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giovedì 17 dicembre 2020

Il caffè di Luz e Marina: aria di Natale! (nonostante la pandemia)

Il caffè di dicembre è slittato un po', ma Marina ed io avevamo il desiderio di addentrarci meglio nello spirito natalizio. 
Nonostante la pandemia, che ci porterà un Natale più sobrio, non manca la volontà di pensare a questa festa seguendo il classico iter. Sto lavorando su me stessa per disimparare il mio ormai atavico rifiuto dello spirito del Natale, per "fare tacere il mio grinch", come sono solita dire. Ed eccoci qui.

Ci siamo viste, Marina ed io, nel bel salotto della sua casa romana, e abbiamo gustato più di un tè, attingendo a una larga offerta di gusti, meticolosamente conservati in una teca costruita con le sue mani. Lì accanto, un vassoio pieno di muffin al cioccolato, una delle sue specialità. Sono certa che ne darà la ricetta nel suo blog. La tavola ben apparecchiata, la forma classica del servizio, e l'aria che si riempie di parole scambiate, come d'abitudine. 
Nota fuori contesto: se a qualcuno sono "fischiate le orecchie ieri", sappiate che abbiamo parlato di voi, abbiamo fatto un bilancio delle nostre frequentazioni via blog. 😁
Le immagini che seguono sono miei scatti delle creazioni natalizie di Marina. 

mercoledì 1 aprile 2020

La creatività (salvifica) durante la quarantena.

Se penso che è trascorso quasi un mese da quel 4 marzo in cui fu annunciata la chiusura delle scuole dal giorno dopo, mi stupisco. 
Alla didattica a distanza dedicherò una riflessione a parte, oggi mi soffermo su questo tempo dilatato, la nostra quarantena.

C'è stata una bella differenza fra il non recarsi più a scuola e il dover restare chiusi in casa
A suon di #iorestoacasa, dopo l'assurdo caso di bar e ristoranti pieni mentre il virus di diffondeva silenzioso, e le centinaia di contagiati che poi sono diventati migliaia con un numero di decessi da film apocalittico, ci siamo ritrovati con tanto di decreto e di divieto di uscita, se non in casi gravi e necessari. 
Ci voleva, era una condizione senza la quale questa pandemia, che nel frattempo ha colpito duramente la Spagna e si è diffusa in diversi paesi d'Europa oltre che negli States, starebbe facendo molte più vittime. 
Non mi soffermerò neppure sulla tragedia di questa "peste degli anni Duemila", non è questo il post.
Andiamo invece alla permanenza coatta nelle nostre case e alla creatività che imperversa in migliaia di abitazioni in Italia e non. Mi riferisco in particolare a quella creatività donata, condivisa.