Visualizzazione post con etichetta makenzie vega. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta makenzie vega. Mostra tutti i post

martedì 15 giugno 2021

Saw - L'enigmista (2004)

Domani uscirà Spiral - L'eredità di Saw; per l'occasione avevo deciso di riguardare tutti i film della saga ma ovviamente non ho avuto minimamente tempo e il mio recupero è cominciato e finito con Saw - L'enigmista (Saw), diretto e co-sceneggiato nel 2004 dal regista James Wan.


Trama: due uomini si risvegliano in una stanza vuota e squallida, legati per un piede ad una catena e separati da un cadavere. I due dovranno capire come sono arrivati lì e soprattutto come liberarsi rimanendo vivi...


Il primo Saw non lo avevo visto al cinema. Avevo noleggiato la videocassetta e lo avevo guardato probabilmente l'anno dopo l'uscita, terminando la visione con la tachicardia a mille e la mascella lasciata sul pavimento per lo shock da twist finale. Se pensate che gli altri li ho guardati al cinema, arrivando direi fino al terzo o forse quarto prima di mollare la presa, e che di loro non ricordo un singolo fotogramma che sia uno, potete già cominciare ad intuire quanto la qualità della saga sia andata calando praticamente dopo pochissimo, distaccandosi dal meccanismo ad orologeria di Saw (in effetti più thriller che horror) per adagiarsi nei più remunerativi terreni del torture porn quasi fine a se stesso. Attenzione, non è che non si vedano gente che muore male o situazioni estreme nel film di Wan, ma più o meno rimaniamo nel territorio del Se7en di Fincher, dove il disgusto per alcune sequenze pesantissime trova il giusto posto all'interno di un gioco, letteralmente, che ci interessa capire e seguire e che ci lascia basiti più per la sua spietata e tortuosa ineluttabilità che per la sua violenza. Chi ha rapito il Dr. Gordon e Adam e perché proprio loro due? Cosa lega la loro vicenda alla morte di molte altre persone per mano del cosiddetto "enigmista", serial killer che punisce chi decide di sprecare la propria vita concedendo una folle redenzione attraverso ordalie inenarrabili? Le risposte non arriveranno lineari, ed è questo uno degli aspetti interessanti di Saw, bensì attraverso flashback che spezzano la narrazione e spesso mirano a confondere lo spettatore, che solo sul finale avrà il quadro completo e perfettamente funzionante di tutti i fili lasciati in sospeso dagli sceneggiatori Wan e Whannell.


Nel caso non abbiate mai guardato Saw - L'enigmista sarà meglio che mi fermi qui con le "rivelazioni" e che passi a parlare un po' di regia e montaggio, di tutti quei flash scioccanti e quelle sequenze velocissime e quasi "da videoclip" che poi sarebbero diventati la cifra stilistica dei film seguenti. In questo caso, molte delle scelte di messa in scena sono legate a limiti di budget e metraggio da raggiungere (per esempio, i  video in bianco e nero che si vedono di tanto in tanto) ma ciò non toglie che il contrasto tra il bianco abbacinante e sporco delle quattro mura in cui sono costretti i protagonisti e quei flash di ipercinetica violenza, alternati ad una realtà cupa e pericolosissima anche nei momenti che dovrebbero essere "normali" mettono ansia oggi come allora, anche in assenza del terribile e ormai iconico pupazzo dalla voce profonda che invita a "fare un gioco". Quanto agli attori, considerato che ho visto Saw nel 2004 e che Benjamin Linus compariva solo a partire dalla terza stagione di Lost, potete immaginare quanto sia rimasta piacevolmente sorpresa di vedere l'attore Michael Emerson (assieme ad un altro habitué di Lost, Ken Leung) che, come al solito, dà il meglio di sé nei panni di personaggi dalla morale ambigua, un po' come all'epoca ero rimasta di sale nel vedere l'adoratoWestley/Robin Hood Cary Elwes non solo invecchiato e liftato ma anche impegnato in un ruolo che più drammatico non si può, ruolo per inciso che, assieme a quello di Whannell, non risente affatto del passare del tempo. La visione di Saw è stata dunque un bel tuffo nei ricordi passati e un'esperienza divertente nonostante conoscessi ormai tutti gli snodi della trama, a dimostrazione di come un film, se fatto bene, non necessita di twist inaspettati per intrattenere. Riguardatelo, se potete!


Del regista e co-sceneggiatore James Wan ho già parlato QUI. Leigh Whannell (co-sceneggiatore del film, interpreta Adam Faulkner-Stanheight), Cary Elwes (Dr. Lawrence Gordon), Danny Glover (Detective David Tapp), Makenzie Vega (Diana Gordon) e Tobin Bell (Jigsaw) li trovate ai rispettivi link.

Ken Leung interpreta il Detective Steven Sing. Americano, lo ricordo per film come Rush Hour - Due mine vaganti, A.I. Intelligenza artificiale, Vanilla Sky, Red Dragon, X-Men: Conflitto finaleStar Wars: Il risveglio della forza e serie quali I Soprano e Lost. Ha 51 anni e due film in uscita tra cui Old. 


Michael Emerson
interpreta Zep Hindle. Altra adorabile conoscenza di Lost, lo ricordo per serie quali X-Files, Senza traccia, Person of Interest e Il nome della rosa. Ha 67 anni. 


Shawnee Smith
interpreta Amanda. Americana, la ricordo per film come Il fluido che uccide, Armageddon - Giudizio finale, Saw II - La soluzione dell'enigma, Saw III - L'enigma senza fine, The Grudge 3, Saw VI e serie quali La signora in giallo, L'ombra dello scorpione, X-Files e Stephen King's Shining; come doppiatrice ha lavorato in Kim Possible. Anche produttrice, ha 52 anni e un film in uscita. 


Saw - L'enigmista
ha generato una delle saghe horror più longeve di sempre, che comprende i film Saw II - La soluzione dell'enigma, Saw III - L'enigma senza fine, Saw IV, Saw V - Non crederai ai tuoi occhi, Saw VI (tutti disponibili su Prime Video; Saw III, IV, V si trovano anche gratis su RaiPlay), Saw 3D - Il capitolo finale e Saw: Legacy ai quali si aggiungerà a brevissimo lo spin-off Spiral - L'eredità di Saw, che dovrebbe uscire il 16 giugno in Italia. Ovvio che se avete voglia di imbarcarvi nell'impresa di recuperare tutto, siete i benvenuti! ENJOY!

domenica 9 luglio 2017

Fender Bender (2016)

Concludo oggi, ringraziando Lucia per le innumerevoli dritte, i recuperi horror dell'anno passato e lo faccio col ritorno dietro la macchina da presa di Mark Pavia, che nel 2016 ha diretto e sceneggiato Fender Bender.


Trama: a seguito di un lieve tamponamento, la giovane Hilary e un altro guidatore si scambiano i dati per l'assicurazione. Quello che Hilary non sa è di avere appena consegnato la sua intera vita ad un pazzo omicida...



La prima volta che ho letto il titolo Fender Bender su Facebook ho subito riso e pensato a QUESTO. Poi mi sono fatta seria, che in fondo stiamo parlando di Mark Pavia e se c'è una persona che merita rispetto per aver realizzato una delle migliori trasposizioni di un racconto Kinghiano è proprio lui, e ho cercato di capire cosa fosse un fender bender. Noi lo chiameremmo tamponamento, di quelli lievi, ed è così che si presenta il killer del film di Pavia, un colpo secco all'automobile di una sventurata e parte il machiavellico piano di questo personaggio imperscrutabile. Siccome il danno alla macchina della vittima è lieve non c'è nemmeno bisogno di coinvolgere la polizia, solo un caro, vecchio scambio di dati e la promessa di lasciare tutto alle rispettive assicurazioni, ed ecco come uno sconosciuto può venire facilmente a conoscenza del nostro nome, indirizzo e numero di telefono. Paura, eh? E parliamo di quel tipo di paura "tradizionale" che solo uno slasher puro come Fender Bender può infondere allo spettatore, la familiare tensione nei muscoli data dalla consapevolezza di qualcosa pronto ad aggredirci nell'ombra, profanando il luogo che pensiamo più sicuro in assoluto, ovvero casa nostra. Da quanto tempo non vedevo un horror semplice, capace di intrattenermi per l'intera serata senza stordirmi con inutili secchiate di sangue (che francamente mi annoiano anche un po') oppure con jump scare scorretti più basati sull'effetto speciale che sulla ricerca di inquadrature e carrellate mirate (niente. Found. Footage. Né. Mockumentary. Grazie a Dio!)? In Fender Bender l'ansia è interamente giocata sull'attesa, perché noi in realtà sappiamo fin dall'inizio che Hilary è stata presa di mira da QUEL killer e rimane solo da sapere come e quando il fender bender friend deciderà di attaccarla, dapprima stuzzicando lei e lo spettatore come farebbe il gatto col topo e poi tirando una bella zampata a lei e a tutti quelli talmente sfortunati da trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.


Ci importa qualcosa del perché il killer abbia deciso di diventare tale? No ma, nel caso, vi assicuro che il finale della pellicola è goduriosissimo perché il modus operandi del maniaco viene in qualche modo "spiegato" con nerissima ironia, la stessa che pervadeva quel gioiello di The Night Flier. E se è vero che la sceneggiatura di Mark Pavia presenta qualche ingenuità magari voluta (la protagonista se le va a cercare, cadendo come una pera cotta in tutti i cliché del genere, e meriterebbe schiaffi non soltanto quando lascia incustodito il presunto cadavere del killer ma soprattutto quando trova sul cellulare foto di lei mentre fa la doccia e invece di chiamare il 911 decide di armarsi di mazza da baseball e fare la sborona nei corridoi di casa sua) la sua regia è invece classica e molto efficace. Gli omicidi all'arma bianca sono ottimamente orchestrati, così come le tesissime riprese di corridoi e stanze buie o semideserte, e la cinepresa insiste su dettagli che lì per lì parrebbero di secondaria importanza ma invece diventano fondamentali. Bill Sage nei panni del killer ha un fascino tutto particolare e la freddezza leppega che si assocerebbe proprio a quel tipo di maniaco, le giovani (e meno giovani) vittime sacrificali fanno il loro dovere e l'intera vicenda viene accompagnata dalle gradevoli note "d'antan" realizzate dal duo Night Runner, responsabili di buona parte del fattore nostalgia che pervade Fender Bender dall'inizio alla fine. Insomma, un bel filmetto divertente per passare un'ora e mezza in lieta ansia senza stancare troppo il cervello, lo consiglio!


Del regista e sceneggiatore Mark Pavia ho già parlato QUI mentre Bill Sage, che interpreta il guidatore, lo trovate QUA.

Makenzie Vega interpreta Hilary Diaz. Sorella di Alexa Vega, ha partecipato a film come Saw - L'enigmista, Sin City, X-Men: Conflitto finale e a serie come Ghost Whisperer e E.R. Medici in prima linea. Ha 23 anni e un film in uscita.


Se il film vi fosse piaciuto recuperate slasher storici come Halloween - La notte delle streghe e aggiungete The Night Flier. ENJOY!

Se vuoi condividere l'articolo

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...