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mercoledì 27 luglio 2016

Torta di nocipesche al vino passito



Per una prima colazione o per una merenda genuina e nutriente non c'è niente di meglio di una buona torta con la frutta che vi conquisterà per il suo profumo e la sua morbidezza. Io ho utilizzato le nocipesche, ma vanno bene anche le pesche e le albicocche che in questo periodo abbondano. E se le temperature di questi giorni non sono certamente ideali per accendere il forno, il risultato vi ricompenserà di sicuro. La torta, senza burro, si presenta con un cuore cremoso, perchè le noci pesche all'interno tendono a sciogliersi e con una crosticina croccante all'esterno per la presenza della granella di mandorle. In più assaggiandola si percepisce l'aroma dolce del passito - Greco di Bianco - nel quale ho ho fatto macerare le nocipesche. Per me che adoro il passito questa torta è il massimo della bontà.

Ingredienti
300 gr di farina per dolci
150 gr di zucchero semolato
4 uova
un vasetto di jogurt al limone
1 limone
50 ml di olio evo
1 bustina di lievito per dolci
granella di mandorle
1 Kg di nocipesche
vino passito qb, io Greco di Bianco ( qui )

Preparazione
Sbucciate 5/6 nocipesche, tagliatele a pezzetti e mettetele a macerare in un ciotola con il vino passito.


Montate le uova con lo zucchero fino a renderle chiare e spumose, unite la buccia grattugiata del limone, lo yogurt e l'olio. Infine versate la farina e il lievito, mescolando bene tutti gli ingredienti. Adesso sgocciolate dal vino passito ( conservatelo) le noci pesche e unitele al composto.

 
Versate il tutto in una tortiera precedentemente imburrata e infarinata e aggiungete in superficie l'altra frutta disponendo le fette a raggio. Spolverate con granella di mandorle ed infornate in forno ben caldo a 180° per 40/50 minuti.


 
Fate sempre la prova dello stecchino.Una volta sfornata irroratela con il vino passito tenuto da parte e una spolverata di zucchero a velo.

 
Lasciatela raffreddare la torta prima di gustarla nella sua morbidezza e nel suo profumo.




giovedì 16 ottobre 2014

Il Greco di Bianco





Quando ho letto qualche settimana fa, il tema del 16 Ottobre per il consueto appuntamento con l'Italia nel piatto, non ho avuto dubbi sul vino di cui parlare : il Greco di Bianco, un vino unico, un tesoro dal valore inestimabile dato in dono alla Calabria. 
Per tanti anni la Calabria, chiamata dai greci Enotria ( terra del vino ), ha fornito vini da taglio a produttori sia italiani che stranieri, essendo la sua produzione caratterizzata dal colore intenso e dal grado alcolico elevato. Più recentemente la situazione è cambiata e la tenacia dei viticoltori calabresi ha fatto sì che oggi nella regione siano presenti vini di tutto rispetto. Infatti si contano 12 vini Doc e 10 Igt. Il Greco di Bianco, l'unico vitigno autoctono, è Doc dal 1980. 
E adesso un breve excursus
Storia e curiosità
Per questo vino vengono utilizzate uve Greco di Bianco, un vitigno autoctono portato in Calabria, nei pressi di Capo Zefirio ( oggi Capo Bruzzano ) da uno sconosciuto colono greco nell'ottavo secolo a.C., in ricordo della patria lontana. Il suo gesto fu dettato certamente dal sentimento, ma quello che produsse fu l'autentico "nettare degli dei", un vino che ha il colore del sole e il profumo delle arance tra cui matura. Diverse sono le leggende nate intorno a questo vino che oltre ad essere apprezzato tantissimo dagli imperatori romani era anche apprezzato dalle "allegre donnine", come si evince da una iscrizione muraria trovata a Pompei; inoltre si narra che il Greco di Bianco abbia dato ai soldati locresi la forza necessaria per sconfiggere l'esercito di Crotone, 10 volte superiore, nella battaglia sul fiume Sagra  nel 560 a.C. Era anche il vino dei sacerdoti e degli indovini giacchè si pensava che dispensasse poteri divinatori.



Area storica di produzione
La zona di produzione del Greco di Bianco è relativa ai territori di Bianco e Casignana in provincia di Reggio Calabria, sul versante ionico, nell'area cosidetta grecanica. Una terra, questa, intimamente unita al mondo del vino, come dimostrano i numerosi reperti archeologici e soprattutto i circa settecento palmenti di epoca greca-romana, scavati nella pietra arenaria e individuati in un'area di circa 700 ettari di terreno.



Vitigni e vinificazione
Oro antico e ambra il suo colore; fragranze amare e aromatiche come quelle delle zagare e del bergamotto il suo profumo; sapore morbido e armonico con note di miele, fichi e mandorle: questo è il Greco di Bianco, una vera gemma enologica, prodotta su terreni assolati e ventilati da lievi brezze marine, ottenuto per almeno il 95 % da uve rigorosamente Greco Bianco. Ancora oggi nella lavorazione si seguono antichissimi procedimenti, così come asserisce Esiodo:
"Quando Orione e Sirio giungono a mezzo del cielo ( 20 settembre ) e l'aurora dalle rosee dita vede Arturo, allora, o Perse, spicca e porta a casa tutti i grappoli: li terrai al sole per dieci giorni e dieci notti, per cinque giorni invece all'ombra; al sesto giorno poi, porrai nei tuoi vasi i doni di Dionisio che dà molta gioia".
E oggi, infatti, a metà settembre si vendemmia e subito dopo i grappoli, selezionati ad uno ad uno, sono posti ad appassire al sole su tradizionali graticci per una decina di giorni; solamente una volta raggiunta la giusta concentrazione di profumi e zuccheri le uve potranno essere vinificate. Il mosto viene messo in botticelle di castagno e dopo essere travasato 2 volte, nel mese di maggio  viene trasferito in serbatoi d'acciaio, nei quali rimane fino a novembre, allorquando, trascorsi i 12 mesi di affinamento ( è un bianco molto longevo che può essere conservato in cantina per un decennio ) e raggiunta la gradazione minima di 17°, viene immesso in commercio nella sua tipica bottiglia, dalla caratteristica forma arrotondata sui fianchi.


I grappoli sono lunghi fino a 60 cm e gli acini, piccoli e rotondi,
presentano poca polpa e una buccia sottile.

I vigneti degradano verso il Mar Ionio

L'essiccamento sui graticci.

Accostamenti a tavola:
E' un vino da conversazione; tradizionalmente si abbina con la pasticceria secca, dolci a base di mandorle, marmellata, ricotta, canditi e frutta secca; si presta anche per accompagnare formaggi piccanti. La temperatura ideale per gustare il Greco di Bianco oscilla tre gli 8/10° C.




 Per i miei gusti l'abbinamento perfetto resta Greco di Bianco - biscotti alle mandorle.




PS. Le notizie riportate nel post sono tratte dalla mia cultura personale e dal sito

16 Ottobre - Vino  ( ma che sagre, feste o post turistici....decidete voi)


E adesso vado a scoprire gli altri vini della nostra bella Italia

Trentino-Alto Adige:  Vellutata al vino Lagrein Kretzenhttp://www.afiammadolce.it/2014/10/vellutata-al-vino-lagrein-kretzen.html


Friuli-Venezia Giulia: Colli orientali del Friuli Picolit  DOCG
http://ilpiccoloartusi.blogspot.com/2014/10/colli-orientali-del-friuli-picolit-docg.html


Lombardia: I vini DOC di San Colombano al Lambro
http://kucinadikiara.blogspot.com/2014/10/i-vini-di-san-colombano-al-lambro.html

Veneto: 

Valle d'Aosta:  Viticoltura in Valle d'Aosta http://atuttopepe.blogspot.com/2014/10/viticoltura-in-valle-daosta-per-litalia.html

Piemonte: 

Liguria: il Rossese e le trippe accomodate http://arbanelladibasilico.blogspot.com/2014/10/litalia-nel-piatto-il-rossese-e-le.html

Emilia Romagna: Sorbetto alla MalvasiaDOC Colli Piacentini http://zibaldoneculinario.blogspot.com/2014/10/sorbetto-alla-malvasia-doc-colli.html

Lazio: Anguilla alla marinara
http://beufalamode.blogspot.com/2014/10/anguilla-alla-marinara-con-ricetta.html

Toscana: Pane, vino e zucchero: http://acquacottaf.blogspot.com/2014/10/pane-vino-e-zucchero.html

Marche: Vino di visciole e straccadenti  http://lacreativitaeisuoicolori.blogspot.com/2014/10/vino-di-visciole-e-straccadenti-ricetta.html 

Abruzzo:Il Vino Pecorino d'Abruzzo 
http://ilmondodibetty.blogspot.com/2014/10/il-vino-pecorino-dabruzzo-per-litalia.html



Molise:Vini e cantine del Molise: la Tintilia http://lacucinadimamma-loredana.blogspot.com/2014/10/vini-e-cantine-del-molise-per-litalia.html

Umbria: Bocconcini di Mailae con Prugnole e Rubesco http://amichecucina.blogspot.com/2014/10/bocconcini-di-maiale-con-prugnole-e.html

Basilicata: NON PARTECIPA

Campania: Piedirosso Bio Igt V Campania 
http://www.isaporidelmediterraneo.it/2014/10/piedirosso-bio-igt-campania-vini-orsini.html

Puglia: Macedonia di frutta al Moscato di Trani DOC  http://breakfastdadonaflor.blogspot.com/2014/10/cucina-pugliese-macedonia-di-frutta-al.html

Calabria:Greco di Bianco, il vino più antico d'Italia.
http://ilmondodirina.blogspot.com/2014/10/il-greco-di-bianco.html

Sicilia: Gelatine allo Zibibbo
http://burro-e-vaniglia.blogspot.com/2014/10/gelatine-allo-zibibbo-per-litalia-nel.html

Sardegna:

Il nostro blog L'Italia nel Piatto http://litalianelpiatto.blogspot.it/

Visitatelo!!