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mercoledì 17 gennaio 2024
martedì 13 marzo 2018
domenica 6 agosto 2017
lunedì 22 maggio 2017
domenica 3 maggio 2015
domenica 11 gennaio 2015
Fabrizio Meoni 2005-2015
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lunedì 30 giugno 2014
giovedì 1 maggio 2014
domenica 6 aprile 2014
Grazie di tutto Massimo
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sabato 30 novembre 2013
domenica 21 luglio 2013
giovedì 12 gennaio 2012
domenica 23 ottobre 2011
giovedì 18 agosto 2011
Ultimo saluto a Claudio Castiglioni
"Certo tu dovresti fare un monumento a Claudio Castiglioni che nell'84 quasi ti regalò l'esclusiva dell'importazione".
"Lo dico sempre: per me Claudio è più che un padre. Impazzisco d'amore per lui. Come industriale è un dramma, ma è un uomo stupendo. Fare la 916 e quindi anni dopo creare la F4 è qualcosa di unico nella storia della motocicletta. Un miracolo che non si fa con l'intelligenza industriale o la tecnica. Si fa con un fiasco di vino, il cuore e nessun tipo di preoccupazione economica nella testa".
"Si fa anche con Tamburini".
"Grande coppia. Due artisti, ma una vera associazione a delinquere sul piano industriale. Del resto il grande artista non è mai un bravo amministratore del proprio talento, si rovina, si droga, muore alcolizzato. Però è un grande artista. Non si può avere tutto dalla vita."
Le dichiarazioni di Carlo Talamo su Claudio Castiglioni, apparse in un'intervista sulla rivista Motociclismo del Luglio 2001, sono forse quelle che meglio sintetizzano l'attività dell'imprenditore varesino che sin dal 1978, anno in cui ha esordito nel motociclismo, ha dato moltissimo a questo mondo.
Alla guida della Cagiva fondata dal padre Giovanni ha resuscitato la Ducati, ha dato nuova vita alla MV Agusta e ha vinto nella Dakar, nella SBK e nella classe 500. Le molte imprese di questo appassionato, ancor prima che manager, hanno visto anche nascere delle motociclette sensazionali tra cui cito su tutte, Ducati 916 e MV Agusta F4.
In un motociclismo sempre più dettato da calcoli, numeri e marketing la perdita di Claudio Castiglioni credo proprio si farà sentire, soprattutto per chi ha sognato, amato e guidato le "sue" motociclette, come il sottoscritto.
Chiudo il post con una citazione di Claudio trovata in rete: "Le moto sono oggetti che fanno sognare. Hanno colori e suoni diversi, hanno forme che rivelano l’ispirazione di chi le ha concepite. A volte queste creazioni sono autentici oggetti d’arte motoristica che trasformano il progettista in artista."
Arrivederci Claudio
Francè
"Lo dico sempre: per me Claudio è più che un padre. Impazzisco d'amore per lui. Come industriale è un dramma, ma è un uomo stupendo. Fare la 916 e quindi anni dopo creare la F4 è qualcosa di unico nella storia della motocicletta. Un miracolo che non si fa con l'intelligenza industriale o la tecnica. Si fa con un fiasco di vino, il cuore e nessun tipo di preoccupazione economica nella testa".
"Si fa anche con Tamburini".
"Grande coppia. Due artisti, ma una vera associazione a delinquere sul piano industriale. Del resto il grande artista non è mai un bravo amministratore del proprio talento, si rovina, si droga, muore alcolizzato. Però è un grande artista. Non si può avere tutto dalla vita."
Le dichiarazioni di Carlo Talamo su Claudio Castiglioni, apparse in un'intervista sulla rivista Motociclismo del Luglio 2001, sono forse quelle che meglio sintetizzano l'attività dell'imprenditore varesino che sin dal 1978, anno in cui ha esordito nel motociclismo, ha dato moltissimo a questo mondo.
Alla guida della Cagiva fondata dal padre Giovanni ha resuscitato la Ducati, ha dato nuova vita alla MV Agusta e ha vinto nella Dakar, nella SBK e nella classe 500. Le molte imprese di questo appassionato, ancor prima che manager, hanno visto anche nascere delle motociclette sensazionali tra cui cito su tutte, Ducati 916 e MV Agusta F4.
In un motociclismo sempre più dettato da calcoli, numeri e marketing la perdita di Claudio Castiglioni credo proprio si farà sentire, soprattutto per chi ha sognato, amato e guidato le "sue" motociclette, come il sottoscritto.
Chiudo il post con una citazione di Claudio trovata in rete: "Le moto sono oggetti che fanno sognare. Hanno colori e suoni diversi, hanno forme che rivelano l’ispirazione di chi le ha concepite. A volte queste creazioni sono autentici oggetti d’arte motoristica che trasformano il progettista in artista."
Arrivederci Claudio
Francè
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sabato 6 agosto 2011
Ultimo saluto a Gary Nixon
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giovedì 10 marzo 2011
Barry Sheene #7
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domenica 5 settembre 2010
Ultimo saluto a Shoya Tomizawa
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domenica 30 maggio 2010
Ultimo saluto a Dennis Hopper
"Che c'è di male nella libertà? La libertà è tutto.
Ah sì, è vero: la libertà è tutto, d'accordo...Ma parlare di libertà ed essere liberi sono due cose diverse. Voglio dire che è difficile essere liberi quando ti comprano e ti vendono al mercato.
E bada, non dire mai a nessuno che non è libero, perché allora quello si darà un gran da fare a uccidere, a massacrare, per dimostrarti che lo è.
Ah, certo: ti parlano, e ti parlano, e ti riparlano di questa famosa libertà individuale; ma quando vedono un individuo veramente libero, allora hanno paura."
"Easy Rider 1969"
Foto: Google
Ah, certo: ti parlano, e ti parlano, e ti riparlano di questa famosa libertà individuale; ma quando vedono un individuo veramente libero, allora hanno paura."
"Easy Rider 1969"
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lunedì 4 agosto 2008
Ciao Craig
Apro questo post con grande dolore, riflettendo sull'aspetto più macabro e violento del motociclismo, sport che amo.
Ieri, durante la gara delle Supersport sul circuito inglese di Brands Hatch, a seguito di una violenta imbarcata con la sua Honda CBR 600, ha perso la vita il ventitreenne Craig Jones, giovane promessa del motociclismo britannico. La caduta è stata violentissima, e il pilota dopo essere stato disarcionato dalla sua moto è stato colpito violentemente anche dal pilota che lo seguiva, l'australiano Andrew Pitt, che nulla ha potuto fare per evitare Craig. Il pilota è deceduto questa notte a seguito delle gravissime lesioni riportate.
Alla famiglia, vanno le mie più sentite condoglianze.
Francè
Alla famiglia, vanno le mie più sentite condoglianze.
Francè
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lunedì 19 maggio 2008
Ultimo saluto a Robert Dunlop
Questi sono post che non vorrei mai aprire.
Francè
Robert Dunlop, fratello del compianto Joey (deceduto a Tallin, Estonia, nel 2000), è deceduto il 15 maggio scorso, in seguito alle ferite riportate dopo essere stato investito da un altro pilota a velocità molto elevata durante le prove della famosa North West 200.
La North West 200 è un'altra famosissima gara stradale che si tiene a maggio nell'Irlanda del Nord e Robert Dunlop, con 14 vittorie conquistate, era il simbolo di questa gara. Anche lui, come Martin Finnegan, era molto esperto di road races.
Per la cronaca la gara è stata vinta da un altro pilota fortissimo in questo tipo di gare, Michael Rutter, a quota 12 successi.
Condoglianze alla famiglia.La North West 200 è un'altra famosissima gara stradale che si tiene a maggio nell'Irlanda del Nord e Robert Dunlop, con 14 vittorie conquistate, era il simbolo di questa gara. Anche lui, come Martin Finnegan, era molto esperto di road races.
Per la cronaca la gara è stata vinta da un altro pilota fortissimo in questo tipo di gare, Michael Rutter, a quota 12 successi.
Francè
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