Buona la prima!
E anche il ventenne da ieri è patentato.
Speriamo non debba vincere le ritrosie al traffico.
Una piccola finestra sulla vita in casa mia: ricami, vita quotidiana, punti di vista e tutto quello che mi passa per la testa
Buona la prima!
E anche il ventenne da ieri è patentato.
Speriamo non debba vincere le ritrosie al traffico.
Chiedo 10 euro a mio figlio per andare a prendere le pizze.
Me ne dà 20. E aggiunge ridendo come un matto: "Fatteli bastare!"
Ieri sera ha cucinato il ventenne, un piatto di spaghetti con sugo con il guanciale (una specie di amatriciana ma senza cipolla).
Ho chiesto 70 grammi di pasta.
E poi ho rubato una forchetta da ciascun piatto dei due lanzichenecchi, da tanto era buona!
In casa è arrivata la fibra. I ragazzi stanno discutendo su dove deve essere collocato il router per la miglior linea per tutti. Io non ne voglio sapere, mi basta che vadano le due tv, sky, il pc aziendale e quello personale.
Il giorno dopo guasto, un'ora senza linea. Il ventenne guardava curioso il Sirio Sip collegato al router (i cordless sono agonizzanti e funzionano una volta sì e quattro volte no, nonostante abbia cambiato le pile ricaricabili): "Faccio prima il numero e poi alzo la cornetta?" "No, prima alzi e poi fai il numero" "E poi?" "Aspetti che rispondano" "Ma non devo schiacciare niente?" "No" "Ma dove prende l'energia?" "Boh..." "Posso aprirlo?" "..." (il mio sguardo era uguale a "se lo fai, come ti ho fatto, ti disfo") "Quindi se manca la luce funziona lo stesso!" "..." "Ah, no, è collegato al router, solo se avessimo il vecchio collegamento col doppino e l'adsl."
I ragazzi sono tecnologici ma con certi aggeggi non se la cavano. Come l'accendigas piezoelettrico che ho da 38 e passa anni e che per loro rimane un mistero.
O forse sono io che sono riuscita a stare al passo coi tempi?
Pochi minuti fa.
Ventenne: "Se io andrei..."
Io (in tempo zero): "SEEEEE????" (credo mi abbiano sentito fino a cinque chilometri di distanza)
Ventenne: "Se io andassi..."
E niente, sull'uso del congiuntivo non transigo. Mai.
E così sono 20.
Anni.
240 mesi.
7.305 giorni di te, con le tue fissazioni, le tue rigidità ma anche con la tua sagacia, la tua ironia.
Vorrei per te un po' più di sicurezza verso le tue straordinarie capacità, vorrei che tu riuscissi a realizzare i tuoi sogni, che trovi la tua strada.
Auguri di buon compleanno piccolo grande ometto.
Per un problema di cottura dei pizzoccheri, l'altra sera ho dovuto staccare la spina del piano di cottura, quell'alimentazione che consente l'accensione della fiamma del gas girando e schiacciando la manopola (sì, lo so, bisogna andare verso i piani a induzione ma anche no...).
Il mio piano B consiste nell' uso del mio "vecchio" accendi gas piezoelettrico, che non si scarica mai:
Il fatto è che i miei figli sono tecnologicamente avanzati ma mal digeriscono quelle forme che loro considerano superate.E così sono scattate le lezioni per l'uso dello strumento in assenza di alimentazione elettrica.
Niente da fare, con il ventiduenne ho qualche speranza, avendo affrontato l'argomento da un punto di vista strutturale (arco voltaico, eccetera), il quasi ventenne invece ha studiato un suo piano B: cosa cucinarsi nel microonde o in forno.
Ovviamente ho ignorato la loro richiesta di comprare un accendigas con la fiammella.
Il calendario oggi è importante, anzi, importantissimo.
Il più bel regalo risale al 2002, alle 22 e qualcosa, quando è arrivato il mio primo "cucciolo".
Mangiava e dormiva (e cacava), cresceva a vista d'occhio, tanto veloce che mi chiedo come faccia oggi ad avere 22 anni!
Va beh, che dire? Auguri, anche se mi fai disperare...
O meglio, calendari, al plurale.
Mentre NON ho ancora iniziato a decorare casa e quindi non ho esposto quelli ricamati, oggi, 1° dicembre, ho aperto ben quattro caselle n. 1.
La più bella, quella inaspettata, ricevuta da Carmen, che ha riempito un sacco di bustine, le ha numerate e mi ha raccomandato di aprire il pacchetto che le conteneva oggi; dentro c'era una targhetta in legno, perfetta per supportare un ricamo in miniatura o per poter scrivere il nome di qualche destinatario di altri pacchetti.
La più dolce conteneva un Bacio Perugina al latte e il canonico bigliettino che dice " un giorno è quanto mille anni quando tu non sei con me". Non lo firma Trenitalia ma Matilde di Magdeburgo. Va beh...
La più sberluccicante contiene un bracciale stile Pandora ma cinesata presa mesi fa su Amazon perché quest'anno volevo anche io 24 (o 25) caselle da aprire.
La più profumata invece conteneva una tisana Pompadour al melograno. Vado matta per le tisane e il black Friday mi ha tentata. Black frega...
Alla fine, ho più calendari dell'Avvento di quanti ne ho mai avuti in vita mia.
Ai ragazzi, ho preso quelli della Lindt.
Ieri sera mio figlio mi ha chiesto spiegazioni su una battuta che citava il CD come successore delle musicassette.
Così ho riesumato il lettore CD Walkman e quello delle musicassette e relativi nastri.
La prossima lezione sarà sulla BIC.In realtà, ha cucinato venerdì sera, patate al latte con la ricetta di Giallo zafferano:
Forse un po' "corte" di sale ma non mi fa che bene ma sono ottime.
Il diciannovenne in cucina si diverte proprio ed è bravo.
Ieri sono andata a fare la spesa e ho ceduto a questa trasgressione l, ricordando i sapori di quando ero bambina:
Era tanto che non vedevo questo salume nel banco frigo (o in quello della gastronomia) e oggi l'ho mangiato col melone.Però aveva poco sapore, me lo ricordavo più buono.
Sono tornati i ragazzi.
È tornata la normalità, le cene insieme, le chiacchiere, le bonarie prese in giro.
Viva le cose normali.
"Vuoi che entri?"
"No"
"Ti vengo a prendere?"
"No"
"Mi fai sapere com'è andata?"
"Quando torno"
L'uomo che non deve chiedere mai affronta l'orale a muso duro e basta fracada.
Io starò sulle spine almeno per le prossime tre ore e forse fino a domani, quando usciranno i risultati.
Ebbene sì, sono 57.
Meglio un anno in più che un chilo in più...
Mi sono regalata il concerto di Vasco Rossi ieri sera e un paio di espadrillas con zeppa bassa e legacci oggi, i ragazzi mi hanno regalato un vassoio di pasticcini e siamo andati a cena fuori.Un gran bel film ♥️
Trentotto anni fa toccava a me, forse come oggi, forse come domani.
Oggi tocca a te, che era l'altro ieri che ti portavo all'asilo nel seggiolino davanti della bicicletta e mi imploravi di andare piano perché con -16° avevi freddo (e comunque era il 2008).
Hai vissuto diversamente i primi due anni delle superiori, rinchiuso in camera con la webcam sempre puntata dalla parte sbagliata e la PlayStation a tutto volume, conoscendo solo via web i tuoi compagni di classe.
Poi piano piano tutto è tornato normale ma non com'era prima.
Era cambiato il mondo, eravamo cambiati tutti.
E poi mi sono ammalata ed è ricambiato ancora tutto ma tu ci sei sempre stato, con la tua ironia e il tuo essere (da sempre) "l'uomo che non deve chiedere mai", caparbio, a volte insolente, sagace.
Ieri sera eri un fiume in piena di battute degne dei migliori spettacoli di cabaret, incontenibile, a stemperare la tensione naturale della notte prima degli esami, preoccupato per gli eventuali ritardi dei treni e per me, "se domani vuoi dormire un po' di più". Ma secondo te non mi alzo a prepararti una delle ultime merende e a portarti a scuola se il treno non c'è? (ho preso ferie apposta!, cit. Vasco).
Vai e vola!
Io mi ricordo quattro ragazzi con la chitarra
E un pianoforte sulla spalla
Come i pini di Roma, la vita non li spezza
Questa notte è ancora nostra
Ma come fanno le segretarie
Con gli occhiali a farsi sposare dagli avvocati
Le bombe delle sei non fanno male
È solo il giorno che muore
È solo il giorno che muore
Gli esami sono vicini e tu sei troppo lontana dalla mia stanza
Tuo padre sembra Dante e tuo fratello Ariosto
Stasera al solito posto, la luna sembra strana
Sarà che non ti vedo da una settimana
Maturità, t'avessi preso prima
Le mie mani sul tuo seno, è fitto il tuo mistero
E il tuo peccato originale come i tuoi calzoni americani
Non fermare, ti prego, le mie mani
Sulle tue cosce tese
Chiuse come le chiese quando ti vuoi confessare
Notte prima degli esami, notte di polizia
Certo, qualcuno te lo sei portato via
Notte di mamme e di papà col biberon in mano
Notte di nonne alla finestra
Ma questa notte è ancora nostra
Notte di giovani attori, di pizze fredde e di calzoni
Notte di sogni, di coppe e di campioni
Notte di lacrime e preghiere
La matematica non sarà mai il mio mestiere
E gli aerei volano in alto tra New York e Mosca
Ma questa notte è ancora nostra
Claudia non tremare, non ti posso far male
Se l'amore è amore
Si accendono le luci qui sul palco
Ma quanti amici in torno, che viene voglia di cantare
Forse cambiati, certo, un po' diversi
Ma con la voglia ancora di cambiare
Se l'amore è amore
Se l'amore è amore
Se l'amore è amore
Se l'amore è amore
Se l'amore è amore
È dovuto arrivare in quinta superiore per trovare il proprio equilibrio.
Domani è l'ultimo giorno di scuola, il 19 iniziano gli esami.
Stasera pizzata di classe con i prof e (giustamente) senza i genitori.
Spiegatemi com'è che ieri andava alla materna e oggi vola!