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giovedì 28 dicembre 2017

Natale home-made

Fase di riposo (non si era notato? ahahahah) e di vacanze, dopo un periodo intenso tra lavoro e famiglia.

Anziché l'influenza (vade retro), mi sono beccata quella voglia di "pulizie di primavera" con un tale anticipo che sarebbe stato un peccato non approfittarne. Quando mai mi ricapiterà?

Allora anziché limitarmi agli hot-spot quotidiani, ho passato qualche  parecchie ore tra cucina e salone, eliminando cose e riorganizzando scaffali e spazi.... Inutile dire che sono ben lontana dal terminare: oltre all'archivio di casa (un vero incubo) mi rimarrebbe pure il garage da rigirare come un calzino, ma per quest'ultimo aspetterò temperature più miti O il marito.

Ritornando al titolo del post, ho fatto ben poco in questo periodo:

- sto sferruzzando con della vecchia lana, indecisa tra cosa (poncho, coperta da divano, fodera per cuscino?) e come (ferri, uncinetto?) e quindi mi ritrovo più con la tela di Penelope in mano che con qualcosa di definito...

- baci di dama con le nocciole del nonno : un "lavoraccio" di preparazione delle nocciole (dalla pianta alla farina è una voragine di tempo - che non ho) per ottenere degli ottimi biscottini, spariti in due minuti DUE

- pensierino natalizio per famigliari e per la sottoscritta (prima di regalare, meglio testare no?): dischetti lavabili  per rimozione trucco e pulizia viso (morbido pile, sottile, appaiato a punto festone, purtroppo sotto la macchina da cucire - senza piedino free -  non c'è stato verso) abbinati a burro struccante al karitè/cocco. Nessuna profumazione, per questa versione base.

Ho impacchettato all'ultimo minuto e fatto una rapidissima foto. Speriamo siano piaciuti ma soprattutto che vengano utilizzati con soddisfazione.



A mia volta, graditissima sorpresa è stato ricevere la casetta natalizia porta-bustine per il thè: ne beviamo talmente tanto in questa stagione, ed ovviamente in famiglia gusti diversi per semplificare il ménage,  che in cucina è una baraonda di scatoline.... tornando alla crisi di "decluttering" di cui sopra, la casetta ha contribuito al riordino dell'hot-spot dedicato all'angolo "colazione".



Quindi un grazie sentito alla creatrice/realizzatrice da parte di tutta la famiglia!



martedì 5 dicembre 2017

La grande impresa (ad uncinetto)

Per lo meno da queste parti.

Per il momento mi sono limitata a piccole cose :

- pochette per diversi usi (kindle, trousse per la scuola, astuccio porta matite ...)
 - borse estive (da finire in realtà)
 - decorazioni da applicare (fiori, cuori, farfalle, segnalibri...)
 - sciarpe
 - mitaine
 - rifiniture quali bordature di tende
- cuscini 
 - berretti in lana

eppure devo pur eliminare dalla vista questa massa di lana blu che mi ritrovo in mezzo ai piedi ora vorrei iniziare un...

poncho (punto gelsomino)!!

Magari per l'estate finisco, se non butto via tutto prima.


lunedì 13 novembre 2017

Cuscino con lana residua

La sera dopo cena ormai non combino più un piffero di serio (sarà l'età?),  ma l'autunno - oltre alle serate con the e copertina sul divano - significa anche dover ritirare dentro casa piante spedite in colonia estiva in giardino (verso aprile dunque).

Dato che il mio è un #jardinbeton, nonostante - o forse a causa del- lo spazio limitato soffro di overplanting (anche nei vasi)... non per nulla mi fionderei volentieri un giorno sì e l'altro pure in un vivaio.

Devo quindi ricollocare uno spatifphllum (che si è dato mooolto da fare in estate), un'aloe arborescente (idem) e una liliacea non meglio definita, pena la morte sicura ai primi geli. Manca poco, temo. Per il primo ho risolto traslocandolo da un parente ospitale, la seconda è stata suddivisa in plurivasetti, la liliacea dovrebbe ritrovare quanto prima il suo portavano, ma ahimè è ancora strapieno di lana: il vaso in rame della nonna, ai bei tempi usato per l'acqua del pozzo.

Ohibò, come fare?

Con parte della lana ho realizzato un cuscino ad uncinetto, con il restante  vorrei realizzare un poncho (iniziato).

Tra una cosa e l' latra, piano piano riorganizziamo il salone...







Mi sembra riuscito bene, no? Io sono soddisfatta.

La chiusura consiste in 3 bottoni coordinati (nessuna necessità di asola) ed una chiusura a cerniera sull'interno .

Allora, avanti con il poncho (ai ferri stavolta)!






mercoledì 25 ottobre 2017

Semplificare: scuola che vai, quantità di libri che trovi...


Ah. Questo post era partito con tutte le buoni intenzioni ... anni fa.
Il rimaneggiamento c'è stato, il finale è al momento tutto diverso dall'idea originaria. Segno inequivocabile che mutatis mutandis etc etc.

Sulla scia della semplificazione (nulla a che vedere con lo snellimento burocratico) ho avevo iniziato un lavoretto che assomigliava molto alle classiche pulizie di primavera: smantellamento  riduzione del caos nella camera delle pargole, tanto l'entropia è imbattibile.

Inizialmente propendevo per una cosa del tipo in foto (cassette nominative, ben levigate, colorate etc etc) per sostituire il vecchio-e-brutto scaffale  nell'angolo delle scale.... inizialmente - come vedete dalla data - voleva dire 2014.
Epoca in cui avevo decisamente molto più tempo di adesso e non me ne rendevo conto (giusto per rendere l'idea: oggi pomeriggio solo per l' impegno di 1 pargola sono uscita di casa 6 volte in 2 ore.... a piedi.... e il prof di ginnastica che chiede innocentemente " ma fate qualche esercizio durante la settimana??")

prima

Non divaghiamo.....

E' stato risolutivo - alla buon'ora! - il rimaneggiamento di un angolo del bagno. Tolto qui e ridotto la, principalmente ho dato una sistemata al contenuto dei mobili ed eliminato il superfluo. Niente stregoneria.

Magicamente è apparso un angolino dedicato a spazzole/choux/bigoudis & il classico porta-rotoli, rendendo superflua una scaffalatura Ikea risalente al ...2002/2003....










... è nata la nuova libreria  ....



 ... con annessa dependance in cartone rivestito 

La vecchia è finita in giardino, a rimpiazzare un mobiletto male in arnese che - lui sì - finirà al locale CRM.

Insomma, vecchio progetto + nuovo (portarotoli cucito con stoffe di riciclo , foto in arrivo) = miglioramento degli spazi in 2 stanze e in un angolo del nostro #jardinbeton (chi mi ama mi segua).

Meglio di cosi....








lunedì 28 agosto 2017

Oggi mi è ritornato mente un post che avevo scritto circa 6-7 anni fa, perché stavo svuotando la borsa ad un controllo prima dell'accesso ad un ufficio pubblico.

Cosa ci portiamo appresso tutti i santi giorni? Io personalmente un sacco di roba, che a ben pensarci nemmeno uso, ma sta lì comunque "per l'eventualità che".
Dopo un paio di settimane di ferie ecco che oggi ho ripreso la routine lavorativa ed alla borsetta si è aggiunta la sportina per la spesa (questa nel link purtroppo è stata distrutta, da quanto l' ho usata), che già alla partenza da casa contiene una bottiglietta di acqua, un libro ed il pranzo (o presunto tale)......

Cosa ho trovato nella borsa :
- portafoglio
- chiavi di casa
- chiavi dell'ufficio
- chiavi della macchina
- appendiborsa
- cavetto per ricarica cellulare
- 2 chiavette usb
 - deodorante e fondotinta, rossetto e mini-roll profumo
- mini-trousse con cerottini e gocce oculari
 - iPod e auricolari
 - documenti di identità (3 perché mi porto pure quelli delle figlie)
- un numero imprecisato di carte fedeltà
- portafazzoletti
- occhiali da sole e da vista
- stampe varie da leggere

Che differenza rispetto a quando le pupette erano piccine....

Eppure sembra tutto indispensabile.

L'unico momento i cui elimino cose è - appunto - il momento in cui si parte in ferie, ad esempio, oppure quello in cui si fanno le pulizie di primavera.

Oppure ancora quando si cambia borsa, ma davvero non fa per me: quanto tempo perso a spostare le cose per poi ritrovarsi as aver dimenticato proprio quella tasca in cui stava proprio quell'oggetto che proprio quel giorno dobbiamo all'improvviso usare?
MA quando mai.... per me borse classiche, per aspetto e colore, che si sposano bene praticamente con tutto.

mercoledì 9 agosto 2017

Finito e già in uso: il tiragraffi

Ennesimo progettino portato a termine, questa volta però non è stato lavoro mio.

Io ho contribuito con la ricerca del "cosa & come" (grazie YouTube) e con le spiegazioni alle figlie dei vantaggi del riciclo. Ah, e con la ricerca del materiale necessario presso il supermercato vicino casa (sotto il solleone di inizio agosto, grazie mamma).

Per il resto loro hanno seguito le istruzioni, armate di righello, forbici e colla (in parte sostituita dalla combinazione farina-acqua al pensiero che ogni tanto il micio potrebbe anche sgranocchiare, oltre a farsi le unghie...).



E' venuto benissimo!
Costo: il tubo di colla usato forse per 1/5 (circa 50 cent).

Ah, il micio arriverà a settembre... nel frattempo sta già usando il nuovo giocattolo (rigorosamente per interni, per ovvie ragioni). Direi duplice obiettivo raggiunto (quello di farglielo usare e di tentare di risparmiare il divano di casa), oltre al non-secondario scopo di occupare le figlie con attività interessanti.



lunedì 7 agosto 2017

Cassa-panca da giardino finita

Quando si dice che un periodo è produttivo.....

quiet book finito,

ora la cassapanca,

a breve i cuscini per esterno (impermeabili), complice un bel video suggeritomi  da CreazioniCraft .

Tornando alla cassapanca in questione ....  non è un riciclo vero e proprio perché abbiamo acquistato la base, in saldo ed in condizioni pietose (da vergognarsi a venderla, dico io....).

Però:
cercavamo una cassapanca di dimensioni ben definite per la destinazione in giardino e non l'abbiamo trovata
- abbiamo allora pensato di costruircela , con tanto di progetto, ma il legno ha prezzi proibitivi pur non trattandosi di uno sproposito di mq.
abbiamo quindi abbandonato rimandando a tempi migliori 

E ... 

... per puro caso ci siamo imbattuti in una "fioriera" (in ogni caso spacciata per tale): due valutazioni veloci e poi comprata + rinforzata + dotata di seduta a cerniera + dipinta.

Ne siamo soddisfatti.

Per ora uso i cuscini a cuore Ikea, tirati fuori dal fondo di un armadio. Sono in tinta con il disegno, oltretutto. Ma spero di realizzarne altri per la seduta, magari con un patchwork in jeans, oppure di impermeabili utilizzando la stoffa di vecchi ombrelli (come in questo caso)...

A concludere: stencil fai-da-me scelto dalle pupe e realizzato in brevissimo tempo, due mani di vernice protettiva e voilà.




giovedì 3 agosto 2017

Quiet book finito

In tanti sanno cosa sono ma non tutti li conoscono.
Ce ne sono di elaboratissimi, di più semplici e in varietà inimmaginabili: si spazia da tematica ed età  ad attività e materiali, per non parlare del metodo di assemblaggio per l'uso.....

O dei prezzi, che per forza di cose deve considerare tutte le caratteristiche di cui sopra. Basta farsi un giro in rete per verificare....

Quanti però sanno quanto lavoro (in termini di progettazione, materiale e realizzazione) c'è dietro?

Ieri l'assemblaggio mi ha richiesto alcune ore. Ed erano solo 8 facciate, delle quali solo 4 davvero pianificate nei dettagli.

Mi è piaciuto l'assemblaggio, ho scoperto una tecnica interessante e mille trucchetti che "se non ci provi non capisci davvero". Ed ho - ovviamente - eseguito delle cuciture imperfette nonché fatto errori macroscopici.

Non importa comunque, poiché la parte interessante (per me )è stata svolta, esattamente come per il mio primo tentativo del genere.

Unico hic: finirà nelle mani di una bimba che ha già tutto, quindi con molta probabilità dimenticato ben presto sotto una montagna di altre cose......






lunedì 24 luglio 2017

Imprevisto

Quando dici che andrai nel negozio di giocattoli proprio la mattina per prendere dei palloncini gonfiati , così fai contenta la pupa (che da ogni compleanno degli altri si porta a casa i palloncini e ti riempie casa) ed eviti di doverli nascondere in garage, dato che con il caldo che fa di sicuro non puoi lasciarli "nascosti" in giardino al sole dal giorno prima....

... e ti ritrovi il negozio chiuso per imprevisto.

Al volo con jeans, nastro colorato, pizzo e qualche nappina .... aggiunta di campanelli ad ogni punta.... e appesa in giardino tra balcone e siepe....

non è la stessa cosa e le foto non rendono bene i colori, ma vabbè.... le emergenze sono emergenze.

Ad un miglioramento della banderuola sto lavorando, in tempo per il compleanno di settembre....


giovedì 20 luglio 2017

Letture passate e future...

Tempo fa  (qui e qui ) pensavo che lo scambio libri fosse una buona idea. In realtà è più complicato del previsto, al di la degli scambi tra amici/colleghi/famigliari.

Non sono una persona che ama collezionarli, piuttosto una che ama leggere. Non ho un genere preferito in assoluto, mi piace provare autori nuovi o generi nuovi.  Le occasioni non mancano e il tempo è tiranno, ma in qualche modo riesco a mantenere una media decente....

venerdì 14 luglio 2017

Secondo quiet book in corso

Mai dire "mai più"....

Mi sono lanciata in un nuovo assemblaggio, mantenendo il filo conduttore del primo: una pagina per ogni lettera del nome del destinatario.

Allora - rimanendo sempre con materiale a disposizione, in parte proveniente da riciclo - ecco a che punto sono:






Devo capire come unire il tutto per farne un libriccino oppure una raccolta, ma penso di utilizzare un vecchio jeans (in qualche modo).

A' suivre....

mercoledì 12 luglio 2017

Con il caldo ci si ingegna



Le temperature richiedono cose fresche, allora due cose home -made diventano molto versatili in questo periodo:


- il thè freddo (in pratica uno sciroppo al thè, ne ho una scatola intera che non attende altro) con i soliti ingredienti di rito, nulla di misterioso... Ottimo anche per le bottigliette durante la colonia estiva, dosiamo la quantità di zuccheri a piacere e soprattutto ne facciamo quanto vogliamo.


- i gelati, al seguito dei numerosi ghiaccioli  tratti da un libriccino acquistato in libreria. Dopo le versioni sambuco, lime, melone/anguria/kiwi, mirtillo, fragola, et etc.... le figlie hanno richiesto a gran voce i gelati "come in gelateria".
Ebbene, non tengo gelatiera, ma si può comunque fare con poche cose che tutti hanno a disposizione, quindi eccoli qua:

banana/cocco/cioccolata in fase di congelazione (prima foto) e successivamente ricoperti al fondente




Successivamente la sottoscritta si è dedicata a terminare la lettura del libro di Marie Kondo, penso di essere stata una delle ultime persone a leggerlo, tanto è conosciuto il libro sul "magico potere del riordino". Ebbene, nulla di trascendentale, ma utile capire come gestire meglio il vestiario e gli armadi: ne ho approfittato per riorganizzare gli spazi, buttare un po' di cose ormai inutili, dare la caccia a scatole vuote in casa (nonchè a chiederle ai negozi di scarpe ogni volta che ci passo davanti ...hihihih). Una sorta di "pulizie estive" , periodo  nel quale mi aspetto che le pupe crescano qualche bel cm....

Nel prossimo post, qualche pagina per un secondo quiet book di nuova realizzazione!

giovedì 15 giugno 2017

Una cosa utile per l'ufficio ed una cosa simpatica per un ordine

E rieccoci con i pesciolini e le casette di lavanda.




Mentre però il lavoro è in corso (per rimpiazzare i venduti)


ne ho approfittato (purtroppo il posto a disposizione è praticamente zero per il cucito in pianta stabile) per aggiungere a questo oggetto (da scrivania)  una ulteriore oggetto pratico ma "da cassetto". Passo diverse ore in ufficio, si capisce?

Poichè pranzo fuori casa, ma non comodamente in un angolo dedicato (non mi piace mangiare sempre tra mensa, ristorante o al volo in un take-away o simili, per diverse ragioni), spesso la mia pausa è dedicata ad altro e si limita in termini di cibo ad una cosa minima: ecco allora che avere due (di numero) posate in ufficio è vitale, quindi

voilà ...



... una piccola pochette per tovagliolo, forchetta, cucchiaio/cucchiaino. La foglia fucsia nasconde il bottone "snap", nessun altro dettaglio è stato aggiunto ad eccezione della piccola etichetta "handmade".
E' abbastanza discreto?




venerdì 9 giugno 2017

Con sapone di marsiglia e con cera d'api

crème pour nettoyage salle de bain.... ho rifatto (per l'ennesima volta, ormai) rispettivamente la crema per sanitari e la crema viso/corpo.

Veloci da comporre, ottima sui sanitari la prima (non graffia e pulisce molto bene), pelle idratata come serve a me la seconda. Profumazione opzionale in entrambi i casi, per la mia crema stavolta ho scelto "Monoi".

Io ne sono soddisfatta.

Il costo?

Per la crema sanitari credo di essere in linea con il prezzo al supermercato.

Per la crema viso/corpo probabilmente spendo di più, quanto meno nell'acquisto iniziale dei componenti, poiché ne servono un certo numero ed in questo caso non si possono comperare solo a grammi. Penso però che nel tempo il vantaggio economico ci sia (il solito discorso dell'ammortamento vale anche per lo spignatto), senza parlare del fatto che la adatto alle necessità della pelle, che ne produco la quantità che voglio e che la profumo come piace a me. Ed in famiglia la usano anche le figlie, dopo la doccia va benissimo.
Questa volta ho aggiunto una variante su una parte del composto: ho voluto sperimentare una bb-crème colorando la base con una mica rosata e delle pagliuzze dorate. Così ho la versione nutriente e colorata come base prima del trucco (io sono pigra)...


bebe-crème faite maison
dovrei essere a posto per un paio di mesi con queste


Di sicuro autoproducendo ho eliminato:

- la plastica (riciclo un barattolone capiente e millemila barattolini piccoli)

- ingredienti dubbi per l'ambiente

- problemi di pelle, sia per me che per le figlie


Avete fatto caso alla lista infinita di componenti nei prodotti che acquistiamo, che si tratti di cosmetica o detersivi?
Come mai ottengo un prodotto altrettanto buono con molti meno ingredienti di base? Vale la pena soffermarsi anche solo a queste semplici domande...


martedì 6 giugno 2017

Smascherato il coccodrillo da giardino

Ricordate il mio orto-giardino dell'anno scorso e come si era ridotto (già battezzato #jardinbeton) ?

Quest'anno ho fatto progressi:

- ho capito chi è il "mio " coccodrillo, ripresentatosi puntualmente come un orologio svizzero

- ho capito come combatterlo, perché solo lamentarsi non serve

- ho capito che mi devo rassegnare al fatto che "biologico-ecologico&co" passa da fasi (lunghe) di assestamento degli equilibri naturali e fasi (altrettanto lunghe) di apprendimento del giardiniere, errori inclusi

- ho capito che devo adattarmi a pianificare/alternare colture: alcune, pur mangerecce per me, sono meno gradite alle bestiole, altre preferite devono invece servire da esca (purtroppo, sacrificando parte della produzione); e che mi devo rassegnare a non coltivare fagiolini ("anellino di Trento " è quello che mi piace di più, come alle bestiacce purtroppo) almeno fino ad inizio giugno. Perdo un raccolto quindi, se la stagione è propizia.

Il tutto nella speranza che il tempo faccia il suo lavoro (equilibrio in giardino+esperienza giardinicola+lotta biologica integrata).

Quest'anno dopo un inizio che sembrava roseo  seguito da una brusca frenata (il riapparire del coccodrillo, appunto) ... mi sono messa l'animo in pace: ogni stagione porta sorprese, novità, errori ed esperienze.

Certo che vedere le mie "trappole"  funzionare - ne ho piazzate quasi una ventina - e ridotte così al mattino fa davvero impressione:


















Mi sono consolata pensando quale fortuna sia che preferiscano starsene in giardino (fuori casa quindi)...

Interessante invece leggere in rete come la femmina delle forbicine (famiglia dei dermatteri) sia una tra le madri più premurose nel mondo degli insetti e che vi sono appassionati che le cercano a scopo allevamento in terrari (superfluo rilevare che se qualcuno ne vuole, ne ho a bizzeffe. Gratis.)

Io preferisco vedere il risultato delle mie fatiche nel piatto, se poi in futuro il destino sarà quello di mangiare insetti..... beh, se ne riparlerà a tempo debito....


giovedì 1 giugno 2017

Riciclo del riciclo: seconda parte

qui si capisce meglio la dimensione
finale con il telaio 5x5
Ecco la risposta al quiz, per chi avesse provato ad indovinare (o conoscesse già il risultato della tessitura sul telaio): la spugna tawashi.




qui si vede l'ordito






















Ha origini orientali, nel lontano Giappone. Un po' di tempo fa ho iniziato a vedere in rete (trovate mille idee in Pinterest, ad esempio) la versione all'uncinetto, ma solo ora con quella in tessuto capisco meglio e probabilmente ne realizzerò alcune anche io (residui di gomitoli ce ne sono , no problem. Ideale la lana con sintetico, pare).

A cosa serve?  A sostituire, perchè durevole ed ecologica, la spugnetta abrasiva che tanti di noi hanno nel lavello della cucina. E che regolarmente viene buttata e sostituita da una gemella, il cui destino sarà comunque identico, in un loop continuo.

La spugnetta tawashi è fatta a partire da materiale riciclato (calzini, maniche di magliette o gambe di leggings), tagliato in strisce apposite e tessuto sul telaio che si vede nel post precedente. Lavabilissimo, versatile (pare sia ottimo per pulire superfici ed assorbire) ed a costo zero.

Ma non è l'unico utilizzo possibile.

Si possono usare anche filati e crearne ad uncinetto, come scritto sopra e allora la versatilità aumenta perché  oltre ad essere carinissime, possono essere intelligenti (residuo di lana o tessuto che altrimenti non sapremmo come utilizzare), igieniche (in lavatrice), eco-friendly perché riutilizzabili all'infinito.

Perchè non provare? Piccoli patch per struccarsi la sera (un paio li vedete qui ma meglio farli doppi, a parere mio), grosse spugne per lavarsi sotto la doccia, un piccolo set da regalare, magari accompagnato da un sapone artigianale.

Mi piacerebbe diventarne una sostenitrice (l'idea è ottima e se già viene usata con soddisfazione da molti, devo considerare di fatto conclusa la fase test, giusto?) e questo vorrà dire che la spugnetta abrasiva classica vedrà il declino anche a casa nostra....

Dato che ne serve una piccola serie per rimpiazzare davvero la spugna gialla classica, testerò e vi saprò dire....
Qui uno schema ad uncinetto per chi volesse cimentarsi con la versione rotonda
Qui un tutorial video per la versione "palla"





Riciclo del riciclo: prima parte

Questo post è dedicato al  doppio riciclo.

Le pupe son cresciute e delle tabelline ormai se ne fanno un baffo.

La  tavoletta montessoriana home-made  non ha più senso di esistere e sono stata ben contenta di toglierla di mezzo  trasformarla dandole nuova vita: complice un articolo interessante letto di recente, ho deciso di realizzarne un .....

apprendre à compter avec la méthode Montessori
prima

métier à tisser
dopo


... vediamo chi indovina....

La risposta nel  "Riciclo del riciclo:seconda parte ", ovvero tra qualche giorno su questi schermi per chi vorrà seguire, dopodiché

VACANZE!!!!!

lunedì 29 maggio 2017

(FU) un ombrello blu....e (FU) un paio di jeans

Ed eccolo qua , finito in extremis ma soddisfatta. QUI vedete l'assemblaggio nella fase di realizzazione.

riciclo di un vecchio jeans
la parte superiore in jeans riciclato

recycler un vieux parapluie bleu et du jeans
la parte inferiore in tela impemeabile riciclata


Le fotografie sono terribili, mi spiace. Proverò ad utilizzare la luce delle prossime giornate di sole per realizzarne una super in giardino, promesso!


Adesso si profila un altro progetto "100% upcycling" all'orizzonte, ritornando all'uncinetto perché devo anche terminare la borsa in cotone da spiaggia ( per i giochi dei bambini, ricordate? qui il post di ... ohmioDio...settembre scorso!).

Una indicazione sola:  TAWASHI, proverò sia la versione manuale sia quella à crochet, mi hanno incuriosito entrambe.

A presto!

lunedì 8 maggio 2017

Ombrello vs piccolo plaid

La stagione delle escursioni in montagna è iniziata, tempo permettendo: piccole e brevi, a casa nostra si parla di uscite semplici e da concludersi comunque in giornata.

Con tappe, tante tappe.... ogni angolino è buono: una staccionata, un punto panoramico, una panchina o un sasso su una curva nel sentiero. Magari per rinfrescarsi, riposarsi, sgranocchiare qualcosa.

 L'ideale sarebbe che ognuno portasse, anche simbolicamente, una parte dell'ambaradan che segue una famiglia con figli quando esce di casa: nulla di pesante, ovvero il pupazzo preferito di turno, un gioco per la macchina (che poi non si vuole abbandonare in macchina), il cappellino (adesso non lo voglio, magari dopo si, anzi sicuramente), la bottiglietta d'acqua (una a testa , sia mai...) , lo snack / il frutto etc....E poi arriva la domanda: ma dove mi siedo?  E chi se lo porta il plaid da pic-nic formato tovaglia???!!!  Forse ho risolto così...

Complice una piccola gita annuale scolastica (la festa degli alberi), ho pensato di non sacrificare la giacca di turno per ritrovarmela poi sporca d'erba o rovinata:

ho riciclato un primo ombrello (una volta rotto) - lo vedete qui

ed ora sta arrivando il secondo (qui foto a metà lavoro)

lato impermeabile che poi andrà sotto, il sopra verrà creato in jeans di riciclo





Le occasioni d'uso sono comunque molteplici:
- in vacanza
- in montagna, debitamente spruzzati di timo/lavanda per allontanare le zecche (sia mai che sia vero)
- in macchina, perchè che si stia al parco o in giardino dal nonno i motivi per buttarsi in terra ci sono sempre....
Vi saprò dire...



giovedì 4 maggio 2017

Evoluzione dell'orto

La pioggia è finalmente arrivata e quest'anno l'orto quadrato è stato modificato, da così (qui l'evoluzione negli anni passati  2016, 2015, 2014, 2013) a  così:

ci sono voluti un paio di pomeriggi e la cooperazione del marito per tutto il lavoro di smontaggio-montaggio + svuotamento composter, ma siamo soddisfatti

potager en carrè version rectangulire
questo il risultato appena terminato il lavoro di ristrutturazione completa

e finalmente siamo in attività 

Adesso manca solo un po' di caldo ....arriverà?



Le foto presenti in questo blog con il logo "creazioniedintorni" sono di mia
proprietà così come alcune senza logo. Ce ne sono altre prese da internet da fonti che le definivano free, quindi per queste ultime nel caso in cui
io abbia potuto ledere inconsapevolmente il diritto d'autore, vi prego di avvisarmi via e-mail e
verranno immediatamente rimosse. Grazie