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domenica 19 giugno 2011

Di Blues & Perline

Ho iniziato l'ultimo post parlando della mia latitanza degli ultimi tempi da mondo Blog, dalle chincaglie e da tutto quello che non riesco più a leggere, se non di sfuggita né tantomeno a commentare, accennando di sfuggita a non meglio precisati festival.

Bene, è giunto il momento di precisare. Trattasi di Dal Mississippi al Po. Vi dice nulla? Davvero nulla? Ma nulla nulla? So che le mie affeziuonate lettruiciui se lo ricordano bene, ma per le new entries devo spiegazioni.

Dal Mississippi al Po è un festival musicale e letterario nato a Piacenza nel 2005, che grazie alla passione sconfinata con cui i suoi ideatori hanno sempre lavorato, è riuscito a crescere e migliorare sempre di più, offrendo ogni anno un programma di appuntamenti ricchissimo ed estremamente variegato.

Dal Mississippi al Po è tanta, ma proprio tanta, musica dal vivo: non solo i grandi concerti, in grandi location, con i grandi nomi del blues americano, ma anche una miriade di piccole session live, tra la presentazione di un libro ed una chiacchierata fra scrittori, o anche semplicemente imbracciare una chitarra, dopo tutta una giornata di eventi, incontri ed appuntamenti, e tirare tardi fra amici sulla terrazza di un albergo.

Dal Mississippi al Po è letteratuta, sono libri e scrittori -appunto- che vengono raccontati o si vengono a raccontare a Piacenza, e se la chiacchierano tra loro come vecchi amici, come due estranei che si ritrovino per puro caso a condividere uno spazio e si rendano conto di condividere anche una passsione, notando di avere entrambi, chessò, un tatuaggio che raffigura la capra del Tibet.

Dal Mississippi al Po è ed è stato negli anni tanto altro, è stato "Palco Studentesco" per dare un'opportunità di esibirsi live, con tecnici e fonici professionisti, anche a scalcagnate ma motivatissime band di ragazzi, è stato cinema, con la proiezione di documentari e film inediti riguardanti lo sconfinato mondo del blues, che ha le sue radici e trova la sua collocazione geografica in quel Mississippi mai scontato che tanti ospiti ci hanno raccontato in questi anni.

Dal Mississippi al Po quest'anno sarà ad esempio fotografia, con una mostra di foto scattate a Jim Morrison e ai Doors da quel Frank Lisciandro che con lui ha condiviso un buon pezzo di vita, un modo di celebrare il Re Lucertola nel quarantesimo anniversario dalla sua morte, insieme ad una persona che lo ha conosciuto prima del mito e oltre il mito.

Quante cose è Dal Mississippi al Po, vero? Se dovessi scegliere una sola definizione per il nostro Festival sceglierei contaminazione, nell'accezione buona del termine, chiaro, ed è per questo che penso non vi stupirà trovare praticamente di tutto nella chincaglia nata per raccontarvi il Festival.

Il guanto di sfida l'ha lanciato Seba (Pezzani), musicista, traduttore letterario, scrittore nonchè mio pusher personale di libri di un certo spessore musical-culturale, che in veste ufficialissima di direttore artistico letterario di Dal Mississippi al Po mi dice: "A questo punto, dovrai inventarti un bijoux speciale per il festival...".

Azz.... vi pare facile? Io il guanto l'ho raccolto, e quello che è saltato fuori è un bracciale contaminato, in cui ci sono tutti i metalli con cui "lavoro" di solito, c'è del color bronzo e del gunmetal, c'è del rame, dell'ottone e del filo argentato.

Ci sono delle palline in ematite, che a me ricorda tanto il colore dello scolapasta, meravigliosa definizione che Francesco Piu ha dato della sua Dobro, la chitarra che -per dirne uno solo su tutti- ha imbracciato anche un certo Stevie Ray Vaughan e ci sono dei vetri colorati gialli, perchè giallo è l'aggettivo che, in Italia, fagocita decine di sotto generi letterari, e anche se qualche volta questo è odioso, è piuttosto chiaro. Ci sono delle pagode blu, beh qualcosa di blu ci voleva dai, e c'è un marrone ramato, che ho scelto di usare dopo aver visto questa foto.

Tra poche ore si parte con il primo appuntamento della settima edizione, noi ci si risente tra una settimana con qualche novità craft, mercatini, espositori, scatolette...e qualcosa di Irish in arrivo, nel frattempo, se vi capita, vi aspetto al Festival Blues.

venerdì 9 luglio 2010

Irlanda in Musica e Gioielli Celtici

Parte questo week end a Bobbio la tredicesima edizione della rassegna Irlanda in Musica, une delle feste più belle dell'estate piacentina.
La manifestazione quest'anno si articolerà in due week end: 9 -10 e 16 - 17 Luglio.
Irlanda in musica è un evento che unisce storia, arte e cultura: Bobbio riconosce nell’Irlanda la sua stessa tradizione artistica e culturale, che vive nel borgo della Valtrebbia attraverso le testimonianze di San Colombano, monaco irlandese cui è dedicato l'omonimo monastero, che conserva nella propria cripta il sarcofago del Santo.
La stessa musica irlandese, come quella folk dell’Appennino emiliano, è fatta di suoni dell’anima: il ritmo collettivo delle ballate disegna passi di danza e trasmette sensazioni che appartengono al nostro immaginario collettivo.

Oltre a prevedere un ricco menù artistico, Irlanda in Musica sarà una grande festa, in cui la musica si accompagnerà a prelibatezze culinarie. Presso gli stand gastronomici sarà possibile gustare piatti tipici della tradizione irlandese (stufato di Angus alla Guinness, costine e salamelle aromatizzate alla birra...) accompagnati da fiumi di ottima Guinness. Gli stand apriranno alle ore 19:30.

Questo è uno scorcio della bellissima piazza antistante la Basilica di San Colombano, quale migliore quinta per un concerto?
Si parte stasera, venerdì 9 Luglio 2010 con il gaitero più famoso al mondo, il musicista asturiano Hevia
Domani, sabato 10 Luglio 2010 sarà la volta del quartetto dublinese degli Electric Ceili
Il secondo week end di Irlanda in Musica si aprirà con lo spettacolo dei gallesi Calan
E si chiuderà con un grandissimo show, quello degli Altan, che per celebrare il loro venticinquesimo anno di carriera, si esibiranno accompagnati dai 18 elementi dell'Orchestra Sinfonica Accademia della Musica, diretti dal Maestro Maurizio Fipponi.
E per non farci mancare nulla, in concomitanza con il festival, si terrà anche la mostra:

NODI, SPIRALI E INTRECCI D'ORO
interpretazioni di gioielli celtici

La mostra ruota intorno ai motivi decorativi più caratteristici dell’arte celtica – nodi, spirali e intrecci – e vede protagonisti una serie di gioielli realizzati dall’orafa Nadina Raiola, dal maestro cesellatore Gianni Bergonzoni e dalle cesellatrici Nilde Cassinelli e Barbara Graviani.
L’esposizione intende portare nuova linfa all’antichissima arte dello sbalzo e cesello su lastra di metallo, rivitalizzando un’antica tecnica artistica, oggi trascurata, ma che affonda le sue radici nella storia. Non a caso lo sbalzo e il cesello furono utilizzati non solo dai celti ma anche da più antiche civiltà, che avevano riconosciuto in queste tecniche grandi potenzialità sia per rendere temi figurativi sia per disegni astratti e geometrici.
La mostra prevederà anche uno spazio adibito all’esposizione di note storiche e parallelamente verranno effettuati dei laboratori didattici con esempi di lavorazioni in loco, durante i quali i visitatori potranno osservare ed apprendere le antiche tecniche esecutive dello sbalzo e del cesello.

giovedì 18 marzo 2010

St. Patrick's Day

Embè? direte voi. Mica era ieri?
Eh già, ma qui a Piacenza arriva tutto in leggero ritardo, così capita che qui il giorno di San Patrizio si festeggi non nel giorno di San Patrizio, ma, diremo, nella settimana di San Patrizio.

Quanto mi piace tutto quello che ruota intorno alle celebrazioni per il St. Patrick's Day! L'ho già scritto qualche giorno fa, in un commento a questo post di Maria: ogni volta che mi sono trovata ad insegnare inglese, ho sempre cercato di ritagliarmi un po' di tempo per parlare di questa festa, ed anche ieri pomeriggio, pur non insegnando inglese, ho dedicato gli ultimi 10 minuti a qualche chiacchiera a tema e i miei bimbi erano così curiosi ed entusiasti!

Va beh, detto questo, anche nel mio "altro lavoro" mi sto occupando di questa festa. Questo week end la musica celtica arriverà a Piacenza, con violini, uillean pipes, whistles, bodhran e atmosfera da pelle d'oca.
Venerdì sera, nella bellissima Sala dei Teatini, un gioiello della "mia" città, che da qualche mese ha riaperto i battenti dopo oltre trent'anni di oblio suoneranno i Lùnasa, quintetto 100% Irish, mentre sabato sarà la volta della rossa scozzese Shona Mooney.

Se qualcuna di voi decidesse mai di fare un giro da queste parti, qui troverete altre info, oppure fate un fischio.

domenica 6 settembre 2009

Glasvegas e Pot Pourri

Rieccomi qui, dopo Edimburgo e di ritorno da un paio di giorni in Abruzzo, dove sono andata appositamente per loro.
Loro sono i Glasvegas, il mio gruppo superpreferito del momento. Sono quattro ragazzi scozzesi (sì...proprio quel paese dove c'è anche Edimburgo, ma loro sono di Glas...gow!), vestono di nero e sono bravissimi. Un pò poco come recensione, lo so, ma sul loro sito potrete trovare del materiale audio free.

E veniamo al pot pourri. O forse potpourri...mah.
Qua da me si direbbe "masturotto".
Di tutto un pò, vetro indiano ricavato da braccialinodauneuro smembrato, vetro veneziano (o almeno per vetro veneziano me l'hanno venduto), conteria e rame.

sabato 11 luglio 2009

Verde Irlanda

Con questo post si chiude la trilogia dedicata alla mia amica AnnaDiParma di cui vi avevo mostrato il regalo di compleanno con relativo packaging. Avete presente quella bustina rossa, con le faccine giappo? Non era mica vuota...
Prologo.
Tempo fa, lo scorso inverno direi, io e l'Anna siamo state a fare shopping pietroso, che le era venuta voglia di una collana lunga&verde. Le pietre le ha scelte lei, la collana lunga&verde l'ho fatta io. Fatto sta che a lavoro concluso, mi sono avanzate due perlozze che non c'entravano molto con lo stile della collana, tutta di bellissime pietre et vetri. E così sono rimaste in giacenza per qualche mese, finchè non mi è arrivata l'idea, via mail, direttamente dalla proprietaria. Ecco l'idea:
ed ecco la mia versione. L'ho già detto vero che mi è un pò presa la fissa delle monachelle fatte a mano?

Se state pensando che il verde delle due perlozze sembra diverso...oh yes! Lo è. Decisamente.

E a proposito di verde.

Se per caso vi doveste trovare nei pressi di Bobbio, questa sera suoneranno i Bodega.

venerdì 19 giugno 2009

DM

Serve altro?

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