Vi racconto la storia di un amico.
E' la storia di un amore particolare, di due persone con un cuore grande e profondo, rispettose dell'amore e dell'altro, cosa che -oggi come oggi- purtroppo, trovo non sia così comune...
In comune hanno molte passioni, ma alcune di queste talvolta diventano ingombranti, per l'altro...
Un altro scoglio è la differenza d'età: questi 13anni a volte sono difficili... (
tra me e mio marito ce ne sono 10 esatti, e nessuno dei due l'ha mai vissuta come una fatica...forse per abitudini reciproche: lui ha sempre frequentato un gruppo di ragazzi della mai età, io ho sempre avuto qualche amico della sua...e non ci siamo mai nemmeno accorti di questo particolare. Ma si sa, ogni storia è a sè!). Lei è giovane, per il matrimonio c'è tempo... Lui compie 40anni quest'anno, e vorrebbe iniziare a mettere qualche paletto sulla sua strada... perchè 'ad un certo punto, non è che puoi passare la vita a stare insieme e basta'. Comprensibili entrambi, direi.
Lei è sicuramente una ragazza coraggiosa, giovane e molto tosta, che però da sempre sa che lui ha 13anni più di lei... e mica diminuisce la differenza d'età.
Lui è una persona molto tenera, profonda e sensibile, con un cuore grande, anzi grandissimo, una delle persone più simpatiche e spassose che abbia conosciuto nella mia vita ...ed ovviamente anche lui da sempre sa che lei ha 13anni meno di lui...
Da persone intelligenti e mature, di sono guardati in faccia e coraggiosamente hanno deciso (insieme, ma forse più lei che lui...) di darsi del tempo per riflettere. La famosa pausa di riflessione.
E riemergono i ricordi:
ero fidanzata con quello che ora è mio marito da poco più di un anno e mezzo, e la sua vita piena di impegni mi stava provando... e quella sera si era aggiunta l'ennesima leggerezza... io in giro ad aspettare la sua chiamata per almeno un saluto di buonanotte...e lui che dimentica il telefono in macchina per chiaccherare sul cancello di casa con un vicino. Casualmente passavo di lì... e dopo un mio grande sfogo le sue laceranti parole "hai ragione, forse voglio fare tutto e non riesco...devo darmi delle priorità...ma adesso non so se ce la faccio... forse è meglio se ci prendiamo del tempo per riflettere...". Lo ricordo come se fosse ieri: non gli ho quasi lasciato finire la frase... gli sono saltata al collo dicendogli "no ti prego no, no no...". Ricordo benissimo quella sensazione di svuotamento all'altezza del petto... come se si aprisse una voragine... come se fossi sotto una doccia calda e avvolgente ed improvvisamente ti spostassero la leva della temperatura sul blu. Male! Quella pausa di riflessione non c'è stata. Un anno dopo ci siamo arrabbiati, abbiamo litigato seriamente, di quelle litigate che il giorno dopo entrambi si pensa "ah io non la/o chiamo"...ma sai già che vincerà lui...perchè tuttosommato sti atteggiamenti da asiloMariuccia non li hai mai tollerati tanto. L'ho chiamato io. Dopo 2 mesi abbiamo iniziato il corso prematrimoniale e dopo altri 2 anni ci siamo sposati. Non è semplcie stargli accanto... ma credo che, salvo qualche rara eccezione, chi più chi meno, c'è sempre da fare un pò di fatica...se no che gusto ci sarebbe!?
In questi giorni il mio amico è davvero a terra: irriconoscibile. E quando due giorni dopo la loro decisione me l'ha confidato dicendomi "non avrei mai pensato di star così male. sappi che sei la prima persona a cui lo dico", mi sono sentita investita di una fiducia importante e preziosa ed ho cercato di consolarlo e 'capirlo' coi miei abbracci. E continuo a ripetergli che io ci sono, in qualunque momento... so che lo sa, ma non mi perdonerei mai di aver mancato nel ricordarglielo. E questa occasione mi ha fatto capire e toccare con mano quanto siamo diventati amici, profondamente e intimamente.
Io non so come andrà a finire. So che bisogna venirsi incontro, un passo alla volta, un passo per uno, portando pazienza.
Il giorno del nostro matrimonio il mio amico prete durante l'omelia ha detto: "da qui inizia il vostro cammino insieme, nella quotidianità dovrete imparare ad entrare uno nel tempo dell'altro... ad accelerare se serve... a rallentare se l'altro è affaticato, a tenersi per mano per aiutarsi a mantenere il passo...". Credo non valga solo per noi...
(e il bisogno di scrivere qui questa storia... mi fa capire ancora di più quanto mi senta vicina a questa bellissima coppia...)