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venerdì 2 ottobre 2020

City Hunter Special 2: Guerra al Bay City Hotel - Recensione -


Nell'avveniristico hotel di Bay City si sta svolgendo la festa di inaugurazione del complesso, all'evento sono sono presenti Miki e Kaori, ma nello stesso momento però fanno irruzione un gruppo armato che prende in ostaggio i partecipanti. Ryo ovviamente corre dietro a una bella ragazza di nome Luna, sennonché la fanciulla è anche l'obbiettivo di Falcon. Lo scontro tra i due per la bella Luna li porterà a convergere verso Bay City dando il via all'azione.

"Guerra al Bay City Hotel" è il secondo special dedicato al nostro Hunter, uscito in Giappone nel 1990 (in Italia dovremmo aspettare fino al  2004 per vederlo in tv) e della durata ridotta di 45 minuti. Avendo così poco tempo per sviluppare qualcosa di serio lo special punta giustamente su una trama molto più orientata sull'azione e l'umorismo, ricordando in molti aspetti i film action anni 80 come "Commando" o " Trappola di cristallo", peccato che il risultato finale non sia dei migliori e lo special risulti abbastanza anonimo.

Sicuramente si tratta di un OAV adattissimo per una serata senza grosse pretese artistiche, anzi praticamente quasi tutti i quarantacinque minuti scorrono tra esplosioni colossali, sparatorie con tutti i calibri possibili (non mancano contraerea e bazooka per dire), scene ad alto testosterone, cattivi volutamente esagerati (tanto da diventare delle caricature: Il dittatore pazzo, lo sgherro tutto muscoli e quello invece super intelligente e viscidissimo ecc) e comicità a tutto spiano ma non sempre riuscita. Non manca poi quella visione prettamente giapponese del gaijin americano bullo ma totalmente incapace di svolgere perfettamente il suo mestiere come la polizia giapponese.


Se i cattivi non fanno scintille non molto meglio va ai nostri eroi, che qui spesso mostrano il peggio di se con dialoghi non ispirati o sono messi in situazioni già viste (tipo l'ennesimo litigio tra Ryo e Falcon), sopratutto Ryo in questo special è spesso odioso per la sua stupidità (senza l'ottimo bilanciamento con il suo lato serio visto nella serie e nella special predente, a cui il personaggio deve tantissimo del suo successo).

Il budget più alto e il tempo ridotto permettono delle animazioni migliori rispetto a quanto siamo abituati nella serie tv. Sopratutto per le scene d'azione non ci si può lamentare di nulla per quanto sono ben realizzate.

La soundtrack è uno degli elementi deboli dello show, con canzoni spesso mal ispirate, tanto da sembrare degli spezzoni scelti a caso per riempire il silenzio. Non mi è piaciuto neanche il fatto che la cattiva di turno alla fine non sconti del tutto i propri crimini come per il resto della banda, capisco la bellezza ma non si può perdonare tutto per quel fattore.

Buono il doppiaggio italiano, con un buon adattamento (che lascia il termine mokkori inalterato) e con il cast di doppiatori delle prime due stagioni.

Sicuramente l'elemento più carino è scoprire come Saeko sia riuscito a coinvolgere quel bestione di Umibozu.

In definitiva uno special carino, che punto tutto sull'azione esagerata e l'umorismo, anche non sempre in modo riuscito e risultando alla fine anonimo. 

mercoledì 4 settembre 2019

CITY HUNTER: PRIVATE EYES - Recensione -


"Invincibile, odiato dai criminali, amato dalle loro vittime... è City Hunter!" 

Non credo ci sia miglior modo di iniziare questa recensione se non citando il mitico spot che compariva su Italia 7 prima della messa in onda di ogni puntata dello show e che praticamente era il sunto perfetto sul personaggio.

Assieme a Jigen è il pistolero per eccellenza
Ryo Saeba (ma che nel nostro strambo venne ribattezzato nelle prime due serie con l'originalissimo nome di Hunter) è uno di quegli eroi che avrà sempre un piccolo spazio tutto suo nel mio cuore; un abile pistolero, un combattente serio e preparato (uno dei miei punti preferiti dello show era proprio quando Ryo riusciva grazie ai suoi sensi super allenati ad avvertire la presenza dei nemici pochi secondi prima delle loro mosse) ma a cui faceva da contraltare una mania esagerata ed incontrollabile per il gentil sesso, mai volgare ma sempre estremamente comica, grazie anche alle famose martellate/trappole della sua assistente Kaori Makimura (da noi Kreta Mancinelli) pronta a punirlo per ogni tentata sortita verso le sua protetta del momento (una delle regole fondamentali dello Show era che Ryo accettava solo casi in cui fossero coinvolte bellissime ragazze). Altra particolarità era il fatto che l'unico modo per contattarlo è quello di scrivere XYZ nella stazione di Shinjuku.

Lo Stallone di Shinjuku è tornato in azione!
La trama del film vede Il detective Ryo Saeba e la collega Kaori alle prese con la bella modella Ai Shindo, che si trova in pericolo per le minacce da parte di alcuni criminali. Quello che sembra un caso come un altro nasconde in realtà una complotto che punta a scatenare un evento terroristico nella città di Tokyo.