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venerdì 18 ottobre 2013

Dalla cantina alla cucina



Premetto che non sono un'intenditrice di vini, ma devo ammettere che per me il lambrusco è il vino più buono del mondo! 
Sarà perché a tavola, da quando iniziano i miei ricordi, una bottiglia di lambrusco non mancava mai.
Ma non è solo il ricordo...a piacermi è proprio lui, con il suo aroma fruttato, inconfondibile e ingiustamente sottovalutato, il suo colore rosso intenso, la sua "corposità". 
C'era una storia, che mio padre amava raccontare.
Da bambino era molto schizzinoso, e non voleva mai bere nel bicchiere in cui aveva bevuto qualcun'altro. 
In casa lo prendevano in giro per questo, soprattutto perché i tempi erano quelli che erano, e ai bambini non si concedevano capricci!
I miei nonni aveva una vigna, in una località chiamata "Lago", a pochi chilometri da dove abitavano.
A quei tempi un goccio di vino non si negava a nessuno, nemmeno ai bambini, e tutti sapevano che mio padre adorava il vino di Lago.
Ma i suoi fratelli, classico come da "manuale del bravo fratello", per fargli un dispetto, gliene versavano un dito in un bicchiere già usato.
Ecco, per quello faceva un'eccezione, e se lo gustava senza problemi!
Da come lo descriveva, ancora mi sogno di poter assaggiare quel lambrusco!

Oggi nessuno credo, darebbe vino ai bambini, soprattutto da quando si è scoperto che nei ragazzi sotto i sedici anni, l'attività dell'enzima che permette la metabolizzazione dell'alcool non è efficiente come in un adulto.
Ma vi assicuro, nessuno tra mio padre e i suoi dodici (sì, dodici!) fratelli e sorelle è mai diventato un alcolista, e anzi, hanno avuto tutti una lunga vita, l'ultimo ha 90 anni ed è in piena forma; per non parlare di mio nonno, che se ne è andato ultra-novantenne!
Verrebbe da pensare che il vino fa bene ai bambini, ma no, non è così!!!

Dei vari tipi di lambrusco, quello che preferisco è il Lambrusco di Castelvetro.
Che è il vitigno che coltiva mio cognato, e a questo mia sorella ha dedicato un post nel suo blog.
Adoro il momento in cui mi chiamano: siamo pronti, vieni con il tegame! 
Si apre il rubinetto e il tegame si riempie di mosto appena pigiato, fresco e profumato.
Vi sfido a resistere e a non berne un sorso subito!!


Il mosto cotto (o Saba)


2 litri di mosto di lambrusco non ancora fermentato

una stecca di cannella

3 chiodi di garofano

Versare il mosto in un tegame capiente e aggiungere le spezie.
Fare bollire a fuoco molto basso dalle 8 alle 12 ore, mescolando ogni tanto, fino a che il mosto si sara' ridotto a 1/3 del peso iniziale.

Solitamente poi procedo come per le marmellate, invasando appena tolto il tegame dal fuoco, chiudendo ermeticamente e capovolgendo.
Una volta aperto lo conservo in frigorifero.


Una curiosità: in alcuni libri di cucina modenese ed emiliana* ho trovato scritto che in passato venivano aggiunte, durante la cottura, una manciata di noci col guscio, che battendo contro il fondo e le pareti della pentola evitavano che lo sciroppo si attaccasse. A me non si è mai attaccato, anche senza noci, a patto che il fuoco sia davvero lieve.

La saba, che è una preparazione tipica anche di altre regioni, viene utilizzata qui per accompagnare i dolci tipici come i tortelli dolci fritti, gli sguazarot di castagne, il Pane di Natale, per preparare il "Savor", ma anche in abbinamento a formaggi stagionati, o come condimento per legumi e bolliti, ed è uno degli ingredienti dell'aceto balsamico tradizionale.
Un tempo, quando l'aria era pulita, i bambini la mescolavano alla neve e si gustavano un ottimo gelato!


I "Sughi"



1 litro di mosto di Lambrusco appena spremuto

100 grammi di farina 

50 grammi di zucchero semolato

Unire farina e zucchero in un recipiente, preferibilmente di coccio, e aggiunge poco mosto, mescolando bene a facendo attenzione a non lasciare grumi di farina. 
Versare tutto il mosto, e cuocere fino a che avrà raggiunto la consistenza di una crema.
Versare in coppette individuali, o in un unica ciotola. 
Li ho cosparsi di noci tritate perché trovo che i due gusti si abbinino bene.
I sughi si conservano in frigorifero, coprendo il contenitore con pellicola per alimenti, per circa una settimana.


Le ciambelle al mosto


Solitamente preparo queste, con un altro tipo di lievito, ma vengono più croccanti, e a dire il vero a me piacciono di più.
Ma mio marito mi aveva chiesto di provarne una versione più morbida, e questo è il risultato. 
Si possono congelare e torneranno più o meno fresche come prima.


500 grammi di farina

100 grammi di zucchero semolato (più altro per la superficie)

1 uovo intero

5 cucchiai di olio extravergine di oliva

250 grammi circa di mosto a temperatura ambiente

15 grammi di lievito di birra fresco

un pizzico di sale

50 grammi di uva passa

2 cucchiai colmi di semi di anice

noci tritate

Scogliere il lievito in poco mosto.
Incorporare tutti gli ingredienti e impastare a lungo, fino ad ottenere un impasto liscio.
Formare una palla e lasciare lievitare all'interno di una ciotola capiente, coperto con un piatto, fino al raddoppio.
Sgonfiare un poco il panetto, prelevarne dei pezzi e formare le ciambelline. Passare la superficie nello zucchero semolato, adagiarle su una teglia da forno, coperta da carta forno, e cuocere a 180 gradi centigradi fino a quando avranno assunto una bella colorazione dorata.



*"La vera cucina emiliana" di Paolo Petroni e "Cucina modenese" di Sandro Bellei


venerdì 2 agosto 2013

Galettes sottili all'olio di oliva


Completamente d'accordo con l'autrice del libro: questi biscotti sono pura delizia!
Sottili e croccantini, si preparano in dieci minuti...l'unico inconveniente, in questo momento, è accendere il forno! 
Se il solo pensiero vi provoca incubi, ricordatevi di questa ricetta quando farà più fresco...se invece l'idea non vi spaventa fateli, subito! 
Ne vale la pena ;)
Il libro in questione è "I love torte" di Trish Deseine, davvero belle immagini e ricette molto interessanti, anche se in qualche recensione leggo che non tutte sono riuscite perfettamente.
Per quanto mi riguarda ho intenzione di provarne molte altre :)
Si possono accompagnare ad un gelato, a frutti di bosco e yogurt, ma sono ottime anche così come sono.



Galettes sottili all'olio di oliva 

Ingredienti 

300 grammi di farina 
50 grammi di semi di sesamo
3 cucchiai di zucchero
1 cucchiaio di semi di anice
1 cucchiaino di lievito in polvere
1/2 cucchiaino di sale
125 ml di olio di oliva (extra vergine)
60 ml di acqua gelata
2 albumi a neve

Scaldare il forno a 200° C.
Mescolare farina, semi di sesamo e anice, zucchero, sale e lievito.
Aggiungere olio, acqua e albumi montati e mescolare delicatamente fino a formare un impasto omogeneo, che sarà piuttosto morbido.
Prendere delle cucchiaiate di impasto e adagiarle su un foglio di carta forno, non troppo vicine.
Coprire con un altro foglio di carta forno e schiacciare con un mattarello.
Togliere delicatamente il foglio superiore e infornare quello sottostante, per 6/8 minuti.
Lasciare le galettes sulla carta forno fino al momento di servire, se avete intenzione di consumarle da lì a poco.
Altrimenti, appena fredde, conservarle in un contenitore di latta o a chiusura ermetica: temono l'umidità.


Buone vacanze a tutti!!! 

venerdì 12 luglio 2013

Biscotti al cocco e uvetta, senza uova né burro


Quando preparo un dolce che non contiene uova, nè burro, con poco zucchero e pochi grassi, vedo la gioia stampata sulla faccia di mio marito, che è molto goloso ma ha la mania del "mangiare sano" nel DNA :)
Questi biscotti sono davvero buoni, sempre che apprezziate il cocco; oltretutto rimangono morbidi per parecchi giorni, se conservati in un contenitore ermetico.
Il latte di cocco ormai si trova ovunque, tuttavia, se non doveste trovarlo, potete sostituirlo con latte vaccino, di riso, di soia, o anche con semplice acqua.
Potete aumentare la quantità di zucchero secondo il vostro gusto.

Biscotti al cocco e uvetta, senza uova né burro


Ingredienti:

200 grammi di farina tipo 0 (o metà 0 e metà integrale) 
60 grammi di farina di cocco (cocco essiccato)
80 grammi di uva sultanina (o gocce di cioccolato, che ci stanno benissimo!)
80 grammi di zucchero di canna integrale
3 cucchiai di olio di semi di girasole
1/2 bustina di cremor tartaro (o lievito in polvere)
latte di cocco, quanto basta per ottenere un impasto non troppo morbido

In una ciotola unire le farine e il lievito, aggiungere tutti gli ingredienti e il latte di cocco, in quantità sufficiente per ottenere un impasto non troppo morbido, né troppo secco.
Formare delle palline, schiacciarle leggermente e disporle su una teglia da forno rivestita di carta forno, un pochino distanziate le une dalle altre.
Cuocere in forno a 180 gradi per circa 15/20 minuti, fino a che avranno assunto un colore bello dorato.
Se conservati in una scatola di latta durano per parecchi giorni.


mercoledì 27 marzo 2013

La primavera sta arrivando: Roselline di frolla



Il mio giardino si sta lentamente risvegliando. Anche se ancora le temperature sono piuttosto rigide, mi accorgo di come ogni giorno cambi qualcosa, una gemma più grande, i fiorellini del cespuglio bianco che stanno per sbocciare, i lillà che non aspettano altro che una bella giornata di sole. 
E soprattutto le rose: da un giorno all'altro le ho ritrovate sveglie e piene di vita!
Queste sono foto che ho scattato l'anno scorso, in piena fioritura:


Madame Alfred Carriere, una noisette antica, con fiori stupendi e un profumo delicatissimo!


E' ancora piccina, ma è una delle rose più rigogliose!


Duchesse d'Averstadt, una noisette del 1850


Aloma, ibrido di rosa tea, rampicante antica

Mio cugino, appassionatissimo, e che merita il soprannome "Il mago delle rose" - date un'occhiata al suo giardino e non potrete che essere d'accordo! -  mi ha regalato tutte quelle che ho piantato. 
A dire il vero mi ha rifornito abbondantemente anche di ortensie, altro fiore che adoro!
Le mie rose sono ancora piuttosto piccole, le ho piantate solo due anni fa, ma promettono bene.
Non vedo l'ora che venga maggio, di ammirarne i colori e di sentire il loro magnifico profumo...


E' tanta la voglia di vedere fiorite le mie rose, che non ho saputo resistere a questi deliziosi biscottini, che ho trovato qui. Ho utilizzato una frolla che in cottura non si deforma.


Roselline di frolla


Ingredienti

300 grammi di farina 00
150 grammi di burro freddo
100 grammi di zucchero a velo
1 uovo intero
estratto di vaniglia (o scorza di limone bio)

Tagliare il burro a piccoli cubetti e mescolarlo alla farina con i polpastrelli , fino a che la farina prende una consistenza sabbiosa. Poi unire gli altri ingredienti e impastare velocemente.
Una volta formato il panetto, avvolgerlo nella pellicola e riporlo in frigo per almeno un’ora.
Stendere la frolla, non troppo spessa, e con un coppa pasta tondo tagliare 5 cerchi di uguale dimensione, che andranno sovrapposti l'uno sull'altro, come in foto:



Arrotolare partendo dal cerchio che rimane sotto al successivo, poi tagliare il rotolino a metà, cercando di aprire delicatamente i "petali".
Mettere su una teglia da forno rivestita di carta forno e cuocere a 170°C per circa 12/15 minuti, i biscottini dovranno essere appena dorati. 
Farli raffreddare e cospargerli di zucchero a velo.

Buona Pasqua a tutti voi, sperando che il sole finalmente si faccia vedere :)


mercoledì 6 giugno 2012

Apple pie pops



Volevo preparare qualcosa di allegro per la merenda dei bambini in questi difficili giorni di 
vacanza forzata da scuole e asili. 
Credo che i più grandicelli si ricorderanno di questo momento, delle notti passate in tenda, o in camper, 
così come io ricordo perfettamente la sera in cui la terra tremò in Friuli: stavo preparando lo zaino per la gita del giorno successivo, e la scossa si sentì bene anche da noi, tanto da far saltare i programmi in televisione, che allora era in bianco e nero. 
Ci hanno sempre ripetuto che qui non avremmo mai avuto grandi terremoti, perché "sotto abbiamo l'acqua!"....dovranno rivedere la classificazione sismica della zona, mi sa.*
Ricordo anche che, negli anni della mia adolescenza, si era diffusa la notizia - ripresa dai quotidiani locali, che si prodigarono per analizzare l'enigmatica quartina - di una profezia di Nostradamus che annunciava un terremoto disastroso proprio nella nostra zona, con tanto di data precisa e ora! 
Naturalmente non accadde nulla, ma alcune persone, la notte in questione, dormirono in auto, ed io approfittai dell'assenza dei miei genitori - evidentemente per nulla toccati dalla profezia - per organizzare una pigiama-party (molto in voga all'epoca!) con le mie amiche.

Non ci aspettavamo nulla, qui, di quello che è avvenuto in questi giorni.

Applepie Pops
per 10/15 pezzi

Per l'impasto:
175 grammi di farina 0
3 cucchiai di zucchero semolato
115 grammi di burro 
un pizzico di sale
acqua fredda 

Sciogliere il burro e lasciarlo intiepidire.
Unire tutti gli ingredienti e aggiungere acqua fredda quanto basta per ottenere un impasto morbido ma che non si attacchi al piano di lavoro. Coprire con pellicola e mettere in frigorifero per un'ora.

Per il ripieno:
2 mele tagliate a piccoli pezzi
30 grammi di zucchero 
(potete aumentare la quantità di zucchero se le mele non sono molto dolci)
1 pizzico di sale
1/2 cucchiaino di cannella
1 cucchiaio di succo di limone
1 cucchiaio di amido di mais
1 cucchiaio di acqua

Cuocere le mele a fuoco basso con zucchero, succo di limone e cannella,  per una decina di minuti.
Sciogliere la maizena mescolandola con l'acqua e aggiungerla alle mele, lasciando sul fuoco per altri 5 minuti.
Lasciare raffreddare a temperatura ambiente.
Riprendere l'impasto da frigorifero, stenderlo ad uno spessore di 3 millimetri circa, tagliare con uno stampino da biscotti e riempire con un poco del ripieno, come in foto.
Inserire il bastoncino e sigillare bene con altra pasta, inumidendo i bordi  con poca acqua.




per la finitura:
1 uovo sbattuto 
zucchero semolato

Spennellare la superficie con un velo di uovo sbattuto, spolverare con lo zucchero e infornare a 170 gradi fino a che diventano dorati.

* Non voglio scrivere la cronaca del terremoto, il mio pensiero va ai paesi che conoscevo e non ci sono più,  a chi è rimasto sotto le macerie mentre era al lavoro, alle tante persone rimaste senza casa, ai ricoverati negli ospedali che sono stati evacuati, ai tanti volontari che si prodigano per raccogliere e distribuire i generi di prima necessità.
E penso all'ansia che abbiamo tutti quanti, al pensiero che da un momento all’altro possa ricominciare...
Sono sicura che ci rialzeremo, più forti di prima!


giovedì 22 dicembre 2011

Biscotti di Natale, ultima parte: Buon Natale!!!


Anche per quest'anno la produzione natalizia di biscotti è andata: ecco un vassoio pronto per la consegna, con Pastine all'arancia, Chifeletti alle nocciole e Ricciarelli.
Per la ricetta dei ricciarelli, che risale del 1879, vi rimando a Paoletta, che ne ha descritto perfettamente origini e procedimento. Vi lascio invece la ricetta dei Chiffeletti, o Chifeletti: quelli classici sarebbero alle mandorle, ma nulla vieta di usare noci, o nocciole, o pistacchi. Non mancano mai nei miei vassoi natalizi, la ricetta è di Marco/Cansado, qui




Chiffeletti di Cansado


300 grammi di farina 00

250 grammi di burro freddo di frigo, tagliato a dadini

125 grammi di farina di nocciole (o di mandorle, noci o pistacchi)

125 grammi di zucchero semolato 

3 tuorli
i semini di una bacca di vaniglia

zucchero a velo nel quale passarli una volta cotti e raffreddati

Mescolate le due farine e lo zucchero. Unite il burro, a dadini e lavorate con le dita l'impasto, fino a che raggiunge una consistenza sabbiosa.
Aggiungete i tuorli e i semini della bacca di vaniglia e impastate fino a formare una palla.
Dividete in due l'impasto e formate 2 cilindri del diametro di 4/5 centimetri. 
Avvolgeteli nella pellicola e teneteli in frigorifero per almeno 1 ora.
Tagliate dai cilindri delle fette di circa 1 cm. e manualmente formate le mezzelune, che poserete su una teglia da forno rivestita da carta-forno.
Vanno cotti a 170 gradi per 10/15 minuti, non devono prendere colore.
Appena usciti dal forno saranno molto fragili: lasciate che si raffreddino e poi passateli uno ad uno nello zucchero a velo, maneggiandoli con attenzione. 
Si conservano in scatole di latta anche per 2 settimane.

Vi auguro un Natale pieno di amore e di serenità!


Grazie Marco, la terra ti sia lieve:)

martedì 29 novembre 2011

Biscotti di Natale, parte seconda: Frollini al caramello salato e zucchero di canna


Continuo con la pubblicazione delle ricette dei biscotti che, solitamente, preparo per le feste: anche questi sono ottimi, e perfetti da regalare a Natale! 
Tutte le ricette di che trovavo, in blog e siti francesi ed italiani, contenevano una quantità di burro spropositata, fino a che ho trovato questi, che, per carità, non che siano leggeri, ma la quantità di burro è ridotta, in confronto:) La ricetta che vi lascio è stata da me leggermente modificata.

Frollini al caramello salato e zucchero di canna integrale

Ingredienti 

Per il caramello al burro salato:
100 grammi di zucchero semolato
20 grammi di acqua
50 grammi di panna, bollente
80 grammi di burro
1 pizzico abbondante di sale della Camargue, o fior di sale

Preparate un caramello con lo zucchero e l'acqua.
Appena assume un colore nocciola, stemperatelo con la panna, facendo attenzione agli schizzi e all'aumento di volume che si verificherà, continuando a mescolare.
Quando si sarà stabilizzato, togliete dal fuoco e aggiungete il burro a pezzetti, e il sale.
Mescolate per bene: all'inizio sembrerà che il burro non si amalgami, ma insistendo otterrete una crema liscia.
Il caramello avrà un peso totale di circa 200 grammi: ve ne avanzerà un po': non vi preoccupate:)
Lasciate intiepidire la crema ottenuta.

Per l'impasto finale:
250 grammi di farina00
1 uovo intero
90 grammi di zucchero di canna integrale equo-solidale
50 grammi di burro morbido
i semini di una bacca di vaniglia
120 grammi del caramello preparato in precedenza

Impastate il tutto e ponete in frigo per almeno 2 ore, a rassodare.
Riprendete l'impasto, manipolatelo leggermente per renderlo più malleabile e stendetelo con il mattarello ad uno spessore di mezzo centimetro circa.
Tagliate i biscotti della forma che preferite e sistemateli su una teglia da forno, ricoperta di carta-forno.
Ponete la teglia in frigorifero, o fuori al fresco, per circa una mezz'ora.
Infornate a 170 gradi circa, per 10/15 minuti, non devono colorire troppo.

Con il caramello rimasto potete farcire i frollini:


Questi biscotti mantengono bene la forma iniziale, e si prestano ad essere modellati con le formine che preferite:). La consistenza è croccante ma friabile e il profumo è divino!
Conservateli in una scatola di latta, dureranno anche due settimane.
Sono perfetti con un buon tè.

martedì 22 novembre 2011

Biscotti di Natale parte prima: Pastine all'arancia ripiene alle mandorle




Manca poco più di un mese a Natale: sarebbe quasi ora di pensare a quali biscottini preparare da regalare.L'anno scorso è stato l'ultimo dei miei pensieri: ho traslocato il 16 dicembre ed ho addobbato giusto l'albero, all'ultimo secondo, riuscendo a individuare, tra i mille scatoloni, quello delle decorazioni natalizie:)
Quest'anno vorrei organizzarmi per tempo, iniziando a raccogliere qui sul blog quelli che preferisco e che preparo più spesso.
Inizio con questi, che per me sono i più buoni in assoluto! Sarebbero anche i primi da preparare perché, dopo una settimana, l'arancia e la mandorla esprimono al meglio i loro aromi.


Pastine all'arancia ripiene alle mandorle


ricetta tratta dal libro di Anneliese Kompatscher "I dolci. Il gusto di una tradizione nelle Dolomiti"



per l'impasto:

250 grammi di farina 00

1 cucchiaino di lievito in polvere

80 grammi di zucchero semolato

1 bustina di zucchero a velo 

essenza di vaniglia

1 uovo

125 grammi di burro


per il ripieno:

250 grammi di mandorle macinate finemente (io uso farina di mandorle)

100 grammi di zucchero semolato
succo e scorza di 2 arance non trattate
2 cucchiai di liquore all'arancia

per la glassa:
300 grammi di zucchero a velo
1 albume (meglio se pastorizzato)
1 arancia non trattata

In una ciotola capiente unite la farina con il lievito in polvere.
Formate un avvallamento e mettete al centro lo zucchero semolato, lo zucchero a velo, l'essenza di vaniglia e l'uovo. Disponete anche il burro a pezzetti e impastate velocemente il tutto.
Lasciare riposare la pasta al fresco per un' oretta.


Preparate il ripieno:

Grattugiate la scorza delle arance e spremete il succo. 

Mescolate le mandorle con lo zucchero e la scorza delle arance e aggiungete tanto succo e liquore all'arancia quanto basta per ottenere una massa facile da spalmare.



Riprendete la pasta, dividetela a meta' e stendete ogni pezzo in forma rettangolare.

Disponete il primo sulla placca del forno, appoggiato su carta-forno, spalmatelo uniformemente con il ripieno di mandorle e ricopritelo con il secondo rettangolo di pasta frolla, cercando di sigillare bene i bordi.

Cuocete in forno a 170° per 25/30 minuti, facendo attenzione che non si colori troppo, 
deve rimanere appena dorato.

Lasciate raffreddare un poco, togliete i bordi per ottenere dei pezzi più regolari, e tagliate della forma che preferite. Di solito io formo quadratini o rombi, per avere meno scarto possibile.


Preparate la glassa setacciando lo zucchero a velo e lavorandolo con l'albume. 
Grattugiate la scorza dell'arancia a striscioline sottilissime e spremetene il succo.

Aggiungete allo zucchero a velo la scorzetta e tanto succo quanto basta per avere una glassa appena fluida.

Aiutandovi con due forchette o con una pinza, passate la superficie dei biscotti nella glassa e poi disponeteli su una gratella ad asciugare.

Si conservano in scatole di latta e si consiglia di aspettare qualche giorno prima di consumarli. 


Sempre che ci riusciate;)
Con questi biscotti partecipo al giveaway di Stefania:) 



lunedì 24 ottobre 2011

Halloween party in viola per Jo e i suoi amici!


Jo è mio nipote, figlio di mia sorella:  poteva la sua mamma non organizzare una festa a tema Halloween, che tanto piace ai ragazzini? Aveva in casa 22 e dico 22 undicenni scatenati!!!
Non credo che ci sarei riuscita...o per lo meno avrei posto un limite: massimo...diciamo 5 amichetti?!? :)))
Ma lei è davvero temeraria, quindi come potevamo mia figlia ed io abbandonarla al suo destino?
Anche quest'anno, come l'anno scorso, il fratellino più piccolo si è mangiato tutte le caramelle gommose a forma di verme prima che arrivassero gli ospiti:) E meno male che non è sparito altro!
Sul suo blog troverete, oltre ad altre foto, anche idee per decorare la casa!
Ecco quello che abbiamo preparato!

 il tavolo dei dolci

 le dita di strega, di pastafrolla

 i fantasmini di meringa

 Paletti ammazza-vampiro (torta di Mars) e  Mele avvelenate-caramellate



Morsi di vampiro- Red velvet cupcakes
(ricetta trovata da lei)

Ingredienti per 24 mini-cupcakes

150 g di zucchero
60 g di burro, a temperatura ambiente
1 uovo
2 cucchiaini rasi di cacao in polvere
colorante alimentare rosso
½ cucchiaino di estratto di vaniglia
110 g di latte
1 cucchiaio di succo di limone
½ cucchiaino di bicarbonato di sodio
1 cucchiaino di lievito in polvere
½ cucchiaino di sale
1 e ½ cucchiaino di aceto di vino bianco
Montate con un frullino elettrico il burro con lo zucchero, poi aggiungete l'uovo, continuando a montare fino ad ottenere un impasto gonfio e spumoso.
Unite tutti gli altri ingredienti mescolando bene con una spatola.
Inserite un cucchiaino pieno in ogni mini-pirottino 
(se usate dei pirottini più grandi regolatevi riempiendo circa 1/3 del contenitore).
Metteteli in forno, ben distanziati, a 180 gradi per circa 15 minuti 
(se usate contenitori più grandi ci vorrà un poco di più).
Per la crema:
200 grammi di mascarpone
qualche goccia di estratto di vaniglia
150 grammi di cioccolato bianco sciolto a bagnomaria
Mescolate tutti gli ingredienti e lasciate rassodare in frigo per almeno 30 minuti.
Con l'aiuto di una sacca da pasticcere decorate i cupcakes.
Praticate due piccoli forellini con uno stuzzicadenti e colatevi una goccia di colorante alimentare rosso.

 torta al triplo cioccolato, mano in pasta di zucchero

 Zolle di cimitero - Brownies alle mandorle

Paletti Ammazzavampiri - torta di Mars



Occhi di zombie:
Mescolate insieme mandorle tostate e tritate, biscotti secchi e crema di nocciola. Formate le palline, passatele nel cioccolato bianco, fate solidificare. L'iride è in pasta di zucchero.



Ed ecco qualche ricetta:

Dita di strega


Per far sì che non si deformino in cottura, abbiamo elaborato questa ricetta di pastafrolla:
250 grammi di farina manitoba
100 grammi di burro freddo a cubetti
75 grammi di zucchero a velo
essenza di vaniglia naturale o semini di una bacca
2 tuorli
1 pizzico di sale
latte, quanto basta per formare una palla abbastanza sostenuta.
Lasciate riposare in frigorifero, ben sigillato, per una notte.

inoltre:
mandorle spellate
poco albume per incollarle
cacao in polvere
colorante alimentare rosso

Il giorno dopo formate le dita, incollate le unghie (mandorle) e infornate a 170 gradi per una decina di minuti, il tempo che prendano un poco di colore.
Lasciate raffreddare e con un pennello passate un poco di cacao su ogni dito e finite di decorare con il colorante, simulando il sangue!

Mele caramellate


8 mele golden, non troppo grandi
8 bastoncini (questi erano rametti)
400 grammi di zucchero
200 grammi di sciroppo di mais (che qui non ho trovato, io ho usato un miele chiaro d'acacia)
colorante alimentare rosso, q.b.
1 cucchiaio di cannella in polvere

Preparate le mele lavandole, asciugandole bene e togliendo loro il picciolo.
Se le scegliete tutte uguali e non troppo grandi saranno più facili da caramellare e l'effetto finale sarà migliore.
Infilzate gli stecchini al posto del picciolo.
Preparatevi una teglia da forno grande rivestita con carta-forno, sulla quale andrete ad appoggiare le mele una volta passate nel caramello.
Mettete tutti gli ingredienti per il caramello in un tegame antiaderente e portate ad ebollizione, a fuoco medio-alto. Riducete la fiamma e portate il composto a 150 gradi (occorre un termometro per dolci, ma si vede anche ad occhio quando il caramello è pronto!).
Togliete dal fuoco e, tenendola dal bastoncino, passate ogni mela nel caramello, che dovrà rivestirla completamente (attenzione che scotta parecchio!) .
Appoggiate le mele sulla carta forno e lasciate raffreddare. 
Un passaggio in frigorifero aiuterà il caramello a solidificarsi.

Fantasmini di meringa

ho usato questa ricetta, ma non avevo cremor tartaro
Ingredienti:
200 grammi di albumi
200 grammi di zucchero a velo vanigliato
200 grammi di zucchero semolato
1 cucchiaino di aceto di mele
Montate gli albumi (meglio se a temperatura ambiente) fino a che diventano spumosi.
Mescolate insieme i due tipi di zucchero e versate poco alla volta sugli albumi, unendo anche l'aceto e continuando a montare fino a che sollevando la frusta si formeranno dei picchi stabili, che non si afflosciano.
Inserire il composto in una sacca da pasticcere con punta liscia di cm. 1,25 (circa) e formate i fantasmini, su carta forno come spiega questo video.
Cuocete in forno ventilato a 70-80°C - non di più altrimenti addio bianco! -  per circa 4/5 ore, fino a che le meringhe sono perfettamente asciutte, anche all'interno. Si conservano in scatole di latta.
Per gli occhi e la bocca ho usato un pennarello alimentare.

Con questo post di dolci "raccapriccianti e spaventosi" :) partecipo al contest di Molino Chiavazza "Trick or Treat??!"

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