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venerdì 31 ottobre 2014

Purea di fave e cicoria



Ingredienti
Fave secche senza buccia
Cicoria
Olio extra vergine di oliva

Preparazione
Mettere le fave in ammollo in acqua calda per una o due ore.
Sciacquare le fave.
Metterle in una pentola e coprirle con acqua fredda.
Portare a bollore e far cuocere finché non diventano tenere. Se manca acqua, aggiungere acqua calda. Se, al contrario, c'è troppa acqua, toglierla con un mestelino e tenerla da parte per aggiungerla eventualmente alla fine. Poco prima di spegnere, aggiungere, se si vuole, il sale (meglio se integrale).
Mescolare bene.
Nel frattempo, pulire la cicoria. Cuocerla in acqua bollente salata finché non diventa tenera.
Volendo, si può saltare in padella con un filo d'olio e peperoncino e/o aglio.
Adagiare la cicoria sulla purea di fave e condire con un filo d'olio.

Cat

mercoledì 24 settembre 2014

Muffin con broccoli


Ingredienti (per 5 muffin)

60 g di farina 00
1/2 broccolo
40 g di pecorino grattugiato
40 g di latte
1 uovo
1/3 di bustina di lievito per torte salate a lievitazione istantanea
30 g di olio extravergine di oliva
sale e pepe

Preparazione

In una terrina:
Sbattere l'uovo con una forchetta o un frustino;
aggiungere l'olio e il latte e mescolare;
aggiungere la farina setacciata con il lievito;
aggiungere il pecorino, il sale e il pepe e mescolare.

Dividere l'impasto nei pirottini da muffin adagiati in una teglia per muffin.
Cuocere in forno a 180°. Il tempo dipende dal forno; direi in media una ventina di minuti.

Cat


giovedì 16 maggio 2013

Granola con bacche di Goji



































Grazie a Luana del Goji Shop di Lindenberg ho scoperto questo splendido concentrato di antiossidanti, vitamine, sali minerali, aminoacidi essenziali, polifenoli, polisaccaridi, fibre, carotenoidi e altre sostanze bioattive: le bacche di Goji. Si possono mangiare essiccate o reidratate, da sole o con altri ingredienti. A mio avviso è un peccato cuocerle, meglio mangiarle in un'insalata di finocchi e mele verdi oppure in un dolce di grano cotto, pezzetti di cioccolato e saba o ancora in una granola da gustare a colazione o sgranocchiare durante il giorno.

Granola con bacche di Goji

Ingredienti basic:
fiocchi di cereali (in questo caso, fiocchi di orzo e farro integrali)
bacche di Goji
frutta secca (in questo caso, nocciole)
malto di riso
Non riporto le quantità perché vado sempre ad occhio. La quantità di malto usato dipende dal gusto personale. Approssimativamente, potrei dire che 1 cucchiaio di malto dolcifica due manciate di fiocchi di cereali.

Preparazione
Ammollate le bacche di Goji in una tazza piena d'acqua. Sciacquatele e asciugatele delicatamente con carta da cucina. Distribuite la frutta secca e i fiocchi di cereali su una teglia rivestita da carta forno. Tostate in forno a 180° stando attendi a non far scurire troppo gli ingredienti. Una volta tostati, versateli in una ciotola, aggiungete il malto d'orzo e le bacche di Goji. Mescolate. Versate su un tagliere rivestito di carta forno. Volendo, potete compattare la granola e usarla come base per realizzare delle barrette o dei "biscotti" con le formine. Fate raffreddare.


Cat

giovedì 21 febbraio 2013

Ricetta immangiabile, ma da rifare



Pongo 
Ingredienti:
100 g di farina
100 ml di acqua
50 g di sale
1 cucchiaino di olio
1 cucchiaino di lievito (io ho usato cremor tartaro e bicarbonato)
coloranti alimentari

Preparazione
Versate tutti gli ingredienti in una pentola dal fondo spesso. A fuoco basso, iniziate a mescolare e continuate finché l'impasto diventerà difficile da mescolare. C'è una frazione di secondo in cui si pensa di aver sbagliato tutto e di dover ricominciare. Ma in pochi minuti l'impasto sarà pronto. Versatelo su un piano di lavoro o in una ciotola e lavoratelo con le mani, senza bruciarvi. Il colorante si può aggiungere subito agli ingredienti oppure dopo la cottura. Io ho usato i coloranti rosso e blu. 
Colorante rosso = impasto rosa
Colorante blu = impasto azzurro
Colorante blu + rosso = viola

Si conserva, senza indurire, in un contenitore ermetico.





Da Filastrocche ocche ocche di Federico Roncoroni

Ieri
Bim bum bà
quattro vecchie sul sofà
una che fila una che taglia
una che fa i cappelli di paglia
una che fa i coltelli d'argento
per tagliare la testa al vento.

Oggi
Bit but bet
quattro vecchie su Internet
una che clicca una che resetta
una che naviga come una saetta
una che fa i programmi virtuali
perché vorrebbe avere una paio di ali.




Cat

mercoledì 16 gennaio 2013

Pesto di cavolfiore crudo, nocciole, mandorle, basilico e olio extra vergine di oliva, ovvero epilogo della storia di una donna che non mangiava la verdura, che poi ha iniziato a mangiare la verdura, ma il cavolfiore per favore proprio no, e che è finita per mangiarlo con piacere sia crudo che cotto



Sto pensando che forse è vero che la neve che cade da stamattina sia stata commissionata da mia figlia al nonno. Una piccola imbiancata un mesetto fa per il compleanno. E oggi un po' di più perché "nonno, questa volta fai scendere la neve che mi serve per fare il pupazzo di neve". E così, corri sulla neve con gli stivali imbottiti rosa, i pantaloni imbottiti blu, la giacca imbottita lilla e la cuffia bianca che cade sempre. Io con le mani congelate sotto i guanti di lana intenta a far rotolare una palla di neve come uno scarabeo stercorario. Lei che si butta all'indietro come una bambola atterrando dritta sul bianco soffice, esternando la sua gioia con quella risata da maschiaccio che solo lei sa fare.


Pesto di cavolfiore crudo, frutta secca, basilico e olio extra vergine ovvero epilogo della storia di una donna che non mangiava la verdura, che poi ha iniziato a mangiare la verdura, ma il cavolfiore per favore proprio no, e che è finita per mangiarlo con piacere sia crudo che cotto

Ingredienti
Cimette di cavolfiore
Frutta secca
Basilico
Olio extra vergine di oliva
Sale marino integrale

Preparazione
Tritare tutto insieme.




mercoledì 24 ottobre 2012

Il nostro ragù

Mio e di mia figlia. A noi piace proprio tanto.

Ingredienti (tutti ad occhio)
Brodo vegetale
Carota
Sedano
Cipolla
Olio extra vergine di oliva
Passata di pomodoro o pelati
lenticchie


Preparazione
Preparo il brodo vegetale.
Trito carota, sedano e cipolla. Lavo le lenticchie sotto acqua corrente.
Scaldo un filo d'olio in una pentola dal fondo spesso. Aggiungo la carota, il sedano e la cipolla tritati. Li faccio cuocere per un minutino. Aggiungo le lenticchie lavate, mescolo bene per un minutino. Aggiungo la passata di pomodoro. Mescolo. Aggiungo un po' di brodo. Mescolo. Lascio cuocere con il coperchio (o con il coperchio leggermente scostato). Aggiungo altro brodo durante la cottura, ma senza abbondare. In pratica, le lenticchie devono essere coperte di liquido, ma non eccessivamente (uno-due centimentri sopra il livello delle lenticchie). Cuocio per 30 minuti circa (vale la prova dell'assaggio). Verso tutto in un recipiente alto. Frullo leggermente con il mixer a immersione (qualche "colpetto", senza creare l'effetto "passato").

Cat

domenica 14 ottobre 2012

Biscotti con succo di mela e olio extra vergine di oliva




Ingredienti
200 g di farina bio di grano tenero di tipo 2 macinata a pietra
1 cucchiaino di lievito (cremortartaro + bicarbonato)
70 ml di succo di mela concentrato (se li preferite meno dolci potete provare con il succo di mela non concentrato; io, però, li faccio sempre con quello concentrato)
1 cucchiaio e mezzo di olio extra vergine di oliva
latte di soia non zuccherato q.b.


Preparazione
Amalgamate, a mano o con il robot da cucina, tutti gli ingredienti. Se preferite un impasto più malleabile, aggiungete un pochino di latte di soia. Se, invece, volete ottenere dei biscotti più croccanti, versate l'impasto in una teglia, compattatelo con le mani e dividetelo con un coltello per formare dei biscottoni rettangolari. Se usate il latte di soia, invece, potete realizzare delle ciambelline.
Cuocete in forno a 180° C per 15 minuti circa.





Cat

lunedì 24 settembre 2012

Sformatino di farro, lenticchie e zucca al forno



Una ricetta q.b. con tre ingredienti che amo tanto.

Ingredienti
Farro (io ho usato quello perlato, perché decorticato non riesco proprio a trovarlo)
Zucca
Lenticchie
Olio extra vergine d'oliva
Sale marino integrale (facoltativo)

Preparazione
Lavo il farro e lo metto a cuocere in acqua fredda finché non raggiunge la consistenza che piace a me.
Lavo le lenticchie e le metto a cuocere in acqua fredda finché non raggiungono la consistenza che piace a me.
Taglio la zucca a tocchetti e la metto in forno a 180° finché non diventa tenera.
Scolo farro e lenticchie e le mischio con la zucca. Condisco con olio evo, riempio degli stampi per budino o per sformatini, capovolgo e mangio.

Cat


mercoledì 19 settembre 2012

Marmellata (o dessert cremoso) di prugne secche senza zucchero


Deliziosa come marmellata, ma anche come dessert cremoso tiepido. Prossimamente vorrei provare a utilizzarla anche come dolcificante da aggiungere all'impasto di dolci senza zucchero. Si può realizzare anche con albicocche secche, fichi secchi, datteri e uvetta. Si può conservare (ma non so per quanto) versandola ancora molto calda in vasetti di vetro ermetici, lasciandoli raffreddare capovolti.

La ricetta è presa da Pasticceria naturale, senza zucchero, burro, latte e uova di Pasquale Bossarello.


Ingredienti per un vasetto
250 g di prugne secche
170 g di acqua

Preparazione
Cuocere le prugne secche con l'acqua per circa 20-25 minuti (in modo da assorbire praticamente tutta l'acqua).
Frullare.
Voilà!

Cat

domenica 2 settembre 2012

Schiacciata integrale al pesto di basilico con pomodorini ripieni di tofu




Ingredienti
250 g di farina integrale di grano tenero (qui trovate un interessante articolo sulle farine e i pani integrali)
mezza bustina di lievito di birra disidratato (che voglio sostituire con il lievito di farro essiccato)
acqua q.b.
basilico
pinoli
olio extra vergine di oliva
pomodori a grappolo medio piccoli
tofu
origano

Preparazione
Preparate la base impastando la farina con il lievito e l'acqua a temperatura ambiente o leggermente tiepida. Volendo aggiungete un po' di sale marino integrale. Coprite con un canovaccio e lasciate lievitare al riparo dalle correnti.
Nel frattempo preparate il pesto, frullando basilico, pinoli e olio extravergine di oliva.
Lavate i pomodori, tagliate la calotta, svuotateli e capovolgeteli per qualche minuto per eliminare l'acqua. Spezzettate o tritate il tofu con qualche foglia di basilico, l'origano e un pochino di olio extra vergine di oliva. Con il composto ottenuto riempite i pomodorini svuotati.
Quando l'impasto integrale è lievitato, stendetelo in una teglia leggermente oliata e copritelo con il pesto di basilico. Aggiungete i pomodorini ripieni, adagiandoli a testa in giù sulla superficie.
Cuocete in forno a 180° C (non mi ricordo quanto tempo l'ho tenuto in forno, credo al massimo mezz'ora).

Cat

lunedì 6 agosto 2012

Olio di iperico della Val di Fiemme

Tolgo il cartello Chiuso per ferie e torno sul mio amato blog con un post sulle mie vacanze in Val di Fiemme e una ricetta per un olio che cura le scottature e la pelle screpolata. Quanta emozione c'è nello scoprire ciò che la natura ci può dare. Un fiore (l'iperico) per curare la pelle, una pianta (il crespino) per schiarire i capelli più dell'acqua ossigenata.


Olio di iperico

Ingredienti
Fiori di iperico
Olio (o di lino o di girasole o di oliva o di mandorle)

Preparazione
Raccogliete i fiori di iperico. Fateli seccare all'ombra. Metteteli in un vasetto senza schiacciarli. Ricoprire con l'olio di lino (o di girasole o di oliva o di mandorle). Lasciate il vasetto al sole per un mese (riponendolo in casa la sera), agitandolo una volta al giorno. Trascorso un mese filtrate l'olio con una garza.
Non esponetevi al sole il giorno dopo aver applicato il preparato perché potrebbe creare delle macchie.


Leggenda: - (non vale la pena); * (piacevole); ** (imperdibile); FC (attività della Family Card, costo 50 euro circa a famiglia).


Base del soggiorno: Tesero (appartamenti nuovi, funzionali e spaziosi a meno di 300 euro la settimana)


Passeggiate/escursioni/attività:

- A Malga Pampeago (*) (FC), raggiungibile con la macchina, i bambini preparano il formaggio (tosella) insieme al malgaro. Animali presenti nella malga: tacchini, galline, asini, cavalli, capre, maiali. Da qui (dopo 800 m) si raggiunge (strada tutta in salita) Baita Casarina (-) (chiedere la pasta al dente, altrimenti arriva scotta. Comunque, consiglio pranzo al sacco). Da Baita Casarina parte il sentiero RespirArt (*).



- Malga Sadole (Val Sadole) (*) (FC) . Ci si avvicina percorrendo una strada sterrata e stretta per diversi chilometri. Poi si prosegue a piedi con sentiero o strada sterrata. Il malgaro mostra la preparazione del formaggio. Animali: mucche, asini. I bambini possono mungere una mucca.


- Capriana, parco giochi Prà del Manz (**), tavoli per pic-nic, sentieri (è qui che ho trovato l'iperico)

- Malga Cislon (*) ( parco del Monte Corno) (FC), si raggiunge da Trodena attraverso una strada in salita, ma adatta anche ai passeggini. Dimostrazione della preparazione del formaggio. Animali: mucche, capre. Al ritorno a Trodena (FC), presso il Centro Visitatori, i bambini possono preparare il pane integrale (il pane viene poi cotto nel forno a legna e distribuito) (**).


- Malga Agnelezza (**) (FC), si raggiunge da Molina di Fiemme. Non c'è ristorante. E' una malga da lavoro. Verso le 16 gli animali (300 capre e 80 pecore) tornano alla malga per la mungitura. I bambini possono provare a mungere una capra e bere il latte appena munto.



- Sentiero Marciò (**), dal parcheggio vicino al Centro visitatori di Paneveggio si imbocca un percorso che si sviluppa nella Foresta dei violini. Diverse attività/pannelli didattici lungo il percorso. Si passa sul ponte sospeso sopra la Forra del Travignolo.


- Val Venegia (**) da Predazzo imboccare la strada per Passo Rolle. Dopo Paneveggio si svolta a sinistra, direzione Passo Valles. Dopo 2 km parcheggi sulla destra ed imbocco Val Venegia. Lungo il percorso si incontrano Malga Venegia e Maga Venegiota.

- Laghi di Colbricon (**) da Malga Rolle prendere il sentiero n348 che porta al rifugio Colbricon e agli omonimi laghetti.

- Percorso sensoriale (*) a Moena in località Roncac

- Arrampicata alla palestra di roccia di Stava (*) (FC)

- Centro d'arte contemporanea a Cavalese (mostra degli artisti Robert Bosisio e Willy Verginer) (**) (FC)

- Visita teatralizzata al Palazzo della Magnifica Comunità (**) (FC)





mercoledì 4 luglio 2012

Confiture d'abricots à la lavande


I colori e i profumi di questa confettura mi riportano con la mente al mio viaggio in Provenza. Alle file di lavanda che costeggiano le routes de la lavande e a quelle che guidano l'occhio fino all'abbazia di Senanque. All'arancione intenso della terra del Roussillon. Al miele di lavanda mangiato a colazione in giardino, con i gatti sotto la sedia. 




Confiture d'abricots à la lavande


Ingredienti
1 kg di albicocche (peso calcolato sul frutto pulito, sbucciato e denocciolato) prese direttamente dall'albero
500 g di zucchero
1 busta di Fruttapec 2:1
qualche stelo di lavanda fresca


Preparazione
In una ciotola, amalgamate lo zucchero e il contenuto di una busta di Fruttapec. Lavate, sbucciate e tagliate a pezzetti le albicocche. Versatele in una pentola capiente, piuttosto alta. Versate anche lo zucchero e Fruttapec. Mescolate. Accendete il fuoco (fiamma vivace). Continuate a mescolare. Dal momento dell'ebollizione, fate cuocere per almeno 3 minuti, continuando a mescolare. Frullate con un mixer a immersione. Aggiungete i fiori di uno (o due) steli di lavanda. Mescolate. Versate nei vasetti (per sterilizzarli, fateli bollire per 10 minuti in acqua bollente) fino all'orlo. Chiudete con il coperchio. Rovesciate i vasetti e fateli raffreddare a testa in giù. Se non riuscite a riempire completamente un vasetto, una volta freddo mettetelo in frigo e consumatelo nel giro di qualche giorno.


Cat




venerdì 22 giugno 2012

Insalata di orzo, ceci e feta per un pic-nic al primo piano




I nostri pic-nic quotidiani:

Zoom-in: tovaglia o plaid stesi per terra, borsa da pic-nic, stoviglie da pic-nic, piattini pieni di cereali, bicchieri a rischio traboccamento, tovaglioli di carta piegati in due.

Zoom-out: distesa di gres porcellanato, asse da stiro in eterna attesa, zanzariera tirata, mobili bianchi.



Insalata fredda superveloce di orzo, ceci e feta

Cuocere l'orzo in acqua un pochino salata seguendo le indicazioni (io uso quello precotto, per cui ci metto 10-15 minuti). Scolare. Lasciare raffreddare.
Aggiungere i ceci in barattolo e la feta sbriciolata. Un filo di olio extravergine. Poi in frigo. Prima di servire aggiungere erbe aromatiche fresche a piacere.




Cat

venerdì 15 giugno 2012

Il gelato della mia infanzia, ma non ho la ricetta


"Mi spiace non ce l'ho più. Forse ce l'ha la Tilde", "Mi spiace non ce l'ho più. Forse ce l'ha l'Odilia", queste sono le risposte che mi dà mia mamma ogni volta che le chiedo una ricetta della mia infanzia, tirando in ballo delle parenti che non riconoscerei neanche se le avessi davanti in fila alla posta. Così ci si arrangia come si può. Come per questo gelato che mia mamma produceva in quantità industriali (tanto c'era sempre il freezer grande in cantina a disposizione) per gli uomini che lavoravano in campagna. C'è chi prepara la limonata, chi il budino e chi il gelato. Il gusto era sempre lo stesso. In assoluto ancora oggi il mio preferito. Un gusto che non trovo mai in gelateria. L'ho visto solo in qualche barattolino industriale etichettato come "crema fiorentina". Più semplicemente, è gelato alla crema con amaretti sbriciolati e liquore Amaretto. 
L'ho riprodotto in versione molto alleggerita, senza panna. La ricetta originale si è persa nel tempo, mentre i ricordi di quegli anni sono sempre vivi nel mio cuore.




Gelato agli amaretti in versione semifreddo alla ricotta


Ingredienti (per 5-6 coppette)
500 g di ricotta buona e cremosa
5 tuorli
100 g di zucchero
amaretti q.b.
Liquore Amaretto (4-5 cucchiai)


Preparazione
Montate con le fruste elettriche i tuorli con lo zucchero, fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungete la ricotta, gli amaretti tritati (si possono tritare anche con le mani) e l'Amaretto. Amalgamate delicatamente.
Versate in coppette monoporzione e riponete in freezer.
Prima di gustarle, fatele ammorbidire in frigorifero per almeno 30 minuti.


Cat

giovedì 7 giugno 2012

Gaufre salati



A una fiera di paese, sono tornata a casa con l'ispirazione per queste gaufre salate. All'ora della merenda, i bambini si sono rifocillati con focaccia, pane con l'olio e gaufre dolci con la marmellata. Alla vista della piastra per waffel, mi sono ricordata che nel ripiano più alto della dispensa, dietro agli accessori ancora incartati del robot da cucina, avevo riposto una piastra di questo tipo.
Così io sono tornata a casa con l'ispirazione, mentre mia figlia è tornata a casa con una macchia di marmellata di fragole sui jeans e due bachi da seta. Sì, perché lei adora gli animali, ma non dolci gattini con gli occhi luccicanti o cagnolini che ti leccano la mano. Anche quelli sì, ma non solo. Gatti con il muco sugli occhi, cani di qualsiasi dimensione, cavalli, asini, lemuri, piccioni malati, lucertole, formiche, mucche, maiali, capre, pecore, coccinelle, scarafaggi, moscerini, lombrichi, bruchi e bachi da seta. Quando avrà più potere decisionale, me la immagino cambiare la targhetta del campanello in Ostello per animali.




Gaufre salati


Ingredienti
180 g farina
50 g di burro fuso
4 uova
150 ml di latte
sale

Preparazione

Mescolate in una ciotola farina, uova sbattute, burro fuso, latte e sale.  Versate sulla piastra calda, cuocendo da entrambi i lati.



Cat

lunedì 4 giugno 2012

Risolatte al forno di Milo Cotogno





Chi è Milo Cotogno??? Ma sì, è quel folletto di Fiabiselva, che adesso vive nel Fantabosco. Quando viene in città si fa chiamare Lorenzo Branchetti, ma il suo vero nome è sicuramente Milo Cotogno. Adesso ha fatto un libro di cucina per tutti i bambini. Nella prima parte si parla di alimentazione, una sorta di Manuale delle giovani marmotte in versione cucina. Nella seconda, invece, troverete delle ricettine per delle golose merende e feste, e non solo.


Se siete interessati, la casa editrice SET, per una settimana, consente ai primi 10 lettori che vorranno acquistare il libro di poterselo portare a casa al prezzo di 11 euro anziché 15 (spese di spedizione incluse). In alternativa, potrete comprarlo a 13 euro (spede di spedizione incluse). Per usufruire della promozione, cliccate qui.
Oppure se avete la possibilità di ritirarlo a mano a Torino, cliccando qui, potrete acquistare una copia autografata del libro a 13 euro con un gadget in omaggio.


Risolatte al forno
da Piccoli gusti, Lorenzo Branchetti, Editrice SET

Ingredienti per 4 porzioni
50 g di riso originario
mezzo litro tra latte intero e panna fresca (se vi piace "pannoso" fate 250 ml di panna e 250 ml di latte, altrimenti aumentate il latte rispetto alla panna)
4 cucchiai di zucchero
cannella o buccia di limone o vaniglia o altre spezie a piacere o niente

Preparazione
Accendete il forno a 150° C. Sciacquate il riso. Dividetelo nei contenitori monoporzione (meglio se sono un po' alti). Aggiungete 1 cucchiaio scarso di zucchero in ogni contenitore. Aggiungete latte e panna, ed eventualmente spezie o limone o niente.
Cuocete in forno a 150° C per circa 2 ore  (controllate che non asciughi troppo).


Cat

martedì 29 maggio 2012

Pasta frolla per ladri



Identikit del ladro
Altezza: un metro circa
Fisico: addominali scolpiti
Occhi: da cerbiatto
Unghie: smaltate con il pennarello
Piedi: scalzi
Tatuaggi: Un sole della serie Amici Cucciolotti
Complici: Uno, barbuto



Pasta frolla per ladri
(ovvero pasta frolla preparata con tuorli sodi e quindi adatta per essere mangiata cruda dai piccoli e grandi ladri domestici), tratta dal libro delle Sorelle Simili, Pane e roba dolce, edito da Avvalardi e pubblicata con il titolo Superfrolla, tecnica con burro morbido

Ingredienti
250 g di farina 00
100 g di zucchero a velo o fine
150 g di burro morbido (lasciato a temperatura ambiente per diverse ore)
3 tuorli sodi, passati al setaccio
un pizzico di sale

Preparazione
In una ciotola, mettete i tuorli d'uovo passati al setaccio, lo zucchero, un pizzico di sale e il burro morbido. Mescolate bene. Quando è tutto amalgamato, versate la farina in un colpo solo.
Affondate le dita nella ciotola, sollevate il composto di burro, zucchero e uova e sfregate fra le dita con la farina, a piccole porzioni.
Non mescolatela e non lavoratela.
Quando la farina sarà stata assorbita, rovesciate il tutto su un tagliere. Con una spatola fatela rotolare brevemente sul tagliere. Poi riponete in frigorifero (si conserva in frigo fino a 4-5 giorni).


Cat



venerdì 25 maggio 2012

Muffin col cuore


Superata l'influenza da streptococco, voglio dedicare questa ricetta a tutte le foodblogger che vivono nelle zone colpite dal terremoto.

Alcuni consigli presi dal sito della protezione civile:

• Se sei in luogo chiuso cerca riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave. Ti può proteggere da eventuali crolli [mia annotazione: al tal proposito, sarebbe opportuno che ogni casa/condominio avesse a portata di mano una cartina in cui sono evidenziati i muri portanti. Io, nel caos, non saprei in che punto della casa trovare riparo]


• Riparati sotto un tavolo. E’ pericoloso stare vicino ai mobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero caderti addosso


• Non precipitarti verso le scale e non usare l’ascensore.
Talvolta le scale sono la parte più debole dell’edificio e l’ascensore può bloccarsi e impedirti di uscire 


• Se sei in auto, non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi o di spiagge.  Potrebbero lesionarsi o crollare o essere investiti da onde di tsunami


• Se sei all’aperto, allontanati da costruzioni e linee elettriche.  Potrebbero crollare


• Stà lontano da impianti industriali e linee elettriche. E’ possibile che si verifichino incidenti


• Stà lontano dai bordi dei laghi e dalle spiagge marine.  Si possono verificare onde di tsunami


• Raggiungi le aree di attesa individuate dal piano di emergenza comunale [mia annotazione: sarà facilmente reperibile il piano di emergenza comunale?].

• Evita di usare il telefono e l’automobile. E’ necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi




Per i muffin alla ricotta (ricetta presa qui, con qualche modifica)
Ingredienti:
250 g di farina 00
130 g di zucchero
70 g di olio di semi
120 g di ricotta
80 ml di latte
1/2 bustina di lievito per dolci
1 limone
2 uova


Preparazione:
In una terrina sbattete le uova con il latte e l'olio. 
In un'altra terrina setacciate la farina con il lievito e aggiungete lo zucchero.

Versate il composto liquido nella terrina con gli ingredienti secchi. Amalgamare bene. Aggiungere la ricotta e la scorza grattugiata del limone. Amalgamate bene.

Versate il composto negli stampini da muffin imburrati e infarinati, riempiendoli per 2/3.

Infornate in forno preriscaldato a 180° per 15-20 minuti.

Per il cuore:
Quando i muffin si saranno intiepiditi o raffreddati, tagliate la calotta e incidetela con un piccolo stampino per biscotti a forma di cuore. Cospargete la calotta con lo zucchero a velo. Disponete un cucchiaino di marmellata di fragole al centro del muffin decapitato e ricopritelo con la calotta bucata.







Un'idea per un gioco da fare insieme ai vostri figli:

Prendete delle spugnette per lavare i piatti e ritagliatele come volete (io le ho ritagliate a forma di cuore, ma anche di cerchi e di stanghette). Fatele intingere nella tempera colorata dai vostri bimbi e divertitevi a comporre dei simpatici disegni e bigliettini utilizzando gli stampini.





Cat

venerdì 11 maggio 2012

Lista della spesa per Salutiamoci: fave e piselli

Una settimana fa ho letto sul blog di Lo di un progetto (preferisco chiamarlo così anziché contest) battezzato Salutiamoci per creare un ricettario virtuale di ricette preparate esclusivamente con cibi sani, secondo le indicazioni dei medici che si occupano di prevenzione di tumori e altre malattie gravi. La tabella con gli ingredienti consigliati, permessi e vietati è stata redatta traendo spunto dal libro Prevenire i tumori mangiando con gusto sulla base delle ricerche fatte dall'Istituto Tumori di Milano.

Ogni mese un blog ospitante, partendo dal blog di Stella di Sale, che insieme a Lo e a Brii, è una delle autrici di questo progetto, raccoglierà le ricette sulla base dell'ingrediente stabilito: questo mese piselli e/o fave. Per avere informazioni più dettagliate, vi rimando a Stella di Sale.



Quello che spero di imparare da questo progetto:
- cucinare piatti gustosi con alimenti sani;
- eliminare o almeno ridurre al minimo gli alimenti della colonna di sinistra della tabella (alimenti vietati). La lotta più dura (in questo momento, direi utopica) sarà riuscire a eliminare latte, formaggi, miele e zucchero di qualsiasi tipo. A tale proposito, chiedo il vostro aiuto per riuscire ad appagare quella perenne voglia di dolce senza utilizzare lo zucchero.

Potete seguire il progetto anche su facebook, cliccando "Mi piace".




Frittedda


Ingredienti per 3 o 4 persone 


5-6 carciofi
1 kg circa di piselli freschi (pesati con il baccello)
1 kg circa di fave (pesate con il baccello)
finocchietto selvatico (in alternativa semi di finocchio o menta)
sale (non raffinato)
olio extra vergine di oliva


Preparazione
Pulite i carciofi togliendo le foglie più dure, le punte e l'eventuale "fieno". Tagliateli in quattro.
Sgranate i piselli.
Sgranate le fave (se le fave sono piccole potete usarle con il baccello senza sgranarle, in questo caso tagliate il baccello a pezzetti).
Lavate il tutto, scolate.
In una pentola mettete i carciofi, i piselli, le fave, il sale, il finocchietto selvatico a pezzettini (o i semi di finocchio). Se non lo trovate, potete usare anche la mente, ma dovrete aggiungerla all'ultimo.
Aggiungere olio di oliva extra vergine.
Cuocere a fuoco basso con coperchio (15-30 minuti). mescolando o "scuotendo" la pentola senza aprire il coperchio.




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Torta di carote

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