Anncleire's Reviews > La scrittrice del mistero

La scrittrice del mistero by Alice Basso
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it was amazing
bookshelves: contemporary, mistery, owned-physical-copy

Recensione anche sul mio blog:
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“La scrittrice del mistero” è il quarto volume della serie dedicata a Vani Sarca nata dal genio di Alice Basso e pubblicata da Garzanti. Uscito il 26 aprile è già finito nello scaffale dei libri letti, con una maratona di lettura che si è conclusa solo quando sono arrivata sconvolta all’ultima riga. La Basso riesce sempre a colpire nel segno, e ad alzare l’asticella ad ogni volume. E ora, non mi aspetta che mettermi seduta e aspettare l’ultimo volume. #TeamBerganza

A volte quando so che amo la persona oltre la facciata di scrittore e intellettuale, quando ho conosciuto e intavolato conversazioni più meno intelligenti (con più o meno cibo e alcool coinvolti) mi sembra impossibile essere neutrale. Quanto la stima influenza la mia lettura? Quanto finisco per essere catapultata in quel mondo magico che mette insieme e io ne sono completamente innamorata? Non è facile, eppure allo stesso tempo mi rendo conto di approcciarmi alla storia con più timore e con delle aspettative altissime. Ho iniziato l’ultimo libro della Basso con un vago senso di timore reverenziale e la convinzione che niente potesse farmi cambiare idea... e in effetti così è stato. La scrittura spedita della Basso, unita ad un intreccio ben congeniato che mi ha lasciato con il fiato sospeso fino alla fine quando ho girato l’ultima pagina e ho iniziato ad urlare con la voglia di averne ancora. D’altronde ad un volume alla fine della serie la tensione alle stelle, soprattutto per gli sviluppi che si succedono in questa storia. Vani Sarca è una ghostwriter ma è prima di tutto una donna, un po’ misogina e sicuramente abituata a coltivare strenuamente la sua solitudine e la sua indipendenza. Isolata nella sua torre di carta, Vani si mette in gioco, ma soprattutto deve fare i conti con una felicità imprevista, quasi sconosciuta, e mai inseguita. Non è facile certo mettere in comune due persone da sempre dotate di un certo senso pratico, di una voglia sconfinata di giustizia, e con un umorismo e un intuito formidabile. Come si fanno a nascondere i pensieri quando sono cristallini per chi ci osserva davvero? Eppure Vani non rifugge ad un sentimento che si propaga con la forza dei crampi ed è disposta a preservarlo con le unghie e con i denti anche quando sulla scena si affacciano vecchi pretendenti e nuovi incarichi. Il giallo e il mistero sembrano il pane quotidiano sia del commissario Berganza e la Sarca, che in una rincorsa tra un’intimità crescente e l’obiettività di mantenere una certa autorevolezza, cercano di non lasciarsi ingannare dalla loro voglia di felicità. Berganza, dall’impermeabile beige, i modi sicuri, la sigaretta tra le labbra, che fa tanto anni venti, resta l’inquadratura memorabile ogni volta che entra in scena, che sa conservare la sua invisibilità nei momenti di tensione, salvo poi intervenire per smorzarla e caricare il mondo della sua forza. Ma d’altronde le sue battute sono sempre quelle che danno la svolta, che imbastiscono i momenti più incredibili. Se Vani è la motrice, Berganza è l’olio che facilita il movimento, con un rodaggio che ha solo bisogno di realizzarsi. Ma non sono soli in questo capitolo, perché al contempo scopriamo la storia di Lara, la sorellina minore di Vani, che non solo si metterà a nudo, ma avrà bisogno di tutto il sostegno di Vani che quanto a organizzazione, è una stratega nata. Ogni avvenimento è necessario per disegnare un quadro completo, una riflessione che supera la pagina e arriva al lettore. Quanto siamo capaci di dare una seconda possibilità? C’è redenzione, quando ci si accorge degli errori commessi? Riusciamo a superare i nostri beceri egoismi? La famiglia, che da un certo punto di vista è capace di ferirci in maniera fortissima, dall’altro lato è fondamentale per disegnare il nostro porto sicuro. Quanto siamo disposti a rischiare per tentare di costruire rapporti che hanno un senso? Meglio una gioia oggi e un pianto domani, o un rimpianto che potrebbe bruciare per tutta la vita? La Basso, tra le righe lancia domande, a cui Vani, cerca, inconsapevolmente di dare una risposta.

Il particolare da non dimenticare? Una scatola di latta del the...

Una storia intrecciata dal genio della Basso, che riesce a provocare crampi, far sospirare e tenere in tensione ad ogni pagina letta, senza dimenticare i momenti comici in cui cadere con gioia. Perché in fondo non c’è pace per Vani Sarca.
Buona lettura guys!
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Reading Progress

December 7, 2017 – Shelved
December 7, 2017 – Shelved as: to-read
April 27, 2018 – Started Reading
April 28, 2018 – Finished Reading
April 30, 2018 – Shelved as: contemporary
April 30, 2018 – Shelved as: mistery
April 27, 2021 – Shelved as: owned-physical-copy

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