In verità il padre del Cubismo era, come tutti i grandi artisti, uno straordinario osservatore del reale. Diversamente mai avrebbe potuto pensare alla famosa "Testa di toro" realizzata con i pezzi di scarto di una vecchia bicicletta arrugginita; è soltanto osservando un oggetto con estrema attenzione, infatti, che si riesce a liberarlo dalla sua "utilitas" rivelandone unicamente quel valore "formale" portatore talvolta di uno nuovo uso ma, più ancora, di un nuovo senso.
La "storiella" che prediligo sull'artista, però, rivela ancora un altro tratto fondamentale del rapporto "arte vs realtà". Si racconta che un giorno Picasso stesse passeggiando con un amico sulla riva del mare. Ad un certo punto si chinò per raccogliere un sasso e, mostrandolo al proprio accompagnatore, disse orgoglioso: questo l'ho fatto io!
L'operazione di selezione, dunque, diventa una precisa volontà compositiva; un qualsiasi oggetto può diventare "altro" anche senza essere trasformato ma per il solo fatto di essere "scelto".
Ho ripensato a questo quando ho montato così "banalmente" le pietre di questa collana;
| collana "SASSI"in agata sfaccettata e rame |