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domenica 18 ottobre 2020

City Hunter Special 4 - Servizi Segreti - Recensione -

 

In Giappone arriva James McGiver, ex guerrigliero e attualmente il candidato presidente di un repubblica controllata da una feroce giunta militare. Tra i membri della sua scorta c'è sua figlia Anna, che però ha dimenticato la figura paterna dopo un doloroso evento. Qualcuno nel frattempo sembra intenzionato a colpire il presidente tramite la ragazza e tocca a Ryo Saeba proteggerla. Kaori e Hunter si troveranno invischiati una storia di potere, vendetta e avidità. 

Non vi preoccupate è solo uno degli elementi su cui si basa il film
Ho molto apprezzato questo special, che riprende a grandi linee alcuni elementi del primo film dedicato al nostro cecchino preferito (il rapporto problematico tra padre e figlia, la minaccia di un paese estero, i fantasmi dal passato che tornano a turbare il presente ecc). La trama funziona decisamente bene, con i vari elementi della storia che si incastrano perfettamente negli eventi, anche se alcuni spunti sono stati volutamente inseriti per portare il pubblico verso una certa reazione (la morte di un determinato personaggio in un punto che permetta a Ryo di ottenere la motivazione per far scattare il momento giustizia e una faccia alla Ken il guerriero per esempio). Bello il rapporto padre - figlia, che sviluppa tra contrasti e difficoltà in modo piacevole, e senza quella soluzione finale troppo melensa del primo film. Peccato che alcune idee interessanti introdotte in questo film vengano presto messe nel dimenticatoio dopo pochi minuti di pellicola: Kaori che nei primi minuti dello special sembra finalmente messa alla pari con Ryo (tanto da aver imparato a sparare) ma che poi torna al suo ruolo di martellatrice delle porcherie del suo collega e che nel film è continuamente ossessionata dal paragone tra la sua "tavola piatta" e le procaci forme delle sue assistite (cosa che mi ha fatto venire l'urticaria dopo pochi minuti). O Saeko che afferma di essere stata molto simile alla ragazza alla sua età, e che quindi sarebbe una ottima mentore per Anna e con un interessante sviluppo del personaggio, ma la cosa finisce lì per dare ulteriore e ingiustificato spazio a Ryo.

Anna e James McGiver

I nuovi personaggi funzionano, sopratutto James McGiver, che di fatti giustamente per intraprendenza e coraggio ricorda un po' un Ryo. Anna invece soffre un po' della visione prettamente maschile della donna in Giappone: venendo prima vista come una donna preparata e coraggiosa, per poi dopo le prime rivelazioni sul suo passato, diventare improvvisamente esitante e nervosa, con il grande "dubbio esistenziale" sul fatto che una donna che non attrae e non cura il suo vestiario è prettamente inutile (certo poi il film cerca di spiegare la situazione ma il cambiamento è troppo brusco per essere credibile). I cattivi sono ne più ne meno delle macchiette, con motivazioni a tratti forzata, sicuramente l'elemento meno riuscito. I nostri eroi seguono il loro classico canovaccio, da segnalare solo un Umibozu messo in scena con una motivazione assurda e poco credibile. Bello comunque il rapporto da mentore di Ryo con Anna, anche se purtroppo sfocia spesso nelle immaginabili scenette comiche a suon di mutandine e battute a tema mokkori.  

Le animazioni sono di buon livello, con alcune scene dirette veramente bene come la scena di inseguimento con la mini cooper.

Il film ha aveva un grande potenziale, sopratutto in quei elementi di novità detti sopra, ma preferisce andare sull'usato sicuro. Alla fine non ci si può lamentare tra ottime scene di combattimento, personaggi interessanti e una storia che si segue con piacere con le sue rivelazioni ad effetto.

venerdì 2 ottobre 2020

City Hunter Special 2: Guerra al Bay City Hotel - Recensione -


Nell'avveniristico hotel di Bay City si sta svolgendo la festa di inaugurazione del complesso, all'evento sono sono presenti Miki e Kaori, ma nello stesso momento però fanno irruzione un gruppo armato che prende in ostaggio i partecipanti. Ryo ovviamente corre dietro a una bella ragazza di nome Luna, sennonché la fanciulla è anche l'obbiettivo di Falcon. Lo scontro tra i due per la bella Luna li porterà a convergere verso Bay City dando il via all'azione.

"Guerra al Bay City Hotel" è il secondo special dedicato al nostro Hunter, uscito in Giappone nel 1990 (in Italia dovremmo aspettare fino al  2004 per vederlo in tv) e della durata ridotta di 45 minuti. Avendo così poco tempo per sviluppare qualcosa di serio lo special punta giustamente su una trama molto più orientata sull'azione e l'umorismo, ricordando in molti aspetti i film action anni 80 come "Commando" o " Trappola di cristallo", peccato che il risultato finale non sia dei migliori e lo special risulti abbastanza anonimo.

Sicuramente si tratta di un OAV adattissimo per una serata senza grosse pretese artistiche, anzi praticamente quasi tutti i quarantacinque minuti scorrono tra esplosioni colossali, sparatorie con tutti i calibri possibili (non mancano contraerea e bazooka per dire), scene ad alto testosterone, cattivi volutamente esagerati (tanto da diventare delle caricature: Il dittatore pazzo, lo sgherro tutto muscoli e quello invece super intelligente e viscidissimo ecc) e comicità a tutto spiano ma non sempre riuscita. Non manca poi quella visione prettamente giapponese del gaijin americano bullo ma totalmente incapace di svolgere perfettamente il suo mestiere come la polizia giapponese.


Se i cattivi non fanno scintille non molto meglio va ai nostri eroi, che qui spesso mostrano il peggio di se con dialoghi non ispirati o sono messi in situazioni già viste (tipo l'ennesimo litigio tra Ryo e Falcon), sopratutto Ryo in questo special è spesso odioso per la sua stupidità (senza l'ottimo bilanciamento con il suo lato serio visto nella serie e nella special predente, a cui il personaggio deve tantissimo del suo successo).

Il budget più alto e il tempo ridotto permettono delle animazioni migliori rispetto a quanto siamo abituati nella serie tv. Sopratutto per le scene d'azione non ci si può lamentare di nulla per quanto sono ben realizzate.

La soundtrack è uno degli elementi deboli dello show, con canzoni spesso mal ispirate, tanto da sembrare degli spezzoni scelti a caso per riempire il silenzio. Non mi è piaciuto neanche il fatto che la cattiva di turno alla fine non sconti del tutto i propri crimini come per il resto della banda, capisco la bellezza ma non si può perdonare tutto per quel fattore.

Buono il doppiaggio italiano, con un buon adattamento (che lascia il termine mokkori inalterato) e con il cast di doppiatori delle prime due stagioni.

Sicuramente l'elemento più carino è scoprire come Saeko sia riuscito a coinvolgere quel bestione di Umibozu.

In definitiva uno special carino, che punto tutto sull'azione esagerata e l'umorismo, anche non sempre in modo riuscito e risultando alla fine anonimo. 

domenica 27 settembre 2020

City Hunter Special 1 - Amore, Destino e una 357 Magnum - Recensione -

 

 

City Hunter era ed è una delle colonne portanti della mia infanzia (non che adesso mi possa definire il più serio e maturo degli uomini). Trasmesso nella programmazione serale di Italia 7, guardavo la serie senza sosta, anche quando il canale era ormai sull'orlo della chiusura e trasmetteva gli episodi dei cartoni senza nessun criterio logico (quindi spesso capire il senso della trama era molto complicato). In questi giorni Mediaset sta rimandando sul suo canale Italia 2 le puntate della serie tv, mentre il mercoledì sera viene dedicato alla proiezione dei vari special, ritornando dopo più di vent'anni al piano di trasmissione originale stabilito da Fininvest per questo show (infatti la serie doveva essere trasmessa su Italia 1, ma nonostante le censure e le semplificazioni culturali lo show venne considerato inadatto per il target del canale, e come accaduto per Ranma 1/2 virato verso la controllata Italia 7 che trasmise le prime due stagioni nel 1997).

"Invincibile, odiato dai criminali, amato dalle loro vittime... è City Hunter!"
Quando la programmazione della tv era un cosa seria e trovavi solo il meglio

Nell'aeroporto di Tokyo per uno strano scherzo del destino, atterrano, nello stesso momento due persone completamente diverse: Una è Kirchmann, informatore doppiogiochista che spera di vendere a caro prezzo le proprie informazioni alla polizia giapponese; l'altra è Nina Stemberg, una famosa pianista e amica di una conoscenza in comune di Ryo e Falcon. L'informatore viene ucciso prima di spifferare alcunché mentre la ragazza contatta Ryo per aiutarla a ritrovare il proprio padre scomparso prima della sua nascita, ma per qualche strano motivo degli agenti della Galeria Est sembrano molto interessati alle mosse di Nina.