi nel 2014 è apparsa il nuovo V-Strom 1000 che si preannuncia come una ottima moto , 101 Cv di puro motore godibile già  bassi regimi e una coppia possente.

Cio' detto io sono uno degli antichi , in me esistono nomi quale il Gilera Arcore,  e poi piu' avanti le Honda Transalp e sempre l'ineguagliabile Africa Twin che è rimasta nei cuori di tutti noi.
In questo ambito è anche noto il nome Ténéré della Yamaha.
Bene  come si suol dire il nome ha sempre il suo valore, per cui sono andato a provare la Super Ténéré XT1200ZE versione 2014 .

Lo dico subito , non sono un esperto , un pilota,  sono solo un Biker da anni e anni , che ha sempre viaggiato per il godimento del viaggio e non per la ricerca delle esasperazioni.
Il mio pensiero è sempre stato , ok la mia V-Strom per essere una 650 è bella e pesante,  e da fermi ci vuole il proprio impegno per non fare mosse false, per cui questi bestioni  da 1200 mi danno un certo timore.
Questo era il mio pensiero base, e con questo mi sono presentato alla prova su strada.

Prima impressione
A prima impressione la moto è splendida, dà un immagine di solidità e bellezza che a mio giudizio surclassano ogni altro modello del settore in commercio . Niente becchi (originali o meno ) , niente tralicci in bella vista , niente saldature del pedalini passeggero. Impressione ottima,  vedere il davanti fianco dietro è una goduria degli occhi. Le linee si fanno seguire molto , gli occhi si posano sui particolari , le finiture sono e al tatto sembrano di ottimo livello. Nessun filo fuori posto .
Voto alto , promossa

Difetto
Lo dico subito  il difetto che ho trovato , se difetto possiamo dire, è il sound di questo motore, diciamo non è di quelli  rombanti che ti fanno saltare il cuore. Posso dire  che non sembra un 1200 dal suono. Ma per me non è un difetto dato che non mi attira la moto rombante, anzi mi piacciono le silenziose. In ogni caso per i piu' smaliziati  (pagando!) è disponibile lo scarico Akrapovic che migliora sensibilmente il sound.
Voto non espresso , neutro. 

Primi passi
Salgo sulla moto , la seduta è comoda , anzi direi ottima, la postura (si dice così ? ) è naturale . raggiungo bene manopole e comandi mi sento a casa e ancora non mi sono mosso . La "calzata" è naturale , quasi ancor piu' semplice della mia V-Strom , e questo sfata una mia paura . Tocco terra anche meglio della mia.
Suppongo sia la conformazione della sella (840 altezza regolabile fino a 870) e della rastremazione serbatoio. Magia : è leggerissima. Non posso crederci, sembra molto piu' leggera della mia, mi muovo con i piedi in pieno controllo , il peso non si avverte, oppure è solo la mia emozione ? Bilanciatissima.
Voto alto,  senza dubbio promossa

Marcia
Innesto marcia , clang e vai.
Diciamo che il cambio l'ho percepito abbastanza rozzo , preciso , ma rozzo , probabilmente si potrebbe fare di piu' nel leveraggi , il clang della prima è anche godibile. Il resto scorre con naturalezza, il motore (abituandosi al suono) sale e risponde con prontezza, non posso credere di esser in sella ad una SuperTénéré. Naturalmente i puristi si scateneranno tra le mappature "S" e "T" riviste in questa versione, ma sinceramente per la mia guida  sono finezze che lasciano il tempo che trova, in ogni caso le mappature per me danno un senso alla guida che ognuno di noi vuol dare.
Seconda magia , il cardano non si sente, devo dire silenziosissimo , sembra esserci del  burro.
Terza magia , provo un accelerata, le sospensioni rispondono , copiono l'asfalto come non mai , e qui è ben diverso dalla osannata GS che offre il cuscino d'aria all'anteriore che toglie ogni sensibilità di ruota.
Qui sento la moto , va dove dico , copia le buche , vado su un pezzo di terreno , davvero (per il poco che posso dire io ) eccellente,  in altre parole tramette la sensibilità, ma copia le asperità e le linee. Suppongo che con l'esperienza si possano fare gran cose.
Voto altissimo , promossa

Libidine
Le cose libidinose che trovo sono  il display interamente digitale , senza eguali sul mercato , direi che è da vera nave del deserto compresa la traversina per il montaggio di optional  ...seppur nel deserto non andrò mai....ma chi puo' dirlo...se hai la nave potresti permettertelo!!!!
I comandi sono al posto giusto e rispondono . Che dire se una pecca voglio trovare posso dire che l'interruttore dei faretti supplementari si poteva integrare meglio. Il Cruise Control non l'ho potuto provare perchè non ho percorso una lunga percorrenza su strada scorrevole.
Manubrio libidinoso senza dubbio , lo sento bene, ci arrivo benissimo senza aggiunta di Riser come sul V-Strom.  Ergo la seduta è davvero azzeccata.
Sella comoda, non posso dire sulle lunghe percorrenze, ma se il buongiorno si vede dal mattino ....!
Voto alto , promossa

Da terra
Riconsegnata a malincuore , la signora ,  rimane solo da osservare i particolari , le valigie seppur non quelle extraterrestri del BMW, sono belle, anzi bellissime, molto bel rifinite, io le trovo piu' "in" di quelle GS.
Frecce a led e fanale posteriore a led molto ok, sospensioni elettroniche che permettono una serie di aggiustamenti in moto  . Come si suol dire  se ce l'hai le usi ...se non ce l'hai   dici che è inutile!
Il paramotore aggiunge quel di piu' che su ogni signora non guasta...bello.
Particolare da notare , cavalletto centrale , piedistallo laterale ridisegnato ( quello della versione Z era osceno diciamo la verità) , paramani stilizzati , manopole riscaldate , cruise control, display LCD, frecce a led , parabbrezza maggiorato , sospensioni elettroniche , maniglie passeggero (davvero belle) tutto di serie
Altri particolari dischi freni margherita, forcelle a steli rovesciati , sella scamosciata ; Cerchi a raggi bellissimi .
Volto altissimo, promossa. 

Prezzo
il prezzo di vendita  15.390 di questa nuova versione ZE  mi sembra allineato per la componentistica di serie offerta
Anche in questo caso il paragone con altre sia dello stesso segmento che di segmenti piu' bassi non regge. Considerando l'allestimento di serie compreso nel prezzo  i conti son presto fatti.
Voto alto , promossa


Una giornata godibile con il sorriso a 32 denti.
Il mio pensiero è : esser Biker vuol dire sognare sempre.

Buona strada a tutti






domenica 23 febbraio 2014

La Terra e gli Umani

(foto di Garimar)

DIO

Più grande diventa il mondo conosciuto più complesse diventano le teorie di universi in espansione, collassanti, fino ad arrivare all'idea che tutta quella struttura inconcepibile sia soltanto una di innumerevoli altre , in una specie di schiuma cosmica. L'idea di un Dio riservato agli abitanti del terzo pianeta di un insignificante sistema solare in un angolo di provincia di una galassia di media grandezza ha sempre meno senso. Più si dilatano la conoscenza e l'intuizione umane , più appaiono insignificanti proprio coloro che riescono a pensare a tutto ciò: gli esseri umani. Perchè Dio , sempre che esista, debba amare un ammasso di geni maleducati che non fanno altro che azzuffarsi , e rovinare il pianeta ? Perchè proprio gli abitanti di un pianeta tra miliardi di arcimiliardi di altri mondi devono esser così importanti per il creatore del tutto ? Escludendo il sole , la stella a noi più prossima, Proxima Centauri, è a quarantamila miliardi di km. (4,23 anni luce) , e la stessa altro non è che una tra tra centinaia di miliardi di stelle che costituiscono la nostra Via Lattea, che a sua volta rappresenta solo una minuscola parte di una struttura fatta di ammassi di galassie e superammassi appesi come gocce di rugiada ad una ragnatela virtuale , tessuti attorno a spazi neri pieni di una materia enigmatica e invisibile.(*)
Ancor più inconcepibile , appare la fugace vita umana, presa come è dal  sistema e dal modo comune di impostare la vita ,del tutto insignificante alla luce dello scenario cosmico. Come mai, l'esser vivente , che è solo un battito di ciglia , rispetto alla vita dell'universo , si perde e si affligge su temi del tutto inesistenti , perdendo il vero senso di cio' che siamo nell'essenza : siamo esseri con un lampo di vita istantaneo. Questi abitanti , di questo terzo pianeta del sistema solare,  (anche considerando i millenni della storia umana, pur sempre un lasso di tempo fugace su scala universale) , non han fatto altro che "cucirsi" addosso  una modalità di vita che è una complicazione e un afflizione dell'animo umano.
Ci imponiamo modi, doveri, responsabilità che , sempre su scala universale, appaiono del tutto privi di significato . Perdiamo da millenni e perderemo purtroppo finchè calpesteremo questa Terra , il vero senso di cio' che siamo : esseri viventi . Come tali dovremmo concentrarci su questo , piuttosto che seguire astruse teorie di diritto civile, di regole politiche , di leggi giudiziarie, di diktat economici.
I nostri cento anni di vita (un microsecondo se pensiamo bene) , li sprechiamo completamente all'inseguimento di ciò che non è naturale  , sottoponendoci volontariamente (perchè questo è : tortura volontaria ) ad una castrazione volontaria del nostro animo .
Esseri umani che si affliggono tra  di loro  , su un minuscolo pianeta,  violentandosi continuamente nel breve arco di presenza dell'umanità , brevissimo .
Imbecilli.

(*) Frank Schatzing : Silenzio Assoluto

lunedì 29 luglio 2013

Visioni


(graphic elaborazione Garimar)
 
La fine di internet (World Wide Web)

Perchè la razza umana ha in se il germe dell'autodistruzione, è un quesito che non troverà mai risposta.
Sembra che l'uomo sia naturalmente portato a distruggere tutto quanto di buono è riuscito a realizzare nella sua pur breve esistenza. Per di piu' si rimane basiti constatando che la finestra temporale in cui questo uomo è presente sul pianeta Terra è un infinitesimo rispetto all'enormità del tempo  universale.
Questo piccolo essere , che si vanta di essere la piu' inteligente forma di vita,  manipola e distrugge  ogni cosa di cui  viene a conoscenza o contatto. Questo assioma vale sia per la materia di cui è formato questo nostro pianeta, e sia per le piccole grandi invenzioni che l'uomo stesso è riuscito a realizzare nella sua brevissima esistenza.  Certamente , si dice, che il progresso umano è costellato di grandi eclatanti scoperte che hanno fatto solo il bene dell'umanità. Vera questa affemrazione che però potrebbe esser  confutata se solo spostiamo il discorso  sui punti di vista. Ogni singolo episodio umano puo' esser visto sotto una luce diversa, e come una medaglia che ha sempre il suo rovescio , anche scoperte che hanno contribuito all'innalzamento della società umana  possono essere valutate da altra prospettiva. 
Ma non è neanche questo il punto saliente della considerazione, il fatto rilevante è che l'uomo è portato a cambiare la natura delle cose. Si dirà che è sempre avvenuto , dato che l'uomo , diciamo, piega gli strumenti a proprio uso e consumo. 
Internet è nata da un idea molto semplice ( Tim Berners-Lee) , e di per se molto utile e democratica.  L'idea base era la condivisione a livello globale dell'informazione, o se vogliamo della conoscenza. Niente di piu' rilevante nella storia umana , che quello di diffondere conoscenza a tutto il globo. essere editore di se stesso  e delle proprie idee, grandioso.
Un idea progressista, rivoluzionaria per certi aspetti. Eccitante e illuminante al tempo stesso. Io connesso con il mondo , in modo del tutto libero , e libero di comunicare pensieri e o apprendere, informarmi  di ogni cosa avessi necessità. La diffusione a livello globale di  conoscenza come un azione democratica profonda e del tutto libera . Affermazione del principo universale che tutti hanno diritto di parola , per quanto ci siano parole spiacevoli.  All'origine era questo il significato della creazione della grande ragnatela globale , escludendo  di base la possibilità di fare affari sul questa ragnatela. Di fatto nel primo periodo era del tutto ecluso la possibilità di concludere un affare o ricavare profitto dallo scambio di informazioni . Principio sacrosanto e universale di solidarietà umana. 
L'uomo che si vanta di esser solidale , nella realtà è del tutto incapace di attenersi a questa coaratteristica.  Ed ecco che anche su questo mondo digitale virtuale sono iniziate le battaglie per cercare di ridurre questa apertura totale , e questa condivisione di sapere , che su un altro piatto della bilancia poteva fruttare svariate montagne di denaro sonante. Ed ecco che i primi oppositori a questo strumento così pensato sono proprio coloro che vengono osannati come i piu' grandi innovatori tecnologici a livello mondiale. Il piu' feroce oppositore di internet libero è quel tale Bill Gates che della vendita del software (linguaggio) ha fatto un commercio ultramiliardario imponendo de facto l'uso di determinati prodotti. Paradossalmente l'idolo dei giovanissimi Steve Jobs non gli è da meno , dato che  della chiusura e dell'imposizione esso stesso ne ha fatto un commercio miliardario. Per quanto lo stesso Jobs sia citato per quel "siate folli"   egli , si è ben guardato da esserlo , e ha sempre combattutto coloro che volevano un mondo "open".  Quindi il "siate folli" ...era di tutt'altra natura..."siate folli" e lasciatemi  il potere...!!! 
Da questi due grandi mostri sacri che hanno di fatto combattuto da sempre Internet nella sua essenza originaria. , si è poi giunti al fatto di porre sotto controllo la ragnatela. Enti governativi, governi, gruppi di potere, editori, affaristi piu' o meno noti , alla fine hanno avuto la delega a "cesurare" , bloccare, ed esigere cambiamenti a quanti fin allora si erano espressi sempre nella massima libertà di espressione. E via da li , leggi su leggi , regolamenti , regole, invocazioni di privacy piu' o meno note, appelli alla segregazione e chiusura o messa al bando di questo o quello . Ma in questo meccanismo tortuoso di una chiusura del mondo  open, si è poi dato coscientemente o involontariamente il potere sempre ai soliti noti , major, editori, controllori dell'informazione , le solite associazioni del controllo globale , il che può sembrare una citazione di fantasia, di fatto è un ente ben reale. Quindi da uno strumento simbolo della libertà e della democrazia in senso lato , siamo passati ad uno strumento ad uso e consumo dei soliti noti potentati mondiali che hanno pensato bene di trarne un lucro ben piu' che sperato. 
In sostanza ci abbiam perso tutti , l'umanità ha perso un altra opportunità di usare uno strumento per come era stato pensato con concetti  semplici e logici , trasformandolo in uno strumento di controllo e direzione del pensiero comune. In questa ottica si sono affermati i colossi piu' citati (spesso a sproposito) , anche essi ben lontani dal pensiero originale di libertà e che usiamo tutti in perfetta incoscienza.  In buona sostanza dalla democrazia assoluta siamo passati ad un imperialismo autocratico .
Il principio della fine non è quando una cosa muore , ma quando l'idea di questa cosa viene stravolta e sconfigurata nella propria essenzialità.
Ciao WWW. 

domenica 17 marzo 2013

Il tempo di Francesco


MEDIAWORLD



L'accostamento tra l'evocazione del nome Francesco e Mediaworld potrebbe ritenersi assurdo ed irriverente, invece risulta congruo e pertinente. Siamo in un momento in cui la Chiesa e perfino le Istituzioni stano "PROVANDO"  a dare un segnale di cambiamento . 
Se le parole e i nomi sono importanti , il nome Francesco e le parole  che si stanno via via ripetendo nei vari discorsi , sembrano abbiano dei segnali di cambi di rotta.
Solo in futuro potremmo dire se questo discorso rusulta reale o solo vacuità che si sgonfierà con il passaggio dei giorni. 
Il concetto che riporto oggi è ben diverso , non riguarda quello che potrebbe o non potrebbe essere, e non riguarda  se vedere o meno segnali di cambiamento. 
Mediaworld  il regno incontrastato dell' HI Tech , vero simbolo del mondo moderno . Vendita di oggetti e apparati che riempiono le nostre case, ma non solo , che influenzano i nostri modi e in definitiva il nostro mondo. 
Apparati ed oggetti che già prima di portarli a casa hanno iniziato la lora rapida obsolescenza, per esser sostituiti da ancor più nuovi e luccicanti nuovi modelli. Il vero modello del business fast and fourious.
Ogni epoca è caratterizzata da un modello , e Mediaworld ben rappresenta il nostro attuale modello , perlomeno , il modello occidentale.
A dir la verità questo modello in questi ultimi anni sta crollando esso stesso sotto i colpi di questa crisi economica e sociale. 
Detto questo (argomento che potrebbe aprire dibattiti accesi) , e ancora un altro e piu' profondo il fenomeno che Mediaworld ha posto sul tappeto. 
Rechiamoci in uno di questi empori magici dell'elettronica e guardiamoci attorno , luci, scaffali, oggetti, suoni, immagini , plastichine ed etichette ammiccanti , e la facilità del prodotto a portata di mano. 
Questo è il problema di fondo sociale che si radica , la facilità di poter accedere acquistare ogni cosa si desideri senza alcun sforzo e senza come si suol dire alcuna attesa .
Si dirà che il mondo moderno impone la modalità FAST. Chi non è veloce è tagliato fuori , come si suol dire è OUT.  
Per cui si va , si sceglie e si compra, si porta a casa, si usa  e si dimentica. E via così. 
Un modello che ha i suoi benefici nel fatto che dietro tutto c'è il "si produce". 
Questo è in sostanza. Ma l'aderire a questo modello , in specie per le nuove leve generazionali, fa perdere un apsetto che sarebbe rilevante nella vita di ogni persona : il valore.
Cosa è il valore ? 
Il valore può forse esser rappresentato dal costo del materiale ? no di certo , forse può esser rappresentato dal servizio che l'apparato permette di eseguire ?  ancora una volta la risposta è no. Il valore dovrebbe essere dato dal nostro lavoro e dal nostro sacrificio che ci permette di acquistare questo oggetto. 
Vale a dire, la possibilità di poter prendere tutto con facilità, e senza pensarci su per più di qualche ora se non minuti, fa deprezzare di molto il valore delle cose che riempiono la nostra vita. E cose di poco valore vengono dimenticate in fretta. 
Ecco perchè i nostri giovani sono vuoti , senza senso del valore in se , e non delle monete che posseggono in tasca. 
Nessuno si sacrifica più in attesa di poter conquistarsi sul campo  il telefono, il Tv, la lavatrice, il PC, la macchina fotografica, la scopa elettrica... 
Si pensa di aver bisogno di un qualcosa, si esce , si và, si compra , e si porta a casa , che problema c'è ? 
Così crescono le nostre giovani leve, si compra di tutto senza riflessione, senza pensiero, senza neanche il vero bisogno. 
E così facciamo perdere di valore alla nostra vita, al nostro mondo e sempre più nel baratro del vuoto ci troviamo.
Un tempo , quando ancora c'era la speranza di un mondo migliore, si attendeva per lungo tempo il momento di poter arrivare a comprare qualcosa. E questo lungo tempo faceva si che in effetti esisteva un reale bisogno. La vita era piena, consapevole, ma soprattutto  si sognava.
Il sogno accompagnava le nostre azioni , i nostri lavori, i nostri impegni, sognavamo un mondo migliore. Ma non sognavamo certamente un mondo basato su Fast e Fourious. Purtroppo i sogni man mano sono stati dimenticati, arrendendosi al tutto e subito con facilità.
Il pensiero imperante che si è imposto è : la vita è breve occorre godersela. Pensando che godere della vita sia sempre e solo conquistare l'ultimo modello di cellulare che è sullo scaffale. 
Ecco cosa mi ispira il nome Francesco e cosa penso di Mediaworld.

sabato 19 gennaio 2013

Le signore lungo le strade

(da La Gazzetta del Mezzogiorno)

Prostitute

Lo spettacolo delle nostre strade punteggiate quasi ovunque da liete signorine  disposte a  fornire piccoli o grandi servizi è sotto gli occhi di tutti noi. Non facciamo i benepensanti pronti a sentirsi scandalizzati al grido che lo spettacolo è degradante. Piuttosto occorre riconoscere che il mestiere piu' antico del mondo ha dinamiche niente affatto scontate o semplicistiche. Come definire infatti la capacità di cassa delle citate signorine, capacità che  un qualsiasi ufficio di marketing si sogna. Anche la disposizione logistica di queste signorine fa  rilevare il flusso di merci e/o percorsi metropolitani piu' congrui. Si potrebbe anche rilevare che tali presenze, spesso sono in anticipo su futuri sviluppi delle nostre poco amate città.  Tali signore e signorine si presentano in varie vesti, andiamo da quelle di colore, alle asiatiche , dalle emaciate nordiche, alle erotiche sud americane. Vediamo di tutto lungo le nostre strade , da esposizioni di parti corporali più o meno erotiche a  esposizioni di atelier di tutto punto. Ci sono vere e proprie postazioni lungo le nostre strade che sono segnalate ben piu' dei fantomatici autovelox. Fogge di ogni tipo, atteggiamenti vari : dalla menefreghista, alla simpatica, alla depressa, alla rifugiata, e anche ( e purtroppo)  alla schiava. Ci sono bambine ,quasi,  e anziane giovinotte che dire ridicole è poco. Ci sono magrissime presenze quanto abbondanti forme pronte a soddisfare ogni qualsiasi immaginazione . Ci sono trans quotati e tanto altro. Ai famosi benpensanti che son pronti ad additare , basterebbe far riflettere che se tali presenze sono aumentate a dismisura è perchè di sicuro il mercato si va espandendo, c'è presenza perchè c'è richiesta. Detto questo e descritto sommariamente questo mondo che di per se presenta aspetti anche complessi che meriterebbero ben altri ragionamenti , nasce però spontanea una domanda. A queste signore e signorine mi piacerebbe chiedere:  ma a chi telefonate continuamente ad ogni ora del giorno e della notte quando non siete impegnate in qualche servizio o servizietto ?

venerdì 31 agosto 2012

La parabola del Rock e Facebook

(Pink Floyd - The Wall)

Il Muro

Le avanguardie del Rock segnarono gli anni '60/'70 rivoluzionando il mondo della musica , del fare e recepeire la musica ROCK. Esponenti di rilievo di tali avanguardie contribuirono a cambiare per sempre le regole dello spettacolo musicale e non solo , unendo musica immagini e luci in un mix allucinogeno di emozione e sensazione. Il gruppo che più ha contribuito con i propri tour e dischi a tale rivoluzione sono stati indubbiamente i Pink Floyd.  Come ogni  rivoluzione  , anche quella delle avanguardie , data l'esplosione a livello mondiale dei gruppi musicali , arrivò però a chiudersi su se stessa perdendo di vista l'obiettivo principale dei musicisti  che è quello dell'ascolto del brano musicale. Il punto di rottura e di non ritorno di tale fenomeno fu segnato dal disco prima e dal conseguente tour poi  "The Wall" , il muro creatosi tra artisti e spettatori, i primi racchiusi nella ricerca esasperata del riff, e i secondi urlanti e piangenti per nulla attenti alle note esplose dagli impianti di amplificazione. Il muro appunto invalicalibile con la comunicazione impossibile tra palco e spettatori.
Allo stesso modo Facebook , ha rappresentato l'avanguardia della comunicazione mediatica  in internet. Il fenomeno Facebook esploso quasi per caso  , essendo nato solo per disporre di un book di immagini - in prevalenza femminili - per contatti in ambito scolastico. Ebbene tale book , ha preso man mano piede e a livello mondiale ha avuto una esplosione demografica senza pari. Possiamo dire che l'era Internet si può dividere tra prima di Facebook e il dopo Facebook. Il social network per eccellenza è divenuto nel giro di pochissimo il punto di approdo e di ritrovo degli sperduti della rete , il luogo di convivenza virtuale e di comunicazione totale in ogni ambito : familiare, nazionale, mondiale, globale, fino ad approdare alla comunicazione politica e finianziaria, filosofica ed anche didattica ;  in altri termini la vera  comunicazione globale.
Questo social network si è evoluto , annichilendo gli altri sistemi  in auge fino al suo avvento quali i comunicator propriamente detti ( Messenger MSN, Yahoo messenger, ICQ, AOL, Odigo ...) e i vari siti e comunità come i vari Meetic, Netlog, Badoo, HI5 ect...
Tutti amichevolmente su Facebook , indubbiamente è stato un piacere ritrovare vecchi compagni di scuola, parenti lontani , amicizie dimenticate ,vecchi compagni di lavoro e anche nemici (diciamolo) , e tutto questo con una facilità disarmante. 
E' bastato  un click e  ritrovare vecchi e nuovi rapporti , relazioni, discussioni, comunità.
Man mano ha preso piede sempre di più la necessità di collegarsi a Facebook e rimanerci per l'intera giornata.
Gli amministratori di Facebook , capito per tempo la potenzialità di tale social netowork, non avendo peli sullo stomaco, giustamente, han pensato da subito di realizzare una macchina da guerra poderosa per far soldi a palate . Il colosso Google ha tremato al cospetto di questo social network , infatti  Facebook   ha imposto cose quali il famoso "mi piace" , poi il "tag", e poi la "chat interna", ed un infinità di APP piu' o meno note che ci forniscono ogni possibile uso, dal   "sono qui" , al "vado qui" oppure "interverrò" . 
Non sei nessuno se non sei su Facebbok!
Ma come la parabola del Rock, la complessità sempre maggiore dell'apparato, ma soprattutto la perdita dello scopo per cui iscriversi da parte degli utenti, sempre di più portano verso la decadenza del social network. 
E' nell'aria , sotto i colpi di APP sempre piu' uguali a se stesse ed invadenti, sotto la moda imperante dei manifesti e delle esposizioni spersonalizzate  , e soprattutto sotto il desiderio spasmodico di collezionare "mi piace" ad ogni spron battuto.
La comunicazione che voleva essere in rapporto di uno-a-molti , ma preservando il colloquio uno-a-uno si è andata via via persa nell'unica comunicazione oramai imperante : uno-a-molti .
Ecco che sempre di più la bacheca è affollatissima di lanci mattutini e serali di buongiono e buonasera "URBI ET ORBI" , tutti accomunati in un fascio di pseudo-amicizie, senza nessun individualismo e senza nessuna caratterizzazione, come nelle mense, il menù uguale per tutti !.
Sempre più la moda di condannare o eloggiare con parole desunte da citazioni e/o articoli piu' o meno famose, e sempre piu' la facilità della diffusione di notizie quasi mai verificate, in sostanza  "c'è scritto su Facebook" , quindi è vero a prescindere. 
Per questo parimenti alla storia delle avanguardie del Rock , il Social Network e i suoi utenti stanno richiudendosi su se stessi. 
Di fatto , l'azienda quotata in borsa con manifesta soddisfazione ( e supervalutazione..diciamolo!) , in breve tempo è stata ridimensionata del più del 50 %. 
Di questo ancora  non c'è una consapevolezza assoluta, ma i segnali di un tramonto prossimo sono evidenti, quando lo strumento prende il sopravvento sulla sostanza, non c'è legge che tenga, è destinato a decadere. 
Indubbiamente Facebook ha rappresentato una rivoluzione, sia per la facilità della comunicazione (parlare per immagini, condividere eventi, far partecipare amici, amici di amici, conoscenti ...), ha rappresentato un cambiamento costruendo quello che è una piazza su cui tutti si possono incontrare (anche se l'idea non è originale vedi ad esempio lo scomparso Second Life, che però dopo un boom iniziale è andato man mano spegnendosi, anche perchè in quel caso  la facilità d'uso era alquanto aleatoria) ; il merito è senz'altro quello di aver reso protagonisti tutti  con la semplice presenza, questo il segreto del successo ; ma allo stesso tempo il fatto che Facebbok in cambio esige sapere tutto di te (in maniera chiara e anche in maniera subdola), ecco lo scopo de  il "dove sono"  il "cosa mi piace" il "cosa faccio" , "quali sono le mie amicizie" ,"quali sono le mie foto" , tutte informazioni che  costituiscono  un bagaglio di informazione preziosissimo che permette a sistemi sofisticati di analisi di esporre suggerimenti personalizzati, e fin anche di influenzare movimenti e tendenze sociali . Non da poco tale potenza nel mondo moderno. 
Ma tutto questo ha creato un sistema che è un mostro e all'interno del quale gli utenti  sempre di più perdono di vista la ragione dell'esserci. Perchè alla fine è sempre valido il pensiero dove sono , cosa faccio.
Il muro appunto, anche in questo caso siamo di fronte a "The Wall".

venerdì 20 aprile 2012

Lo Sfidante

Potrebbero volerci anni 
per convincerti a cambiare 
e poi potrebbero volerci anni 
per agire di conseguenza.
Spero solo ti rimanga il tempo sufficiente

John Michael Abelar

giovedì 1 marzo 2012

MAYA 2012

(vignetta di Pillinini)

Mondo senza fine

E se i Maya avessero ragione ?
Non nel senso della distruzione totale del mondo per causa di tempeste solari, o meteoriti , non nel senso della terra sconvolta da eventi climatici  o fenomeni meteorologici eccezionali.
E se i Maya avessero ragione nel senso della fine di un ciclo ?
Del termine di un era, di un periodo in cui l'umanità è arrivata al culmine di una evoluzione lunga millenni, e pronta ad implodere ? 
I Maya potrebbero aver indicato un epoca in cui l'uomo  è pronto all'estinzione nel senso spirituale e culturale del termine, è pronto per scomparire come esser senziente e sopperire di fronte agli scenari tenebrosi e tumultuosi del sistema economico finanziario che egli stesso ha contribuito a creare.
I segnali che potrebbe essere così, in effetti, ci sono tutti e sono dinanzi i nostri occhi. 
Cosa siamo diventati se non uomini oramai morti nel senso  intimistico del termine , cosa siamo diventati se non simulacri di presenze e di intelligenze sparse sul territorio e divisi tra noi ?
Abbiamo disastri, sfaceli, decadenza, tristezza, inettitudine. malaffare, delinquenza, a tutti i livelli, e in ogni angolo della terra,  non esiste settore che si salvi da questa situazione, ad iniziare dalla famiglia, ritenuta e sbandierata come ultimo baluardo nella difesa di valori umani .
Cosa c'è di vero nelle nostre vite, che sia attinente al nostro pensiero e ai nostri desideri ?
Cosa c'è nella vita che sia veramente "nostro", che sia sentito come nostro, che sia partorito dal nostro agire e dal nostro pensare e non indotto da meccanismi e strumenti mediatici. 
Ogni cosa  , ogni ora del nostro giorno ci viene rubata, siamo stati depredati anche della facoltà di pensiero, siamo stati eviscerati come pesci  e posti sul banco in vendita. In vendita per pochi spiccioli , in cambio delle nostre esistenze, che una volta , forse, valevano qualcosa, ma che ora sono meno di niente, probabilmete siamo solo un qualche numero su una qualche tabella o come le palline di un abaco utili solo per fare conti.
Siamo sacrificabili, tutti noi, non siamo più persone, coscienze, pensieri, idee. Siamo solo carne, numeri, massa, forza lavoro, schiavi.
Il colmo è che questo stato di cose non è responsabilità di entità eteree, lontane, ignote, è frutto del nostro modo di fare che si è andato via via imponendo (in pochissimi anni)  e che ci ha portati ad essere sempre piu'  ignavi, rinunciatari, indifferenti e anche più ignoranti.
Uomini del terzo millenio al capolinea perchè siamo in un mondo senza fine. 
In questo caso,  senza un obiettivo, senza uno scopo , e quindi siamo in un mondo senza fine destinato a finire. Quando non si ha un fine, nessuna vita ha significato.
E il fine non puo' esser rappresentato da rendimenti, bussiness, ore lavorate, oggetti posseduti, potere conquistato, soldi accumulati.
Mi hanno rimproverato  post vaneggianti, probabilmente è vero, ma chiedo, non siamo forse tutti in preda a vaneggiamenti ?
Cosa è la vita attuale di tutti noi se non un convulso vaneggiamento di massa ?
Riflettiamo su ogni singola azione che compiamo nella giornata e domandiamoci se i Maya avessero ragione o no .
Milleni fa , avevano ragione.

giovedì 26 gennaio 2012

La coscienza e la tecnologia

(da Telefonino10.it)
 
Lavorate duramente oggi o duramente trovatevi un altro lavoro domani

Siamo immersi in un mondo che del rispetto dei dirittti civili fa una bandiera. E sempre di più l'informazione e l'attuale crisi ci fanno comprendere come il bisogno faccia accettare cose che umanamente consideriamo oscene. Ma tutto questo non spiega in ogni caso come ci ritroviamo a sostenere questo stato di cose, magari senza averne coscienza. Semplicisticamente viene definita  "la società dei bisogni futili". Può piacere o meno, ma siamo in questo sistema che del consumismo ha fatto una bandiera, e non illudiamoci che di punto in bianco e senza nessuna sofferenza questo stato di cose possa cambiare. In buona sostanza siamo indotti a desiderare tutto e di tutto , nella stragrande maggioranza dei casi  oggetti inutili e addirittura dannosi. Ma il sistema è questo, e tutti contribuiamo a tenerlo in vita così com'è. L'attuale crisi ha solo ridimensionato le cose,   ora facciamo fatica anche ad acquistare il necessario, ma il vizio di anelare l'oggetto superfluo è sempre presente. Non ci sarebbe niente di male, del resto si dice "si vive una sola volta", il problema è che riflettendoci bene veniamo in contrasto con la nostra coscienza genuina che invece, su altri lati della barricata, si indigna per i diritti civili non rispettati, per la fame nel mondo, per i poveri tartassati , per i maltrattamenti agli animali e tanto altro, quindi siamo persone tra incudine e martello, e non ci accorgiamo che siamo proprio noi a causare in buona parte le manifestazioni sociali che ci indignano.
Quanti di noi hanno in tasca o anelano un oggetto della magica Apple ???  iPhone, iPad, iPod  i mitici prodotti della mela oramai simbolo del secolo. Sia chiaro è un esempio attuale, ma potremmo parlare di tanti altri oggetti tecnologici, quello della Mela essendo conosciuto  e anelato a livello mondiale è quello che rende bene.
Siamo disposti a tutto per metterci in tasca un simil oggetto. Probabilmente siamo disposti a fare cose per possedere quell'oggetto  che non faremmo per nessuna persona viva al mondo.
Premesso questo leggiamo come vengono prodotti tali oggetti tecnologici .
Apple, la Cina e i costi umani    (dal Corriere.it)

Sfruttamento nascosto    (da G I A P - Wu Ming Fountation )

Big hi-tech e il fisco  ( da Corriere.it)

Credo che riflettendo veramente sul senso della vita possiamo renderci conto di quanto tutti noi siamo corresponsabili e intimamente in contraddizione: da un lato il  nostro agire nella vita quotidiana dall'altro le battaglie filosofiche e spirituali e sociali che proprio quel nostro agire causa in buona parte.    

domenica 22 gennaio 2012

I ricchi....

(foto da Pimlico)

..E i poveri.


E' andato in onda su MTV una trasmissione sulla festa organizzata per festeggiare il 21° compleanno di una donzella londinese, figlia di un impresario che ha una "società a conduzione familiare di idraulica" così recita il sito . (Pimlico site). La trasmissione ha seguito la ragazza, durante i preparativi intrapresi nella preparazione della festa  che si è celebrata a Marbella (Espana) , La celebrazione è anche annunciata sul sito dell'azienda (Alice's MTV Sweet 21st Birthday Party) .
Lasciamo stare in questo post discorsi sulla qualità delle trasmissioni TV,  in fin dei conti in giro nell'etere c'è di peggio. 
Quello che però traspare evidente è uno squarcio sul mondo di oggi, con una immediatezza che vale più di ogni parola, sulla umanità variegata delle persone.  Non che sia necessaria una trasmissione TV per capire che ci sono i fortunati e gli sfortunati, ma codesta trasmissione sbatte in faccia la miseria che vive la stragrande maggioranza dell'umanità contro la sfacciataggine aberrante della ricchiezza di pochi, pochissimi fortunati o furbi. 
Nulla da dire sull'impresario che a quanto recita il sito ha fondato questa azienda nel 1979 con la filosofia  "...di mantenere le cose semplici, che facciamo il lavoro giusto, al giusto prezzo, al momento giusto per soddisfare i nostri clienti."
e ancora  
"Pimlico è diventato un affare di famiglia che fa parte del Gruppo Pimlico plc, ed è ora di Londra, la più grande società indipendente idraulici e di servizio, fornendo tutti i mestieri, con un organico di circa 200, 160 veicoli e un fatturato superiore a £ 16 milioni.( di sterline) "
Quindi in 30 anni di attività (non un secolo)  ha fatto una discreta fortuna .
Nulla da dire, anzi onore al merito , come si suol dire in un mondo libero chi intraprende un impresa di successo ha senza dubbio dei meriti e delle capacità.
Ma quello che lascia basiti è l'indifferenza verso il valore del denaro, e l'indifferenza sui costi per spese futili quali abbigliamento,gioielli,scarpe,borse ...e macchine (chicca finale una Bentley Continental Gtc per regalo!!.).
La trasmissione ha mostrato la famiglia alle prese con lo shopping lussuoso con l'onnipresente padre pronto a soddisfare ogni più piccolo vezzo dell'amata figliola. 
Ma anche questo non è diverso da tantissimi altri padri che viziano e straviziano i propri figli. Del resto viviamo in una società di viziati. 
Il problema vero è che tale impresario , che vive al giorno d'oggi , dove si dice che la crisi è globale e profonda, trova del tutto naturale spendere 70mila sterline per un party di compleanno come se fosse una spesa di tutti i giorni. (la trasmissione ha riportato fedelmente la richiesta che il party fosse del tutto perfetto indipendentemente dal costo). 

Faccio una semplice considerazione che non riguarda questi signori, che del resto spendono i propri soldi come più gli aggrada e nessuno certamente può dir niente, vorrei invece rivolgermi a quanti dall'altro lato della barricata (o almeno si suppone) vanno in giro  diciamo a chiedere offerte e/o aiuti per i poveri o per le genti meno fortunate, che  son sempre più al mondo. Bene , vorrei invitare lorsignori (che in tv, sui giornali, in chiesa,  al telefono, in strada perseguitano la povera gente alla ricerca di un obolo) di non rompere le scatole a chi ha già tanti problemi ad arrivare a metà mese, e di rivolgersi ai personaggi similari mostrati in Tv, e che non sono solo a Londra o negli States o negli Emirati Arabi, ma sono molto più diffusi di quanto non si creda. 
In altri termini ,non ho nulla contro chi spande del denaro (giustamente guadagnato) , ma  fa inorridire la sfacciataggine dello spreco (sepur legittimo), come al contrario fa indegnare la pubblicità della propria miseria.  La dignità della persona è il valore da salvaguardare sia che questa persona sia ricca, sia che sia povera. Dopo la tomba il ricordo della dignità della persona rimarrà.


video on demand Alice's Birthday
Gallery su Pimlico site 
The diamond


 

lunedì 23 maggio 2011

Number Station X

(foto di Garimar)

Come pulcini in una scatola

In principio era l'epoca degli ideali , e dei sogni. Giornate di programmi e di rivoluzioni eclatanti e silenziose. La caduta dei paradigmi e le trasformazioni sociali e spirituali. I figli dei fiori, la beat generation, il rock, il famoso "mettete dei fiori nei vostri cannoni", e a seguire figlie di queste rivoluzioni le brigate della morte, rosse, nere, la violenza, la guerra, le bombe, le mitragliatrici, sempre in nome di quel "mettete dei fiori nei vostri cannoni". E di contorno le canne, gli spinelli, l'LSD, l'eroina , viaggi turistici all'interno dell' io spacciati con noncuranza come la soluzione di tutti i mali del mondo. Abbiamo dimenticato tutto questo , archiviato come storici ricordi, e passato remoto come l'epoca dei romani. L'epoca romana però ci ha lasciato cultura, monumenti, insegnamenti, codici, leggi, e soprattutto valori universali, la rivoluzione giovanile invece ci ha lasciato in eredità la decadenza del sistema capitalistico, l'esplosione demografica cementizia delle grandi città, l'universalizzazione del malaffare, la diffusione capillare dell'imbroglio e la truffa come motore dell'economia.
Generazione tradita e sbandata che ha voluto rovesciare in pochi anni ciò che l'umanità aveva conquistato in millenni di lotte e cultura profonda. Ogni aspetto del nostro oggi non può prescindere da quello che è il nostro passato, la nostra storia, il nostro evolvere.
Evoluzione della specie , viene indicata sui libri scientifici, intendendo con questo sempre un progresso positivo, un ragiungimento di un nuovo livello di equilibrio genetico che rende più forte e adattata la specie all'ambiente. Invece socialmente , evoluzione della specie , si indica anche un cambiamento che può esser negativo. In effetti è il negativo che si è imposto in questi ultimi decenni. In specialmodo nei nostri paesi occidentali, la parabola discendente si fa sempre più ripida, come una corsa verso il fondo senza fine.
Alcuni indicano con demagogia simili discorsi, altri tacciano di qualunquismo. Pochi si soffermano a ragionare sul significato che abbiamo dato e diamo alla vita.
Ecco che il decadimento è innanzi tutto personale e intimo, per poi espandersi come gelatina sulla società , sui nostri rapporti, sulle nostre relazioni. Oramai essendo enorme il complesso delle relazioni nella  società  è ben difficile capire il perchè delle cose e alla fine il perchè di noi stessi.

L'evoluzione del desiderio, del bisogno, della necessità e perfino di ciò che sogniamo è condizionato  da una serie di fattori che prescindono dal nostro essere, e molto spesso sono imposti da operazioni di puro e semplice marketing.
La nostra gioventù  è sciolta come neve al sole;  in ogni società la gioventù ha sempre rappresentato la potenza, il futuro, e la vita della stessa, questo implica che non abbiamo futuro, abbiamo cannibalizzato il nostro avvenire, anzi , quello dei nostri figli.
Capiamo questo quando ci accorgiamo come abbiamo trasformato il modo di desiderare. Siamo passati dall'antico e salutare desiderio di emancipazione, di miglioramento basato su noi stessi, al desiderio  delle cose per foraggiare il sistema consumistico, e da questo  infine siamo passati al desiderio delle cose che ha il mio vicino per puro e semplice spirito di emulazione senza nessun perchè. Il tutto condotto e diretto mediaticamente   e capillarmente onde ottenere il pieno controllo e  il livellamento delle menti e della gente come pulcini in una scatola.

Number station X

P.S: nessuno dei miei amati lettori ha avuto la curiosità di cercare con Google "Number stations"?...peccato!!!

mercoledì 30 marzo 2011

WAR

Guerra in Libia


Per chi è  davvero convinto che i bombardamenti in Libia siano contro Gheddafi !

Guerra ai nostri orizzonti una mia pagina sugli scenari rossi di sangue appena oltre la portata del nostro sguardo , di anni orsono....ma sempre attualissima. (attendere il caricamento..nella finestra che si apre)


Mattei e la Libia  (di Matteo Zallocco)



La guerra finanziaria italo-francese  ( di Alessandro Li Donni Economia & Mercato)


Multas per gentes et multa per aequora vectusadvenio has miseras, frater (*) :

NEL CIELO  E NELLE ALTRE COSE MUTE  (DO LARGO)

(*) carme 101-Catullo

domenica 9 gennaio 2011

Cosa viviamo

Come viviamo

In quale modo trascorriamo la nostra vita che di solito descriviamo come meravigliosa e irripetibile ?
Cosa inseguiamo nel corso della nostra breve esistenza se non il modo di vivere che ci viene imposto quasi obbligato da tutto ciò che con un eufemismo chiamiamo vita sociale ?
Ad ogni angolo declamiamo che è questo il modo giusto per vivere degnamente da uomo. Ma ne siamo convinti fino in fondo ?
Parole come denaro, investimenti, debiti, profitti, bilanci,  tasse, obbligazioni, bollette, more, prestiti, finanziamenti, derivati, azioni,  fondi di investimento, mutui, costellano la nostra vita come un epitaffi lugubri della strada verso il cimitero.
Ma che vita  che esistenza è quella di passare quel breve tempo che abbiamo a nostra disposizione inseguendo il pareggio del bilancio familiare , affannandoci a pagare le tasse, imprecando contro gli evasori, che sempre ci sono e ci saranno, e maledicendo il portafoglio sempre troppo vuoto.
Ma che sistema è quello messo in piedi da questa umanità, dove i pochi detengono il potere mondiale finanziario e i molti si affannano e letteralmente la stragrande maggioranza dei popoli nuore di fame.
Ma che umanità è quella formata da questi individui che sono le persone comuni , e che siamo tutti noi ad iniziare da me , che si affannano a correre a destra e a manca, a salire su treni pendolari, su autobus strapieni, a farsi lunghissime code sulle strade strapiene per fare un lavoro che possa portare la pagnotta a casa, e a volte neanche arriva la pagnotta.
Ma sul serio ognuno di noi crede intimamente ed è fermamente convinto che questa è la vita che si merita un essere vivente su questa terra per l'arco di una esistenza sempre effimera?.
Quanto tempo ...quanto tempo sul serio viviamo per noi come persone, come persone coscienti, come persone ragionevoli.
Quanto tempo ?
Trascorriamo la nostra esistenza inseguendo cosa ? L'acquisto di una casa ?  che sempre cosa fatta di pietre e cemento è ,  l' acquisto di una macchina ?  che sempre un pezzo di ferro è , destinato ad arrugginire come noi. L'acquisto di oggetti che per di più si dimostrano alla lunga inutili cianfrusaglie che non testimoniano niente che non sia passeggero ?
Per cosa viviamo quindi ?
Si dirà, che si vive per i figli e per conoscere il mondo.
Quanto possa essere vero questo mi sembra alquanto aleatorio. I figli rappresentano la continuazione della stirpe. La discendenza, il perdurare del proprio sangue di fronte alla scomparsa che ineluttabile ci aspetta tutti.
Ma che mondo diamo a loro stessi ? Cosa tramandiamo che non siano le solite tasse, debiti,cambiali,rate,bollette, ingiunzioni di pagamento, e scadenzari vari . E non parliamo della terra che consegniamo loro , dato che è tristemente noto come lo scempio profondo sia oramai irreversibile avendo inquinato l'impossibile, e avendo adulterato in maniera permanente tutto ciò di cui ci nutriamo.
In quanto a conoscere il mondo , credo che solo una piccola parte di tale mondo possa esser davvero conosciuto da noi cittadini universali. Siamo troppo presi oramai da millenni di "sistema"  i nostri sensi non possono che esser dormienti. Certo possiamo viaggiar nei nostri  - pochi - momenti liberi , possiamo visitare luoghi lontani, incontrare genti e costumi più vari, ma conosceremo il mondo in questa maniera?.
Ripetiamo la domanda per cosa viviamo   e come viviamo ?

sabato 13 novembre 2010

Formichine

(foto di Garimar)


L'immensamente piccolo


Siamo completamente folli a passare la nostra esistenza inseguendo una vita che non ci appartiene. Siamo tutti lanciati in una folle corsa allo spreco non solo delle risorse disponibili,  ma in particolar modo delle nostre risorse spirituali di esseri viventi. Siamo completamente privi di senso e di intelligenza  nello svolgere le nostre attività come siamo abituati ed educati, e per di più viviamo in una maniera priva di senso come ci hanno insegnato e insegniamo a nostra volta.

Facciamo un semplice esercizio , per renderci conto dell'assurdità del nostro modo di vivere.
Prendiamo una scala e saliamo di qualche gradino, guardiamoci attorno, cosa vediamo ?
La nostra prospettiva cambia vero ?  riusciamo a vedere qualcosa in più che non quando siamo alla nostra normale altezza vero ? La nostra percezione si allarga.
Riusciamo a scorgere un pò di folla in più, e anche panorami più ampi, il nostro sguardo si allarga.
Coraggio facciamo uno sforzo  saliamo ancora qualche gradino , cosa percepiamo ora ?
Il nostro sguardo ora abbraccia tutta la strada, vediamo bene le case attorno, la folla,  le macchine, e riusciamo a scorgere particolari sconosciuti prima. Vediamo persone che parlano, scappano, gente che si accalca sul marciapiede, ragazzini  veloci  con le loro cuffiette musicali, attempati signori con borse stracariche di documenti. Donne sorridenti e tristi, uomini soli e gruppi di amici. Vediamo l'orizzonte laggiù, e perfino delle colline lontane.
Coraggio ci serve uno sforzo in più, abbiamo bisogno di maggiore visibilità; allora forza saliamo sul tetto della nostra casa o palazzo, coraggio, un pò di vento non ha mai fatto male a nessuno.
Eccoci qui siamo sul terrazzo, bene ora abbiamo un raggio visivo maggiore, le persone in basso ora sono indistinguibili, ma ne vediamo un numero maggiore, percepiamo il traffico, e anche l'atmosfera fumogena che respiriamo, vediamo altri palazzi, vediamo strade e stradoni, tutte affollate, vediamo perfino la periferia del nostro agglomerato urbano. Cominciamo a vedere anche il primo verde delle colline vicine, e l'azzurro del mare lontano, in fondo. Alziamo lo sguardo e percepiamo qualche battito di ali di uccelli veloci.
Dal terrazzo ci sembra tutto più lontano , ci sembra lontano il nostro mondo abituale, mentre si apre ai nostri occhi un mondo nuovo. Ma il nostro palazzo è ancora basso, non è un grattacielo. Allora facciamo uno sforzo in più, portiamo avanti il nostro esercizio, coraggio cerchiamo un grattacielo vicino e portiamoci in cima.
Stupeffacente, ora siamo molto più in alto, le persone in basso oramai sono dei puntini, e l'accalcarsi da questa altezza sembra solo uno scorrere quasi normale di melassa umana in fiumi. Come sono piccoli laggiù.
Siamo molto in alto , c'è molto più vento. I nostri capelli si scompigliano , e fa molto più fresco. Scorgiamo molto meglio la cappa di fumi che inaliamo ora per ora nella nostra vita, e scorgiamo anche molto meglio sia il mare in fondo e le montagne dall'altro lato. L'azzurro cielo sembra più vicino, e notiamo anche la curva dell'orizzonte, è proprio vero la nostra terra è tonda.
Ma siamo ancora troppo in basso per avere una visione d'insieme, coraggio prendiamo il volo , lanciamoci nell'azzurro.
Da mille, duemila, cinquemila, diecimila metri lo sguardo prende il nostro territorio, vediamo come noi umani siamo ovunque, vediamo tracce delle nostre costruzioni, vediamo il verde punteggiato di tanti punti , e vediamo anche le ferite della nostra terra. Possiamo allargare ancora e possiamo guardare le nubi, come toccarle con mano, quale bambagia,  quale eterea dissolvenza. ci accorgiamo che più saliamo e meno sentiamo l'influsso della vita quotidiana, come ci sembrano lontani il nostro correre, il nostro affannarci attorno  a problematiche che ci pesano addosso e ci opprimono.
Saliamo ancora, abbiamo tutto il cielo a disposizione, portiamoci più in alto ancora in alto. Man mano che ci alziamo l'orizzonte passa ad occupare tutto l'arco visivo, ci alziamo velocemente e altrettanto velocemente ci sembra che si allontanino tutte le nostre preoccupazioni e bassezze umane. Man mano che saliamo ci sentiamo più liberi, come un euforia si spande in noi, facendoci perdere il contatto con quello che noi reputiamo importante, allo stesso tempo percepiamo altre sensazioni , altre conoscenze. Man mano che saliamo ritorniamo bambini, ritorniamo alla meraviglia dell'essere vivi, del guardare con avidità lo spettacolo che si para dinanzi i nostri occhi. Lo spettacolo che abbiam dimenticato da anni e anni di guardare, presi come siamo dalle mille e mille nostre cose.
Saliamo ancora, ora il buio ci avvolge, ma la nostra terra ci appare bellissima e azzurra, meravigliosa nella sua globalità. Iniziamo a percepire in noi un pensiero di immenso e unico, di prezioso, di importante , importante per il nostro cuore. Quello è il pianeta, il mio pianeta, dove vivo, dove ogni giorno mi sveglio e dove ogni attimo riempio i miei polmoni del mio respiro di vita, Dio che bello.
Prendiamo velocità siamo su un raggio di luce che ci porta in alto a velocità incredibile, ci estraniamo dal tutto e dinanzi i nostri occhi scorrono immagini di spazio profondo e stelle lucenti che spariscono .
Ci sentiamo euforici, e abbiam dimenticato chi siamo, cosa siamo , cosa facciamo. Abbiam dimenticato odi e rancori , abbiam dimenticato presunzioni e prepotenze, avidità e vanità. Da questa distanza scorgiamo le nostre piccole bassezze e cominciamo a capire sul serio come siamo immensamente piccoli con le nostre azioni e pensieri di tutti i giorni.
Continuiamo a viaggiare, siamo nella galassia, ora sul serio il nostro pianeta è solo un punto,  sul serio siamo piccoli, piccolissimi e inutili, siamo meno che niente in paragone a questa vastità, e passiamo il nostro tempo, rapido fulmine, a inseguire niente; Dio che spreco. Che spreco di esistenza.
Ci allontaniamo ancora, ancora più nel profondo , siamo lanciatissimi, l'occhio si perde e la mente si sperde, per la prima vota siamo impossibilitati a comprendere in pieno, ma per la prima volta riusciamo ad essere consapevoli  del nostro errore. Un errore immenso in tutti noi, un errore che ci porta direttamente ad essere niente. Pulviscoli senza importanza. La mia mente impazzisce al pensiero di quanto siamo futili e presi da futilità. Ancora stiamo viaggiando velocemente, attraverso l'abisso siderale, siamo diventati spirito, esseri spirituali che possono abbracciare questo immenso nero che ci avvolge. Solo ora comprendiamo che cosa possiamo essere, se solo riuscissimo a capire il profondo significato di esseri che vivono. Esseri che dovrebbero vivere e non essere simulacri comandati da consuetudini e usi che hanno ammorbato e ucciso la genialità dell'uomo. La capacità tutta umana di comprendere e abbracciare l'ambiente in cui siamo .
Solo lanciati in questo viaggio incredibile, riusciamo a ritrovare il significato del perché siamo vivi. Siamo vivi per comprendere. Solo questo può dare alito di essenza al nostro corpo , la comprensione dell'IO.
Siamo lanciatissimi ancora più profondamente, galassie e universi ci passano accanto, e noi ci sentiamo ancor più piccoli, miseri, incoscienti.
Fino a che il tutto viene racchiuso in noi stessi, perché questo è l'UOMO, l'unico essere universale capace di racchiudere dentro di se il tutto universale, ed estrapolarlo per costruire un nuovo universo , e un altro ancora, e ancora un altro fino a raggiungere il vero nostro spirito di esseri viventi.
Uomini immensamente piccoli e insignificanti e immensamente spirituali.

Cq, qui W9GFO  c'è qualcuno ?
Cq, Cq qui W9GFO c'è qualcuno ?      


sabato 23 ottobre 2010

Quello che capiamo.....

(foto di Garimar)


Quello che ci vogliono far capire....


Recenti avvenimenti di cronaca e non , e la loro trattazione multimediale danno a noi tutti il senso di questa società, o per meglio dire, la misura di quello che è la comprensione generale degli eventi.
In senso lato siamo in una società, o sistema , che viene indottrinato secondo precisi paradigmi e schemi, che sfuggono ai più, e anche i più accorti osservatori spesso non individuano il nocciolo della questione.
Viviamo in un mondo in cui tutto è informazione eppure tutto è incomprensione. Paradossalmente quanto più aumenta  la dose di notizie e informazioni tanto più aumenta l'ignoranza dei concetti base.  Praticamente  era presente più cultura e saggezza quando  meno c'era possibilità di informarsi e di apprendere.
Essendo il genere umano in evoluzione  , o almeno così viene specificato nella letteratura specifica, l'inghippo è da ricercarsi al di fuori dell'intelletto degli uomini , diciamo che il cervello cresce.
Quindi a cosa è dovuta questa generale discesa della capacità più bella degli uomini che è quella della comprensione ?
Gli elementi che causano questa discesa della percezione della realtà sono da ricercare nei mezzi adottati per diffondere la massa di notizie e informazioni e considerando che ogni strumento è asettico di natura, possiamo concludere che è l'uso di tali strumenti che è anomalo e conduce alla discriminazione.
Ogni avvenimento viene riportato secondo precise informazioni , che con il senno di poi , sono studiate a tavolino. Il problema nasce dal fatto che che non sempre il fine ultimo dell'esposizione di un fatto è la divulgazione del fatto stesso. Anzi questo non avviene quasi mai.
Esempi sono sotto i nostri occhi a piene mani, possiamo trarre spunti dalle vicende nostrane e non , dalle vicendi locali e globali , esempi sono la vicenda di Santoro e Annozero (Eletto martire e immolato sull'altare della libera informazione ? ),  la vicenda dell'omicidio di Sarah Scazzi (lo zio subito orco unico e solo?) , la vicenda dell'appartamento di Montecarlo ( ma sul serio 300  mila euro possono essere un caso di studio ?) , la vicenda dell 'Afghanistan (quante morti dobbiamo pagare per sedere a ben precisi tavoli di concertazione mondiale ? ) , la vicenda del golfo del Messico (ma sul serio la macchia di petrolio si è dissolta così in un niente ? ) , la vicenda dei rifiuti a Napoli (tutto risolto, risoluzione in 10 giorni ? ) , il mercato del lavoro  la divisione del sindacato GCIL-Fiom e gli altri ( dove sono i lavoratori e la loro forza ? ) , e via così.
Le nostri menti,  sono i ricettori del mondo come appare, cosa fanno in proposito ?  Apprendono e immagazzinano dati senza nessuna considerazione critica ? oppure la nostra vita tanto comoda , ci pone in una condizione così pigra che mettiamo a riposo perenne il nostro cervello?
I filosofi del nostro mondo più profondi, a questo punto, osservano che se diamo per scontata questa malattia del malaffare anche nella diffusione delle notizie , nessuna possibilità di obiettività potrà esserci perché a destra e a manca la dietrologia imperversa.
Ma questo cosa vuole asserire ?  che dobbiamo forse rassegnarci allo stato delle cose ?
Lasciando andare il mondo alla deriva e chinando la testa come tante pecore, denigrando noi stessi, denigriamo la facoltà di esseri senzienti.  Sarebbe la condanna ad una prigione invisibile che imbriglia tutta la nostra vita.
Portiamo degli esempi pratici, ogni uomo comprende più facilmente qualcosa di tangibile piuttosto che strane e artefatte elucubrazioni filosofiche (del resto anche questo post è solo una elucubrazione).
Un esempio , il surriscaldamento globale, concetto usato in questi decenni per spiegare a noi comuni mortali il deperimento del nostro clima e di conseguenza del nostro amato pianeta. Concetto usato come spauracchio per le nostre antiche paure di società moderna dell'uomo causa di tutti i mali e artefice della propria rovina.
Concetto che più o meno tutti digeriamo e facciamo nostro , a nostro uso e consumo , e che rende sempre leggermente tendente al  verde la nostra anima di inquinatori  pentiti.

Siamo sicuri che tale concetto ci sia stato esposto obiettivamente ed emendato da condizionamenti di parte?
Siamo sicuri che il surriscaldamento globale sia un dato di fatto obiettivo, e che i ghiacci si stiano sciogliendo ?

Certo che si !  diranno i più, ne parlano tutti, giornali , tv, scenziati, conferenze, perfino l'ONU, nessuno osa contestare questa indubbia verità, la terra (anche a causa del buco dell'ozono, sempre causato da noi )  si stà man mano riscaldando, i ghiacci si stanno sciogliendo , e il clima si stà evolvendo sempre più verso il peggio, uragani, tsunami , tempeste oramai sono molto più frequenti di un tempo. Questo leggiamo e asseriamo con convinzione.
E se al contrario la terra invece di riscaldarsi si stesse raffreddando ?  e se la terra  al contrario di quanto si asserisce, fosse in un periodo in cui cataclismi e uragani ed eventi disastri  fossero in diminuzione ?? Come potremo coniugare questi dati di fatto con il concetto appena esposto  ?
Inevitabile a questo punto una considerazione...noi tutti parliamo di concetti  avendone esperienza e conoscenza, o solo riportando conclusioni esposte da altri personaggi e illustrati in modo particolare per condurre verso una ben precisa direzione ?
Da qui discende la considerazione principale : quanto sappiamo di organizzazioni, personaggi, medici, storici, scienziati, giornalisti, politici che "affermano" e che noi non ci sogniamo mai di mettere in discussione ?
Il punto è questo, la dottrina imperante è quella che ci fa apparire come dei presuntuosi ignoranti, che non abbiamo niente da aggiungere alle affermazioni seriose di tali personaggi. Possiamo solo assistere alle conferenze e dare per scontata la verità. L'unica verità che ci viene esposta. Presuntuosi ignoranti senza alcun diritto , e tali dobbiamo rimanere.
Che trattamento riceviamo se "osiamo" reclamare qualche diritto, o qualche giustizia, o qualche informazione in più?. Se stiamo zitti e fermi è un conto , se osiamo domandare e/o protestare o mettere in dubbio veniamo prima tartassati, poi additati come pazzi, e se  questo non batsa a sottacere il tutto, veniamo manganellati.
Il destino della gente è quello di esser sottomessa. E lo strumento principale per sottomettere le genti è l'ignoranza delle cose. Quale mezzo piu' efficiente se non quello di tacere di alcuni dati di fatto o di esporli in maniera taroccata ? .
Chi osa tra noi mettere in dubbio ciò che viene esposto in tv o sui giornali ?
Nessuno...nessuno ha un rigurgito di intelligenza e osa alzare la mano e porre un dubbio legittimo.
Ecco che  quel che capiamo è in diretta dipendenza di quello che ci vogliono far capire.
La soluzione non esiste, le possibilità sono scarse, perchè il tempo è oramai scaduto .  La verità assoluta non esiste e i concetti sono talmente numerosi e sparsi nello scibile che un intera vita non basterebbe per riuscire a districarsi tra la massa di dati e notizie che possiamo reperire. Il sistema di questo si fa forte,  infatti ciò che ci viene esposto è l'estrema sintesi di un dato  camuffato e imbellettato per scopi non sempre leciti o chiari.
Ci vorrebbe molta forza e molta pazienza  per cercare ogni volta di opporsi a tale metodo, ma chiaramente noi come uomini siamo anche stanchi e in parte demoralizzati solo per pensare di farlo. Non è più come un tempo in cui l'uomo agiva al di là di tutto. Quello che si sente più spesso in giro sono le parole : sono stanco.
Anche su questo  il sistema si basa, sulla stanchezza della gente. Società moderna, potentissima e stanca!

2002 Antartic climate cooling and terrestrial ecosystem response "NATURE"
Dal 1986 al 2000 le valli dell'Antartide centrale si sono raffreddate di 0,7 °C ogni decennio

2000 Variability and trends in Antartic surface temperatures from in situ and satellite infrared measurements "Journal of Climate"
Negli ultimi 20 anni sia i dati dei satelliti che quelli delle stazioni metereologiche mostrano una leggera diminuzione della temperature.

2002 Positive mass of balance of the Ross Ice Streams, West Antartica "Science"
Le misurazioni radar mostrano che il ghiaccio dell' Antartide occidentale sta aumentando di 26,8 gigatonnellate all'anno , ribaltando la tendenza degli ultimi 6000 anni che vedeva il graduale scioglimento.

2002 Interpretation of recent Southern Hemisphere climate change "Science"
La temperatura della penisola Antartica è aumentata di diversi gradi mentre quella dell'interno è leggermente diminuita. La calotta glaciale si è ritirata ma il ghiaccio marino è aumentato.

1999 Climate and atmospheric historuy of the past 420.000 years form the Vostok ice core, Antartica "Nature"
Durante l'ultimo dei quattro periodi interglaciali , 420.000 anni fa, la Terra era piu' calda di quanto non sia oggi. 

1999 Radiocarbon constraints on ice sheet advance and retreat in the Weddell Sea Antartica "Geology"
Rispetto ad oggi nell'ultimo periodo interglaciale si è disciolta una quantità maggiore di ghiaccio antartico.

2004 Interpretation of recent Antartic sea-ice variability "Geophysical"
Dal 1979, il ghiaccio marino antartico è aumentato

2003 On the secular trends in sea ice extent over the Antartic region based on OCEANSAT-1 MSMR observations "International Journal of Remote Sensing"
La tendenza verso l'aumento del ghiaccio marino potrebbe subire un accelerazione

2002 Trends in the length of the  southern Ocean sea-ice season 1979-99 "annals of Glaciology"
La maggior parte dell'Antartide sta andando incontro ad un protrarsi della stagione del ghiaccio marino che rispetto al 1979 è più lunga di 21 giorni. 

2002 Africans go back to the land as plants reclaim the desert "new Scientist"
I deserti africani si stanno ritirando , le immagini satellitari rivelano che nella regione del Sahel le dune si stanno ritirando  la vegetazione lentamente sta estromettendo la sabbia lungo una striscia che si estende per 6000 chilometri.


1972 Comitato Sweeney 
Il DDT non è cancerogeno per l'uomo .Un giorno l'eliminazione del DDT sarà considerato come un errore madornale.
In base alle statistiche delle Nazioni Unite, prima della messa al bando del DDT la malaria era diventata una malattia lieve.  50.000 morti all'anno nel mondo.
Qualche anno dopo dalla messa al bando del DDT sono morte 50 milioni di persone. 


2002 Glacier mass balance the first 50 years of international monitoring "Progress in Phisical Geography"
Negli anni recenti non c'è alcun trend globale verso un aumento dello scioglimento dei ghiacciai.


2003 "Nature"
L'effetto del protocollo di Kyoto , con la firma della Russia, entro il 2050 sarà di una diminuzione di 0,02 °C . I modelli climatici dell ICCP  stimano al massimo  una diminuzione di 0,15 °C.


2002 Advanced Technology Paths to Global Climate Stability : Energy a Greenhouse Planet "Science"
Non esistono fonti di energia che possano produrre dal 100 al 300% dell'energia globale attuale senza emissioni di gas serra.



venerdì 8 ottobre 2010

Dove siamo finiti

(foto di Garimar)

Dove sono finito

Appartengo ad una generazione che è l'ultima delle generazioni. 
L'ultima delle generazioni ad aver avuto sogni, speranze, illusioni  e progetti.
L'ultima generazione in cui la vita rappresentava ancora una magica avventura e un viaggio alla scoperta di cose e luoghi meravigliosi, la generazione che è stata l'ultima a giocare nel cortile, l'ultima a vedere le trasmissioni in bianco e nero, l'ultima a vedere ancora i carri trainati da buoi, e le biciclette usate come normale mezzo di locomozione, l'ultima a fare colazione col "panino di birra".  Appartengo ad una generazione in cui il primo pensiero era il saluto al vicino e l'ultimo pensiero il saluto a chi ti vuol bene prima di dormire. Una generazione , l'ultima,  che considerava ancora la festa di ogni Santi  al posto di quella di Halloween, la generazione che festeggiava il Natale con un cenone in famiglia e non con un veglione. Appartengo ad una generazione, l'ultima, in cui i contatti si mantenevano a voce, o al massimo dal telefono fisso, per la maggiorparte con lettere e cartoline scritte con le antiche "bic nero di china".
Appartengo ad una generazione, l'ultima, in cui a 10 anni si indossavano i pantaloni corti, o all'inglese nelle cerimonie, Appartengo ad una generazione , l'ultima, per la quale il dolce domenicale era la fetta di pane bagnato con l'acqua e lo zucchero sopra. Appartengo ad una generazione  per la quale lo stare assieme agli amici era più importante che giocare ai videogiochi, anche perchè videogioco  era un termine sconosciuto. 
Appartengo ad una generazione per la quale il massimo della tecnologia era il registratore a bobine "Geloso"
, e le feste tra ragazzi (ambite, ambitissime) si organizzavano con il "mangiadischi".
Appartengo ad una generazione, l'ultima, che considerava la festa di uno di noi  la festa di tutti, agognata , sospirata, anelata da tutto il gruppo. Appartengo ad una generazione dove la solidarietà era un termine sconosciuto , ma che di fatto  ci si aiutava l'un l'altro con fatti e non con un sms da un cellulare. 
Appartengo ad una generazione , l'ultima,  che faceva dei propri sogni la propria vita, che faceva delle proprie risate il pranzo, e che faceva dei propri entusiasmi il sonno riparatore. 
Appartengo ad una generazione , l'ultima, che si è poi rilevata proprio l'ultima, e quella che ha fallito ogni obiettivo, e ha trasformato - o meglio -  lasciato trasformare senza intervenire , il mondo come è oggi. 
Appartengo ad una generazione, che ha bellissimi ricordi , ma molte colpe.  Una generazione, la mia, che ha fatto si che i bambini di oggi siano senza sorriso, senza sogni, senza naturalezza e senza cuore. 
Appartengo ad una generazione che ha svilito ogni cosa, e dimenticato la propria orgine e fatto si che il mondo cambiasse - in peggio - senza nessun dubbio sull' operato di noi tutti. 
Appartengo ad una generazione che nonostante i buoni propositi , e la buona gioventù, si è trasformata in una generazione di cannibali che mangiano se stessi l'un l'altro e mangiano il mondo senza alcun criterio. 
Appartengo ad una generazione che ha ucciso l'essenza dell'essere vivi , e che ha seppellito il senno sotto un manto di opportunità che volgarmente chiamiamo "business".
Dove siamo finiti e dove sono finito , è solo una considerazione per capire e concludere che non dipende mai dagli altri, cio' che ci accade e accade attorno a noi, ma dipende da noi, da noi e dal nostro pensiero , prima, e dal nostro operato poi, se le cose son così come sono. 

Sono io infatti che ho contribuito a questo e non altri, sono io che ho fatto questo mondo così com'è, e sono io che ho dimenticato il cortile, la bicicletta, il pane e zucchero ...sono io . 

Certamente  sarà tutto etichettato come pessimismo cosmico, come qualunquismo citato per sopire antiche e nuove recriminazioni. I più faranno tale considerazione . Ma la realtà è che ognuno di noi conosce bene che l'ultima generazione, quella mia,  ha fatto si che il mondo fosse distrutto e che  ai nostri figli fosse derubato il futuro.

giovedì 1 luglio 2010

Avvenimenti e il senso di responsabilità

(foto di Garimar)

Ovvero parlare per luoghi comuni

Recenti avvenimenti e conseguenti discussioni portano a riflettere sul senso che avvolge tutta la nostra vita. Parole e commenti hanno portato a capire che in effetti viviamo per sentito dire, o meglio , viviamo secondo canoni e dettami che ci sono inculcati , e per assurdo non capiamo.
Da questo discende che non solo viviamo per modelli non nostri, ma addirittura ragioniamo secondo schemi precostituiti e imposti da luoghi comuni che nulla hanno a che fare con la nostra natura di esseri pensanti.
La conclusione ovvia è infatti che oramai poco abbiamo a che fare con i nostri progenitori , i nostri avi , che magari saranno stati anche meno progrediti ed eruditi, ma di sicuro usavano molto più di noi il cervello.
Il discorso è imperniato sul senso di responsabilità, oramai in questa società fritta e ritrita , il mondo moderno come lo conosciamo, ruota attorno al concetto del senso di responsabilità.
A ben vedere, la generazione degli anni duemila usa e abusa questo termine, mettendola tutta sul senso di responsabilità . Non c'è campo in cui non si fa appello al senso di responsabilità, dalla politica, all'economia, dalla socialità alla medicina, dalla professione al divertimento, dalla famiglia alla religione.
E anche quando al giorno d'oggi , ci indigniamo , e questo avviene sempre più spesso, concludiamo ogni discorso sempre con il senso di responsabilità.
Io sono una persona responsabile è la frase più abusata e sfruttata in questi anni post moderni.
Ogni avvenimento non fa che sollecitare il nostro senso di responsabilità, non fa che spronarci ad esser sempre e più responsabili.
E la domanda sorge spontanea : come mai con questa fortissima spinta al senso di responsabilità, il nostro mondo va sempre più a rotoli ?
Qui nasce l'arcano, è evidente che qualche rotella è fuori posto , e qualche ingranaggio non gira nel verso giusto .
Recenti eventi di disastri ecologici non fanno altro che sollecitare la nostra coscienza di consumatori, e ci spingono a dire dobbiamo essere più responsabili.
Recenti eventi economici ci portano a concludere che dobbiamo essere tutti più responsabili delle nostre abitudini e che per evitare il crollo dobbiamo moderarci.
Recenti eventi politici ci indignano spingendoci ad assumere in prima persona responsabilità di cittadini attivi per cercare di dare un segnale di cambiamento.
Recenti eventi religiosi ci spingono ad assumere posizioni spirituali responsabilmente, avendo più fede in ciò che recitiamo a menadito.
In ogni aspetto della nostra quotidianità non facciamo che ribadire che noi siamo responsabili e che gli altri , solo gli altri sono degli incoscienti, e che è per questo che le cose vanno male.
Quanta verità, in estrema sintesi è dentro di noi ?
Siamo sul serio convinti che siamo responsabili in prima persona e che ciò accade è al di fuori della nostra volontà ?

Recentemente un evento triste ha fatto insorgere le coscienze di molti nell'affermare che da persone adulte , in specie in presenza di legami familiari, occorre adottare uno stile di vita responsabile.
A causa della famiglia dobbiamo essere più responsabili , più adulti se vogliamo assicurare nei limiti del possibile un avvenire ai nostri discendenti, ai nostri figli , ai nostri nipoti.
Già...tutto vero ?
L'uomo come animale ha solo questa legge , assicurarsi la procreazione e la continuità della specie.
Tutto bene quindi ?
Si sembrerebbe di si , se non che, è tutto falso come il vetro più comune spacciato per smeraldo.
Semplicemente stiamo recitando a soggetto e il copione non è scritto da noi.
Come spiegare altrimenti , con queste premesse, il fatto che continuiamo a fare gli schiavi ed accettiamo tutto per un tozzo di pane , come spiegare che prestiamo la nostra opera in attività che ammazzano il nostro pianeta, come non vedere che la nostra figura e la nostra opera viene sfruttata per estorcere denaro ai più, come far finta di niente sapendo che quegli stessi figli che diciamo di proteggere li abbandoniamo in mano ad mezzi che ci alleviano la fatica ( e diciamolo una buona volta che è una fatica) di crescerli e ascoltarli , come spiegare a noi stessi che di fronte a nostro figlio facciamo i protettivi e poi di fronte a coloro che ammorbano l'aria e l'acqua e il cibo pieghiamo inverecondamente la testa facendo finta di niente. Pensiamo che evitare una marca di prodotto o l'altra mette a posto la nostra coscienza, del resto se al mercato quello c'è...non possiamo che scegliere il meno peggio.
Come spiegare che ci sentiamo professori di fronte a chi per mero egoismo abbandona la famiglia (per volere o per disgrazia) mentre poi con altrettanta sagacia noi in prima persona deprediamo il pianeta togliendo di fatto non solo ai nostri figli ma a tutte le generazioni future la possibilità di avere un qualsiasi futuro ?
E' strano come affermiamo da un lato la nostra responsabilità e dall'altra ci diamo al più infame saccheggiamento che l'uomo possa compiere . Stiamo mangiando la nostra terra a ritmi mai raggiunti nei secoli passati , e affermiamo di essere responsabili ?
Ma responsabili di cosa ?
Viene da chiedersi , prima di parlare il cervello lo colleghiamo , o diamo fiato alle trombe come ci viene in un concerto di suoni cacofonici ?
Conosco solo persone responsabili , mi presentano solo persone responsabili, vedo in giro solo persone responsabili , e il modo cade così in basso, come mai ?
C'è da augurarsi sul serio che sia in arrivo un cambiamento , una fine, uno stravolgimento , ma che sia delle nostre coscienze, dei nostri valori , e che ci riporti ad una condizione di affermazione senza tentennamenti e soprattutto ad una condizione di coscienza naturale.
Che la fine del mondo , questo mondo arrivi al più presto , perchè non se ne può più.