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domenica 26 aprile 2015

Mtc aprile parte seconda: Torta con glassa al vino rosso.

Questo mese ci riprovo!

Dopo un pan di spagna classico con fragole e crema a limone ho provato il pan di spagna a cioccolato ed è andata stra-meglio!
Sono stata un pò più attenta e questa volta il pds è venuto più morbido e più "lievitato"(brava me ^_^ ).

Anche questa torta non ha ingredienti straordinari:
la bagna è semplice latte e zucchero, ho utilizzato la classica crema per la farcitura. Unica particolarità è la crema di copertura ossia crema al vino rosso.

Torta con glassa al vino rossoPan di Spagna al cacao di Leonardo di Carlo
ingredienti
:
115 gr tuorli;
100 gr zucchero semolato;
1 pizzico di sale;
2 gr di buccia di limone grattugiata;
125 gr albumi;
25 gr zucchero semolato;
25 gr farina 00;
25 gr di fecola di patate;
25 gr di cacao;
50 gr burro fuso a 45°

Crema pasticcera
ingredienti:

500 gr di latte;
1 uovo;

75 gr farina;
100 gr zucchero;

Crema al vino rosso
ingredienti:

60 gr di cacao amaro;
300 gr di zucchero;
200 gr burro;

150 ml vino rosso.


Preparate il pan di spagna:
-montate i tuorli con zucchero, limone e sale e a parte montate gli albumi con il resto dello zucchero.
-unite parte degli albumi ai tuorli,mescolate delicatamente, poi unite parte delle farine setacciate due volte. Ripetete fino a concludere albumi e farine.
-prelevate 1/10 della massa e aggiungete il burro fuso. mescolate e unite al resto.
-mettete nello stampo (io ho usato due da 20 cm d diametro), cuocete con un mestolo di legno nello sportello a 180° per circa 20 minuti. (io utilizzando un piccolo fornetto elettrico ho abbassato a 150° e cotto i primi 10 minuti solo sotto).
Ora preparate la crema:
-fate intiepidire il latte
-mescolate l'uovo, lo zucchero e la farina con un paio di cucchiai di latte.
-unite i due composti e cuocete a fiamma bassa, mescolando, fino a quando la crema si addensa.
Preparate la crema al vino rosso
-sciogliete in un pentolino tutti gli ingredienti e fare raffreddare.


Solito discorso: tagliate i dischi, bagnate con latte e zucchero,farcite con la crema e ricoprite con la glassa al vino rosso ;)
Buon appetito!!!



 

venerdì 24 aprile 2015

"chi non muore si rivede"......all'MTC

L'ultima ricetta pubblicata risale a novembre..vado,vengo,torno..ma abbandonare del tutto questo blog è difficile.
Spesso ho come l'impressione che questo "mondo" si prenda ormai troppo sul serio,certo è che molti blog negli anni sono diventati dei veri capolavori e per qualcuno è diventato un lavoro ma per me, così come quattro anni e mezzo fa, rimane un gioco.
Mi piaceva l'idea di sperimentare e soprattutto imparare ricette e sapori nuovi, non volevo insegnare niente ma condividere successi e disastri. I secondi sono stati sicuramente più numerosi dei primi ( XD ) ed è anche per questo che spesso mi domando se vale la pena di continuare a coltivare questo "hobby"(inteso ovviamente come blog,a cucinare si deve continuare per forza altrimenti tutta sta ciccia come la mantengo?!?!?), ma come già detto lasciarlo andare del tutto non è tanto facile (tradotto: mi rode un pò il culo..tutte 'ste foto e 'ste ricette che non ho mai trascritto su carta...).
Per cui...conclusione...suppongo che continuerà ad essere aggiornato tipo una volta ogni dieci anni ma almeno ora sapete che le mie assenze non sono dovute a morti improvvise (e conseguenti resurrezioni), ci sono sempre...ma dietro "le quinte".


L'mtc è una delle cose che mi tiene ancora incollata al blog. Questo mese si parla di Pan Di Spagna, proposta fatta da Caris di Cooking planner ho scelto di partecipare anche in vista del compleanno di mia sorella, quindi la sfida cade a pennello.
Vorrei fare una piccola premessa: ho impiegato un bel pò di tempo per riuscire a preparare un buon pan di spagna usando la mia ricetta classica per cui non mi aspettavo grandi cose, nonostante la spiegazione minuziosa di Caris; ma devo dire che è andata piuttosto bene.
Ho utilizzato la ricetta del pan di spagna classico a freddo (avrei voluto fare quello alle mandorle ma sorella non può mangiare frutta secca), nel forno si è gonfiato in una maniera indescrivibile, ho fatto la prova del pollice per vedere se era cotto ;) e alla fine..... si è smontato tutto!
Sono andata a leggere la spiegazione da Caris (denghiu!!) e a quanto pare ciò è dovuto alla mancanza di farina. vabè. fa niente ho pensato. Alla fine è risultato un pò più compatto del solito, ma bagnandolo (con i secchi) era molto buono.

Per la farcitura ho utilizzato una "marmellata" di fragole fatta al momento e la crema al limone.
Ho letto le regole ed era concessa una piccola decorazione in pdz e quindi ho fatto un delfino, animale preferito da sorella.

Torta delfino con marmellata di fragole e crema al limone
Pan Di Spagna tradizionale a Freddo (di Iginio Massari)

ingredienti:

300 gr uova (circa 5);
200 gr zucchero;
1,5 gr sale;
1/2 limone grattugiato;
150 gr farina bianca 00;
50 gr fecola.
Crema al limone
ingredienti:

140 ml latte fresco;
60 gr panna liquida;
60 gr tuorlo d'uovo (3);
60 gr zucchero;
20 gr fecola;
buccia di 1 limone;
25 ml succo di limone;
50 ml panna montata.
-
20 gr tuorlo d'uovo (1);
20 gr zucchero;
20 gr burro;
30 ml succo di limone
-
75 ml di panna montata
Marmellata veloce alle fragole
ingredienti:

250 gr di fragole
2 cucchiai di zucchero
Per la bagna:
acqua,zucchero, liquore strega


preparate il pan di spagna:
-montate insieme le uova intere,lo zucchero,il sale e il limone.
-Setacciate due volte la farina e la fecola ed incorporate agli altri ingredienti.
-cuocete a 170°/180° per circa 20/25 minuti


preparate la marmellata:

-tagliate a dadini le fragole e mescolatele con lo zucchero.
-quando lo zucchero si sarà sciolto mettete sul fuoco e portate a ebollizione. fate addensare e raffreddare

preparate la crema:
-portate ad ebollizione latte,panna e buccia di limone. togliete dal fuoco e lasciate in infusione
-nel frattempo mescolate i tuorli con lo zucchero e il succo di limone. unite la farina e mescolate.
-unite ora il latte a cui avrete tolto le bucce di limone. rimettete sul fuoco e fate cuocere a fiamma bassa finchè non si addensa.
-mentre fate raffreddare preparate l'altra crema:
-mescolate tuorli,zucchero e succo di limone, portate ad ebollizione e unite il burro.
-quando entrambe le creme saranno fredde unitele e aggiungete anche 50 ml d panna montata.



-Quando tutti gli elementi saranno freddi tagliate il pan di spagna e bagnate con acqua,zucchero e strega
-mettete uno strato di marmellata e uno di crema,fino ad esaurire i dischi.
-aggiungete 75ml d panna montata alla crema al limone che sarà avanzata e decorate la vostra torta.
Io ho cotto il pan di spagna in 3 round, in una teglia di circa 18 cm di diametro e alla decorazione ho aggiunto del colorante blu per fare delle rose colorate.

venerdì 14 novembre 2014

Mtc novembre: muffin cioccolato e peperoncino.

All’mtc questo mese si parla di muffin. E fin qui tutto ok. Ma…..c’è sempre un MA!
La ricetta deve rifarsi ad un testo letterario. Libro,canzone, film..qualsiasi cosa basta che riesca ad ispirare una bella ricetta per la sfida del mese.
Senza tanti giri di parole.. avrei potuto scegliere 100 canzoni/film e almeno un miliardo di libri ma alla fine ho optato per il graphic-novel di Glyn Dillon “Il nao di brown”.
Sarà per deformazione professionale sarà per quel che sarà, avevo piacere a condividere con voi questa storia.
Protagonista è Nao una “hafu”(per metà giapponese e metà inglese) affetta da disturbo ossessivo-compulsivo,in “bilico” tra due culture ma soprattutto tra due realtà: quella esterna e la sua realtà interiore.
 
Nao è infatti in perenne lotta contro se stessa, le sue manie e i suoi istinti violenti che tenta di dominare e nascondere, ciò la porta ad essere alla continua ricerca dell’armonia, dell’accettazione di se stessa e dell’amore; tale percorso l’avvicinerà al mondo zen.

Detto così può sembrare anche una roba di una pesantezza bestiale. Invece no!
 Glyn Dillon riesce a rendere tutto leggero e anche poetico.
Il volume è disegnato in maniera fantastica, i dettagli sono curatissimi e meriterebbe di essere acquistato e letto anche solo per questo!
Il colore dominante è il rosso che segna anche il confine tra la realtà e la fantasia, tra ciò che è “giusto” e ciò che è “sbagliato”.
Resta da spiegare solo la copertina e l’immagine della lavatrice: questa riconduce al simbolo buddhista Enso, metafora dello zen assoluto,simbolo che unisce il visibile e il nascosto,il semplice e il profondo,il vuoto e il pieno.
Capito?!?


Qui ( 
http://issuu.com/baopublishing/docs/preview_il_nao_di_brown) un po’ di pagine del volume, tanto per farvi capire che non è na palla new age.

Ed ora la ricetta… dopo tutta sta pippa che cosa potevo rifilarvi?
Il primo (e ultimo) pensiero è stato quello di creare un muffin al cioccolato, con tanto di glassa zuccherosa che facesse subito pensare alla dolcezza e al comfort-food … ma con una punta di peperoncino nell’impasto per riservare una piccante sorpresa dopo il primo morso.

Ho provato anche a giocare con i colori del fumetto: il nero,il bianco e rosso.

Muffin peperoncino e cioccolato
ingredienti secchi:

200 gr farina 00;
40 gr cacao amaro;
8 gr lievito;
60 gr zucchero di canna
un cucchiaino scarso di peperoncino.
ingredienti umidi:
70 gr latte;
170 gr yogurt bianco;
60 ml miele di castagno;
2 uova;
70 ml olio.
per la glassa:
1 albume;
zucchero a velo q.b. (circa   );
colorante alimentare rosso.


-preriscaldiamo il forno
-prendiamo due ciotoline e mischiamo in una tutti gli ingredienti secchi, nell’altra gli ingredienti umidi.
-uniamo i due composti senza lavorarli troppo.
-riempiamo i nostri pirottini per 2/3 e inforniamoli per circa 20 minuti a 160° (
questo vale per il mio fornetto…vale prova stecchino)

-nel frattempo prepariamo la glassa montando a neve l’albume aggiungendo un po’ alla volta lo zucchero a velo. Dovrà avere una consistenza moooolto densa. Attenzione se si aggiungono coloranti liquidi,in questo caso sarà necessario altro zucchero.
-Sfornate i vostri muffin, lasciateli raffreddare e decorate con la glassa.

..io ho usato gli stampini in silicone,ma ciò li ha resi ancora + umidi, consiglio la classica teglia con pirottini di carta! -.-“


sabato 14 giugno 2014

Piada-kebab homemade per l'mtc di giugno!

Ogni volta che leggo la ricetta del mese, i miei neuroni esplodono.
Ogni neurone inizia a saltellare e a proporre ricette e cibi vari con le stesse modalità con cui urlano e si dimenano i brokers a wall street.
Poi non so come giungo ad una decisione. Questo mese non è andata diversamente.

Ho preso tutti i miei libri di ricette porche.Sono partita ovviamente con quello sulla cucina tex-mex di Laurel Evans. Ho letto di fajitas di pollo, di manzo, di salsa guacamole e pico de gallo.
Poi sono passata al primo libro “buon appetito america”, sbirciando tra le insalate. Quella di pollo,di tonno,di uova,di patate.
Ovviamente tutta roba lontana anni e anni luce dalla classica piadina col prosciutto crudo che mangiai 11 anni fa in gita a Rimini. Lontana anni luce anche dalla piadina che mia sorella si prepara una sera si e l’altra pure, con tonno e Philadelphia.

C’era però quel piccolo neurone obeso,della borsa di pork street,che continuava a dire “pita gyros-pita gyros-pita gyros”!!! Qualcuno l’aveva nominato il giorno degli indizi, il neurone obeso aveva apprezzato…io pure…
Il pita-gyros altro non è che la versione greca del kebab.Il primo viene preparato con carne di maiale,il secondo con carne di agnello (o comunque tutto tranne maiale).
Io vivo in uno stato di semi-dieta da circa un anno.Avevo voglia di prepararmi un pranzo porco e mangiarlo senza sensi di colpa e quindi….quindi “piada-kebab” sia!!!!

La scelta è caduta sul pollo solo per fingere che fosse un piatto dietetico. Non so bene come si faccia la salsa tzatziki, io quindi ho mischiato un po’ di cose che mi piacciono.Il risultato è stato positivissimo (di certo non adatto se dopo avete un appuntamento romantico!).

Perdonate però le foto demmeeeerda, il problema non è stato solo l’orario (lo so che le bloggAAA serie fotografano solo con la luce naturale)ma c’è stato anche il piccolo imprevisto della rottura della caldaia. Mentre mi spremevo per rendere i miei piada-kebab carini mia madre mi ha avvisato che stavano venendo ad aggiustarla,quindi ho scattato un paio di foto veloci.
In ogni caso il tizio è venuto e prima di aggiustare la caldaia ha mangiato anche un mio piada-kebab… uhauahuahauhauhahuah
 Piada-kebab
ingredienti (6 persone):
piadine

500 gr farina 00;
125  ml acqua;
125 ml latte parzialmente scremato fresco;
100 gr strutto;
15 gr lievito per torte salate;
10 gr di sale;
1 pizzico di bicarbonato.

farcitura
8 coscette di pollo;
insalata;
2 pomodori;
6 patate medie.

per la marinatura della carne
olio;
succo di limone;
pepe;
paprika forte;
chiodi di garofano;
cumino;
timo;
curry.

per la salsa allo yogurt
170 gr yogurt greco;
2 cucchiai di olio d’oliva;
½ cetriolo;
1 cucchiaio di prezzemolo tritato;
1 spicchio di aglio;
1 pezzetto di cipolla (della stessa grandezza dell’aglio).

 -impastate le piadine mettendo la farina in una ciotola capiente.
-fate un buco al centro e mettere lo strutto a pezzi,il lievito,il sale e il bicarbonato.
-schiacciate con una forchetta, poi aggiungete acqua e latte tiepidi.
-impastate per circa 10 minuti.
-coprite con una pellicola e lasciate riposare in frigo per 48 ore.
-cacciate dal frigo un paio di ore prima dell’uso.
-dividete in sei palline,fate riposare mezz’ora.
-stendete le palline in sei dischi dal diametro di 20 cm.
-cuocete in una padella antiaderente pochi minuti per lato.

-dissossate le coscette di pollo e mettete a marinare la carne con olio,limone e le spezie.
-massaggiate la carne e lasciate marinare per circa 8 ore.
-cuocete la carne su una griglia calda (meglio ancora sul barbecue).

-tagliate le patate in dischi sottili.friggete in olio abbondante e salate.

-preparate la salsa allo yogurt tritando il cetrolo con il prezzemolo,l’aglio e la cipolla.
-mischiato il tutto con lo yogurt greco e l’olio.
la salsa è abbondante,si conserva in frigo per due/tre giorni.ma volendo potete dimezzare le quantità.

-farcite le vostre piadine con l’insalata,i pomodori,la carne tagliata a striscioline,un po’ di salsa e le patatine.
-arrotolate e mangiate…evitando di far cadere tutto XD

e ora una piccola chicca trovata su tumblr auhauhauahahuahauhauauahuahuahauhauha

venerdì 23 maggio 2014

mtc&babà


E’da un po’ che mi assento,non solo dal blog,ma anche dall’mtc, ma questo mese come faccio a resistere avanti al babà proposto da Antonietta?!?! Impossibile!
Non starò qui ad annoiarvi con le solite storie del babà che per noi campani è il re dei dolci, dico solo che per schizzare ai primi posti nella mia hitlist di parenti/amici preferiti, bastava “semplicemente” regalarmi un grosso babà. Non di quelli della pasticceria, ma proprio di questi fatti in casa, grossi, ciambellosi su cui potevi spalmarci sopra qualsiasi cosa (burro d’arachidi compreso.ehmmmm…).
Ho sempre pensato che per preparare un buon babà ci volessero i controcazzi (…pardon!) perciò,nonostante fosse nella lista dei dolci da fare assolutissimamente prima di morire,per ora non avevo ancora avuto il coraggio di provare.
Grazie quindi Antonietta per la ricetta che hai condiviso con noi, precisa.perfetta.
Ho preparato doppia dose per poter fare il “babbone” grande e altri piccoli “babbini” in occasione della festa della mamma (ruffianissima me).
Sono riuscita anche a strappare un “OTTIMO” al saccente papà.
Non un “buono” ma un secco“OTTIMO” (sia messo agli atti,registrato dal notaio e ricordato sul calendario ogni 11 maggio degli anni a venire!!!)
Vi faccio copia&incolla perché non riuscirei a spiegarvela meglio. Giù in fondo la ricetta delle due creme che ho utilizzato per farcirli!

Babà
ingredienti:

300 g di farina bio tipo 0 Manitoba;
3 uova grandi;
100 g di burro;
100 g di latte;
25 g di zucchero;
10 g di lievito di birra;
½ cucchiaino di sale fino.


Fase 1:il lievito
Sciogliere il lievito di birra con 50 g di latte tiepido e 1 cucchiaino di zucchero e impastarli con 70 g di farina, tutti presi dal totale degli ingredienti. Lasciar lievitare fino al raddoppio, coprendo la ciotola con un telo inumidito.
Fase 2:primo impasto
Versare in una ciotola il resto della farina (230 g), fare la fontana, versarci il lievitino e le tre uova. Impastare schiacciando ripetutamente nella mano l’impasto per amalgamare le uova e aggiungere un cucchiaio alla volta di latte per ammorbidirlo un po’, man mano che se ne senta la necessità, facendo attenzione a non renderlo molle; poi impastare energicamente, sbattendolo verso la ciotola per una decina di minuti. Coprire e lasciar lievitare per 80/90 minuti e comunque fino al raddoppio.
Fase 3:secondo impasto
In una ciotolina lavorare il burro a pomata, impastandolo con il restante zucchero (20 g) e il sale. Aggiungerlo al primo impasto  una cucchiaiata alla volta facendo  assorbire bene  prima di aggiungere  la successiva. Lavorare per 5 minuti nella ciotola, poi ribaltare l’impasto su un piano da lavoro e iniziare a lavorare energicamente piegandolo e sbattendolo più volte per 15/20 minuti. Qui bisogna avere tenacia e resistenza perché questa è quella fase in cui è possibile ottenere un babà spugnoso e morbido, capace di assorbire e trattenere la bagna.
Quando inizierà a staccarsi dalle mani e piegandolo manterrà una forma tondeggiante, senza collassare e vedremo l’accennarsi di bolle d’aria il nostro impasto è pronto.
Per poterlo sistemare agevolmente nello stampo preventivamente imburrato, staccare dalla massa dei pezzi di pasta schiacciandoli con pollice e indice, come volessimo strozzarli, ottenendo così 6 palline.
Una volta completato il giro, con l’indice  sigillare gli spazi tra una pallina e l’altra, coprire con un telo umido e lasciar lievitare in forno spento con luce accesa per 2 ore, fino a triplicare di volume.
Accendere il forno  a 220°, raggiunta la temperatura infornare, abbassare a 200° e cuocere per 25 minuti.
Dopo circa 10 minuti di cottura coprire con un foglio di alluminio, per evitare che la superficie scurisca.
A cottura ultimata lasciar intiepidire per 15 minuti e capovolgere il babà possibilmente in una ciotola larga e bassa. 

Per la bagna

1 lt di acqua;
400 g di zucchero;
1 limone;
250 ml di rhum.


Versare l’acqua in una pentola, aggiungere lo zucchero e la scorza di limone, evitando accuratamente la parte bianca e lasciar sobbollire per 10 minuti.
Spegnere, lasciar intiepidire, passarlo attraverso un colino a maglie strette e versare sul babà ancora tiepido. Ogni 15/20 minuti, aiutandosi con un mestolino, raccogliere lo sciroppo sul fondo del babà e irrorarlo di nuovo. Continuare così finché non si presenta ben inzuppato e tratterrà lo sciroppo più a lungo, cedendolo sempre più lentamente. Adagiarlo su un piatto da portata, facendolo scivolare con molta attenzione.
Per i babà monoporzione il bagno sarà simile; dopo aver  versato lo sciroppo sopra, rigirarli dentro di esso ogni 10/15 minuti e comunque finché al tatto non abbiano la consistenza di una spugna inzuppata. Scolarli dallo sciroppo e adagiarli su un piatto da portata.
Prima di consumarlo bagnarlo con il rhum.

Ho preparato due versioni dei miei babà. La prima è quella classica con crema e fragole. Per la seconda ho pensato ai babà “ricotta&pera”.E quindi…

Crema pasticcera

ingredienti:

500 ml latte;
1 uovo;
75 gr farina;
100 gr zucchero;
semi di un 1/3 del baccello di vaniglia.


-setacciare la farina e mescolarla,con un mestolo di legno, all’uovo, allo zucchero e ai semi di vaniglia
 -aggiungete qualche cucchiaio di latte tiepido.
-versate nel restante latte, in una pentola dal fondo doppio. Cuocete a fuoco lento,continuando a mescolare,fino a quando la crema sarà densa.
-tagliate a metà i vostri babà,farcite con crema e macedonia di fragole.

Crema alla ricotta
ingredienti:

100 ml panna fresca;
100 gr ricotta;
150 gr zucchero a velo.

-lavorate con una forchetta la ricotta e lo zucchero a velo, fino a creare una crema liscia e senza grumi.
-montate a parte la panna.

-mischiate i due composti. Fate riposare in frigo per un’oretta e farcite i babà con crema di ricotta e pere sciroppate.

lunedì 24 febbraio 2014

mtc febbraio: lo strudel

Ho aspettato tutto questo tempo per provare lo strudel di Mari e alla fine, non ho avuto il coraggio di stravolgere la ricetta.
Alcune ricette per me è come se fossero inviolabili.
Qualche modifica c’è stata, ma solo perché non avevo tutti gli ingredienti, come ad esempio la crema fatta con farina integrale..ma solo perché la classica l’avevo finita tutta per la sfoglia!
Alla fine non è venuto tanto male e al saccente papà è anche piaciuto.



Strudel quasi classico
ingredienti per la sfoglia:

150 gr di farina;
100 ml di acqua calda;
1 cucchiaio di olio;
un pizzico di sale.

ingredienti per il ripieno:
30 gr burro;
50 gr pane grattugiato;
un cucchiaino di cannella;
2 mele;
1 pera;
2 pezzi di pere secche;
80 gr di zucchero di canna;
2 cucchiai di rum;
una manciata di nocciole tostate;
20 gr di burro per spennellare il nostro strudel.

ingredienti per la crema pasticcera “integrale”:
250 ml latte;
1 tuorlo;
30 gr farina integrale;
50 gr zucchero;
mezzo cucchiaino di burro.


-setacciate la farina e mescolatela col sale e l’olio.aggiungete poco alla volta l’acqua.
-lavorate l’impasto fino a renderlo morbido e leggermente appiccicoso.
-coprite con un canovaccio e  fate riposare mezz’ora.
-in un pentolino fate fondere il burro,poi scottateci un po’ il pan grattato.
-fate raffreddare e unite la cannella.
-tagliate a fettine mele e pere, in una ciotola capiente, mescolatele con lo zucchero,le pere secche tritate grossolanamente,il rum e  le nocciole.
-ora riprendete l’impasto.stendetelo su uno strofinaccio pulito e infarinato.
-aiutatevi con il matterello e poi con le mani fino ad ottenere una sfoglia molto sottile.
-ricoprite la sfoglia con il pangrattato  e poi con il resto del ripieno.
-delicatamente arrotolate il vostro strudel,mettetelo in una teglia unta e spennellatelo con il burro fuso.
-cuocete per circa 30 minuti a 180°
-nel frattempo preparate la crema facendo prima intiepidire il latte.
-in un piatto mescolate il tuorlo,lo zucchero e la farina con un paio di cucchiai di latte tiepido.
-ora unite il rimanente latte e fate cuocere a fuoco lento mescolando con un mestolo di legno fino a quando la crema si sarà addensata.
-a fine cottura unite il burro.


domenica 19 gennaio 2014

Mtc gennaio: spezzatino!

Arriva la ricetta dell’mtc: lo spezzatino.
Letto il post di Marta e Chiara, avevo già in mente qualcosina, come ad esempio utilizzare i ceci o magari il curry.
Dato che il dolce fidanzato,ribattezzato uomo-del-monte, sembra avere più fantasia di me riguardo al cibo, ho preferito interrogarlo anche per questa sfida. Se la scorsa volta mi proponeva impensabili pennuti ripieni (di cui io non sapevo nemmeno l’esistenza,beata ignoranza), questa volta udite udite, mi ha risposto: perché non lo fai al curry con i ceci?
nientedimeeeeno!!!
I miei occhi sono stati subito abbagliati dalla luce degli angeli che intonavano canti celestiali. Petali di rose cadevano dal cielo e accarezzavano i miei capelli. Il tutto seguito dalle più rustiche trombette e stelle filanti.
Bravo fidanzato, bravo! Se mai avessi dubbi sulla nostra compatibilità sarà il cibo a risolvere tutte le  nostre dispute.
Yè!

Ora bisognava solo decidere quale animale scannare per preparare il nostro spezzatino. La scelta è stata dettata un po’ dal caso studiata approfonditamente, così mentre gironzolavo nel supermercato l’occhio mi cade su una bella vaschetta  con della carne già tagliuzzata.
Leggo e TòH: spezzatino di tacchino.” Stavo per l’appunto pensando di ucciderne uno per la sfida di gennaio….” , dietro di me la mia dolce e cara sorella maggiore che osserva la scena. Alla cassa scopro che anche lei ha comprato una vaschetta di spezzatino di tacchino e il sangue mi si è gelato.
ANCHE LEI VOLEVA PARTECIPARE ALL’MTC?!?!?!?!
Si sa che le new entry arrivano e vincono al primo colpo, :°°°(
Tutto è tornato al proprio posto quando mi ha chiesto “come si cucina lo spezzatino??”Fiùùùùùùùùùù (sospiro di sollievo)
Brava anche tu sorella,brava! Prepara il tuo spezzatino per il tuo maritino e stai lontano dall’mtc..

L’ultimo step è stato quello di decidere con quale pane accompagnare il mio spezzatino,ma questo è stato facile: usando il curry automaticamente ho pensato al pane naan! Ecco la mia ricetta



Spezzatino di tacchino al curry,con ceci,zucchine e pane naan 
ingredienti per lo spezzatino:

500 gr di carne di tacchino;
500 ml brodo vegetale;
1 cipolla piccola;
1 spicchio di aglio;
2 cucchiaio di farina;
olio;
1 costina di sedano;
1 cucchiaino di semi di coriandolo;
1 cucchiaino di semi di cumino;
1 e ½ cucchiaio di curry piccante;
½ cucchiaino di zenzero;
sale & pepe q.b.;
1 bicchiere di latte;
2 zucchine piccole;
2 carote piccole;
3 pomodori;
130 gr di ceci precotti.


per il pane naan:
250 gr farina;
125 gr yogurt bianco;
½ cubetto lievito;
1 cucchiaino di sale;
1 cucchiaino di miele;
2 cucchiai e ½ di olio:
60 ml latte;


-iniziamo dal pane naan: fate sciogliere il lievito nel latte intiepidito.
-mescolate tutti gli ingredienti e ricoprite con un canovaccio.fate lievitare un’oretta.
-dividete l’impasto in quattro palline e fate lievitare ancora per un quarto d’ora.
-stendete in dischi alti mezzo cm e poi cuocere due minuti per lato in una padella antiaderente ben calda.

-andiamo allo spezzatino: tritate il sedano con la cipolla,l’aglio,i semi di cumino,i semi di coriandolo,lo zenzero,un cucchiaino di curry e poco pepe.
-fate soffriggere con abbondante olio in una padella antiaderente capiente.
-nel frattempo infarinate i cubetti di carne. Alzate la fiamma e fate rosolare per bene la carne infarinata.Aggiungete un altro cucchiaino di curry.
-ora abbassate la fiamma e “sfumate” con un bicchiere di latte.
-fate cuocere , sempre a fiamma bassa, fino a quando il latte non verrà assorbito e si formerà una cremina.
-ora aggiungete le zucchine e le carote,tagliate  a rondelle sottili,un altro cucchiaino di curry e bagnate con due o tre mestoli di brodo.
-lasciate cuocere a fuoco lento per circa 20 minuti, girando di tanto in tanto.
-quando le verdure sembrano essersi ammorbidite e il brodo assorbito,aggiungete i pomodori e un altro po’ di brodo. Lasciate nuovamente cuocere a fuoco lento per un altro quarto d’ora.
-Aggiungete ora i ceci, altro brodo,un altro cucchiaino di curry, il sale. Fate cuocere per circa mezz’ora.
-Lo spezzatino non deve essere brodoso ma neanche secco,quindi durante la cottura, se ritenete necessario aggiungete altro brodo.
-Servite con il pane naan e buon appetito! :)


giovedì 5 dicembre 2013

è scoccata L'ORA DEL paTE'

Nel mese di dicembre l’mtc si ferma ma fa parlare comunque di sé!
Ad ogni sfida dell’mtc ripeto quanto  questo “gioco” sia per me costruttivo,sono molto felice di far parte della piccola grande squadra che ogni mese si sfida a suon di matterello e padelle.
Immaginate quindi la mia faccia quando Alessandra mi ha comunicato che era prevista l’uscita di una collana di libri dedicata alle sfide dell’mtc.
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Ebbene si, ecco il primo libro dell’mtchallenge in tutto il suo splendore:
Il tema principale è ovviamente il patè ,protagonista della 17esima sfida,ma in 144 pagine sono racchiuse 82 gustosissime ricette: 41 ricette di paté, 8 di burri composti, 33 fra pani e crackers, grissni,muffins, scones , chips.
La grafica e lo stile sono carinissimi grazie alle illustrazioni di Roberta Sapino (Le Chat Egoiste- lechategoiste.blogspot.it) e le bellissime foto di Sabrina de Polo.

Insomma…tutte a scrivere la letterina a Babbo Natale!
Titolo del libro: “L’ORA DEL paTè”
Casa editrice:  Sagep- Genova
E per convincere babbo natale ricordate di dirgli che questo libro è veramente bello&buono perché costa solo 18 euro e tutte le copie de L' ORA DEL paTE' contribuiscono alla campagna “cuore di bimbi”, in base ad un progetto che è nato contemporaneamente al libro e si è sviluppato in parallelo: potete trovarle in tutte le librerie d'Italia, su amazon e su Ibs, sul sito della casa editrice e, soprattutto, sul sito della onlus, a questo indirizzo http://www.aiutareibambini.it/oradelpate.

Con questo libro, la community dell'MTChallenge sostiene il progetto “cuore di bimbi”,della Fondazione“aiutare i bambini”: nata nel 2000, per iniziativa dell'ingegner Goffredo Modena, la fondazione si propone di  dare un aiuto ai bambini poveri, ammalati, senza istruzione, che hanno subito violenze fisiche o morali e garantire loro l'opportunità e la speranza di una vita degna di una persona, nel mondo e in Italia. Sono 71 i Paesi del Mondo in cui  la Fondazione interviene, realizzando progetti mirati, concreti, nati per rispondere a emergenze reali e portati avanti con abnegazione, serietà e competenza. Fra questi, appunto, c'è “cuore di bimbi”, attivo dal 2005 in 10 Paesi, che ha permesso ad oggi di salvare la vita a 857 bambini altrimenti condannati da gravi cardiopatie congenite, con esiti spesso letali.
La Fondazione opera nella più assoluta trasparenza, nella convinzione che sia doveroso certificare  ogni voce con la massima chiarezza, in un dialogo continuo che unisce chi è desideroso di fare del bene con chi ha la possibilità di farlo in modo concreto, rispettoso e consapevole di muovere nella stessa direzione: quella dell'aiuto alle tante vittime di questo mondo, rese ancora più indifese dall'essere bambini.

Da oggi, anche noi remiamo con Goffredo, con Sara e con gli oltre mille volontari sparsi sul territorio italiano - e lo facciamo con questo libro che è il primo tassello di quella che ci auguriamo possa essere una collaborazione duratura e proficua

mercoledì 27 novembre 2013

mtc novembre parte seconda: salame di castagne al cioccolato

Come forse avevo già scritto nello scorso post, fino ad ora per me le castagne erano commestibili solo ed esclusivamente nella versione dolce.
Non sono neanche un’amante delle caldarroste quindi era impensabile poterle cucinare in versioni salate.
E’ per questo che a me piace tantissimissimo partecipare all’mtc: ti permette di scoprire nuovi sapori, nuovi piatti e ..tanto per essere ripetitiva.. ti insegna tante cose!
Grazie all’mtc posso “vantarmi” di cavarmela nella tiratura a mano delle tagliatelle ;)
I pici sono diventati il mio cavallo di battaglia, li preparo ad ogni occasione con condimenti diversi e riscuotono sempre successo.

E questi sono solo esempi, mi arricchisco di sfida in sfida.
Quindi sono orgogliosissima della mia torta salata ma.. non potevo non preparare qualcosa di dolce :)
In realtà quando ho iniziato a  mischiare tra loro gli ingredienti non avevo un’idea chiara di cosa volevo preparare, poi è uscito questo salsicciotto (un po’ ammaccato a dire il vero, avrei dovuto sistemarlo meglio nel congelatore :P) molto simile ad un salame di cioccolato.
A casa mi hanno già chiesto di farlo una seconda volta, quindi dato che ha avuto successo partecipo anche con questa ricetta all’mtc di novembre :)


Salame di castagne al cioccolato, con cuore di marmellata all'albicocca
ingredienti:

250 gr di castagne bollite e sbriciolate;
100 gr di cioccolato fondente;
100 gr di cioccolato a latte;
100 gr noci tritate grossolanamente;
25 gr di burro;
1 cucchiaio di miele;
1 cucchiaio di rhum;
marmellata di albicocche q.b.


-fate fondere in un pentolino il cioccolato e il burro
-quando si sarà sciolto aggiungete, un po’ alla volta gli altri ingredienti, tranne la marmellata
-mescolate per bene e fare raffreddare
-stendete su carta alluminio il composto dandogli la forma di un rettangolo
-ora stendete uno strato di marmellata di albicocche
-con l’aiuto della carta alluminio arrotolate il vostro salame
se come me siete impedite con la manualità sarà moooooolto semplice creare l’effetto del cuore a marmellata: basterà impegnarvi per creare l’effetto di una girella e state tranquille,verrà tutto meno che una girella ;) auhauah
-conservate per 24h ore nel frizer
-servite con zucchero a velo
:)

lunedì 25 novembre 2013

mtc novembre: torta salata castagne&funghi

Lo ammetto..il mese scorso, dopo la mia prova fallimentare sulle uova alla benedict ,mi ha invaso un sentimento di rivincita che mi ha un po’ incattivito nei confronti dell’mtc.
Fino ad ora avevo sempre giocato per il puro divertimento. A fine ottobre però, avevo deciso che a novembre avrei partecipato per “vincere”.
Nei miei occhi sono comparse le fiamme ardenti alla “mila&shiro” (avete presente?), studiavo con attenzione tutti gli indizi per poter iniziare a studiare al più presto per la nuova sfida.
Sorvoliamo sui fattori pigrizia e svogliatezza che mi hanno fatto perdere tutta questa “cazzimma”,come si dice dalle mie parti, e che mi hanno riportato al motto “l’importante è partecipare”.

Fatto sta che per almeno i primi giorni ho spremuto le meningi e quando sul blog dell’emmettichallenge si è parlato di cucina del bosco non ho potuto non interpellare Lui, la new entry di casa dilettanti: L’uomo-del-monte,nonché fidanzato nuovo di zecca della sottoscritta.

Ora,piccola parentesi sul soprannome che conoscendolo potrebbe turbarlo dato che evoca, erroneamente, l’immagine di un rude e scorbutico zampognaro; per evitare un incidente diplomatico ci tengo a specificare che l’uomo-del-monte è in realtà molto gentile e delicato, ha solo una spiccata propensione per la montagna, i boschi, la natura ecc ecc (e speriamo che l’incidente diplomatico sia scongiurato ;D )
Chiusa la piccola parentesi.

Interrogato l’uomo-del-monte dolce,gentile e delicato lui ha risposto:
“perché non prepari una faraona ripiena di castagne ed erbette..ecc..ecc..ecc”
…………………………….
ehm… mentre sul mio taccuino invisibile segnavo “imparare a preparare la faraona ripiena” subito dopo la voce “cercare su google immagini di faraone” , con nonchalance bocciavo la proposta con la scusa che la castagna doveva essere un ingrediente fondamentale, ( non perché non avevo idea di come si imbottisce una faraona…) e quindi ho ricominciato a spremere le meningi.

Ammetto di non avere gran
de fantasia in cucina e in questi casi, quando proprio non so come e a cosa abbinare un ingrediente, consulto il libro la “grammatica dei sapori”.
Alla voce “castagne&funghi” l’autrice, Niki segnit, parla della possibilità di fare una torta salata con questi ingredienti e nonostante per me le castagne si mangiano solo nei dolci, l’idea mi è piaciuta.

Inizialmente ero un po’ scettica e come me il resto della famiglia, io però ho apprezzato da subito, loro hanno voluto dargli una seconda possibilità a cena ed hanno scoperto che lasciandola riposare diventa più saporita.

Torta salata castagne,funghi e patate
ingredienti:

2 rotoli di pasta sfoglia già pronta;
300 gr di funghi misti (per me chiodini e metà orecchione);
250 gr di castagne bollite e tritate;
50 gr pancetta;
1 cipollina piccola;
olio evo;
olio di mais;
½ bicchiere di vino rosso;
1 patata grande;
sale&pepe;
rosmarino.

-fate soffriggere per un paio di minuti la cipolla e la pancetta con l’olio d’oliva
-aggiungete i funghi e dopo un minuto le castange
-sfumate ora con il vino rosso e mescolate
-fate cuocere pochissimi minuti, aggiustate si sale e pepe e togliete dal fuoco
-tagliare la patata a rondelle sottili e soffriggete
-stendete un rotolo di pasta sfoglia, bucherellate il fondo con una forchetta e fate uno strato con le patate, salate e aggiunte un po’ di rosmarino
-ricoprite ora con funghi e castagne e infine con un altro rotolo di pasta sfoglia
-bucherellate anche la parte superiore della torta
-cuocete a 180° per i primi5/10 minuti solo nella parte inferiore, continuate la cottura normalmente fino a quando la sfoglia sarà dorata.

Niki la simpaticona poi suggerisce un’altra cosa: truccarsi le guance rosse e sporcarsi le unghia con il cacao amaro,così che possiate dire di aver raccolto le materie prime di persona.. uahauhauhauhauahauhauh
Questa me la conservo per la prossima volta, magari mi fa conquistare qualche punto in più con l’uomo-del-monte, tanto non saprà mai che non è vero…
uahauhauhahua

venerdì 25 ottobre 2013

mtc ottobre: uova alla benedict

E meno male che c’è l’mtc che mi costringe a provare ricette salate..che fosse per me proverei sempre e solo dolci.
Questo mese si parla di colazione americana e nello specifico di uova alla benedict, piatto che è nella mia lista di cose da provare da circa uhmm… un paio di anni!

Credo che fondamentalmente la scelta tra una colazione salata e una dolce sia tutta questione di abitudine o semplicemente di gusto..nel senso che conosco gente che alle 8 di mattina al cornetto e cappuccino preferiscono pane e mortadella.
Io che molto probabilmente ho un futuro di glicemia e colesterolo alle stelle non disdegno né l’una né l’altra, in un paio di occasioni non ho ceduto alle uova strapazzate su toast cosparso di burro e contorno di fagioli solo perché ero in compagnia di persone che “ma come fa la gente a mangiare così appena svegli?!!bleeaaah” -.-“

Questo mese non ho avuto grande fantasia,mi sono limitata a sostituire l’english muffin con le “arepas” pane venezuelano a base di farina di mais bianco. Tra parentesi non mi è venuto neanche un granchè , né il pane né la salsa olandese..ma nonostante tutto il piatto nell’insieme mi è piaciuto molto.  Come accompagnamento ho scelto un thè freddo, “ricetta” presa dal libro di Laurel Evans –buon appettito america!-

Ah.. e se vi dicessi che ho preparato e mangiato le mie uova alla benedict alle 3 del pomeriggio quanto vi farei schifo da uno a dieci?!?!? Auhauhauhaahuahauhauhauha


Uova alla benedict con arepas e thè freddo
ingredienti per una persona:

1 uovo;
1 fetta di fesa di tacchino;
1 cucchiaino di aceto;
sale e pepe;
1 arepas;
1 cucchiaio di salsa olandese.


per le arepas:
150 gr farina di mais bianco;
200 ml circa di acqua;
1 cucchiaio di olio;
un pizzico di sale.

-mescolare tutti gli ingredienti,aggiungendo l’acqua poco alla volta fino ad ottenere un composto liscio.
-formare dei dischi doppi circa 2 cm e cuocere per qualche minuto su una piastra calda e leggermente unta.
-tagliare a metà e cuocere altri 15 minuti nel forno.

per la salsa olandese (ricetta Laurel Evans):
1 tuorlo;
½ cucchiaino di succo di limone;
25 gr burro fuso;
un pizzico di pepe e un pizzico di sale.

-in una ciotola sbattere il tuorlo e il succo di limone finchè raddoppia il suo volume.
-appoggiare la ciotola su una pentola d’acqua in leggera ebollizione, continuate a sbattere.
-versare lentamente il burro fuso e continuare a girare finchè la crema di addensa.
-togliere dal fuoco, aggiungere pepe e sale.

per il thè freddo (ricetta Laurel Evans):
1 bustina di tè;
125 ml di acqua bollente;
250 ml di acqua fredda;
25 gr zucchero.

-in una tazza capiente versare l’acqua bollente sulla bustina da tè, lasciare in infusione per circa 20 minuti.
-togliere la bustina,versare lo zucchero e mescolare.
-versare l’acqua fredda e conservare in frigo.
-servire con ghiaccio e una fettina di limone.

Quando tutti gli “elementi” sono pronti preparare le uova:
-riempire un pentolino con circa 7-8 cm di acqua e il cucchiaino di aceto, scaldare a fuoco medio
-aprire l’uovo in un piatto.
-quando l’acqua avrà quasi raggiunto il bollore, con un cucchiaio creare un vortice e far scivolare l’uovo all’interno.
-cuocere per circa 3 minuti

Aprire a metà l’arepas,poggiare sulle due parti la fetta di fesa di tacchino,l’uovo e infine la salsa olandese.

…è più facile e veloce farlo che scriverlo..sul serio!!!

PS.la foto è orrenda. Sigh! Quel giorno non c’era neanche un raggio di sole :(

venerdì 21 giugno 2013

mtc di giugno caponata "salad"

Eccoci di nuovo con l’mtc, dopo un mese di stop dovuto a…dieta+piatto ciofeca. Cioè..la ricetta proposta era buona, ma io ho sbagliato tutto ed è uscita una ciofeca. Certo avrei potuto aggiornare la rubrica “ciofeca day”..ma ho preferito fare passo.
Ritorno questo mese con il tema “insalata” in particolare “cozzaman” propone la caesar salad.
Nel regolamento si parlava di libera interpretazione dell’insalata, con la costante della verdura a foglia larga e del pane/crostino di accompagnamento e quindi subito ho pensato a Lei: la caponata napoletana.
Come sempre mi sento ai limiti del regolamento,prima o poi farò un corso accelerato di comprensione del testo, fatto sta che quando leggo le ricette del mese si accende SUBITO una lampadina ed è difficile spegnerla. Quindi mi affido al mio istinto anche questo mese.
 La caponata napoletana è completamente diversa dall’omonimo e buonissimo piatto siciliano. E’ la regina delle insalate campane, consumata in particolar modo nei mesi estivi,spesso e volentieri come piatto unico, d'altronde contiene tutto:carboidrati,proteine,grassi. (scusate è la dieta che mi sta rincoglionendo).


Caponata napoletana
Ingredienti:
freselle (ammorbidite dall’acqua)
lattuga
tonno
pomodori
olive verdi
alici sott’olio
olio
basilico fresco.

Per preparare le freselle napoletane “homemade” occorrono
Ingredienti (x16 freselle):
250 gr farina 00;
250 gr farina manitoba;
circa 300 ml di acqua;
10 gr di sale;
16 gr di lievito di birra.

-sciogliete il lievito in 100 ml di acqua tiepida
-versate le farine e il sale in una ciotola (per chi è esperto e non un incapace come me va bene direttamente sul piano di lavoro)
-mescolatele un po’ e fate un buco al centro e versate l’acqua&lievito
-impastate aggiungendo il resto dell’acqua un po’ per volta.
-quando avrete ottenuto un impasto liscio,coprite con un canovaccio e fate riposare fino al raddoppio (ora che è estate ci vorrà proprio poco..)
-dividete l’impasto in 8 palline,stendete ogni pallina in modo da ricavare dei fusilloni e unite i due estremi.fate lievitare altri 20 minuti.
-cuocete ora a 180° per circa 20 minuti. Le pagnottelle dovranno essere ancora bianche e pallide.
-fate raffreddare e tagliate a metà. Cuocete i dischi per un’altra mezz’ora,o comunque fino a quando risulteranno belle croccanti e biscottate.

Quando saranno fredde conservatele in sacchetti di plastica.


lunedì 15 aprile 2013

mtc vs laurel evans

Metto subito le mani avanti. Questo mese rischio sul serio di essere fuori concorso. Ho iniziato ad avere qualche dubbio prima di iniziare a cucinare. Ma sinceramente ero così contenta del mio menù che ho deciso di rischiare…. 
E bene..
Sorpresa sorpresa.. questo mese chilli con carne proposto da Anne.Non ho mai provato la cucina messicana, ma lo scorso anno ho comprato il libro di Laurel Evans sulla cucina tex-mex, fino ad ora avevo provato solo la ricetta dei pancakes allozenzero e i nachos. Non ho avuto dubbi e ho preparato questo menù “evansiano” J
Allora, la ricetta di Laurel Evans del chilli con carne , come quella di Anne, non prevede legumi..ma prevede altri mille ingredienti , alcuni li ho dovuti nascondere al saccente papà altrimenti non l’avrebbe mai provato :P tra cui il caffè e la cannella (e qui il primo dubbio,cuocere con birra e caffè è permesso nel concorso?); per quanto riguarda il contorno, la cosa più ovvia che mi è saltata in mente è stata “fagiolifagiolifagioli” ma io in questo blog praticamente pubblico ricette di fagioli un post si e l’altro pure quindi non mi sembrava il caso, ho optato per un bel contorno di onion rings ^_^ , per concludere il pane.. .questo è il punto più problematico. Nel post dell’mtc c’è scritto di fare un pane basso, simile alle tortillas,ma anche pane azzimo ecc… io ho già pubblicato sia le tortillas che i nachos,questi ultimi proprio inoccasione di un mtc quindi ho scelto un pane fritto, sempre di laurel evans, che in teoria è piatto e basso, ma volendo si può preparare anche come le “nostre” pizze montanare
. Il tutto l’ho servito con un paio di foglie di insalata e una bella salsa a base di maionese, bella porca.

Cosa ne è uscito???? Un piatto quasi da fast-food J Armatevi di pazienza per leggere il post lunghissimo e anche di malox per riuscire a digerire tutto :P..ecco la mia proposta…

Chilli con carne da fast food
Ingrendienti per 4 persone
Chilli con carne :
700 gr di spalla di manzo;
4 fette di pancetta affumicata;
1 cipolla piccola tritata;
1 spicchio di aglio schiacciato;
100 ml di caffè americano (in alternativa 50 ml espresso 50 ml di acqua calda);
200 ml di birra (preferibilmente scura, ma io ho utilizzato una moretti doppio malto);
2 pomodori freschi da insalata tagliati a cubetti;
230 ml di acqua;
1 pizzico di cannella;
1 pizzico di chiodi di garofano tritati;
2 cucchiaini di coriandolo tritato;
8 peperoncini freschi (i nostri italiani,grandi si e no 5 cm);
2 peperoncini secchi;
1 cucchiaio di farina (preferibilmente di mais).

-abbrustolire i peperoncini freschi in forno per qualche minuto, chiuderli in un sacchetto di plastica.
-mettere in ammollo con acqua fredda i due peperoncini secchi.
-spellare e privare dei semi i peperoncini freschi, privare dei semi i peperoncini secchi. Mettere nel frullatore con 120 ml di acqua fredda,formare un crema e mettere da parte.
-nel frattempo, scaldare un po’ di olio in una padella capiente, rosolare la pancetta, mettere da parte e tritare.
-soffriggere la cipolla e l’aglio nella stessa padella
-aggiungere la carne,le spezie, caffè, birra, pancetta, pomodoro, acqua e crema chilli.
-far sobbollire per circa 4 ore, aggiustare di sale.
-in una ciotolina mischiare la farina con 4 cucchiai di succo di cottura, unire alla carne e far cuocere altri 20 minuti circa.

Onion Rings:
150 gr di farina;
1 cucchiaio di sale;
1 pizzico di peperoncino;
80 ml di latte;
80 ml di yogurt magro;
150 ml di birra;
1 cucchiaio di succo di limone;
1 uovo;
olio di semi per friggere;
2 cipolle tagliate ad anelli spessi un cm.

-unire farina, sale e peperoncino in una ciotola media.
-mescolare continuamente mentre gradualmente aggiungete latte, yogurt, birra, succo di limone  e l’uovo.
-far riposare circa 20 minuti.
-immergere gli anelli di cipolla nella pastella e friggerle poche alla volta nell’olio fino a quando sono dorati.

Pane fritto (dei nativi americani)
Qui sono andata un po’ ad occhio, l’impasto era una nuvola,soffice sia crudo che dopo cotto.
380 gr farina;
1 cucchiaio e ½ di lievito (io ho usato un terzo di cubetto di lievito di birra);
2 cucchiaini di sale;
235 ml di latte;
125 ml di acqua calda;
3 cucchiai di burro;
olio per friggere.

-mescolare tutti gli ingredienti secchi.
-sciogliere il lievito nel latte e unire agli altri ingredienti.
-mescolare con le mani aggiungendo un po’ alla volta l’acqua,
-unire il burro.
Ho dovuto aggiungere altra farina, circa 100 gr, l’impasto risulterà comunque un po’ appiccicoso ma non disperate.
-fare riposare un paio di ore.
-formare delle palline e appiattitele con le mani o con il matterello.
-friggere.

E per finiiiireeeeeeeeeeeee… tocco di “classe”..

Salsa ranch:
120 ml di yogurt;
100 gr di maionese;
½ spicchio di aglio;
1 cucchiaio di prezzemolo tritato;
1 cucchiaio di foglie di sedano tritate;
1 cucchiaio di erba cipollina tritata;
½ cucchiaino di orginano;
½ cucchiaino di pepe;
½ cucchiano di sale.

-mettete tutto nel frullatore e arrivederci!

Ne è avanzata un bel po’ che a breve consumerò con un abbondante porzione di patatine fritte. Giusto il tempo di digerire questa porcata ^_^
Se siete arrivate sane e salve alla fine di questo post- clap clap clap clap- arrivederci alla prossima..ah perché non contenta dallo stesso libro ho preso anche la ricetta del dolce..ma quello ve lo farò vedere la prossima volta :*