Questo è uno spazio in cui raccoglierò una parte del mio mondo, quello dedicato alla mia passione per la cucina, in generale.
Sarà sempre in divenire perchè sono sempre alla ricerca della variante, del meglio... di altro.

Luisa

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venerdì 5 aprile 2019

Galatopita

Qualche giorno fa ho provato una nuova ricetta dolce greca a base di semolino.
Ottima e veloce ve la trascrivo tale quale dal Blog Mangiare Greco. A seguito nelle CONSIDERAZIONI, le mie piccole modifiche.

Ho utlizzato uno stampo a cerniera quadrato di 24cm X 24cm.
Ingredienti: 
per una pirofila di 18  x 27 cm
  • 1 litro di latte fresco intero
  • 130 gr. di semolino
  • 150 gr. di zucchero semolato
  • 65 gr. di burro
  • 3 uova
  • essenza o un baccello di vaniglia
  • zucchero a velo e cannella in polvere per la superficie
Procedimento:
Portare il burro e le uova a temperatura ambiente.
In una pentola versare il latte a scaldare senza portarlo a ebollizione.
Se avete il baccello di vaniglia, inciderlo per il lungo, raschiare i semi con un coltello e metterli nel latte. Se avete l'essenza versare un cucchiaino.
Aggiungere il burro ammorbidito, lo zucchero, mescolare e successivamente versare il semolino a pioggia mescolando sempre per evitare che si creino grumi.

Quando il composto comincia a rapprendersi, praticamente quando comincia a diventare una sorta di polenta un po' liquida ritirare dal fuco.
Sbattere le uova e versarle nella polentina poco alla volta mescolando. Accendere il forno a 180 gradi.

Versare il composto in pirofila e livellarla bene. Infornare per un'ora e togliere quando la superficie sarà ben dorata. Se vedete che scurisca troppo, coprire con la carta di alluminio e continuare la cottura.

Togliere dal forno e lasciare raffreddare. Cospargere la superficie di zucchero a velo e cannella. 
CONSIDERAZIONI
Ho scaldato e sciolto insieme rima il latte con il burro, poi ho aggiunto lo zucchero come indicato.
Ho versato il semolino a pioggia e ho cotto mescolando con la frusta finchè il composto è diventato leggermente denso. Ho tolto dalla fiamma e aggiunto le uova.
Ho cotto a forno ventilato a 180°C per 45 minuti, fino a doratura della superficie. Già a 35 minuti di cottura il dolce era pronto ma non dorato.
Ho servito freddo spolverizzato con poca cannella.

Ottimo e delicato. Veloce da preparare e non troppo dolce.

domenica 4 giugno 2017

Tiropsomo ovvero torta salata greca alla feta

Sfogliando il numero di giugno 2017 del mensile Sale & Pepe ho trovato una ricetta greca che mi ha incuriosito e che non conoscevo a base di feta.
In Quaresima la feta viene sostituita con 200g di olive nere denocciolate e origano.
INGREDIENTI
tortiera a cerniera da 28cm di diametro

250g farina
1 bicchiere di olio extravergine di oliva (180g) (130g)
1 bicchiere di latte intero (200g)(140g)
1 bustina di lievito in polvere per torte salate
500g di feta
4 uova medie
sesamo (o fette biscottate sbriciolate)
sale
olio per ungere la tortiera

Portate il forno ventilato a 220°C. 
Mescolate nell'impastatrice la farina con il lievito, il latte, le uova, un pizzico di sale e l'olio aiutandovi con il braccio da frolla. Per ultimo aggiungete la feta sbriciolata finemente con le mani.
Ungete lo stampo e ponete sul fondo un disco di carta da forno.
Versate il composto nella tortiera e spolevrizzate con abbondante sesamo.
Infornate e cuocete per 35 minuti.
Sfornate e lasciate intiepidire prima di sformare. 

CONISIDERAZIONI
Le dosi di olio e latte erano molto imprecise. Utilizzando un bicchiere da acqua io le ho pesate ed ho ottenuto un impasto molto idratato, simile a quello di una torta.
In cottura non ci sono stati problemi e il risulato è stato ottimo ma dalla ricetta l'impasto era molle ma lavorabile: nel mio caso no.
Nella foto del giornale la foccaccia era servita in piccoli cubetti, noi l'abbiamo mangiata a spicchietti: ci è piaciuta più a temperatura ambiente che tiepida, al primo assaggio.
La consistenza è simile a quella di una torta salata: i pezzetti di feta devono sentirsi ed esere visibili.

CONSIDERAZIONI 2
Ho fatto una seconda prova variando i 2 bicchieri di olio e latte: 130g di olio con 140g di latte. L'impasto è risultato morbido ma leggermente più consistente della prima volta.
A mio parere, dopo la cottura, stessi tempi e temperatura, questa seconda versione è perfetta, migliore.
L'abbiamo consumata a temperatura ambiente, tagliata a picco losanghe.


domenica 20 settembre 2015

Tiganites: frittelle greche

Qualche giorno fa mi sono imbattuta in una ricetta che potrebbe essere l'antenata dei più famosi pancakes americani: le tiganites greche.
La ricetta proviene dal blog Mangiare Greco.

Vi trascrivo la ricetta e a seguire le mie considerazioni.

INGREDIENTI
(8-10 frittelle)

130g farina 0
130g latte  a temperatura ambiente
1 uovo intero medio
1 noce grande di burro ammorbidito
1/2 cucchiaino lievito in polvere
1 cucchiaino zucchero semolato
un pizzico sale fino
poca scorza arancia grattugiata
olio arachidi per friggere o poco burro

DECORO*

miele di acacia
cannella in polvere

zucchero semolato
gherigli di noci
semi di sesamo
yogurt greco
formaggio semi stagionato a scaglie

PROCEDIMENTO

In un bricco mescolate con la frusta il latte a temperatura ambiente o quasi tiepido con il burro, l'uovo e lo zucchero. Versateli in una ciotola in cui avrete messo in precedenza la farina, la scorza di arancia, il lievito in polvere e un pizzico di sale fino.
Mescolate con la frusta fino ad ottenre una pastella liscia, senza grumi, poco più densa di quella da crepes.
Lasciatela riposare coperta per una decina di minuti.
Scaldate una padellina antiaderente con un velo di olio di arachidi. Mantenendo la temperatura del fuoco non troppo alta versate un cucchiaio abbondante  di pastella.
Si allargherà leggermente: cuocete al massimo un minuto per lato, girando ciascuna frittella appena si formeranno dei buchini sulla superficie ancora cruda.

Servite calde con miele di acacia e cannella in polvere.

CONSIDERAZIONI

Queste frittelle sono molto delicate e facili da fare ma bisogna fare attenzioni a mantenere unta la padella e non troppo alta la fiamma.
Rispetto a un classico pancake sono più leggeri e profumati.
*Nella ricetta originaria venivano serviti con semplice zucchero ma io ho preferito il classico miele e cannella come per i loukoumades.
Potete anche arricchirli con gherigli di noci o semi di sesamo leggermente tostai oppure aggiungere yogurt greco ma anche formaggio semi stagionato a scaglie.








sabato 11 aprile 2015

Cena Greca: quarto appuntamento del ciclo Ops & Golagioconda

Ieri sera si è concluso il ciclo di cene e lezioni "Il Mondo a Tavola" in collaborazione con OPS e Golagioconda.
Ecco il menù della cena dedicata alla Grecia.

Zaziki (salsa di yogurt alle erbe)
Melitzanosalata (purè di melanzane condito)
Ktapòdisalata (insalata di polpo all’aceto)
Polpettine di patate e feta
Bourekakia (mezzelune farcite alla feta)

Ouzo

Pita greca fatta in casa

 


Mussakà tradizionale (sformato di melanzane e carne)
Horiàtiki (insalata greca classica con feta)

LOUKOUMADES con miele, semi di sesamo e cannella


 Colgo l'occasione per ringraziare tutto l staff di Ops e Golagioconda per la preziosa collaborazione.

OpS è il ristorante situato dentro al Centro Commerciale Coop di Ponte a Greve (Viuzzo delle case nuove, Ponte a Greve Firenze, tranvia fermata Nenni Torregalli)
Prenotazione obbligatoria al 3287078084 cristiano@sicrea.eu o 3483517722 m.izzo@sicrea.eu
Organizzazione Gola Gioconda associazione

lunedì 18 novembre 2013

Involtini di vite in salsa all'uovo e limone: Dolmadakia avgolemono

Involtini di vite: Dolmakia by fugzu
Involtini di vite: Dolmakia, a photo by fugzu on Flickr.
Eccovi una ricetta tratta dal libro LA CUCINA GRECA, Ed. Ponte alle Grazie, il lettore goloso, dell'amico Chef Jean Michel Carasso.
Sono la versione delle foglie di vite farcite che va servita calda, come secondo.
La ricetta è a pagina 61.

INGREDIENTI
(6 persone)

30 foglie di vite fresche o in salamoia
le foglie di vite per foderare il fondo della pentola
400g macinato maiale
150g riso bianco lungo (originario)
1 cipolla bianca media (rossa)
2 spicchi aglio
un mazzetto prezzemolo fresco
1 rametto aneto
un pizzico di chiodi di garofano in polvere
1/2 cucchiaino di Pepe di Caienna in polvere
olio extravergine di oliva
50g burro fuso
sale, pepe qb

PER LA SALSA
2 uova intere
il succo di 1 limone e mezzo
250g brodo
poca farina a piacere

PROCEDIMENTO

Fate un trito con cipolla e aglio e fatelo appassire in una padella con l'olio di oliva.
Aggiungete la carne, il riso, il prezzemolo e l'aneto tritati, le spezie, sale, pepe e un po' di acqua.
Una volta a ebollizione lasciate cuocere, facendo evaporare l'acqua, a fuoco vivo per 10 minuti (il riso finirà di cuocere dentro gli involtini, assorbendo i profumi di tutta la preparazione).
Lasciate intiepidire.

Sciacquate le foglie di vite in salamoia oppure scottate brevemente quelle fresche e posizionatele su un piano cercando di asciugarle leggermente.
 Foderate il fondo di una ampia pentola con le foglie di vite più sciupate.

Preparate gli involtini stendendo ciascuna foglia di vite sul piano di lavoro con la parte più ruvida verso di voi.
Mettete in ciascuno un cucchiaino di ripieno pressandolo leggermente.
Avvolgete partendo dal basso, poi chiudete le due estremità e concludete il piccolo "sigarino" posizionandolo stretto stretto nella pentola vicino agli altri.

Una volta che li avrete preparati tutti irrorateli con il burro fuso e copriteli completamente con il brodo caldo.

Copriteli con un coperchio pesante e cuoceteli a fiamma molto basa, senza toccarli per un'ora e 10 minuti.
Dieci minuti prima della conclusione della cottura preparate la salsina calda.
Mescolate le uova con il succo di limone. Versate il tutto in un pentolino con l'acqua a bollore mescolando sempre con una piccola frusta.
Per velocizzare l'addensamento aggiungete eventualmente un pochissima farina.
Una volta pronta la salsa servitela subito irrorata sugli involtini.

CONSIDERAZIONI


Non è un piatto difficile ma l'importante è avere delle buone foglie di viti. Le mie erano in salamoia e di origine greca: così buone che non le ho dovute neanche lavare e, con un po' di attenzione, quasi nessuna era sciupata.


Ho preparato solo mezza dose di salsa calda ma mi sono aiutata con pochissima farina per addensarla più velocemente.

Questi involtini sono i preferiti di mio figlio, erano talmente buoni, leggeri e profumati che alla fine ci siamo litigati anche le foglie sul fondo della padella e le ultime gocce di salsa acidula e giallastra, pur avendone preparati 48 mini!


CONSIDERAZIONI 2

Tempo fa prerai questa stessa ricetta ma non avendo le foglie di vite, avvolsi gli involtini con foglie sbollentate di cavolo. Vi posso dire che la foglie di vite fa la differenza e da' quel sapore in più che rende questi involtini davvero speciali.

venerdì 14 dicembre 2012

Involtini di cavolo verza alla greca

involtini di cavolo alla greca by fugzu
involtini di cavolo alla greca, a photo by fugzu on Flickr.
Adro la cucina greca e in particolar modo gli involtini di foglie di vite. Purtroppo pur abitando a Pistoia zona di vivai è praticamente impossibile trovare foglie di vite fresche non trattate o in barattolo, in salamoia.
Stanca di aspettare e cercare ho provato a fare gli involtini utilizzando del cavolo verza, usando uan ricetta di Dolmakia di vite dell'amico Chef Jean Michel Carasso.
Il risultato è stato ottimo ma non speciale perchè mancava il retrogusto dato dalle foglie di viti.

INGREDIENTI
(30 pezzi)

30 pezzi di foglia di verza + altre per foderare il fondo della pentola
400g macinato maiale
150g riso Originario
1 cipolla rossa tritata finemente
2 spicchi di aglio tritati
un po' di prezzemolo fresco tritato
un po' di aneto secco
4 chiodi di garofano macinati
1/2 cucchiaino di pepe di Giamaica macinato
olio extravergine di oliva
50 g burro
sale, pepe

SALSA
1 uovo intero
succo di un limone grosso
125g brodo

PROCEDIMENTO

In una ampia pentola appassite nell'olio, il trito di aglio e cipolla.
Aggiungete il macinato, soffriggete qualche minuto poi unite anche il riso , l'aneto, le spezie, il prezzemolo tritato, sale e pepe.
Fate rosolare leggermente il tutto poi aggiungete un bicchiere di acqua.
Cuocete a fuoco vivo per circa 10 minuti, finchè il liquido sarà evaporato.
Versate in una ciotola e fate raffreddare o almeno intiepidire.
Riempite la stesa pentola con acqua e scottate per pochi minuti le foglie di verza private della eventuale costa centrale dura.
Posizionate le foglie su un canovaccio con la parte ruvida verso l'alto.
Foderate il fondo della stessa pentola, svuotata dall'acqua, con altre foglie di verza cruda.

Fate gli involtini utilizzando porzioni di foglie grandi circa 10cm.
Riempite con un cucchiaio abbondante di ripieno e chiudete a sigaro, ricordandovi di arrotolare fino a metà poi piegare verso l'interno i bordi laterali e concludere il rotolino, ormai ben sigillato.
Mettete gli involtini nella pentola ben accostati, irrorateli con i 50g di burro fuso, poi copriteli a filo con dell'acqua.
Procedete alla cottura con il coperchio a fiamma bassa,per circa un'ora, senza aprire ne muoverli in alcun modo.
Pochi minuti prima della conclusione della cottura preparate la salsa sbattendo l'uovo con il succo di limone.
Scaldate il brodo a bollore e versate a filo nel composto di uova e succo di limone, mescolando con una frusta.
Trasferite la salsa in un pentolino e cuocetela a fiamma bassissima , mescolando continuamente con la frusta, fino a quando si addenserà leggermente diventando cremosa.
Posizionate gli involtini su un piatto di portata e irrorateli con la salsa.
CONSIDERAZIONI

Come ho scritto nell'introduzione se avessi avuto le foglie di vite avremmo respirato davvero aria greca ma anche così sono ottimi.
Altra mia licenza d'autore è stato utilizzare cipolla rossa toscana e non cipolla bianca e il riso originario e non un riso lungo, forse più adatto.
Se avete la fortuna di procuravi le foglie di vite fate questa ricetta assolutamente! Vi basterà sostituire il tipo di foglie. Grazie JM!

martedì 10 luglio 2012

MONDO CARTOCCIO: con verdura e feta o verdura e filetto di pesce

cartoccio verdura e feta by fugzu
cartoccio verdura e feta, a photo by fugzu on Flickr.
Qualche tempo fa mi sono dedicata a delle prove di cottura nel cartoccio.
Ho utilizzato carta stagnola ma volendo potreste usare anche carta da forno ma, a mio parere, il risultato sarebbe leggermente diverso.

Pochi giorni fa l'amico Chef Jm ha proposto su Fb un cartoccio con la feta: ho deciso quindi di provarlo subito con qualche piccola variazione.
CARTOCCIO con filetto di PESCE
(4 persone)

pomodorini rossi
2 patate medio/grandi
1 grosso filetto di pesce (alto, senza pelle e spinato)
1 scalogno
capperi dissalati
olive (meglio nere senza nocciolo)
sale, pepe
origano
qualche rametto di timo
olio extravergine di oliva

PROCEDIMENTO

Accendete il forno ventilato a 170°C e preparate dei pomodorini e le patate tagliate a fettine, stendetele vicine ma non sovrapposte, su una teglia foderata di carta da forno e condite solo con sale, pepe, poco origano e un filo di olio
Cuocete rosolando e asciugando per circa un'ora facendo attenzione a non bruciarli.

Una volta cotti estraete la teglia dal forno e mettetela da parte.

Tagliate lo scalogno a fettine sottili. Dissalate i capperi e tagliate a metà le olive..
Tagliate quattro rettangoli grandi di carta stagnola e aiutandovi con una spatola , posizionate nella parte centrale le fette di patate leggermente sovrapposte, formando una base per la porzione di filetto.
aggiungete qualche filo d scalogno, 1/4 dei pomodori, le olive, i capperi. concludete con una piccola spolverata di origano o un rametto di timo e un filo di olio.
 
Chiudete ciascun cartoccio avvicinando i lembi apposti e posizionate su una teglia da forno.
Infornate solo poco prima di mangiare avendo l'accortezza cuocere a 200°C forno ventilato per 10 minuti e servire subito , appena pronto.

CONSIDERAZIONI

Noi adoriamo i pomodorini e le patate cotte in forno a fettine ma bisogna davvero fare attenzione perchè quando iniziano a colorirsi in breve da ottime e caramellate possono essere irrimediabilmente bruciati.

Vi consiglio di cuocere solo 10 minuti e sfornare subito i cartocci perchè lasciandoli anche poco di più continuerebbe la cottura anche a forno spento, con i vapori interni e il contenuto perderebbe di colore, consistenza e sapore.

CARTOCCIO con FETA

(4 persone)

pomodorini rossi
2 patate medio/grandi
3 confezioni da 200g di feta
1 cipolla rossa
capperi dissalati
olive (meglio nere senza nocciolo)
sale, pepe (poco)
origano
olio extravergine di oliva

PROCEDIMENTO


Il procedimento è simile a quello per il cartoccio di filetti di pesce, stessi i tempi e le cotture in forno.
Al posto dello scalogno utilizzate la cipolla rossa tagliate a fettine sottili.
Porzionate la feta in 4 blocchetti di dimensioni simili.
Non salate le verdure o salate poco perchè la feta è già saporita.
CONSIDERAZIONI 2

Ottima anche la variante con la feta, penso che sarà speciale anche un cartoccio solo di verdure, semplicemente aumentando le dosi e stratificando patate, pomodori, cipolle, olive, capperi.
La consistenza della feta, una volta passata in forno è davvero unica, non si scioglie ma diventa mole e leggera: ricordatevi comunque che è saporita e sazia molto di più di un filetto d pesce di pari dimensione.

giovedì 29 marzo 2012

Koulourakia tis lambris (Κουλουρακια της λαμπρης): biscotti di Creta

Questa è una ricetta pasquale cretese. In origine questi biscotti hanno la forma di torcetti o spirali a "S".
Dal numero di marzo 2008 della rivista "La Cucina Italiana".

INGREDIENTI

(80 biscotti - 3 teglie)

500g farina 00
150g zucchero semolato
125 g burro
100g latte caldo
2 uova (per impasto)
1 uovo (per lucidatura prima di cuocere)
essenza di vaniglia o semi di 1/2 bacca vaniglia
1 fialetta acqua di fiori d'arancio
un pizzico di sale

PROCEDIMENTO


Lavorate il burro con lo zucchero, la vaniglia e l'acqua di fiori d'arancio, fino ad ammorbidire e rendere l'impasto chiaro.
Aggiungete poi i tuorli.
Montate gli albumi con un pizzico di sale.
Aiutandovi con una spatola incorporate gli albumi montati alla crema di burro.
Un po' alla volta incorporate la farina setacciata. Solo una volta assorbita tutta aggiungete il latte caldo e impastate bene fino ad ottenere un impasto morbido e leggermente cedevole ma non appiccicoso.
Mettete questa pasta lucida tra due fogli di carta da forno e stendetela con delicatezza fino allo spessore di 1/2 centimetro.
Foderate le teglie di carta da forno e posizionate i biscotti della forma desiderata, non troppo distanti ( la pasta si muove pochissimo in cottura).
 
Sbattete bene un uovo intero e spennellate abbondantemente la superficie dei biscotti.
Infornate e cuocete a forno ventilato a 175°C per 15 minuti.
Sfornate e fate raffreddare su una griglia.
CONSIDERAZIONI

Per velocizzare la lavorazione ho usato il Kenwood con la frusta K, seguendo passo passo il procedimento. In un altro contenitore ho montato con la frusta gli albumi.
Nella rivista la dimensione dei biscotti era molto maggiore: la dose era indicata per soli 15 pezzi.
Io ho preferito usare un coppa pasta molto più piccolo.
L'impasto è di una consistenza davvero particolare, nulla a che fare con una frolla, ma ha una propria consistenza e delicatezza. E' comunque facilmente lavorabile se non si usa troppa forza.
Potete cuocere contemporaneamente due teglie alla volta.

Passiamo ai sapori e alle consistenze dei biscottini, una volta cotti.
Sono unici anche dopo la cottura: non molto dolci, croccanti e profumati. Nella dimensione piccola come ho fatto io, uno tira l'altro.

La prossima volta proverò a fare i torcetti e le spirali: mi incuriosisce l'accostamento della forma attorcigliata con la consistenza quasi non da biscotto dolce ma da "salato".

martedì 7 febbraio 2012

Pita Greca - πίτα

pita greca by fugzu
pita greca, a photo by fugzu on Flickr.
Ci sono numerose ricette per la Pita Greca, ma in tutte, a differenza dell'impasto della Pita Araba, non ci deve essere solo farina e acqua ma anche l'olio.

Sono stata diverse volte in Grecia e a Creta ma la più buona PITA l'ho mangiata, il luglio scorso, in un ristorante Greco, a Trieste.
Questa è come quella, che abbiamo divorato, in antipasto,con le varie salse greche.

INGREDIENTI
(8 pite, 20 cm diametro)

275 g di farina 0,
275 gr farina Manitoba (o forte)
340 ml di acqua
24 gr di lievito di birra fresco
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
2 cucchiaini rasi di sale

PROCEDIMENTO


Sciogliete il lievito nell'acqua tiepida.
Mescolate le farine nella ciotola dell'impastatrice e avviatela a bassa velocità incorporando l'acqua e lievito piano piano.
Quando l'impasto sarà formato aggiungete il sale continuando a impastare fino ad assorbimento.
Procedete quindi con l'olio, sempre a bassa velocità finchè anche quest'ultimo sarà assorbito e avrete ottenuto un impasto morbido e vellutato ma con una propria consistenza.
Lasciatelo riposare per 25 minuti coperto da un foglio di nylon poi formate 8 palline da circa 118 gr ciascuna.
Iniziate a stendere dalla prima pallina formata, usando il matterello e senza forzare la pasta. Stendete le pite quindi a metà dimensione una dopo l'altra , poi ritornate alla prima e finte ottenendo dei dischi grandi come un piattino da frutta, circa 20 cm di diametro.
Posizionate le pite su fogli di carta forno o su un tagliere e con il retro dei rebbi di una forchetta schiacciate tutta la superficie in modo che lievitando e cuocendo non si gonfi a mo' di palla.


Spruzzate le pite con una emulsione composta da 1 parte di acqua e 1 parte di olio extravergine di oliva e un po' di sale.

Coprite con un foglio di plastica (che manterrà la superficie umida)e lasciate lievitare per circa 40 minuti.
Nel frattempo portate il forno ventilato a 190°C con già una teglia vuota in alto. Poco prima di infornare versate dell'acqua nella leccarda calda. Questo consentirà una cottura con vapore.

Foderate due teglie di carta forno e mettete in ciascuna 2 pite.
Infornate per 5 minuti poi girate le pite e cuocetele altri 5 minuti.
Non saranno cotte completamente,e risulteranno pallide. Una volta sfornate fatele raffreddare su una griglia. Se non le utilizzerete subito potete impilarle e conservarle in frigorifero dentro un sacchetto di plastica sigillato.

Se le volete consumare subito l'ideale è scaldarle e finire di arrostire su una griglia al camino. Poi le spennellerete di olio e cospargerete di origano.

CONSIDERAZIONI

Sono perfette: mi piace molto anche la doppia cottura. Oggi abbiamo provato a fare la seconda cottura in una padella antiaderente molto calda.
E' stato molto più facile della cottura al camino, dove si rischia con nulla di asciugarle o troppo o bruciarle.

Chi volesse le pite che si "gonfiano" basta che non schiacci la pita con i rebbi della forchetta.

Potete anche fare la seconda cottura in forno, ma anche in quel caso state attenti a non andare oltre e asciugare troppo le pite.

mercoledì 24 agosto 2011

Gratin di pesce alla greca

gratin di pesce alla greca by fugzu
gratin di pesce alla greca, a photo by fugzu on Flickr.
Questa ricetta proviene dal numero di agosto della Cucina Italiana.

INGREDIENTI
(6 persone)

1 kg pomodori freschi rossi o polap
500 gr code di gambero
(pezzi di nocciolo, coda di rospo, pesce spada)
160 gr feta ( anche 200gr)
1 cipolla g 130
1 spicchio aglio
prezzemolo fresco tritato
olio extravergine di oliva
sale, pepe

PROCEDIMENTO

Se partite dai pomdori freschi sbollentateli un attimo tagliandoli leggermente a croce per spellarli.
Tritate la cipolla e rosolatela a fuoco moderato con l'olio.
Unite poi i pomodori a cubettini e fate cuocere, salando e pepando, per circa 30 minuti.
Aggiugete poi aglio e prezzemolo tritati e cuocete ancora per 5 minuti.

Spelate i gamberi e privateli del filo nero sul dorso.
Preparate 6 pirofile o una pirofila grande e versate sul fondo uno strato di salsa di pomdoro, poi mettete i pezzetti di pesce misto senza lische oppure solo le code di gambero.
Spolverate con pezzetti di feta rotta con le mani.

Infornate a 190°C forno ventilato per circa 10 minuti, finchè la feta prenderà colore.

CONSIDERAZIONI

Davvero ottima. Io ho utilizzato pomodori in scatola a pezzetti e una pirofila grande. Penso che questo gratin sia perfetto se servito in monoporzioni.
Io ho probabilmente abbondato con la salsa di pomodoro ma l'insieme di pesce misto è risultato perfetto.