venerdì 14 febbraio 2014
Bolla's Top 5: Si può amare da morire ma morire d'amore... anche.
5. Buio omega (Id., 1979)
Storia d'amore, di gelosia, necrofilia, morbosità assortite e conseguente follia omicida. Non lamentatevi se siete ancora in casa con la mamma, poteva capitarvi una governante maiala e incapace di accettare che lasciaste il nido per il vostro vero, dolce, biondissimo amore!
4. Candyman - Terrore dietro lo specchio (Candyman, 1992)
L'amore proibito che sfocia in maledizioni e desiderio di vendetta. Se a San Valentino vi sentite soli provate a mettervi davanti allo specchio e a ripetere Candyman per tre volte (o erano cinque? vabbé, provate!), potrebbe comparire alle vostre spalle un simpatico ometto di colore con un uncino al posto della mano che vi racconterà del suo triste amore per una donna bianca... prima di uccidervi, ovviamente!
3. Calvaire (Id., 2004)
Gloria, manchi tu nell'aria! cantava Tozzi. Un'altra gioiosa idea per San Valentino è quella di fare un viaggetto solitario nei boschi del Belgio. Pare che gli autoctoni accolgano con simpatia i turisti, soprattutto se uomini... ma non toccategli i vitelli, potrebbero non gradire! Però se cominceranno a chiamarvi Gloria fate pure le valigie e tornate a casa.
2. Dracula di Bram Stoker (Dracula, 1992)
Basta fare dell'ironia. Qui si parla di amore vero, in grado di trascendere il tempo, peraltro con un Gary Oldman che all'epoca era un figo atomico (sì, anche con gli occhialetti tondi)... purtroppo ecco, lo shock di vedere un lupo mannaro possedere nottetempo una fanciulla assatanata rimane intatto oggi come 20 anni fa.
1. Alta tensione (Haute Tension, 2003)
Che confusione, sarà perché ti amo! cantavano i Ricchi e poveri. Il senso del film si riassume tutto in questo vecchio successone nostrano, non chiedete oltre o rischiate di rovinarvi la sorpresa... sempre se riuscirete ad arrivare a fine visione interi, s'intende.
Fuori classifica: Vampire Girl vs. Frankenstein Girl. Il film di San Valentino definitivo, puccioso come un cioccolatino giapponese ripieno di sangue vampirico. E altrettanto WTF.
giovedì 25 settembre 2008
Buio Omega (1979)
Sommo stupore che si trasformava in somma incredulità (mia) e sommo disgusto (di mia madre) quando alla tenera età di 14 anni mi trovavo davanti effettacci scabecci, dialoghi al limite del risibile, pilu in bella vista, e soprattutto trame confuse, incomprensibili e inconcludenti.
Due film in particolare ho giurato che non avrei mai più rivisto: uno era Antropophagus di Aristide Massaccesi (fermata la cassetta nella scena del feto) e l'altro era Buio Omega dello stesso regista, di cui mi accingo a parlare perché (e di questo devo ringraziare Samhain) l'ho rivisto, e leggermente rivalutato.
La trama è questa: in una cittadina di provincia (italiana, parrebbe, anche se le targhe delle automobili raccontano tutta un'altra storia) vive un ragazzo di nome Francesco, con l'hobby della tassidermia. Nonostante sia ricco e belloccio la sua mente è un baratro di perversione, alimentata anche dall'inquietante governante/amante Iris. Quando infatti la sua fidanzata e unico amore Anna muore di malattia (e di Voodoo perpetrato da Iris attraverso una vecchia maga), Francesco decide di trafugarne il cadavere e imbalsamarlo per metterlo nel letto di camera sua. Camera dove porta tutte le malcapitate che decidono di andarci a letto, solo per essere poi trucidate ogni volta che scoprono il perverso segretuccio del giovinetto.
La trama, come vedete, richiama molto Psycho, a partire dall'hobby di Francesco, passando per la presenza dell'ingombrante governante/madre opprimente e ammorbante, fino ad arrivare alla scena finale di Iris con coltellaccio in mano, la cui shilouette ricorda molto l'ombra nella doccia nel film di Hitchcock. Le somiglianze, tuttavia, si fermano qui. Questo è un prodotto nostrano, e lo si vede da parecchie cose, in primis dalla messa in scena e dalla fotografia “grezze” e poi dalla storia decisamente perversa e malata, che fa di questo film una sorta di horror erotico per necrofili (l'apice della perversione è il momento in cui Francesco versa una damigiana di acido nella vasca, mentre Iris smembra il cadavere della turista: la faccia goduta di lui mentre guarda la sua governante, la posizione della damigiana come fosse un enorme fallo e il continuo soffermarsi della telecamera sul liquido che ne esce, sono metafore piuttosto chiare).
Gore ce n'è in abbondanza: dalla preparazione del cadavere di Anna, con tanto di vivisezione e raccolta dei fluidi corporei, alla morte della turista americana e conseguente distruzione del corpo, per concludere con la resa dei conti finale tra Francesco ed Iris, il tutto condito con quel po' di sadico cannibalismo che non guasta mai. Detto questo, gli effetti speciali dovrebbero in effetti essere all'altezza. Alcuni non sono male, la vivisezione è parecchio realistica (anche se a tratti pensavo al mio macellaio che diceva a mia madre: “Signora, fa due etti e mezzo di fegato: lascio?”) e anche il corpo che viene sciolto nell'acido, solo per fare due esempi. Terribili gli occhi di Anna quando vengono scalzati dalle orbite, un pasticcio di ombretto rosso e kajal nero impastati con dell'acqua, e anche la scena in cui Francesco strappa le unghie alla turista con una pinza, in tempi di unghie finte e ricostruzione è palesemente fasulla, anche per colpa della recitazione.
Gli attori, punto dolente del film. Kieran Canter, che interpreta Francesco, è una maschera di cera, un Cicciobello monoespressivo. Quando uccide, quando pensa (?), quando piange, quando è felice, quando è arrapato, ha sempre la stessa espressione, con gli occhioni blu più o meno spalancati. Le procaci donnine che si porta in casa sono la punta trash del film, ciò che conferisce fascino ai miei occhi: l'Americana è doppiata con un accento da fare invidia a Heater Parisi, cicciona e strafatta di Marijuana. Quando lui le strappa le unghie, lei urla e basta, pesa 80 kg più di lui e neppure si dimena... meravigliosa! La donzella dalle smorfiette sessuose incontrata in discoteca, che sotto il vestito a fiori identico a quello di mia nonna non indossa NULLA, e balla credo un merengue mentre i Goblin suonano un brano dance è davvero l'apice del cattivo gusto, e posso dire di amare Massaccesi solo per questo. Franca Stoppi invece è l'anima del film, a mio avviso. La sua Iris è un meraviglioso esempio di donna frustrata, col cipiglio perennemente scazzato della porcona beffata dal destino: prima Francesco non la considera perché infatuato di Anna, liberatasi di quest'ultima ha solo il tempo per una sveltina e per un po' di gioco di mano, prima di ritrovarsi in casa il cadavere della rivale che ha il potere di aizzare sessualmente il ragazzo verso tutte le donne del paese tranne lei. Ricattandolo un po' riuscirebbe anche a farsi sposare, ma considerato che la signora mangia con la grazia di un facocero, è vecchiotta, e ha una famiglia di freaks che comprende anche una donna baffuta e un nonno che lucida la dentiera, è normale che Francesco non ne voglia sapere.
Nonostante quindi i mille difetti che questa pellicola indubbiamente ha, e sfido chiunque a dire il contrario, la visione non mi ha lasciata disgustata e depressa come quando avevo quattordici anni. Innanzitutto è molto meno noioso di quanto ricordassi, e meno confuso. La trama è lineare nella sua semplicità, ha un inizio e, soprattutto, una fine. Si alternano momenti gore a momenti (volontariamente o meno) esilaranti, e l'attenzione non viene mai meno. Rispetto a molti altri filmacci del periodo ha anche una storia stranamente plausibile e la musica dei Goblin, seppur ridondante da morire, non è affatto malvagia, soprattutto nei momenti più “soft” diventa quasi melodica e bella.
Decisamente un film da riscoprire, per chi ancora non lo avesse visto, ma ovviamente NON per tutti i gusti. Per chi volesse cercarlo, ha mille nomi diversi: Buio Omega, In Quella Casa.. Buio Omega, Blue Holocaust o Beyond The Darkness, questi ultimi due per il mercato internazionale.
Aristide Massaccesi, in arte Joe D’Amato (e mille altri nomi. La domanda è: si vergognava profondamente del suo lavoro oppure era l’unico modo di sdoganare i film all’Estero e/o farseli distribuire in Italia? In realtà, mi si dice che fosse solo per non mischiare i diversi generi di film che girava e non confondere lo spettatore..) è uno dei registi più prolifici del panorama italiano, e anche uno dei peggiori a mio avviso nonostante la marea di estimatori. Tra i suoi film, quasi tutti di genere horror, erotico/porno, o banali e scialbi emuli dei generi e delle serie più famose negli anni ’70 e ’80 (spaghetti western, kung fu, mondo movies), ricordo i più famosi come alcuni episodi del filone Emmanuelle (Emmanuelle Nera: Orient reportage, Emmanuelle in America, Emmanuelle: perché violenza alle donne?, Emmanuelle e gli ultimi cannibali), Antropophagus, Le notti erotiche dei morti viventi. Allego una lista di esilaranti titoli, solo per presa visione, di una filmografia che giunge fino al nuovo millennio (io non li ho mai visti, ma magari qualcuno che si sente particolarmente solo vorrà cercarli!): Sollazzevoli storie di mogli gaudenti e mariti penitenti – Decameron n°69, Novelle licenziose di vergini vogliose, Messalina orgasmo imperiale, The Erotic Adventures of Aladdin X (della serie, come distruggere un film per bambini!), Robin Hood: Thief of Wives, Le porcone volanti, I predatori della verginità perduta.. e la lista potrebbe continuare, ma anche no. Il nostro è mancato nel 1999, all’età di 63 anni, per un attacco cardiaco.
Kieran Canter interpreta Francesco. Bisogna dire che la capacità recitativa di costui è stata riconosciuta appieno, visto che dopo Buio Omega ha fatto solo qualche porno. Si dice anzi che si debba a lui la scoperta di Moana Pozzi, di cui è stato fidanzato fedifrago, pur essendo impotente (o___O ma soprattutto peeerchéééé?). Purtroppo non riesco a trovare informazioni biografiche su costui, tranne il fatto che probabilmente è di origine turca, trapiantato in America ed emigrato in Italia, ma, se qualcuno ne fosse a conoscenza, mi contatti che aggiorno il blog!
Franca Stoppi interpreta Iris. Per lei vale tutto ciò che ho scritto per Canter: dopo un esordio con Dino Risi e i suoi Telefoni Bianchi, pochi film, e tutti erotici o porno. E anche di lei non si trovano notizie… qualche horrorofilo può aiutarmi?
Della nostrana Cinzia Monreale ho già parlato qui.
E ora, ecco il trailer del capolavoro! ENJOY!