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Ogni vacanza ho un bambino diverso

Sta crescendo. In fretta, forse troppo. Me ne accorgo quando siamo a casa, ma in vacanza la cosa si accentua anzi si moltiplica fuori da ogni aspettativa. Ne avevo già parlato in questo post, vi ricordate?


La prima parte della nostra vacanza a trovare i nonni in Sicilia è già terminata e siamo già tornati a casa. Poco più di 15 giorni immersi in un concentrato di luce, mare e di famiglia.


Noi torniamo a casa belli riposati e rigenerati (ci voleva!) dopo aver fatto un tuffo in una quotidianità familiare che, nel bene e nel male, ormai non è più la nostra. Ma per lui è tutto diverso.


Eccitazione,
divertimento,
stupore,
novità,
felicità,
scoperta,
scherzo,
gioco

amore
- non solo di mamma e papà e non solo per mamma e papà -

ma anche la consapevolezza di essere figlio unico

Non me ne aveva mai parlato ed io pensavo che, facendo di tutto per stargli accanto come facciamo io ed il suo Papino, non si sarebbe mai presentato il problema.


Ed invece... lui se ne è accorto giocando con inaspettata (per me) amorevolezza con la sua piccola cuginetta. 


Gli ho chiesto perchè non me ne aveva mai parlato. Mi ha risposto con una semplicità disarmante che non ci aveva mai pensato.
Lui sta crescendo, me ne devo fare una ragione. 
Pensa, riflette, capisce. Da solo. Senza più bisogno di nessuno!

Forse comincio ad avere un po' paura del fatto che comincia a diventare grande, davvero. Forse ho un po' paura di non essere più al centro del suo mondo e di non riuscire più a capire in tempo cosa passa per quella sua testolina.
Adesso stiamo una settimana a casa e poi ripartiamo per andare a trovare gli altri nonni.

Tornerò con un bambino diverso anche stavolta...

Tutte le foto sono soggette a copyright. Non permetto la loro riproduzione per alcun motivo. 

Da foulard a collana tribale con i nodi

Buon sabato a tutti! Forse oggi sarete tutti al mare, ma ci tenevo a farvi vedere l'ultima mia "fatica" che in effetti mi ha fatto un po' tribolare prima di spuntare fuori così com'è, anche se a dire il vero tutto avrei immaginato che prendesse questa forma!


Ma direi che posso essere proprio soddisfatta per com'è venuta!
E visto che le vacanze si stanno avvicinando, ce la vedrei proprio bene con un caftano molto vacanziero! Voi che dite?




E con questa direi che sto proprio dando fondo alla mia scorta di foulard che non mettevo da tanto tempo.
Si perchè questo, come avrete letto nel titolo, si tratta di un altro esperimento di trasformazione da foulard a collana (gli altri due li trovate qui e qui).
Adoro trasformare cose non più mettibili e riutilizzarle in un'altra forma!
Come l'ho fatta?
Procedimento semplice anche se un po' lunghetto.


Per la parte centrale:
  • si ricavano tante strisce dal foulard
  • si includono le strisce di tessuto lavorando una catenella all'uncinetto con del filo di cotone da ricamo.
  • si uniscono tutte le strisce fra di loro con dei semplici nodi. Deve venire luuuuuuuunghissima!
  • si comincia ad annodare tutta la lunghezza con un numero illimitato di nodi :-b (tantissimi). Vedrete che comincerà a prendere mille forme che potete aggiustare a vostro piacimento.
Non preoccupatevi dello sfilacciamento del tessuto, perchè fa parte del gioco, così come il raggruppamento asimmetrico di nodi !



 Per la parte laterale:
  • si tengono ferme tante strisce insieme e si arrotola, tenendola bella stretta, una striscia di tessuto per volta, per tutta la lunghezza, in modo da formare due cordoni solidi ma flessibili.
  • si cuciono i cordoni, arrotolando attorno del filo, stavolta da cucito, per uniformarne il diametro.

Rifinitura:
  • si assemblano tutti i pezzi insieme cucendo a più non posso, con del filo da cucito.

    Con un po' di pazienza è fatta! ;-)

p.s.: per la chiusura, da una parte, ho fatto un'asola con lo stesso cordone e dall'altra ho arrotolato su sè stesso il cordone, come se fosse una spirale, e l'ho cucito insieme.

Che dite, posso mettere in valigia anche questa? ;-)

BUON  W-END A TUTTI!

Palline di caprino e pistacchi in insalata di rucola e frutta all'aceto balsamico

Oggi io e Alessio dovevamo festeggiare. Primo vero giorno di vacanza per entrambi e bye bye scuola per tutt'e due!

E pazienza se da oggi sono di nuovo (come dire?) "sulla piazza"... per adesso non voglio deprimermi e al lavoro voglio pensarci dopo l'estate quando lui sarà di nuovo impegnato con la scuola; tanto in questo periodo "fantastico e pieno di opportunità" (???) siamo più o meno in molti ad essere sulla stessa barca purtroppo, noooo? Sigh! :-(

Fatto sta che oggi però abbiamo passato davvero una bella giornata insieme; niente di chè, me lo sono portato in giro a sbrigare un po' di faccende che attendevano da tempo e lui è stato davvero un ometto e non ha fatto una piega. Pranzo fuori: - voleva il pollo arrosto (che strano!) - e poi abbiamo fatto una spesa coloratissima per preparare la nostra cena allegra e sfiziosa di stasera da condividere con il Papino, l'unico non ancora in vacanza!

caprino pistacchi insalata  frutta


Qualcosa di semplicissimo e fresco; ideale se non si vuole stare ai fornelli!

Non proprio indicato per i gusti di un bambino, non ancora abituati ai contrasti dolce, salato e aspro...

lui ha mangiato la frutta separatamente, come era da aspettarsi. Ma io e Papino abbiamo dato una bella botta di vita alle nostre papille gustative, con tutti questi contrasti di gusto!


Palline di caprino e pistacchi in insalata di rucola e frutta all'aceto balsamico (x 4 persone)
130 gr di formaggio caprino
250 gr di yogurt greco
3 fette biscottate integrali
100 gr di pistacchi non salati*
sale
pepe

*(ho utilizzato 50 gr di pistacchi interi e 50 gr di granella di pistacchi che già avevo; ma voi basta che tritiate i pistacchi interi in modo da ottenere dei granuli di dimensione varia)

Per l'insalata:
rucola
insalata riccia 
albicocche
mirtilli
lamponi
ribes
olio e.v.o.
aceto balsamico
sale


Ho tritato l'erba cipollina. Ho chiuso le fette biscottate in un sacchetto per surgelati e le ho ridotte in briciole con un mattarello. 
Ho preparato l'impasto mescolando in una ciotola tutti gli ingredienti insieme a metà della dose dei pistacchi.
Ho messo il composto a refrigerare nel surgelatore per mezz'oretta. L'ho tirato fuori, ho preparato delle palline piuttosto piccole e le ho ricoperte con i pistacchi tritati. Ho rimesso in frigo.
Nel frattempo ho lavato e pulito le due insalate e la frutta, ho messo tutto nelle ciotole mettendo sopra le palline poco prima di servire. Ho condito con olio e con qualche goccia di aceto balsamico. E' conveniente non esagerare con il balsamico perchè i frutti di bosco danno già quell'asprognolo che basta, a parere mio. Sarebbe stato perfetto condire con una riduzione di balsamico, molto meno aspra dell'aceto balsamico consueto, ma stasera non avevo tempo di farlo e comunque ci è bastato non esagerare con le dosi... la prossima volta ci provo però!


Ecco la nostra cena appena terminata. E qualche pallina è pure rimasta per domani, così non cucinerò e potrò dedicarmi a terminare qualche lavoretto che vedrete fra un po'! Curiose???

Vi auguro una splendida settimana!
A presto!



Insalata variopinta con pollo e avocado

Vi avevo promesso qualche ricetta sfiziosa e adatta alle calde giornate estive... beh, a dire il vero, qui con le piogge dei giorni scorsi, non si sta proprio malissimo come temperatura e devo dire che la cosa non mi dispiace affatto, visto che le vacanze sono ancora un po' lontane. Comunque trovo lo stesso piacevole il fatto di mangiare freddo e il piatto che vi propongo è tra l'altro proprio semplicissimo da fare; inoltre è perfetto per essere preparato prima e gustato magari nella pausa pranzo, dopo una mattinata passata al mare (per i più fortunati!). L'unica cosa che ci vuole è solo un po' di organizzazione. Basta pensarci prima, insomma!

A dire la verità in genere io non amo il molto il pollo freddo, ma in questo caso si tratta di pollo marinato con limone, spezie e cipolla di Tropea e vi assicuro che, fatto così, è ben diverso da un normale petto di pollo freddo! Ci potete giurare! E poi i colori ed i sapori degli altri ingredienti danno al pollo quella marcia in più e fanno sì che non si tratti della solita triste insalata. Non da ultimo l'accompagnamento dell'avogado che, oltre ad i suoi valori nutritivi, offre anche un alto potere saziante. Insomma, non vi rimane che provarla!

insalata pollo avogado peperoni olive

Insalata variopinta con pollo e avogado (x 2 persone)
1/2  petto di pollo (circa 300 gr)
1 avogado
peperoni di vario colore
pomodorini
 ravanelli
qualche foglia di insalata
olive nere

Marinata/citronette
succo di 3 limoni
3 cucchiai di olio e.v.o.
1/2 cipolla di Tropea
miscela di spezie miste a piacere (zenzero, paprika, cumino, ecc.)
sale

Ho preparato la marinata, emulsionando bene il succo di limone, l'olio, le spezie ed il sale ed aggiungendo la cipolla di Tropea affettata finemente.
Ho diviso a metà, nel senso dell'altezza, il mezzo petto di pollo e l'ho fatto marinare in una ciotola stretta ed alta con metà della marinata. Ho messo da parte l'altra metà della marinata che servirà poi alla fine come condimento per l'intero piatto.
Ho cotto sulla piastra i peperoni. Li ho messi in un sacchetto di carta e li ho fatti raffreddare. Una volta freddi, li ho pelati e tagliati a striscioline.
Ho tagliato a cubetti l'avogado e preparato i pomodorini e i ravanelli affettati finemente.
Passata circa un'ora, ho scolato il pollo dalla marinatura e l'ho fatto cuocere sulla piastra ben calda, mettendo sopra un peso e rigirandolo dall'altra parte una sola volta.
Una volta ben cotto, ho tagliato il pollo a strisce, ho composto il piatto con avogado e verdure ed ho condito tutto con la citronette messa da parte.

pollo peperoni avogado olive ravanelli

Allora che ne dite? Semplice, no? 
E poi io adoro mangiare colorato e voi?
A presto e buon w-end!

Borsa mare con i canovacci Ikea

Da quando ho finalmente imparato a mettere il filo nell'ago e a far funzionare la mia macchina da cucire, ho cominciato a sognare di mettere su una gigantesca opera di refashion di tutto ciò che c'è negli armadi e di renderlo nuovamente mettibile, risparmiando così tanti bei soldini visto che, chissà come mai, ultimamente se ne vedono sempre meno...

Il mio guaio è che mi faccio prendere e che volo troppo alto! Lo so.
Però almeno ci provo e, visto che non ho mai avuto sin da piccola la fortuna di avere vicino qualcuno che mi tramandasse il suo sapere, se non mi metto io a sbatterci la testa nelle cose, non vado da nessuna parte.
E devo dire che la testa l'ho sbattuta per bene stavolta!

Avevo messo l'occhio su di un abito dalla fantasia carina in bianco e nero, ma troppo corto e lì in attesa da anni; poi c'era anche una gonna con un tessuto molto simile all'abito ma in tinta unita ed anche questa troppo corta. Pensavo di poterli unire per tirar fuori qualcosa di accettabile...
In effetti, forse si sarebbe potuto fare, con un bel po' di esperienza e con una macchina per cucire decente e, non come la mia, presa coi punti.
Beh, vi ho detto tutto e potete immaginarvi com'è andato l'esperimento! Colpa delle troppe pence che aveva l'abito, diciamo così, vah!

Così, incavolata nera del misero fallimento, delle ore perse inutilmente e di quel tessuto carino rovinato in quel modo (ma che troverò la maniera comunque di utilizzare!) mi sono messa subito a cercare in casa qualcosa che potesse ricompensare la mia autostima, così duramente bastonata!
Eccolo. Idea. Il set di canovacci Ikea nuovi nuovi, che di lì a poco sarebbero andati a rimpiazzare quelli vecchi già in uso! Nonononono, questi non staranno in cucina, questi faranno un'altra fine!

Ed ecco com'è nata la mia nuova borsa o sacca mare, vista la grandezza. Del resto, non avrò fatto un'"opera di refashion", ma era una cosa che comunque mi serviva, quindi sono molto contenta lo stesso!

Tutto è nato senza un reale progetto iniziale, ma strada facendo. Anche i dettagli che vedete sono spesso nati per compensare qualche errore. Però devo dire che la borsa almeno non è storta e che l'insieme mi sembra armonico. Voi che dite?

cucito fai da te riciclo creativo

cucito fai da te riciclo creativo

cucito fai da te riciclo creativo

Ecco un po' di dettagli.

Manici dalla fantasia diversa. Il retro diverso dal davanti.

Cuciture a vista, alcune contrastanti. Bordi non tutti rifilati, per dare un effetto vissuto (speriamo non si sfilaccino troppo!).

Lungo manico centrale sul retro (che serve a tenere un po' la forma del fondo quando la borsa è piena) che si trasforma in chiusura sul davanti. Nodo con fiocco laterale. Bottone gigante giallo, che richiama il colore delle cuciture in contrasto.


Sul grande bottone giallo avevo qualche perplessità sulla misura, così ne ho comperati altri due e non sapevo quale usare. Per decidere ho fatto un sondaggio a casa ed è risultato il preferito a maggioranza proprio quello gigante, mentre gli altri due sono arrivati a pari merito (a me piaceva anche quello di legno sulla destra).
Così devo dire che ha vinto l'opzione più spiritosa, più allegra e che sa più di mare, secondo me.


Per fare questa borsa ho utilizzato quasi tutti e quattro i canovacci compresi nel set Ikea: due per il davanti ed il retro, uno per i manici e l'altro per le rifiniture.
Chi mi segue su Fb sa che la borsa era già più o meno realizzata nella sua forma giorni fa... da super-principiante quale sono, mi sembrava di averla già finita. Invece avevo sottovalutato l'aspetto della rifinitura, che spesso ho dovuto cucire a mano, e soprattutto la tempistica. Anche perchè ci ho messo un po' per capire cosa era meglio fare per valorizzare la borsa.
Così sono andata in merceria ed ho comprato un tessuto apposito che si stira e che serve per irrigidire i fondi (non so come si chiama); l'ho cucito all'interno e devo dire che mi sembra una buona soluzione per non fare deformare troppo il fondo della borsa con il peso.


Poi ho anche cucito due strisce a strap che servono da chiusura (sono sotto al bottone giallo).
Ed infine con la striscia di tessuto che mi rimaneva ho anche cucito due tasche interne che saranno di sicuro molto utili per non perdere cellulare & co.

Non mi capita spesso, quando finisco un lavoro, di essere del tutto soddisfatta, ma stavolta considerando che ho appena iniziato a fare progetti del genere e che fino ad 1 mese fa non sapevo neanche come si infilasse l'ago nella macchina, sono più che soddisfatta!

VI MANDO UN GROSSO ABBRACCIO E VI AUGURO UNA BUONA DOMENICA! Sperando che la smetta di diluviare e torni il sereno... ;-)

Con questo post partecipo al Linky party #100 di C'è crisi c'è crisi!

Melanzane gratinate al pesto di pomodori secchi

Eccomi! Questa settimana non ho potuto fare di meglio che fare capolino solo adesso. La scuola è finita, ma ho ancora gli esami da fare ed il mio ruolo di prof. continuerà ancora per un po'. Poi chissà...
Prossimamente avrò di certo più tempo per passare da voi, care amiche blogger che mi dimostrate il vostro affetto con i vostri commenti! E poi nei prossimi mesi tornerò a dedicare nuovamente più tempo al blog e alla pagina Fb.

Però al momento avrei anche tanta voglia di riposo e di fare dell'altro. La stanchezza si fa sentire. Conciliare tutto con il lavoro non è stato molto semplice e, pur avendo una bella sfilza di progetti, ricette & co. da proporvi, vi confesso che quest'anno sarei tentata ad anticipare un po' la consueta pausa estiva del blog.
Ma no, non credo lo farò! Ho troppe cose da provare e da farvi vedere, quindi tranquille che rimarrò qui ancora per un bel po'!
Intanto tutti ci siamo accorti che il caldo è arrivato! E con lui, per quel che mi riguarda, è anche arrivata la voglia di ingredienti e sapori diversi, sicuramente più estivi e magari anche più freschi.

Così ho sperimentato questa ricetta a base di melanzane. Niente parmigiana, anche se ci assomiglia un po' nell'aspetto, ma il sapore è ben diverso. Però, come le melanzane alla parmigiana, questo piatto va bene sia come secondo vegetariano, sia come contorno sostanzioso e poi sono buone persino fredde.

Melanzane gratinate al pesto di pomodori secchi (x 4 persone)
2 melanzane
125 gr di pomodori secchi
100 gr di pinoli
25 gr di prezzemolo
25 gr di basilico
4 pomodori ramati
1 mozzarella
olio e.v.o.
1 noce di burro
sale

Ho tagliato le melanzane nel senso della lunghezza per uno spessore di circa 2 cm, le ho salate e le ho fatte riposare per 30 minuti, per fare perdere la loro acqua di vegetazione.
Nel frattempo ho frullato i pomodori secchi con il prezzemolo, il basilico, 50 gr di pinoli, con olio in quantità sufficiente da rendere il composto cremoso.
Ho sciacquato ed asciugato bene le melanzane, le ho spennellate con dell'olio e le ho grigliate sulla piastra. Ho tagliato i pomodori ramati a cubetti.
Ho preriscaldato il forno a 175° ed ho disposto le fette di melanzane su di una pirofila leggermente imburrata; ho spalmato ogni fetta con il composto di pomodori secchi, ho messo sopra dei cubetti di pomodoro fresco ed un po' dei pinoli, alternando i vari strati di melanzane e coprendo l'ultimo strato ancora con il pesto rimasto e la mozzarella grattugiata.
Ho cotto in forno per 25 minuti.


E allora? Vi sono piaciute? Fatemi sapere, che così le rifaccio anch'io, visto che il maritino ha gradito!

BUONA DOMENICA!!!

Piccolo traghetto "work in progress"...

Erano più di 15 giorni che Alessio me lo chiedeva. Anzi, il giorno che siamo partiti per ritornare a casa e che eravamo su quella nave gialla, proprio com'è il suo colore preferito, me lo aveva chiesto chiaramente: 
"Mamma, mi costruisci una nave gialla come questa?
Ho strabuzzato gli occhi, spiegandogli che non sapevo farla, ma lui insisteva così, per non farlo urlare nel bel mezzo della sala, gli ho risposto di sì, come si dice a volte ai bambini per farli stare buoni e per non far fare loro i capricci, ma pensavo che una volta a casa se ne sarebbe dimenticato...

E invece puntualmente ogni giorno me lo ricordava. "Mamma, ma la nave gialla me la fai?".

Pensavo che l'avrei scampata comunque, prima o poi, e prendevo tempo e speravo...
Niente da fare, "Mamma, ma la nave gialla me la fai o noooo?".

Insomma quella nave s'aveva proprio da fà!
Difatti, alla fine non ho resistito più alle richieste sempre più insistenti e mi sono messa all'opera.
Solo che non sapevo esattamente come farla, ma ero certa comunque che non sarebbe stato un lavoro molto sbrigativo.

Chi mi segue via Fb, avrà già visto il work in progress, e pensavo che ce l'avrei fatta a mostrarvela finita oggi. Ma le cose si sono protratte ancora, perchè bisogna aspettare i tempi di asciugatura, quindi il nostro cantiere navale rimane aperto ancora un po'. Perciò perdonatemi, non succede spesso, ma per non farvi aspettare ancora con il post, per oggi accontentatevi del work in progress anche qui.

Che ne pensate?
Spero che una volta rifinito, sia ancora meglio.

E comunque cercherò di farvi vedere il nostro piccolo traghetto finito al più presto, anche perchè Alessio è in visibilio e non resiste più per giocarci! Ma vi avverto che non sarà subito nel prossimo post, che uscirà eccezionalmente di sabato, perchè domani io e la mia amica Silvia di Mammabook annunceremo la partenza della nostra iniziativa, che vi posso dire che sarà mooolto divertente, quindi venite a sbirciare domani, mi raccomando!

Ciaooooo!!!

Tris di ortaggi ai tre ripieni

Ancora una ricetta per la "dieta del buon umore", come vorrei che fosse la dieta che ho appena iniziato.

Stavolta la ricetta è tutta vegetariana e stavolta, come non capita quasi mai, ho seguito questa ricetta, trovata sulla rivista "Cucina naturale" di settembre, senza cambiare niente e senza metterci del mio. E in effetti la ricetta va benissimo così com'è nei suoi sapori e nei suoi colori, quindi perchè cambiarla?
Tre ripieni diversi per tre diversi ortaggi per comporre un piatto molto profumato e colorato e mangiare qualcosa di sano. C'è solo da chiedersi qual'è l'ortaggio ed il ripieno preferito e vi assicuro che è una scelta difficile. Io non ho saputo scegliere!

Forse è un un piatto un po' lungo nella preparazione e in effetti mi ci è voluto un po' per assemblare tutto, ma il risultato ne vale la pena. Però vi consiglio di farlo magari nel w-end o quando avete più tempo.
La rivista dice che questo piatto fornisce 500 calorie, oggettivamente non poche per chi sta a dieta. Ma c'è da considerare che è un piatto che non ha bisogno di altro accompagnamento perchè completo, dato che oltre alle vitamine ed ai sali minerali ci sono anche i carboidrati e le proteine, quindi tenete conto anche di questo, se siete a dieta come me.


Tris di ortaggi ai tre ripieni (x 4 persone)
Per le cipolle:
4 cipolle bianche
200 gr di patate
2 spicchi di aglio
1 mazzetto piccolo di prezzemolo
olio e.v.o.
sale
pepe

Per i peperoni:
4 peperoni medio-piccoli
120 gr di pane casereccio
2 uova
50 gr di olive nere snocciolate
20 gr di pinoli
20 gr di uvetta
2 cucchiai di capperi sott'aceto
qualche rametto di timo
aceto bianco
olio e.v.o.
sale

Per le zucchine:
4 zucchine grandi
2 uova
80 gr di polpa di pomodoro frullata o tritata
4 cucchiai di parmigiano grattugiato
4 cucchiai di pangrattato
una manciata di foglie di basilico
noce moscata
sale

Ho lessato le patate intere con la buccia ed ho messo ammollo l'uvetta per il ripieno dei peperoni.
Ho pelato le cipolle ed eliminato lo strato più esterno. Poi ho eliminato la calotta dai peperoni e pulito l'interno. Infine ho diviso la zucchina in 4 cilindri uguali.
Ho spolverato tutti gli ortaggi con poco sale e li ho cotti al vapore per 8-10 minuti.
Ho scartato la parte superiore delle cipolle ed ho prelevato la loro parte interna, mettendola da parte. Ho ricavato così 4 involucri costituiti dai 2-3 strati più esterni.
Ho svuotato delicatamente anche le zucchine con un cucchiaino e ne ho tenuto da parte la polpa.
Ho preparato il ripieno per le cipolle, tritando la polpa insieme all'aglio ed al prezzemolo ed ho fatto dorare il composto in un padellino con 1-2 cucchiai di olio e 2-3 cucchiai di acqua. Dopo 15 minuti ho unito le patate, già pelate e schiacciate. Ho salato, pepato e dopo 5-6 minuti ho tolto tutto dal fuoco.
Ho preparato il ripieno per i peperoni, riducendo in piccoli dadini il pane che ho dorato in padella con 3 cucchiai di olio; ho poi trasferito il pane in una ciotola e l'ho bagnato con 1 cucchiaio di aceto mescolato con 1 cucchiaio di acqua. Ho unito le uova sbattute, le olive tritate, l'uvetta già ammollata, i pinoli, i capperi una manciata di tino e poco sale.
Ho preparato il ripieno delle zucchine, strizzando la polpa scavata, tritandola finemente e mescolandola in una ciotola con il pomodoro, il parmigiano, il pangrattato, il basilico tritato, le uova sbattute, un pizzico di sale ed una generosa grattugiata di noce moscata.
Ho infine farcito gli ortaggi con i rispettivi ripieni, sistemandoli in una teglia rivestita di carta forno e condendoli con un filo di olio.
In forno a 180° per 25 minuti (la ricetta diceva 20 minuti, ma mi è sembrato insufficiente).


Link a questo post:

Le vacanze fanno crescere i bambini!

Questa è solo una mia teoria, ma chissà se sarà capitato anche a voi di partire per le vacanze con un bambino e di ritornare con un altro decisamente cambiato, e non solo nell’aspetto
Era già successo anche l’anno scorso ma quest’anno la cosa è stata davvero eclatante ed evidente a tutti e non solo a me. Mi chiedo come sia possibile che un solo mese di vacanza possa provocare in un bambino cambiamenti così repentini che di solito percepisco in lui con il passare di molto più tempo.

Forse, come gli adulti, anche i bambini in vacanza sono più ricettivi ai nuovi stimoli, forse anche loro hanno bisogno di staccare la spina e di allontanarsi dalla solita routine per rigenerarsi. Sicuramente lo stare insieme ad altre persone, che non sono solo papà e mamma, è un nutrimento in più per loro; per quanto papà e mamma si possano sforzare tutto l'anno, non è la stessa cosa ricevere stimoli diversi provenienti da canali diversi.

Fatto sta che, vi sembrerà strano, ma ci sono stati dei momenti in cui non ho più visto un bambino di 3 anni e mezzo, ma quasi una persona adulta e per di più entusiasta! 
Che meraviglia la sua voglia di partecipare e di esternare i suoi stati d’animo! 
Trascinanti le sue dichiarazioni di contentezza appena sveglio - "Mamma, sono contento!"- e commoventi quei due fiorellini di campo gialli raccolti per me tutte le sante mattine! “Mamma, io li raccolgo per farti contenta!”, mi diceva sempre per spiegare il suo gesto. Non avrei mai pensato che un bambino di quest’età potesse pensare e fare gesti seppur semplici ma così significativi. Tutto ciò mi ha riempito di gioia e sento che il tempo di queste vacanze è stato ben speso!


Poi sono ancora più felice vedendo che, nonostante il rientro, lui sia ancora di ottimo umore proprio come se fosse ancora in vacanza. Meno male, niente "sindrome da rientro" per lui...!

Oggi sarà il primo giorno di scuola di Alessio. Quindi auguri a lui ma anche auguri a tutti i bimbi per la loro ripresa! A dire il vero all'inizio non sarà per lui il "solito" tran-tran, perchè andrà in una scuola nuova, finalmente vicino casa, visto che prima eravamo un po' lontanini. Un bel risparmio di tempo, ma speriamo che si ambienti bene e subito...


Vi saprò dire. Buona giornata a tutti!
Tutte le foto sono soggette a copyright. Non permetto la loro riproduzione per alcun motivo. 

Ciao mare!

E si ricominciaaaaaaa! Calma però, respiriamo un po', eh? Il trucco, me lo dimentico sempre, sta nel non farsi prendere dal panico per via delle troppe cose da fare tutte in una volta, valigie da disfare, lavatrici, "stiramenti" vari, pulizie varie, mail e commenti a cui rispondere da un bel po' (SCUSATE, ma sono senza cellulare che naviga), e tante altre cosine non proprio piacevoli. Insomma andiamoci piano, altrimenti che ci siamo andati a fare in vacanza se i benefici della vacanza ce li bruciamo subito così?

E poi dicono che, ritornando alla solita routine, si dovrebbe portare con se qualcosa di positivo della vacanza. Beh, ho deciso che mentre smaltisco le cose da fare, mi fermerò ogni tanto a pensare al massaggio delle fresche acque del mare ai miei piedi, così magari nel frattempo mi rinfresco le idee! Che dite, può servire a qualcosa? ;-)

E voi come state? Già smaltito l'impatto del rientro? Ben tornati, ben ritrovati e benvenuti ai nuovi arrivati e alle nuove arrivate, blogger e non blogger! Mamma mia, se mi è mancato questo blog! Ormai non potrei più fare senza. E mi siete mancate un sacco anche voi, i vostri blog e le vostre chiacchiere! Sono partita stanchissima con l’idea di auto-impormi un periodo lontano da blog e lavori manuali, per ricaricarmi il più possibile. Tanto di cappello a chi riesce a non staccare con le attività che fa di solito persino in vacanza, ma io non ce la faccio; ogni tanto ho bisogno di resettare, cancellare, dedicarmi a qualcosa di del tutto diverso oppure semplicemente ho bisogno di riflettere, senza fare qualcosa di necessariamente programmato. Solo così riesco a sentire i veri benefici della vacanza.
Questo per un breve periodo però, perché dopo i primi 15 giorni comincio ad averne abbastanza… ma devo dire che Alessio ci ha messo del suo e non mi ha fatto di certo fatto annoiare! Ahhhh, altro che noia… Mamme, avete tempo di annoiarvi voi, ovunque andiate con i vostri pargoli? No di certo, vero??? ;-)

Anche quest’anno le nostre vacanze sono state molto tranquille a e forse, volente o nolente, ad essere sincera mi è proprio servito questo periodo senza pc di mezzo. Di certo ho avuto tempo per recuperare il sonno arretrato che avevo e di riequilibrare il ritmo sonno-veglia, che spero di non “sballare” di nuovo; ho avuto il tempo di pensare, di stare all’aria aperta e di godermi mio figlio. Del resto era questo che mi interessava della mia vacanza!
Sicuramente però la vacanza di Alessio è stata più interessante della mia e di quella del suo papà, che poverino nel frattempo ha dovuto fare avanti e indietro un paio di volte dalla città, per permetterci di rimanere lì. Ma i frutti della vacanza di Alessio si sono cominciati a raccogliere da subito e di questo magari ve ne parlerò nel prossimo post!


Intanto vi lascio delle foto del mare dell’Isola d’Elba. Un'isola speciale che non finisce mai di offrire dei panorami e delle bellezze naturali incantevoli!


Un consiglio: se non ci siete mai stati, se potete, evitate la “calca” agostana ed andateci in bassa stagione (primavera-inizio estate o fine estate), armati di tanta voglia di girarla da cima a fondo (ci sono anche la montagna e boschi rigogliosi da visitare, oltre al mare e ad un infinito numero di spiagge tutte diverse tra loro); secondo me, andandoci in bassa stagione, potrete apprezzarla meglio ed innamorarvene di certo ancora di più, trovando anche un’accoglienza ed un’ospitalità diversa e migliore.
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