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sabato 9 marzo 2024

L'errore di Aristotele - Giulia Sissa (essere femmina nella Grecia classica)

C'erano una volta regine e principesse. Governavano paesi, comandavano eserciti e si facevano obbedire. Le loro vite erano piene di possibilità, di poteri e di progetti. Si chiamavano Artemisia di Alicarnasso, Antigone, Giocasta, Etra. La storiografia antica ne racconta le gesta meravigliose mentre la tragedia classica le fa rivivere sulla scena. Eccezionali e singolari in società ostili alle donne, queste figure appartengono a un passato aristocratico o vivono in uno spazio distante e regale. In questi mondi possibili, anche loro sono possibili. Basta usare l'immaginazione.

***

Amo i saggi, ormai è risaputo, ho scoperto anzi una vera passione per quei libri prodotti da studiosi, esperti, pensatori, che fanno un'analisi accurata di un determinato argomento. 
Questo pregevole excursus sulla donna nei secoli, dall'antichità classica fino all'età moderna, scoprii per caso, anche stavolta dinanzi a una puntata di Quante storie su Raitre. 
Giulia Sissa è una docente di Antropologia e Letteratura all'Università della California, una delle maggiori esperte di antropologia sociale riguardante il femminile

mercoledì 29 giugno 2022

Leggere Lolita a Teheran - Azar Nafisi

Incipit
: Nell'autunno del 1995, dopo aver dato le dimissioni dal mio ultimo incarico accademico, decisi di farmi un regalo e realizzare un sogno. Chiesi alle sette migliori studentesse  che avevo di venire a casa mia il giovedì mattina per parlare di letteratura. Erano tutte ragazze, dato che, per quanto si trattasse di innocui romanzi, insegnare a una classe mista in casa propria sarebbe stato troppo rischioso. Fra gli studenti maschi, Nima fu l'unico a rivendicare con ostinazione i propri diritti, così acconsentii a passargli il materiale che assegnavo e, di tanto in tanto, a vederci da me per parlare dei libri che stavamo leggendo. 

Questa è una vicenda vera, una di quelle che si portano dietro i drammi della Storia, il rapporto simbiotico fra maestro e allievi, l'orgoglio di una donna che fa da ponte a giovani allieve desiderose di imparare, di pensare, di condividere. 
È una storia vissuta fra quattro mura, in un privato che diventa universale perché diventa il perimetro in cui prende forma la conoscenza, lo slancio vitale verso il sapere. 
Cominciamo dalla storia martoriata di questo paese.

mercoledì 1 settembre 2021

Le donne invisibili.


  
  Sono una donna che si è destata
  Mi sono alzata e sono diventata una tempesta
  che soffia sulle ceneri dei miei bambini bruciati
  Dai flutti di sangue del mio fratello morto sono nata
  L'ira della mia nazione me ne ha dato la forza
  I miei villaggi distrutti e bruciati mi riempiono di odio
  contro il mio nemico
  Sono una donna che si è destata
  La mia via ho trovato e più non tornerò indietro
  Le porte chiuse dell'ignoranza ho aperto
  Addio ho detto a tutti i bracciali d'oro
  Oh compatriota, io non sono ciò che ero
  Sono una donna che si è destata
  La mia via ho trovato e più non tornerò indietro

giovedì 23 luglio 2020

Strane creature - Tracy Chevalier

Incipit: I lampi. Mi hanno sempre colpita i lampi. Ma una volta è successo davvero. Non dovrei ricordarlo perché ero poco più di una poppante, invece me lo ricordo, eccome! Ero in un prato e c'erano dei cavalli, dei cavalieri... Poi scoppiò un temporale e una donna - non era la mamma - mi prese in braccio e mi portò sotto un albero. Mi teneva stretta stretta e io guardavo in alto le foglie scure contro il cielo bianco. 

Eccomi a leggere nuovamente un'autrice che non mi ha convinta col romanzo precedente, quella stessa Chevalier recensita qui
Mi sono concessa questa seconda lettura poiché questo libro è un dono caro di una persona cara, il che mi offre l'opportunità di meglio entrare nello stile e nella struttura di questa narratrice. 

Se al termine di questo romanzo dovessi chiedermi se la Chevalier è diventata una delle mie autrici predilette, la risposta sarebbe "no", per una serie di ragioni legate alle stesse affermazioni già fatte. Chiunque cerchi un approfondimento psicologico e una struttura narrativa costruita ad arte, resterebbe deluso. 
La Chevalier non è una scrittrice nelle mie corde, ma devo riconoscerle il merito, con questo romanzo, di aver individuato il soggetto perfetto e di offrire al lettore una totale immersione in un luogo ritratto con dovizia: la costa dinanzi a Lyme Regis, cittadina del Dorset inglese.

venerdì 9 marzo 2018

We can do it! (tra il serio e il faceto)

Farò in modo che non sia l'ennesimo post legato all'8 marzo, giuro. Anche perché non sono fra coloro che festeggiano questa ricorrenza, almeno non più. 
Voglio invece cercare di costruire una riflessione per immagini. 
La cartellonistica pubblicitaria, che ha mosso i primi passi agli inizi del XX secolo, diventa un moltiplicatore di immagini a metà secolo, negli anni di guerra. 
Possiamo farlo!, tuonava l'operaia diventata erroneamente una delle icone del femminismo dal poster illustrato da J. Howard Miller. 
Sì, perché, disegnata nel 1943, in tempo di guerra, si riferiva alle operaie che contribuivano all'industria bellica americana con il loro indefesso lavoro. 
Donna perché gli uomini erano al fronte, pertanto lei difendeva la propria patria entrando nei panni maschili da metalmeccanico sopperendo alla penuria di uomini. 
Pur apparendo come un vago riferimento all'aver conquistato una posizione riconosciuta e rispettata nella società, i fatti erano stati poi smentiti nei decenni successivi, quando la bella operaia sarà sostituita dalla sorridente casalinga degli anni Cinquanta e Sessanta.