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Steve Martin

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Steve Martin nel 2011
Statuetta dell'Oscar Oscar onorario 2014

Stephen Glenn Martin, detto Steve (Waco, 14 agosto 1945), è un attore, comico, sceneggiatore, produttore cinematografico, musicista e produttore televisivo statunitense.

Le origini e la formazione

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Steve Martin nel 1963

Nato a Waco, nel Texas, figlio di un mediatore immobiliare che aspirava a fare l'attore e di una casalinga, è cresciuto in California, a Garden Grove (Orange County). È di origine irlandese, scozzese e inglese. Da ragazzino lavora presso il "Magic Shop" di Disneyland dove sviluppa il suo talento per i giochi manuali e la magia e impara a creare gli animali con i palloncini e a suonare il banjo. Frequenta le scuole superiori, la Garden Grove High School, impegnandosi anche nel cheerleading, e in seguito, per breve tempo, frequenta teatro e poesia inglese al Santa Ana College, a Santa Ana.

In questo periodo si aggiunge a una piccola compagnia teatrale formata dai suoi vecchi compagni delle superiori, con la quale rappresenta commedie. Si aggiunge poi alla compagnia teatrale del parco divertimenti Knott's Berry Farm, a Buena Park, dove conosce Stormie Sherk, attrice e showgirl, futura scrittrice di argomenti religiosi, e si fidanza con lei.

Convinto dalla fidanzata, studia filosofia alla California State University di Long Beach pensando di abbandonare lo spettacolo per passare all'insegnamento ma, capendo l'illogicità e i paradossi di certa filosofia, dopo la laurea nel 1967 ritorna sui suoi passi, ritenendo comunque fondamentali questi anni di studio per la sua formazione. Decide quindi di trasferirsi a Los Angeles, per una laurea specialistica in Teatro all'Università della California, ma inizia quasi subito a lavorare da cabarettista nei night club, abbandonando i nuovi studi.

A 22 anni, nello stesso 1967, è fidanzato con una ballerina di uno show televisivo intitolato The Smothers Brothers Comedy Hour. Grazie alla sua ragazza, Steve entra in contatto con l'autore principale dello show, Mason Williams, che lo prende nella sua squadra pagandolo inizialmente con soldi sottratti dai propri compensi. La collaborazione è molto positiva e prosegue portando a tutto il gruppo degli autori l'ambito premio Emmy nel 1969.

Martin è ormai un autore televisivo apprezzato e comincia anche a fare le sue prime apparizioni in alcuni dei suoi programmi. Piano piano comincia anche a esibirsi, sempre su pezzi scritti da sé, in teatri e club, dapprima all'apertura di alcuni spettacoli di altre compagnie, poi in rassegne di cabarettisti. Nel 1976 ottiene una nuova nomination ai premi Emmy per il programma Van Dyke and Company.

Steve Martin nel 1977

A metà degli anni settanta, colleziona numerosissime partecipazioni agli show più seguiti della tv statunitense, compreso il nascente Saturday Night Live del quale sarà uno dei volti più noti pur non entrando mai ufficialmente a fare parte del cast. L'anno successivo incide il suo primo album di esibizioni cabarettistiche live Let's get small, ottenendo un grande successo. Altrettanto successo ha con il secondo album, A Wild and Crazy Guy che nel 1978 vince il Grammy Award per il miglior album comico dell'anno.

La carriera cinematografica

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Acquisita una grande popolarità come comico buffo e un po' demenziale Steve Martin è pronto ad affrontare il salto verso il cinema, che è il suo vero obiettivo, forte anche di una popolarità grandissima negli Stati Uniti dovuta agli album campioni di vendite, cui seguono tour degni di una rock star. Il suo esordio è con un cortometraggio di sette minuti dal titolo The Absent-Minded Waiter, con Buck Henry e Teri Garr, da lui scritto, e che subito ebbe una candidatuta al Premio Oscar per il miglior cortometraggio.

L'esordio vero e proprio da attore in un lungometraggio è in Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band dove interpreta una canzone dei Beatles. Nel 1979 arriva Lo straccione, diretto da Carl Reiner, ma da lui scritto e interpretato, che ottiene un enorme successo e gli apre definitivamente le porte della carriera cinematografica. Questa sarà costellata di successi ma nel complesso risulterà discontinua per ciò che riguarda il giudizio della critica.

Questo primo grande successo apre molte opportunità alla carriera di Steve Martin che, per esempio, incontra Stanley Kubrick interessato a fargli interpretare un suo adattamento da Doppio sogno di Arthur Schnitzler, in forma di commedia sexy. Il progetto non viene portato avanti e solo venti anni più tardi, dallo stesso soggetto ma in una chiave differente, Kubrick realizzerà il suo ultimo film, Eyes Wide Shut.

Steve Martin nel 1982

Altri successi come autore televisivo spingono Martin a provare la carta di un film, sempre tutto suo, ma stavolta non comico. Il film è Spiccioli dal cielo (1981) e il risultato è deludente nonostante un grande investimento in denaro e in tempo (solo le lezioni di tip-tap durarono mesi).

Il ritorno al genere comico con la regia di Carl Reiner lo ripaga con i successi di tre film molto diversi tra loro: Il mistero del cadavere scomparso (1982), Ho perso la testa per un cervello (1983) e Ho sposato un fantasma. Nel 1986, insieme agli amici Martin Short e Chevy Chase è protagonista del western comico I tre amigos! diretto da John Landis, con le musiche di Randy Newman.

Nel 1986 è nel cast della versione cinematografica del musical La piccola bottega degli orrori dove è un dentista sadico. Questo è anche il primo di tre film interpretati insieme a Rick Moranis.

Nel 1987 di nuovo un grande successo insieme a John Candy nella commedia diretta da John Hughes Un biglietto in due. Nello stesso anno interpreta ed è tra gli autori di Roxanne, una versione attualizzata del Cyrano de Bergerac che gli vale premi importanti e che, soprattutto, gli fa superare l'etichettatura di autore/attore esclusivamente comico. Nel 1988 è insieme a Michael Caine nello spassoso Due figli di..., remake diretto da Frank Oz di un vecchio classico hollywoodiano. Tra il 1989 e il 1990 interpreta altre due commedie con Rick Moranis: Parenti, amici e tanti guai di Ron Howard e Il testimone più pazzo del mondo.

Nei due anni successivi interpreta e scrive due film sulla sua città, Los Angeles: la commedia Pazzi a Beverly Hills e la tragedia esistenzialista Grand Canyon - Il cuore della città diretta da Lawrence Kasdan, dive interpreta uno dei suoi rari ruoli drammatici. Nel thriller di David Mamet del 1997, La formula, ha un ruolo ambiguo in una vicenda torbida. Ma è con le commedie per famiglie che si conferma come uno dei "principi del botteghino".

Steve Martin nel 2017

Con Il padre della sposa (1991), remake della commedia anni cinquanta nella quale ricalca il personaggio del padre geloso che fu di Spencer Tracy, si apre un nuovo fortunato capitolo nella sua carriera, ormai stella di livello internazionale. Dopo Il padre della sposa 2 (1995) di nuovo con Diane Keaton e Martin Short, interpreta Sperduti a Manhattan insieme a Goldie Hawn nel remake di una commedia del 1970 di Neil Simon nel ruolo che fu di Jack Lemmon, Un ciclone in casa (2003) e Una scatenata dozzina.

Nel 2005 viene trasposto al cinema un suo romanzo, Shopgirl, da lui stesso prodotto e interpretato insieme a Claire Danes. Nel 2006 interpreta l'ispettore Clouseau e nel 2009 con il sequel La Pantera Rosa 2.

Attivo anche in campo teatrale, ha recitato in Aspettando Godot di Samuel Beckett nel 1988 e nel 2002 ha prodotto un nuovo allestimento del dramma The Elephant Man a Broadway. È inoltre autore di una mezza dozzina di opere teatrali portati in scena a Broadway e nell'Off-Broadway, mentre nel 2014 ha ottenuto un successo di critica con il musical Bright Star, di cui ha scritto la colonna sonora e il libretto. Per quest'ultimo, ha ricevuto due candidature ai Tony Award nelle categorie al miglior libretto di un musical e miglior colonna sonora originale.

Altre attività

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Steve Martin non ha mai smesso la sua attività di autore, scrivendo racconti e commedie ottenendo successi anche in questo ambito. In particolare la commedia Picasso at the Lapin Agile è stata rappresentata in diverse città degli Stati Uniti.

Nel 2002 è tornato ad aggiudicarsi un Grammy Award per la miglior performance in un brano country, Foggy Mountain Breakdown di Earl Scruggs and Friend, grazie alla registrazione di un brano classico con il suo banjo. Ha presentato, insieme a Alec Baldwin, la cerimonia dei Premi Oscar 2010.

Martin è un grande appassionato d'arte moderna della quale è collezionista e per la quale ha contribuito sotto forma di sostanziose donazioni verso musei e istituzioni pubbliche per l'allestimento di esposizioni e l'acquisizione di opere.

Si è sposato due volte: prima dal 1986 al 1994 con l'attrice Victoria Tennant; la seconda nel 2007 con la scrittrice Anne Stringfield, con cui era fidanzato da tre anni e da cui ha avuto una figlia, nata nel 2012.

È un membro del Mensa.[1]

  • Lo straccione (1979) - Sceneggiatura scritta con Carl Gottlieb
  • Cruel Shoes (1979) - Raccolta di articoli
  • Picasso at the Lapin Agile and Other Plays: Picasso at the Lapin Agile, the Zig-Zag Woman, Patter for the Floating Lady, WASP (1993) - Commedia
  • L.A. Story and Roxanne: Two Screenplays (1987) - Due sceneggiature pubblicate insieme
  • Pure Drivel (1998) - Raccolta di articoli
  • Bowfinger (1999) - Sceneggiatura
  • Eric Fischl: 1970–2000 (2000)
  • Modern Library Humor and Wit Series (2000)
  • Shopgirl (2000) - Racconto
  • Kindly Lent Their Owner: The Private Collection of Steve Martin (2001) - Libro d'arte
  • The Underpants: A Play (2002) - Commedia
  • Un cuore timido (The Pleasure of My Company) (2003) - Romanzo
  • Shopgirl (2005) - Sceneggiatura
  • The Alphabet from A to Y with Bonus Letter Z (2007) - Libro per bambini illustrato da Roz Chast
  • Nato col botto (Born Standing Up) (2007) - Autobiografia
  • Oggetti di bellezza (An Object of Beauty) (2010) - Romanzo
  • Late For School (2010) - Libro per bambini
  • The Ten, Make That Nine, Habits of Very Organized People. Make That Ten: The Tweets of Steve Martin (2012) -Raccolta di tweet
  • Bright Star (2014) - Musical
  • Meteor Shower (2016) - Commedia
  • Steve Martin and Martin Short: An Evening You Will Forget for the Rest of your Life (2018) - Co-scritto con Martin Short

Riconoscimenti

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Doppiatori italiani

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Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Steve Martin è stato doppiato da:

Da doppiatore è sostituito da:

  1. ^ Quoziente intellettivo superiore a 130. Quando le celebrities sono anche geni, su Corriere della Sera, 1º luglio 2016. URL consultato il 10 luglio 2023.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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