Identità Quotes

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Stefan Zweig
“Se non si ha la propria terra sotto i piedi - anche questo però deve essere sperimentato per essere compreso - ci si tiene meno diritti, si perde sicurezza, si diventa diffidenti verso se stessi. Non esito a confessare che dal giorno in cui dovetti vivere con documenti o con passaporti effettivamente stranieri non mi sono più sentito completamente legato a me stesso. È rimasta per sempre distrutta una parte della mia naturale identità con il mio io originario. Sono divenuto molto più riservato di quanto sia nella mia indole; io, il cosmopolita di un giorno, ho oggi incessantemente l’impressione di dover render grazie per ogni boccata d’aria che respirando tolgo a un altro popolo. Si capisce che a mente lucida riconosco l’assurdità di simili fisime, ma quando mai la ragione può qualcosa contro un sentimento istintivo? Poco mi è servito avere educato per quasi mezzo secolo il mio cuore a battere da cosmopolita, da citoyen du monde: il giorno in cui perdetti il mio passaporto, scopersi a cinquantott’anni che perdendo la patria si perde ben più che un circoscritto pezzo di terra.”
Stefan Zweig, The World of Yesterday

“Essere diversi. Essere originale. Nessuno si ricorderà di una specifica fiore in giardino caricati con migliaia di lo stesso fiore giallo, ma si ricorderanno quello che è riuscito a cambiare il suo colore viola.

Essere diversi e di pensare in modo diverso rende una persona indimenticabile. La storia non ricorda il dimenticabile. Si onora la unica minoranza la maggioranza non può dimenticare.”
Suzy Kassem, Rise Up and Salute the Sun: The Writings of Suzy Kassem

Francesco Remotti
“De-cidere" l'identità è un "re-cidere" le connessioni, che altrimenti la imbriglierebbero e la soffocherebbero. Decidere l'identità è anche però un elevare costruzioni al di là del magma del mutamento, sottraendole (fin che si può) al flusso de-struttivo che permane al fondo di ogni vicenda.”
Francesco Remotti, Contro l'identità

Francesco Remotti
“È un prezzo, la particolarità: non è un premio. [...] La particolarità è condizione dell'identità; ma difficilmente un'identità che intenda affermarsi può ammettere senza remore la propia particolarità.”
Francesco Remotti, Contro l'identità

Francesco Remotti
“[...] non ci vuol molto a scivolare dal riconoscimento e dal rispetto delle differenze alla discriminazione, da questa al rifiuto, e dal rifiuto al tentativo di eliminazione.”
Francesco Remotti, Contro l'identità

Francesco Remotti
“In un mondo sempre più fitto di nessi comunicativi e di processi di globalizzazione non vi sono molte proposte alternative: o si continua a credere pervicacemente nelle proprie forme identitarie (costi quel che costi) o si procede quanto meno ad alleggerirle, così da renderle più disponibili alla comunicazione e agli scambi, alle intese e ai suggerimenti, alle ibridazioni e ai mescolamenti. Non è detto che tale maggiore disponibilità sia la via che ci salva; ma è abbastanza certo che l'atteggiamento opposto (l'ossessione della purezza e dell'identità) è quello che ha prodotto, qui come altrove, le maggiori rovine.”
Francesco Remotti, Contro l'identità

Andrea De Carlo
“Perché uno deve stare al gioco, se sa che il gioco fa schifo? Non è questione di coerenza astratta, è questione di non dimenticarti chi sei.”
Andrea De Carlo, Di noi tre

Franco "Bifo" Berardi
“L’identità è lo strumento percettivo e concettuale che ci dà una possibilità di conoscenza, ma noi scambiamo questa conoscenza per un ri-conoscimento. Cosicché siamo condotti a credere di sapere già, di possedere una mappa. Questo può essere utile talvolta, ma è pericoloso scambiare la nostra mappa culturale per un territorio intimo dell’appartenenza. Se non avete una mappa vi perdete, ma perdersi è l’inizio di un processo di conoscenza, è la premessa per creare una mappa.”
Franco Bifo Berardi, Heroes: Mass Murder and Suicide

Mariangela Gualtieri
“(enigma: io sono la mancanza – la mancanza che sono
– sono ciò da cui manco – sono tutta mancanza – e non
c'è nostalgia – neppure lontananza – essendo ciò che
manca – adesso e sempre – io)”
Mariangela Gualtieri

Umberto Eco
“La nostra identità non è fatta solo delle cose che ricordiamo, ma anche di ciò che riusciamo a dimenticare.”
Umberto Eco

Willa Cather
“Se fosse ancora vivo, tornerei da lui a chiedergli perdono; perché so cosa significa essere vecchi e soli e amareggiati. Sì, cara, perché più invecchiamo, più finiamo col somigliare ai nostri antenati. Ogni giorno che passa, la sua ferocia cresce dentro di me. Da giovani crediamo di essere tanto speciali, siamo convinti che nessuno possa capirci; ma la natura ce l'abbiamo nel sangue, e resta sempre qui, in attesa, come il nostro scheletro.”
Willa Cather, My Mortal Enemy

Willa Cather
“Le persone dall'indole violenta, come lei, talvolta si accaniscono contro se stesse... contro se stesse e contro i propri idoli.”
Willa Cather, My Mortal Enemy

Tariq Ramadan
“Da molto tempo, ai musulmani e ai miei concittadini ripeto che sono di nazionalità svizzera, con una memoria egiziana, di religione musulmana, di cultura europea, universalista per principio, marocchino e mauriziano d'adozione. Non c'è alcun problema: vivo con queste identità e l'una o l'altra può diventare prioritaria a seconda del contesto e della situazione”
Tariq Ramadan, Islam e libertà

Tariq Ramadan
“È un bene essere patrioti, sentire di appartenere a una società, a una nazione o a una comunità di fedeli, ma ciò non può giustificare il nazionalismo sciovinista e cieco, l'affermazione dell'eccezione e dell'elezione nazionale e/o religiosa, o ancora l'intransigenza dogmatica di coloro che difendono i propri correligionari in qualsiasi circostanza”
Tariq Ramadan, Islam e libertà

“Ma l'identità non è un valore da tenere sottovetro, come la marmellata. Non è un reperto archeologico, non è una icona turistica, non sarà mai un revival folklorico. Non è qualcosa che si conquista e si ha per sempre, ma un processo. Non è una cosa fissa che esiste e punto, come un “Dio c'è” in autostrada, ma è una convinzione che si può discutere. E’ una relazione e viene definita dal rapporto con l'altro, da cui dipende. Sempre che il mutamento non sia avvertito come una minaccia. Il confronto fa crescere, ma solo chi non teme la diversità e non ha paura di perdere qualcosa. La via senza sbocchi è considerare l'identità un condensato di tradizioni, la via più avventurosa è andarla a cercare nella vita quotidiana. La necessità di ripensare l'identità in termini evoluti e dinamici è evidente. Costruita o ereditata che sia, va lavorata e possibilmente migliorata, offrendola al futuro. Se la globalizzazione ha un merito, è quello di salvarci da identità dure e sclerotiche. Vivaddio, guardandoci un po’ attorno possiamo anche scegliere chi essere.”
Duccio Canestrini, Antropop

Veronica Roth
“Mi sento finalmente me stessa, forte e fragile al contempo… almeno per un po’, libera di essere entrambe le cose.”
Veronica Roth, Allegiant

Fyodor Dostoevsky
“Ma se non sappiamo nemmeno più dove vive, adesso, quel che vive, e che cos'è, come si chiama! E se ci lasciassero soli, senza i libri, noi ci confonderemmo subito, ci smarriremmo - non sapremmo da che parte stare, dove aggrapparci; cosa amare e cosa odiare, cosa rispettare e cosa disprezzare! Persino essere uomini è un peso, per noi, - uomini con un corpo vero, nostro, di carne e sangue; ce ne vergogniamo, noialtri, lo consideriamo un'onta e c'incaponiamo di essere chissà quali "uomini in generale", che in realtà non sono mai esistiti. Siamo dei nati morti, noialtri, ed è già da tanto tempo che nasciamo da padri che non sono più vivi, il che d'altronde continua a piacerci sempre di più. Ci stiamo prendendo gusto. Presto escogiteremo un modo di nascere addirittura da un'idea. Ma basta; non ho più voglia di scrivere "dal Sottosuolo"...”
Fyodor Dostoyevsky

“Perché sul documento segnalano anche l'altezza. Come se non fosse già difficile accettare l'idea che, essere all'altezza delle situazioni non sempre sia possibile.”
Valentina Macchiarulo, Leggera come lei

“Le ripeto, Monsieur Monaert, basta un dettaglio, e la nostra essenza, e quella degli spazi in cui viviamo, cambia radicalmente.”
Francesco Scatigna, Tutto Questo Non Cambia Niente

Frank Herbert
“Gli umani vivono meglio quando ognuno ha il suo proprio posto dove stare, quando ognuno sa a quale punto appartiene, nello schema delle cose, e ciò che può riuscire a fare. Distruggetegli tutto questo, e distruggerete la persona.”
Frank Herbert, Heretics of Dune

Frank McCourt
“Com'è che appena apro bocca tutti quanti mi dicono che sono irlandesi e perché non andiamo a bere qualcosa insieme? Essere americano non basta. Bisogna essere sempre anche qualcos'altro, irlandesi-americani, tedesco americani, sicché viene da chiedersi come sarebbero andati avanti se qualcuno non avesse inventato il trattino (110).”
Frank McCourt, 'Tis

“Il Prezzo Da Pagare Per Avere Un Profilo Social Non È Faticare Per Crearsi Un'Identità Ma Accettare Di Perderla Per Sempre.”
Marino Baccarini

Daisy Johnson
“Settembre è la persona che avrei sempre voluto essere. Io sono una forma ritagliata dall'universo, trapunta di stelle che continuano a morire - e lei è la creatura che riempie il vuoto che io lascio nel mondo.”
Daisy Johnson, Sisters

Jonathan Franzen
“Aveva perso le tracce di ciò che voleva, e poiché una persona è ciò che vuole, si poteva dire che avesse perso le tracce di se stesso.”
Jonathan Franzen, The Corrections

“Temo di me quel che non posso essere, quel che non so né saprò mai. Perdona la notte che mi porto addosso, l’insonnia che mi sveglia al primo grido.”
Francesco Scarabicchi, La figlia che non piange

“Giovanni, in proposito, mi ha detto: «Sono talmente confuso che non riesco a immaginarmelo, un domani. Non c'è nessun posto che faccia per me, nessuna condizione di vita nella quale mi vedo. Non mi è possibile figurarmi il futuro, non riesco a pensarlo o a pensare il mondo, se prima non mi capisco io.»
Mi pare sia precisamente questo, il punto: non può esserci futuro senza identità, perché altrimenti non ci si può mandare nessuno ad abitarlo.”
Stefania Andreoli, Perfetti o felici: Diventare adulti in un'epoca di smarrimento

“Io mi rifiuto di credere che il destino di una persona sia scolpito nella pietra. Noi siamo più delle nostre origini". "E più della somma delle nostre parti".”
TJ Klune

“Non capisco come fai a non vederlo."
"Vedere cosa?"
"Vedere te. Tutto quello che sei.”
TJ Klune