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Visualizzazione dei post con l'etichetta protesta

Ahed libera

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Da quanto tempo girasoli! Tra il lavoro aumentato e il tempo libero trascorso in giardino o in giro, non scrivo da tanto, e credo di tenere questo ritmo lentissimo ancora per un po', vista l'imminente partenza verso sud. Ma che ne dite di farci un salutino sullo sfondo di una good news?  Me lo ricordo bene il momento in cui appresi la notizia dell'arresto di una sedicenne palestinese, faticavo a rendermene conto. A 16 anni puoi dire che vai a dormire da un'amica e poi vai in discoteca, puoi rubare uno smalto, un libro, una maglietta, puoi occupare la scuola. Qui i sedicenni spesso non sono in grado manco di venire in libreria a comprarsi i libri per l'estate, ci pensa mamma, stando anche attenta a che il libro non sia troppo lungo chè povero figlio pure in vacanza gli tocca leggere. Ahed Ramimi invece il 15 dicembre scorso si era fatta travolgere dalla rabbia contro alcuni soldati israeliani che, dopo aver fatto irruzione nel suo villaggio vicino a Ramallah, av...

L'oleodotto non s'ha da fare

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Non è per guardare dall'altra parte eh, è solo che una notizia così mette gioia e dà speranza. E aiuta a continuare a credere nella lotta. ma che gran bella faccia ha?! Lo so che non è una notizia fresca di giornata quella della vittoria dei Sioux del Dakota del nord, ma ci tenevo a condividerla, anche con i miei tempi lenti. Anche perchè volevo già scriverne mesi addietro, quando di questa protesta è arrivata l'eco fin qua. In realtà la protesta è iniziata in aprile, quando la compagnia Energy transfer partners decise di costruire il Dakota access pipeline , un oleodotto di quasi 2.000 km che avrebbe attraversato 50 città e quattro Stati per trasportare gas naturale e petrolio alle raffinerie dell'Illinois, passando sotto il fiume Missouri e violando quasi 400 siti archeologici considerati sacri da diverse tribù di Indiani d'America. Sta di fatto che in North Dakota risiede proprio la Standing Rock Sioux tribe, la cui unica fonte di reperimento idrico è appun...

(Dis)servizio pubblico...o privato?

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 Quando appresi la notizia della geniale decisione di infilare il canone rai in bolletta non ci potevo credere. Eh sì, chiamatela ingenuità, chiamatela assenza di pelo sullo stomaco, ma ho ancora la capacità di stupirmi davanti a certe porcate del sistema politico-economico del nostro, non tanto bel, paese. E ogni volta che mi capita di parlarne mi sale il sangue al cervello. E allora mi sono detta "Qui l'unica cosa sensata e forse anche l'unica possibile sarebbe un'azione collettiva, quindi smettila di lamentarti a vanvera come il tipico cittadino qualunquista che sbraita governo ladro mentre se ne va a casa a guardarsi la De Filippi (con tutto il rispetto per la De Filippi) e vedi piuttosto se puoi aggiungere la tua vocina a una qualche collettività che sta protestando per questa maialata." Così ho digitato qualche parolina di ricerca e, di pagina in pagina, ho trovato solo notizie sulle nuove modalità di pagamento e tentativi di far chiarezza su tutte le sit...

Se il mondo è come lo vedi...

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...verrebbe da dire che la notizia è come la leggi. E credo lo sappiano bene giornalisti, pubblicisti, copywriter e tutti coloro che si occupano di comunicazione. In particolar modo lo sa bene il signor Enrico Ferro, autore di questo articolo di cronaca (non si offendano i veri articoli di cronaca per l'assimilazione), che, per raccontarci dell'arresto di alcuni attivisti del Comitato di Lotta per la Casa, ha buttato giù un pezzo da vero e proprio scoop di cronaca nera. Vogliamo parlare anche solo semplicemente dell'incipit? L'illuminante articolo si apre così: C’era chi reclutava stranieri indigenti da collocare... Sì sì, avete capito bene! Ci fosse qualche dubbio, il concetto è ribadito più avanti, nel paragrafo intitolato, manco a dirlo, A caccia di stranieri, e che inizia con Andavano alla ricerca di stranieri da inserire nelle case occupate. Ma allora io non avevo capito niente!! Io pensavo che queste persone si faccessero in quattro, si esponessero, mettesse...

La TAV sul banco degli imputati

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Su facebook, dopo l'acusa di istigazione al sabotaggio mossa a Erri De Luca, è nato un gruppo di sostegno e informazione che si chiama #iostoconerri, e che io seguo. Proprio tramite la bacheca del gruppo sono venuta a conoscenza di questa simpatica notizia : a finire sul banco degli imputati, dopo l'assoluzione dello scrittore, è il progetto stesso della linea ferroviaria Torino-Lione, insieme ad altre grandi opere di dubbia reale utilità (ove per utilità si intenda il bene comune di popoli e territori e non quello dei costruttori).   Il tribunale che giudicherà l'opera è il Tribunale Permanente dei Popoli , un organo fondato nel 1979 a Bologna dalla  Fondazione Basso e deputato ad assicurarsi che l'economia mondiale non finisca per ledere i diritti dei popoli. Più in generale interviene, su richiesta, dove si senta l'assenza del diritto internazionale nella tutela dei popoli. Il TPP non ha ovviamente reale potere giuridico, le sue sentenze non mandano in ga...

Assolta la parola contraria di Erri De Luca

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Questa è decisamente la buona notizia che ci voleva oggi, e ringrazio il Cavaliere oscuro del web per averla pubblicata fresca fresca, lui che è sempre "sul pezzo" e, mi viene da dire, è una gran bella testa, anche se lo conosco soltanto tramite il suo blog. Insomma, Erri De Luca è stato assolto ! E ci mancherebbe pure, direte voi! Beh, lo direi anch'io, se non fosse per il fatto che è stata così assurda e fuori da ogni logica di buonsenso l'accusa mossagli, che a quel punto proprio non avevo criteri in basi ai quali aspettarmi qualcosa. Più di una volta ho pensato di fare un post su questa faccenda, su questa accusa di "istigazione al sabotaggio", tanto più che sapete quanto io abbia a cuore la questione No tav, ma non ci sono mai riuscita. Perchè la faccenda era troppo assurda? Perchè io ero troppo allibita e arrabbiata? Non so. Sta di fatto che l'ho seguito e sostenuto solo silenziosamente, iscrivendomi a gruppi, firmando petizioni, condividen...

Love&live (& green) in Berlin

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Bella bella bella Berlino! La ricordavo bella e l'ho ritrovata ancora più interessante. E ho potuto farlo perchè stavolta avevamo dei Ciceroni doc, due persone che vivono a Berlino da trent'anni. Dirk e Joanna sono una coppia fantastica, che era stata nostra ospite un paio di anni fa e con la quale è rimasto un legame, una voglia di continuare a condividere del tempo, di approfondire la reciproca conoscenza. Dirk ci disse "Venite a Berlino, Joanna vi farà vedere le cose belle e io le cose brutte!". Perchè le "cose brutte" la guida non te le indica mai, invece con lui abbiamo fatto un giro in macchina per la città davvero interessante! Ma, come sapete, non è da me fare reportage di viaggio fini a se stessi...quindi non starò qui a raccontarvi di quanto fosse carino il terrazzino della stanza dove eravamo ospitati, borragine berlinese :) di quanta birra abbiamo bevuto, di quanto mi piaccia il quartiere di Kreuzberg, col suo canale, il mercato ...

Rendiamo grazie al signor Arnaldo

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La Corte europea per i diritti dell'uomo ha condannato l'Italia per reato di tortura per gli orrori che sono avvenuti alla scuola Diaz durante il G8 del 2001. Immagino lo sappiate. Non so però se sappiate anche chi dobbiamo ringraziare se, a quasi 14 anni di distanza, finalmente la famosa "macelleria messicana" è stata riconosciuta per quello che è stata: tortura. Io quando ho visto questa faccia ho avuto un moto di commozione Il signor Arnaldo Cestaro è del 1939 ed è partito dal suo paese, in provincia di Vicenza, con i compagni di Rifondazione Comunista, per presenziare a quella che tutti immaginavamo sarebbe stata una bellissima e foltissima manifestazione, di quelle che uniscono le persone, di quelle che quando finiscono ti senti comunque meno solo e meno anonimo mentre torni a casa, insomma di quelle a cui il signor Arnaldo aveva, coi suoi 61 anni, partecipato chissà quante volte. E invece non solo la manifestazione è andata com'è andata, ma il povero Ar...

Il santuario artico

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In un commento al post precedente, qualcuno mi ha chiesto di riportare qualche buona notizia (e come darti torto, cara!): io mi ci sono imbattuta proprio ora e ve la riporto fresca fresca! Vi ricordate gli Arctic 30 e la loro battaglia contro le trivellazioni del suolo artico? Ecco, la battaglia di quei trenta attivisti e di tutte le persone che li hanno sostenuti non è stata vana, o quanto meno ha portato per ora al compimento di un piccolo passettino verso l'obiettivo. Il 12 marzo, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione a sostegno dell'istituzione di un'area protetta al Polo Nord che vieti le attività delle compagnie petrolifere e la pesca industriale. Qui l'articolo completo. Mi auguro davvero che questo cosiddetto Santuario Artico veda la luce, e che la veda prima che sia troppo tardi. Certo non è uno scherzo contrastare la potenza delle compagnie petrolifere, ma questo è un segnale positivo, soprattutto se si considera che paesi artici come la Norv...

Terrorista a chi?!

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Mi rendo conto che, ogni tanto, questo blog esce dal suo seminato, e per questo credo abbia anche perso qualche follower durante il cammino (e pazienza, non sono una collezionista di follower). Mi riferisco a quando, anzichè di ambiente, di alimentazione, di momenti di felicità, mi scappanno accenni alla situazione socio-politica italiana, che felice non lo è proprio per niente. Ecco, questo è uno di quei momenti. Perchè è soprattutto dalla manifestazione di sabato scorso che ho questa specie di pensiero latente, nonostante abbia passato un domenica/lunedì pieni di gioia e di calore familiare; e ho una gran rabbia dentro. E ho voglia di parlarne. Mi fa rabbia pensare che quattro ragazzi siano chiusi in carcere perchè "con le mazze e con le pietre", per dirla alla Pertini che proprio non era un fesso qualunque, stavano difendendo la loro nostra terra dallo scempio dovuto a un progetto a dir poco folle. Un progetto che non serve a nessuno, che è un covo di infiltrazio...

L'Argentina si difende dalla Monsanto

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Ci tenevo a cominciare l'anno con una buona notizia. Avrei preferito giungesse dall'Italia ma, caso strano, non mi sono imbattuta in nessuna particolare buona notizia italiana, bensì in questa proveniente dalla città di Cordoba, a circa 650 chilomentri da Buenos Aires. immagine tratta dal web  Dei crimini compiuti da Monsanto e simili abbiamo già accennato qui , qui e qui . Che le sue pratiche dimostrino quanto poco interessi ai suoi dirigenti la salute dei consumatori, la dignità dei contadini e la tutela dell'ambiente è cosa ormai risaputa. E si fonda proprio su questa presa di coscienza,  nonché sulle proteste dei cittadini argentini, la sentenza della Sala Segunda de la Camara del Trabajo de Cordoba di un paio di giorni fa, la quale vieta alla Monsanto la costruzione di una fabbrica di mais (ma il mais non si coltivava, un tempo?) transgenico a Malvinas Argentinas, in provincia, appunto, di Cordoba. La sentenza infatti, conseguente a un rapporto svolto da Rau...

Liberi tutti (o quasi)

La notizia del giorno, anzi dei giorni, è senza dubbio il disastro che è successo in Sardegna. Tanto ci sarebbe da dire sull'ennesima tragedia, sulle eventuali responsabilità, sullo scempio idrogeologico cui stiamo assistendo da decenni, sulle morti che forse, come quelle in Liguria di un paio di anni fa, come quelle in Sicilia, come quelle in Irpinia, tanto per citarne alcune, si potevano evitare. E non basterebbe un post né tutta la voce che ho per esprimere la rabbia, la tristezza, la frustrazione. Quindi ho deciso di condividere una notizia migliore, di cui sarete altrettanto già a conoscenza e che poi, andando ad analizzare a fondo, non si discosta così tanto dall'argomento di cui sopra: sono finalmente stati scarcerati (in realtà, 29 su 30) gli ormai famosi Arctic 30 , gli attivisti di Greenpeace in carcere dal 18 settembre, accusati di pirateria e poi di teppismo, per aver assaltato pacificamente una piattaforma petrolifera russa, che stava, appunto, trivellando l...

Eyvallah - Grazie Istambul

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Sto avendo una corrispondenza abbastanza fitta con un'amica, anzi, diciamoci la verità, era piuttosto una conoscente che un'amica, di quelle persone con cui passi insieme due giorni e senti un feeling che ti spinge a restare in contatto, e non ci siamo mai scritte tanto come nelle ultime settimane. E a onor di onestà ha iniziato lei, chiedendoci sostegno emotivo, informandoci nel dubbio che i nostri media non riportassero le cose che stanno succedendo (strana supposizione...). Ah dimenticavo, Esra è di Istambul. Nell'ultima mail mi ha mandato questo video. Dice che è diventata la colonna sonora della protesta, e ne capisco il motivo. Anche perchè Esra, gentilmente, me l'ha tradotta in inglese, e io dall'inglese ve la riporto in italiano. E l'ho fatto praticamente alla lettera, quindi scusate se risulta poco poetica, non sono una traduttrce, ma quello che importa è il contenuto. GRAZIE Al vostro spray urticante e al vostro gas Al vostro randello e al vos...