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sabato 14 gennaio 2012

Calzoncelli. Cosa c'è dentro? Domanda universale.


Cosa c'è dentro. Me lo chiedo guardando questi calzoncelli. Oppure guardando quella signora con la cuffia di lana beige e il giaccone oversize nero che passeggia con il suo Biscotto. O, ancora, guardando la soffice schiuma bianca che deborda dalla vasca da bagno.  Già, quella simil pannamontata chimica in cui ho immerso mia figlia pensando di regalarle dei bagni principeschi. Ma dentro cosa c'è? E in quell'olio per bambini che vendono anche in farmacia? C'è voluta la dermatite atopica per farmi aprire gli occhi sugli INCI (ingredienti dei cosmetici). Con l'aiuto del biodizionarioi prodotti che stanno stavano in equilibrio sul bordo della vasca si sono colorati di bollini rossi. Questo via, questo via, questo via; cestino tutto. Mi immergo nei forum di Promiseland e Saicosatispalmi. Il bubblebath rosa di barbie diventa un barattolo bianco di amido di riso un panetto di sapone d'Aleppo. L'olio "estremamente delicato" per bambini alla Paraffinum liquidum viene per direttissima sostituito dall'olio di vitamina E pura di Vea.  L'aceto bianco spodesta l'ammorbidente e il detergente per il bagno, per la cucina e per i pavimenti. 


Sintetizzo qualche spunto trovato qui (ma vi consiglio di leggere l'intero articolo qui)
Per i neonati:  fino ai 6-8 mesi non hanno bisogno di alcun prodotto pulente. Utilizzare acqua (addizionata con un po’ di sale marino integrale da cucina, perché durante l'immersione 
l’organismo perde sali minerali) e un po’ di amido di mais (possibilmente da agricoltura biologica), sia per il corpo sia per i capelli.  
Per i bambini dagli 8 mesi in avanti si possono usare prodotti pulenti in quantità ‘davvero’ 
modiche (può bastare del sapone di Marsiglia puro sia per il corpo sia per i capelli o una saponetta delicata alla Calendula come quella Weleda e se proprio ne sentite il bisogno uno shampoo e un olio o crema per il corpo)   purché siano prodotti sicuri al 100%.  
Indichiamo qui di seguito una serie di marche, che hanno alla base della loro filosofia produttiva il rifiuto di qualsiasi componente chimico, petrolchimico, sintetico: i loro prodotti sono davvero ‘naturali’ e presentano tra  i componenti principali sostanze derivate da coltivazioni biologiche o biodinamiche:  WELEDA,  SANOLL. WALA, LOGONA, LINEA TAUTROPFEN, ORGANIC CHILDREN, FLORA, ANTHYLLS, APODEA.




Calzoncelli con ripieno di ceci, cioccolato, cacao, caffè, cannella, buccia di limone e rum


Ingredienti
Per la pasta:
350 g di farina 00
150 g di zucchero
buccia di limone grattugiata
1-2 uova
mezzo bicchierino di olio evo
mezzo bicchierino di vino bianco o spumante dolce


Per il ripieno:
250 g di ceci (o castagne) lessati (pesati senza pellicina)
100 g di cioccolato fondente (fuso)
100 g di zucchero
30 g di cacao amaro
3 tazzine di caffè amaro
latte
1 pizzico di cannella 
limone (o arancia) non trattato
1 tazzina di Strega o Rum


olio evo per friggere
vin cotto o miele per condire


Preparazione:
Impastare gli ingredienti della pasta. Coprire con una pellicola e tenere da parte.
Mettere i ceci (o le castagne) in una pentola con una noce di burro e la buccia di limone e coprire a filo con il latte. Cuocere lentamente finché il latte non viene assorbito. Frullare.
Aggiungere il resto degli ingredienti e amalgamare bene. Lasciare riposare per qualche ora.
Tirare la pasta in una sfoglia. Distribuire il ripieno a mucchietti. Ricoprire con altra pasta. Ritagliare come mezzelune o cerchi o a piacere. Sigillare bene i bordi di ogni calzone con una forchetta.
Friggere in olio evo bollente. 
Scaldare il vin cotto o il miele e ricoprire i calzoncelli.


Cat





martedì 3 gennaio 2012

Off Topic. Pane all'uvetta della Vigilia.




Sicuramente O.T. visto che tra poco arriverà la Befana che tutte le feste se le porta via, ma così buono che voglio postarlo ugualmente.
Per fortuna la tradizione vuole che per la Vigilia si osservi una sorta di digiuno. Giusto un po' di pane preparato con un etto di olio da usare per fare una semplice scarpetta nell'olio; delle semplici pizzette di semplice farina e acqua e lievito, fritte quel tanto che basta, e un anemico riso con burro e grana padano .
Meno male che per la Vigilia si mangia in bianco. 


Ingredienti per due pagnottelle
500 g di farina 00
250 g di uvetta sultanina
100 g di olio evo
1 bustina di lievito di birra disidratato (che lievita fuori dal forno)
200 g di acqua
10 g di sale

Preparazione
Ammorbidire l'uvetta in acqua tiepida per 30 minuti. Setacciare il lievito con la farina. Aggiungere l'olio e l'uvetta scolata e strizzata. Aggiungere poco alla volta l'acqua a temperatura ambiente e impastare. Aggiungere il sale e continuare a impastare per almeno una quindicina di minuti. Dividere l'impasto in due. Coprire con uno strofinaccio e lasciare lievitare per almeno 1 ora e mezza.
Disporre le due pagnottelle sulla leccarda rivestita di carta forno. Cuocere in forno per 1 ora a 180°.

Cat

venerdì 19 giugno 2009

Torta di Vigolo Marchese


Vigolo Marchese, pur essendo una piccola frazione (di Castell'arquato), vanta una chiesa romanica e una torta i cui ingredienti, si narra, sono gelosamente custoditi dagli abitanti del posto. O forse sono stati gelosamente custoditi fino all'avvento di internet... Questa che riporto è l'unica ricetta che google ha trovato per me (la ricetta è di Barbara). Per alleggerirmi la coscienza, ci tengo a dire che se la ricetta fosse arrivata nel mio taccuino dalle confidenze di una nonna del posto l'avrei custodita gelosamente a mia volta.
Premessa a parte, è buonissima!
Torta di Vigolo Marchese
Ingredienti
Per la pasta
200 g farina
100 g zucchero
100 g burro
1 uovo intero
sale
1 cucchiaino di lievito

Per la crema
5 tuorli
200 g zucchero a velo
100 g burro
100 g cacao, di cui 50g amaro e 50 g dolce "e altri 30 g di zucchero"

Preparazione
Per la pasta:
"Unire gli ingredienti e cuocere a 180/200° per 25 min. e poi lasciare il forno acceso". Ho, pertanto, unito tutti gli ingredienti (ho usato il burro a temperatura ambiente) senza sfarinare. Ho impastato e, senza far riposare la pasta, ho allargato con le mani la pasta in una tortiera da 24 cm di diametro (ma credo vada bene anche da 26 cm). A questo punto ho proseguito con la cottura in bianco a 180° per 25 minuti. Non so se la base vada cotta con carta forno + legumi/riso/pesini di porcellana. Io l'ho semplicemente rivestita di carta d'alluminio (l'ho visto fare da De Riso!), ma poiché c'è del lievito nell'impasto (o perché la carta d'alluminio da sola non fa un "tubo"!), la mia base ha lievitato perdendo la classica forma "conteniva". La prossima volta proverò con una cottura normale e quando verserò la crema proverò a tenermi un centimetro lontano dal bordo.
Per la crema:
"Unire il tutto e riempire la pasta con la crema; cuocere in forno per 10 min. poi spegnere e lasciare dentro la torta finché fa la crosticina. La parte più interna della crema non deve seccare". Ho mescolato con le fruste elettriche tuorli e zucchero, poi ho aggiunto (sempre usando le fruste) il burro morbidissimo e poi i due tipi di cacao. E infine "altri 30 g di zucchero" (semolato).
Cat

sabato 1 novembre 2008

Li cicc cuott p' l'aneme 'li muort


Nonostante confesso di non essere riuscita a resistere alla tentazione di intagliare un ghigno sdentato in una piccola zucca che avevo in casa, la festa di Halloween mi scivola addosso con alquanta indifferenza.
E in questi giorni fatti di mazzi di crisantemi, voglio condividere la ricetta di un dolce tradizionale che viene preparato alla Vigilia del giorno dei morti nel paese di mia suocera, Deliceto, nel Subappennino meridionale: Li cicc cuott p' l'aneme 'li muort, ovvero il grano cotto in onore delle anime dei defunti.

Ingredienti
Grano
Chicchi di melograno
Pezzetti di cioccolato
Gherigli di noci
Vincotto

Preparazione
Lavate il grano, scolatelo e mettetelo in una pentola di acqua fredda (il grano deve essere ricoperto abbondantemente). Dal momento dell'ebollizione, lasciate cuocere per 25 minuti. Lasciate raffreddare nella pentola senza togliere l'acqua (potete lasciarlo riposare anche tutta la notte).
Scolate il grano (in teoria l'acqua rimasta dovrebbe essere ormai poca), aggiungete pezzetti di cioccolato, chicchi di melograno e gherigli di noci. Versate il vincotto sopra al composto e mescolate.

Cat

sabato 5 gennaio 2008

Anvein (ovvero anolini piacentini ovvero gli anolini della mia famiglia)






Come in una catena di montaggio, gli anolini venivano preparati nella mia casa in campagna tre volte l'anno: Natale in primis, e poi San Giuseppe e San Fiorenzo, i patroni locali. Chi girava la manovella dell'Imperia, chi allineava i mucchietti di ripieno sulla sfoglia, chi li tagliava (sempre con lo stampo della foto, appartenuto alla mia bisnonna), chi (mio padre) li allineava sui vassoi. L'anolino evoca in me così tanti ricordi... E se oggi molte delle persone di allora non ci sono più (anche se la loro memoria scalda sempre il mio cuore), la tradizione continua e anche questo Natale sulla tavola non potevano mancare i nostri anvein.



Ingredienti per 10-12 persone:

Per il ripieno:
4/5 pugni di pangrattato,
una noce di burro,
acqua salata q.b.,
noce moscata,
1 chilo circa di parmigiano o grana padano grattuggiato (o metà grana padano e metà parmigiano reggiano),
3 uova

Per la pasta:
1 chilo di farina, 10 uova

Preparazione
Preparate la pasta usando un uovo per ogni etto di farina. Formate una palla e lasciatela riposare sotto un canovaccio.

Preparate il ripieno: ponete il pangrattato in una zuppiera grande, aggiungete una noce di burro e la noce moscata.
Scottate il pane grattuggiato con un pochino d'acqua bollente e impastate per ottenere un composto abbastanza compatto. (Nella foto, la consistenza del pangrattato dopo che è stato scottato).
Aggiungete il formaggio e le uova e impastate.



Dividete il ripieno in tante biscioline che vi serviranno per distribuire il ripieno sulla sfoglia.




Tirate la sfoglia (fino ad arrivare a passarla due volte nel penultimo buco della macchinetta).

Disponete in fila piccoli mucchietti di ripieno sulla sfoglia.


Ricoprite con un'altra sfoglia e premete con le dita attorno ad ogni mucchietto per eliminare l'aria all'interno della sfoglia.


Procedete con il "taglio" degli anolini. Poi disponeteli su dei vassoi e metteteli in freezer (noi li abbiamo sempre surgelati...). Quando saranno belli freddi (dopo almento mezzora) potete infilarli in sacchetti da freezer e rimetterli a congelare.

Si servono con brodo di cappone e manzo.

Cat

sabato 20 ottobre 2007

Torta della Madonna (ovvero Torta di Compleanno di Mio Fratello)





Ci sono cose che in una famiglia si tramandano di generazione in generazione. Può essere un copriletto fatto ad uncinetto da una nonna, può essere una scatola piena di lettere o può essere una ricetta scritta su un foglio di quaderno:





Per la pasta:

500 gr di farina 00
500 gr di fecola
450 gr di zucchero
450 gr di burro morbido
7 tuorli
2 bustine di lievito per dolci

Per il ripieno:
500 gr circa di marmellata di albicocche
cacao
250 gr di mandorle
2 albumi
150 gr di zucchero a velo
amaretti
liquore Alkermes (o altro liquore dolce)


Preparazione
Preparare la pasta amalgamando burro morbido, tuorli e zucchero. Poi aggiungere farina, fecola e lievito. Metterla in frigo a riposare per qualche ora o anche per tutta la notte. Tritare le mandorle e farle tostare in una padella con un cucchiaio di zucchero e una noce di burro. Lasciare raffreddare.

Montare 2 albumi insieme a 150 gr di zucchero a velo e poi aggiungere le mandorle tritate.

Prendere la pasta e procedere come segue:


1 - foderare una tortiera con uno strato di pasta (la pasta è delicatissima quindi non preoccupatevi se si rompe) cercando di salire lungo i bordi;

2- stendere uno strato di marmellata di albicocche

3- stendere uno strato di pasta

4- stendere la fiocca con le mandorle

5- ricoprire tutta la superficie con gli amaretti inbevuti nell'Alkermes

6- stendere un ultimo strato di pasta.


Infornare a 160° per un'ora.



La torta della foto è una Torta della Madonna in miniatura poiché ho dimezzato le dosi della pasta. In realtà la torta deve essere alta il doppio rispetto a quella della foto (quindi gli strati di pasta non devono essere sottili, ma devono essere spessi almeno 1 cm).

Cat



Torta di carote

Ingredienti per una teglia da 22 cm 80 g di burro fuso lasciato raffreddare 80 g di mandorle tritate con un cucchiaio di zucch...