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Visualizzazione dei post con l'etichetta ecocidio

Credo sia il caso di votare e di votare SÌ

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Ho raccolto un po' di informazioni e maturato questa decisione. Perchè? - Perchè, per rispondere a chi sostiene che, non facendolo, il nostro paese si troverebbe a doverlo acquistare altrove, il petrolio estratto coprirebbe una minima parte del fabbisogno italiano e comunque sarebbe dei petrolieri, non dello Stato, che ha diritto solo a una risibile parte e per il resto dovrebbe comunque acquistarlo. - Perchè, per rispondere a chi sventola la falsissima bandiera dei posti di lavoro, la maggior parte delle concessioni di trivellazione scadrebbero tra vent'anni, nessuno resterebbe senza lavoro il 18 aprile. Senza contare che, se si volesse attuare una seria politica di incentivazione alle energie rinnovabili anzichè ostacolarle, il lavoro verrebbe semplicemente convertito e investito in questo senso. E poi parliamone dei posti di lavoro: parliamo dei posti di lavoro del settore turistico e di quello della pesca: quanti se ne perderebbero con un mare ancora più inqu...

Attivismo efficace

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A tutti quelli che dicono che "tanto non serve a niente". In Belize , alcune associazioni ambientaliste sono riuscite, dopo non poche e difficili battaglie, a salvare una delle più estese barriere coralline del mondo dalle trivellazioni. Mai smettere di lottare! Buon weekend a voi, attivisti, ottimisti o disfattisti che siate.

Giornata della Terra 2014

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E sì, lo so che in un giorno non si risolvono le cose, lo so che non ha senso essere più buoni oggi e domani buttare a terra la cicca di sigaretta, però per fermarsi un attimo a riflettere sullo stato delle cose, per fermarsi a consultarsi con la propria coscienza, per prendere decisioni in merito e portarle avanti nei giorni seguenti, per questo sì un giorno può bastare, e questo potrebbe essere il giorno giusto. immagine tratta dal web Oggi è la Giornata della Terra. Non dite che non ve l'avevo detto.

Terrorista a chi?!

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Mi rendo conto che, ogni tanto, questo blog esce dal suo seminato, e per questo credo abbia anche perso qualche follower durante il cammino (e pazienza, non sono una collezionista di follower). Mi riferisco a quando, anzichè di ambiente, di alimentazione, di momenti di felicità, mi scappanno accenni alla situazione socio-politica italiana, che felice non lo è proprio per niente. Ecco, questo è uno di quei momenti. Perchè è soprattutto dalla manifestazione di sabato scorso che ho questa specie di pensiero latente, nonostante abbia passato un domenica/lunedì pieni di gioia e di calore familiare; e ho una gran rabbia dentro. E ho voglia di parlarne. Mi fa rabbia pensare che quattro ragazzi siano chiusi in carcere perchè "con le mazze e con le pietre", per dirla alla Pertini che proprio non era un fesso qualunque, stavano difendendo la loro nostra terra dallo scempio dovuto a un progetto a dir poco folle. Un progetto che non serve a nessuno, che è un covo di infiltrazio...

Condannati per ecocidio

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Magari fosse vero!!! Però qualcosa affinchè diventi vero si può fare. Qualche giorno fa ho letto questo post di Berica, una persona che conosco solo virtualmente ma che stimo molto (date un'occhiata al blog e capirete perchè). Grazie a Berica, ho scoperto l'esistenza di questa raccolta di firme indetta da un gruppo di avvocati internazionali, che si stanno battendo affinchè la selvaggia distruzione ambientale sia punibile penalmente. Credo sia giusto e doveroso firmare. Perchè in quanto cittadini europei abbiamo il diritto di proporre emendamenti alle leggi europee e non abbiamo nessun  Mujica al cui buonsenso poterci affidare sereni. Perchè non bisogna aspettare che le cose succedano o che le facciano gli altri. Perchè l'argomento ci riguarda tutti, dal primo all'ultimo. Perchè il sistema capitalistico, ma spesso il semplice menefreghismo, l'ignoranza, la miopia dei singoli individui, sta sfruttando le risorse naturali fino all'osso, sta eliminando dal p...