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venerdì 5 febbraio 2021

MARMELLATA DI ARANCE 2.0


La marmellata che ho ottenuto dalle arance 🍊 varietà sanguinelle è davvero una delle più buone mai fatte 


e voi sapete quante ne faccio e quanto io ami prepararle in casa.
Qualche giorno fa chi mi segue su facebook e instagram avrà sicuramente avuto modo di vedere il bel regalo da parte di un amico: un bellissimo cesto di agrumi appena raccolti dal suo agrumeto e naturalmente senza nessun tipo di additivi chimici




Trattandosi di una grande quantità ovviamente la mia mente di cuciniera seriale ha subito metabolizzato che con gran parte avrei dovuto pensare a conservarne il profumo e il colore.
Con i mandarini , sempre su instagram vi ho fatto vedere il colore del sole dei due vasetti di marmellata seguendo questa procedura riducendo a metà la quantità di scorzette essendo il mandarino più pungente.



Per quanto riguarda le arance ho dovuto furtivamente sottrarne poco più di un chilo per poter preparare la più buona delle marmellate di arance che abbia mai fatto, perchè le altre erano talmente dolci e succose che son finite in premute mattutine.
L'arancia varietà sanguinella è un frutto tardivo, matura in questo periodo ed ha la caratteristica essere di piccole dimensioni, di avere una buccia sottile e liscia e di una giallo molto intenso ma l'interno offre la sorpresa di un frutto dal colore rosso vermiglio intenso oltre ad essere ricchissimo di succo e praticamente privo di semi o quasi.
Quando arrivano sulla mia tavola è inevitabile fare un tuffo nei ricordi della mia adolescenza ; zio Damiano adorava questa varietà e in questo periodo, visto che io ero solita frequentare la sua casa quasi quotidianamente zia Rosa mi premeva il loro succo rosso vermiglio da frutti piccolissimi perchè lui parsimonioso come era cercava i carretti che le vendevano a poco prezzo, parliamo di tre chili 1000 lire o poco più 😅 e io bevevo  lunghi sorsi da quel bicchiere che alla fine mi lasciava un segno rosso vermiglio lungo le labbra simile a buffi baffi 😁. Zia Rosa preparava anche lei una marmellata con grossi pezzi di scorza che conservava in una 🥣 scodella da dove veniva attinta a cucchiaiate e quasi sempre finiva in una crostata 🍰dalla frolla sottilissima che solo lei sapeva fare. A dire il vero all'epoca quel dolce non mi piaceva tantissimo proprio a causa dei grandi pezzi di scorza presenti e racchiusi in uno strato di frolla davvero troppo sottile, ma adesso ho imparato ad apprezzarli debitamente tagliati julienne sottilissime . Ma basta raccontare di vecchi dolcissimi ricordi e andiamo in cucina che vi racconto invece come fare questa marmellata fantastica 🤩 

Qui scrivevo tanto tempo fa di versione con bimby e tradizionale; oggi invece parlo della marmellata avendo a disposizione un termometro digitale da cucina.
Nel corso del tempo si acquisiscono nuove consapevolezze e si arricchisce la conoscenza del proprio sapere , l'esperienza e la pratica portano per fortuna a perfezionamenti del proprio fare.
Il metodo della confettura in generale portata a 105° lo applico ormai a tutte le confetture ma all'arancia non avevo ancora provveduto.
Ho attinto questo metodo seguendo amiche blogger che mi hanno portato a conoscere il metodo di Christine Ferber e in particolare da lei la mia Lalla del 💕. Quando le ho scritto su ig che lei è stata la mia usa ispiratrice non ci credeva, ora se mai dovesse leggere questo post chilometrico se ne ravvedrà  😀
Ovviamente non amando l'uso eccessivo di zucchero nelle confetture in genere ho fatto di testa mia, anche se chi seguendo alla lettera il metodo  Ferber che utilizza pari peso frutta zucchero, assicura che il bilanciamento del gusto sia perfetto.
Non è la prima volta che faccio di testa mia sia ben chiaro! Non vi sottopongo ad un esperimento, ma faccio così ormai da due o tre anni e le confetture sono un successo sempre, quindi fatela e fidatevi  

Ingredienti
1 kg di polpa di arance non trattate 🍊 ( peso netto)
la scorza  ( solo parte gialla) di tre arance 🍊🍊🍊
500 g di zucchero semolato 
il succo di mezzo limone

Cominciamo lavando e spazzolando per bene le arance a cui sottrarremo la buccia, le altre riservate alla marmellata sarà sufficiente lavarle per qualche secondo; con un pelapatate a prelevare la sola parte gialla di tre arance 🍊🍊🍊 e tagliarle finemente a julienne



ora metterle in un pentolino, coprile d'acqua e portare ad ebollizione facendo bollire per dieci minuti. Scartare l'acqua già usata, ricoprire le scorzette con acqua fresca e riportare a bollore per altri dieci minuti; scolare e metter da parte.
Pelare al vivo le arance , tagliarle a piccoli pezzi e dopo aver tolto in nervo centrale che si trova quando si aprono a metà, lasciamo pure la pellicina ed eventualmente scartiamo qualche semino presente.
Raccogliere i pezzi di frutta e il loro succo in una 🥣scodella, dovremo raccoglierne 1 chilo ( escluse le scorzette che pesano davvero pochissimi grammi).
Metter il tutto in una pentola che non sia di alluminio, bassa e larga, unire lo zucchero  ( 50% rispetto al peso della frutta, in modo che possiate farne quanta ne desiderate ricordando questa proporzione). e il succo di mezzo limone 🍋 .
Comprese le scorzette se volete frullarle a quasi cottura, se invece desiderate che restino integre nella marmellata tenetele da parte perchè andranno aggiunte dopo aver frullato come vi sto per raccontare e metter sul fornello.
Mescolare per bene con un cucchiaio di legno , lasciare che le prime bollicine compaiano lungo i bordi della pentola; appena vedremo sobbollire togliamo dal fuoco, versiamo in una scodella 🥣 di vetro e copriamo con carta forno.
Sterilizzare vasetti e tappi (nuovi) e metterli ad asciugare capovolti su un panno pulito fino al momento dell'utilizzo 



Conserviamo per una notte in luogo fresco, va bene anche il frigo una volta raffreddata a temperatura ambiente, al mattino si presenterà cosi 



Versare nella pentola larga e bassa e a fuoco moderato portare a cottura schiumando eventualmente nel caso fosse necessario ( a me non è servito),






 Portare il termometro a 105° e inserire la sonda nella pentola, quando avrà raggiunto 100° togliere dal fuoco e con un frullatore ad immersione passare nella pentola per ridurre in purea la marmellata, frullare fino a raggiungere la consistenza a voi congeniale,  se volete conservare integre le scorzette aggiungetele a questo punto e riportare sul 🔥 fuoco




 riportare al fuoco fino a raggiungere i 105° mescolando spesso, a questo punto  la confettura sarà pronta per essere invasata. Non preoccupatevi se vi sembrerà piuttosto liquida perchè in fase di raffreddamento raggiungerà la consistenza ottimale.
Invasare immediatamente fino all'orlo, tappare e capovolgere per permettere il sottovuoto, coprire i vasetti ed aspettare che raffreddino.
Se per vostra sicurezza volete sottoporre a sterilizzazione basterà immergere i vasetti freddi in pentola protetti da stracci , coprire di acqua e portare a bollore per 15 minuti, raffreddare in acqua quindi riporre in dispensa, si conserva per un anno, anche l'altra senza sterilizzazione a me non ha creato problemi ma capisco che in molti preferiscono procedere alla sterilizzazione e quindi vi indico come faccio io con pesca fragola e albicocca più delicate 




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lunedì 7 dicembre 2020

PASTA DI ARANCIA DEL MAESTRO ALFONSO PEPE

Periodo di grandi manovre in cucina, periodo che adoro perchè posso dedicarmi alla mia passione per i grandi lievitati. Alla ricerca di essenze naturali per arricchire gli impasti mi sono imbattuta in questa ricetta che mi ha folgorata e ho avuto ragione perchè una volta assaggiata sono andata in estasi.

Facilissima, profumatissima, veloce ed economica




 Ingredienti

500 g di arance non trattate

200 g di zucchero


lavare le arance per liberarle da eventuali impurità. Immergere in pentola con acqua fredda e portare a ebollizione; nel frattempo preparare una scodella con acqua fredda. Calcolare cinque minuti da inizio bollore, raccogliere le arance con la schiumarola e trasferirle in ciotola con acqua fredda.

Una volta fredde affettare, eliminare i filamenti centrali ed eventuali semi e mettere in pentola con lo zucchero.

Mescolare per bene e mettere sul gas, a fuoco moderato, mescolando di tanto in tanto. Portare a bollore, calcolare dieci minuti da inizio bollore. Spegnere e far riposare tutta la notte.

Il giorno dopo riportare a bollore per cinque minuti, togliere la pentola dal fuoco, lasciar intiepidire e trasferire in un tritatutto con lame ben affilate. Ridurre in pasta e conservare in frigo fino a dieci giorni o meglio congelare in vaschette del ghiaccio per poi trasferire in busta freezer. 



Ottima per panettoni e pandoro, brioche, biscotti.

E proprio adesso, mentre scrivo un cucchiaino in una fumante tazza da te ha aggiustato la mia giornata! 

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lunedì 19 gennaio 2015

LONZA ALL'ARANCIA E ACETO BALSAMICO


Una proposta profumata per preparare un secondo piatto che vi sorprenderà col suo gusto agrumato e la cremosità della salsa di accompagnamento.
Quando internet era lontano dai miei pensieri, come anche l'uso del pc, 
quando comunque la passione per la cucina era già mia compagna fidata, 
quando raccoglievo foglietti sparsi e li attaccavo con lo scotch  sulla mia agenda storica di ricette, 
quando le riviste di ricette erano il mio passatempo preferito, 
quando , insomma, ero più giovane,  tanto tempo fa
ero solita acquistare la rivista "cucinare bene".
Dalle sue pagine ho preso per anni tanti spunti per realizzare ricette di ogni tipo.
Poi ho smesso di acquistarle , ma i numeri in mio possesso sono stati conservati e ogni tanto mi dedico alla loro rilettura. E capita di trovare nuovamente spunti golosi.
Da "cucinare bene" anno 2000, mese di ottobre ecco la ricetta che vi propongo oggi. 
Sembra strano ma nell'era di facebook, google, google-plus , blog, e quant'altro, spesso torno a sfogliare le mie riviste e i miei semplici libri di ricette che non portano nomi di autori dal nome altisonante ma che ancora mi regalano chicche interessanti che condivido con i miei lettori, dopo essere passati dal palato critico mio e dei famelici di turno.





Ingredienti

800 gr. di lonza di maiale

200 gr. di succo di arancia
30 gr. di brandy o vino bianco ( un bicchierino)
1 rametto di salvia
1 rametto di rosmarino
2 spicchi di aglio
1 foglia di alloro
30 gr. di olio di oliva
2 arance
10 gr. di zucchero di canna
2 cucchiai di aceto balsamico
una noce di burro
1 cucchiaio di fecola di patate
pepe e sale q.b.





Ungere il pezzo di lonza con olio massaggiandolo con le mani.
Bagnarla con il succo di arancia e il brandy. Unire nella ciotola salvia , rosmarino e alloro sciacquati e asciugati, lo spicchio di aglio spellato e schiacciato.
Lasciar marinare la carne per circa 8 ore in frigo rigirandola ogni tanto.
Asciugare la carne dal liquido di marinatura e ungerla con un cucchiaio di olio.
Accendere il forno a 170°.
In una padella antiaderente mettere un cucchiaio di olio e rosolarvi la carne a fuoco vivace rigirandola da tutti i lati, deve formare una crosticina.
Mettere la carne rosolata in una teglia unta d'olio,
Versare sulla lonza due cucchiai della marinata filtrata e cuocere in forno a temperatura per trenta minuti bagnando se serve con poca marinata filtrata.
In una ciotolina mescolare zucchero, aceto, pepe,sale e un cucchiaio di marinata filtrata.
Spalmare il miscuglio sulla carne. Alzare la temperatura a 220° e cuocere per altri 5 minuti.
Ora togliere la carne dalla teglia e avvolgerla in un foglio di carta stagnola (servirà a donarle una maggiore morbidezza). Sigillare a formare un pacchetto. Lasciarla nel pacchetto fino al momento di affettarla.
Sbucciare al vivo le due arance , tagliarle a fettine eliminando eventuali semi.
Mettere le fettine nella teglia , nell'intigolo rimasto dalla cottura e cuocere nel fondo a 220° voltandole a metà cottura.
Filtrare in un pentolino il fondo di cottura e unirvi il burro impastato con la fecola,aggiungere al fondo anche il resto della marinata e il liquido che si è formato nel pacchetto che contiene la carne facendolo addensare per 5 minuti a fuoco dolce mescolando continuamente.
Affettare la carne in fette dello spessore di circa 8 mm (meno di un cm insomma ) disporla nei piatti guarnendo con le arance e versare la salsina sulle fette.





Idea presentazione

Dopo aver affettato la carne ricomporre l'arrosto in questo modo: spalmare le fette con un po' della salsina preparata solo sa una parte, e alternare le fette di carne con una fetta di arancia quindi con della rafia legare l'arrosto nel senso della lunghezza e presentare in tavola.

domenica 30 marzo 2014

TORTA AGLI AGRUMI MERINGATA



Per questa torta dal gusto deciso e fresco devo ringraziare Stefania, la blogger dalle ricette furbe . Grazie al suo soccorso in un pomeriggio di inverno ho scoperto questa delizia! Avevo un bel po' di agrumi freschissimi appena raccolti e anche albumi avanzati dalla grande operazione biscotti per le feste, e allora rivolgo una richiesta di aiuto su fb e prontamente lei mi viene in soccorso consigliandomi un dolce con i frutti tutti interi, anche le bucce! Stefania è regina nel fornire suggerimenti furbissimi di dolci veloci e impensabili ma sempre gustosi . Non ho avuto un attimo di titubanza e mi sono buttata nella realizzazione della torta. Ho sostituito la sua ricetta di base con la mia ricetta di pasta frolla ( e per questo spero lei mi perdoni) per il resto ho seguito il suo post.





Ingredienti per una tortiera da 24 cm a cerniera

per la base di frolla:

300 g. di farina

100 g di zucchero
120 g. di burro t.a.
1 uovo e 1 tuorlo
1 pizzico di sale 
1/2 bustina di lievito per dolci 
1 bustina di vanillina ( se si vuole )

per il ripieno:

2 arance non trattate

1 limone
125 g. di zucchero semolato


per la meringa:

3 albumi pastorizzati

125 g. di zucchero finissimo





A dire il vero io al limone ho tolto la parte bianca tra la buccia e gli spicchi perchè ne presentava parecchia e temevo compromettesse la riuscita del dolce. Nel bimby inserire gli agrumi a pezzi privandoli dei semi contenuti. Portare gradatamente a velocità turbo in modo da ridurre i frutti in purea. Mettere in una ciotola,unire lo zucchero, mescolare coprire e riporre in frigorifero.
Ora preparare la frolla: mescolare farina,zucchero, sale lievito e vanillina,fare la fontana versarvi l'uovo intero e il tuorlo e il burro a temperatura ambiente  ma non molto molle a tocchetti. impastare velocemente avvolgere in pellicola e riporre in frigorifero per almeno 30 minuti. Montare gli albumi a neve fermissima unendo verso la fine a poco a poco lo zucchero, la meringa deve essere gonfia e lucida, mettere in frigo. Trascorso il tempo di riposo della frolla stenderla e posizionare nella tortiera precedentemente ricoperta di  carta forno.Per la presenza della meringa, una volta pronta, la torta non potrà essere sformata capovolgendola come di solito, quindi se non si possiede una tortiera a cerniera sarà bene prepararla in una tortiera pronta in tavola dopo averla ben imburrata e infarinata.
Dopo aver steso la frolla provvedere a punzecchiarla con i rebbi di una forchetta, quindi ricoprire con un foglio di alluminio e dei fagioli secchi, infornare a 180° modalità statico per circa 15 minuti. Togliere fagioli e stagnola e versarvi la purea di agrumi livellando per bene.coprire con la meringa, usando un sac a poche o livellandola con il dorso di un cucchiaio (e io ho fatto proprio così come ha fatto Stefania) e rimettere in forno
alla stessa temperatura per 10 minuti senza far scurire la meringa, quindi abbassare la temperatura del forno a 150° e proseguire la cottura per altri 20 minuti.





Noi spegniamo sempre le candeline su ogni torta ^_^




giovedì 20 dicembre 2012

SCORZETTE DI ARANCIA CANDITE


Ho raccontato di aver raccolto alcune arance senza trattamenti chimici e per questo non ho resistito ad autoprodurmi delle deliziose scorzette di arancia da intingere nel cioccolato per un delizioso finepasto natalizio!






La ricetta è  ispirata da quella rapida presa da Giallo Zafferano e devo dire che è stato molto semplice prepararle senza contare il profumo che aleggiava per casa!!

Tagliate a striscioline le bucce spesse di 10 arance non trattate,






eliminare il più possibile la parte bianca amara,





 dopodiché mettetele in un tegame con  dell’ acqua che le ricopra e fatele bollire per 2 minuti; fate raffreddare il tutto, poi buttate via l‘acqua e ripetete l’operazione per altre 2 volte, al fine di togliere l’amaro delle bucce.

Se si usano bucce di clementine o mandarini il tempo di bollitura sarà di 1 minuto.

Finita la terza bollitura, scolate l’acqua in eccesso e pesate le bucce; preparate in un tegame uno sciroppo di zucchero e acqua, che abbiano rispettivamente, sia l’uno che l’altra, lo stesso peso delle bucce scolate; e quando è caldo immergetevi le bucce (se per esempio, le bucce scolate peseranno 100 gr, dovrete utilizzare 100 gr di acqua e 100 di zucchero).
Ora  lasciar  cuocere le bucce a fuoco MOLTO  dolce e senza mescolare,  fino alla completa asciugatura dello sciroppo, facendo attenzione però a non fare caramellare lo zucchero, che non deve scurirsi, ma solo addensarsi e raggiungere la densità del miele.
Le scorzette non vanno mescolate, al limite con il dorso di una forchetta sommergere quelle che affiorano .
Terminata la cottura, mettete le bucce ad asciugare su carta forno tenendole ben distanziate l'una dall'altra





 e dopo se volete, potete procedere ad immergerle nello zucchero semolato (prima che siano completamente asciutte)





 oppure nel cioccolato fuso (quando saranno completamente asciutte).









giovedì 29 novembre 2012

MARMALADE OR JAM....LA MIA MARMELLATA DI ARANCE NEL BIMBY

Non so se a voi capita ma a me si....molto spesso ho dei flash, dei deja vu sui miei preistorici trascorsi scolastici: e mi tornano in mente lezioni particolari o autori particolari.
Bene è il caso della marmellata di arance. Una delle cose che ricordo delle mie lezioni di inglese al liceo (forse già cercava di farsi strada la mia passione per la cucina??) è la distinzione che la docente ci sottolineò a proposito di marmellate e confetture.
Illuminandoci, appunto che in Inghilterra dicesi marmellata espressamente quella fatta con agrumi e confettura qualunque altro composto di frutta cotto con lo zucchero. E ricordo che addirittura diceva esserci una legge che regolamentava questa distinzione avendo poi un occhio di riguardo per quanto riguarda la marmellata di arance scozzesi.......che poi oggi mi chiedo se in Scozia si coltivino le arance....boh...ma non hanno bisogno di sole e caldo ?
comunque mi è venuta in mente nel momento in cui, avendo raccolto belle arance dall'albero in campagna ho deciso di farne della marmellata. Che poi è quella mia preferita....mannaggia,  e che poi non ho resistito alla fine dell'invasamento a "pulirmi" il cucchiaino!!!!!!
Quest'anno ho deciso di fare alcuni pensierini per Natale di cosine gustose fatte da me...magari saranno anche più gradite delle solite inutili cianfrusaglie di cui si va alla ricerca .....








In questo lavoro mi viene d'aiuto il bimby che per queste preparazioni è fantastico!!!!

Anzi se proprio devo dirla tutta io lo uso per marmellate, crema e besciamella e qualche risotto....difficilmente per altre preparazioni per le quali mi affido o alla macchina del pane o al mio tapino keenwood pro...un elettrodomestico che non costa poi tanto ma che ha il bicchiere trasparente perchè io se non vedo quello che impasto non mi accontento....cosa che non riesco a fare come vorrei con il bimby!
Ma senza nulla togliere alla forza del bimby eh era solo giusto per dirvi di una mia scelta personale!
Insomma ho fatto questa buonissima marmellata ed ecco alcuni mini vasetti che ho acquistato e riempito di questa bontà!
trattandosi di arance senza trattamenti chimici le bucce sono ora in parte nell'alcool al buio per un ottimo liquore e in parte voglio provare a candirle e passarle nel cioccolato....se ci riesco!
Se mi vengono bene saranno un altro piccolo cadeaux

Ingredienti


1 kg. di polpa di arance ( poco più di 1 kg. e 1/2 di arance)

la buccia (solo parte gialla) di 2 arance
2 carote medie
400 gr. di zucchero

Lavare le arance anche aiutandosi con una spugnetta.
Comincio col recuperare la parte gialla della buccia di due arance che taglio poi a julienne con un coltello ben affilato. Raccolgo le bucce e le metto a bollire per 10 minuti. Le scolo e tengo da parte.
Pelo al vivo le arance, elimino la parte centrale bianca e taglio ogni arancia in otto pezzi raccogliendo anche il succo.
Peso nel boccale  le arance che devono essere 1 kg, aggiungo lo zucchero e le carote pelate e fatte a tocchetti piccoli.
Apro una piccola parentesi a proposito delle carote nella ricetta:queste sono, tra gli ortaggi,i  più ricchi di pectina e quindi fungeranno da addensante. Non ho voluto aggiungere le mele, che anche hanno questa proprietà , in quanto le carote sono a mio parere più neutre nel gusto e poi con il loro colore aiuteranno no?
 Porto la velocità da 1 a turbo per pochi secondi. imposto il timer a 30 minuti , la temperatura a 100° velocità 2 e lascio andare senza tappo ma con il cestello capovolto sul coperchio (chi ha il bimby sa di cosa parlo).
Trascorso il tempo, aggiungo le bucce precedentemente bollite e porto la temperatura a varoma per altri 30 minuti.
Invasare appena finito e capovolgere i vasetti per creare il sottovuoto (ovviamente per i vasetti nella foto non ho potuto farlo).









metodo tradizionale:

procedere nella prima parte della preparazione. Mettere in una pentola non di alluminio le arance e il loro succo, le carote a piccoli pezzi e lo zucchero. Portare ad ebollizione e cuocere finchè le carote saranno cotte senza schiumare. Togliere dal fuoco e passare tutto al passaverdure o frullare con un frullatore ad immersione. Rimettere sul fuoco , unire le bucce e cuocere la marmellata finchè avrà raggiunto la consistenza del miele. Invasare bollente e capovolgere avvolgendo i vasetti in un panno finchè saranno freddi.

I vasetti vanno sterilizzati insieme ai loro tappi messi in acqua fredda e portata ad ebollizione per dieci minuti. Asciugare su panno pulito mettendoli capovolti.
Per i vasetti in foto: lavati con acqua bollente. La marmellata è stata preparata pochi giorni prima del cadeaux.







mercoledì 9 novembre 2011

TORTA AL CACAO CON CREMA ALL'ARANCIA



Questo blog, questo web, la "mia finestra sul mondo",  il mio "circolo" dove ho conosciuto persone speciali e imparato ed insegnato trucchi, insomma una delle più belle esperienze che mi siano capitate!
Anche la crema usata  per questa torta mi è stata "passata" da una di quelle personcine speciali di cui sopra.
Un gusto delizioso che abbinato a quello del cacao quasi quasi ricorda una famosa merendina al gusto di arancia!









ingredienti

pandispagna al cacao tortiera da 18 cm di diametro

2 uova
150 g. di zucchero
100 g. di farina 00
30 g. di maizena
20 g. di cacao amaro in polvere
1/2 bustina di lievito per dolci

crema all'arancia (ricetta di Cri) con piccole variazioni

125 g. di succo di arancia spremuto e filtrato
1 cucchiaio raso di fecola
1 bustina di vanillina
2 tuorli d'uovo
90 g. di zucchero ( Cri ne ha messi 110)
4 cucchiai di panna montata (Cri 400 gr.)
100 g. di ricotta (mia aggiunta)

per la bagna

100g. di latte
2 cucchiai d'acqua
1 cucchiaio di zucchero
un goccio di liquore all'arancia

per decorare

250 g. di panna montata
cioccolato fondente grattugiato



Montare le uova con lo zucchero e renderle spumose e chiare.
Unire farina, maizena e cacao in polvere. Lavorare ancora e per ultimo unire il lievito per dolci.
Versare in una tortiera imburrata e infarinata dal diametro di 18 cm, magari ricoprire il fondo con un disco di cartaforno e infornare in forno già caldo a 170° per 30 minuti (fare la prova stecchino)
.
Lasciar raffreddare il pandispagna e nel frattempo preparare la crema all'arancia. Sciogliere nel succo d'arancia filtrato i tuorli d'uovo, lo zucchero, la fecola e la vanillina.
Mettere sul fuoco e far addensare.
Ora riporre a intiepidire.
Intanto montare la panna.
Una volta fredda la crema di arancia, unire 4 cucchiai di panna e la ricotta.
Mescolare per rendere il tutto omogeneo.
Tenere il resto della panna in frigo e cominciare a farcire la torta.
Tagliare in due il disco di pandispagna.
Bagnare con il liquido preparato per la bagna.
Versare la crema all'arancia e livellare. Bisogna fare uno strato bello alto (vedi foto).
Coprire con l'altro disco della torta e bagnare anche questo.
Ricoprire il tutto con la panna e decorare a piacere con la siringa per dolci.
Grattugiare su tutta la superficie della torta il cioccolato fondente, oppure decorare come si vuole.







Dolce buonissimo, ma il giorno dopo è divino!!

  • giovedì 8 aprile 2010

    TORTA ALLA RICOTTA MERINGATA....LA TORTA DI ZIA ROSA

    Certo la mia indimenticata zia Rosa (classe 1910) mai e poi mai avrebbe potuto immaginare di essere conosciuta nel mondo dei foodbloggers dato che neanche aveva visto mai un pc nella sua lunga vita durata 95 anni!!!
    Ma , fatto sta che avendomi insegnato diverse cosine culinarie, inevitabilmente sono qui a ricordarla di nuovo come già feci all'inizio della mia avventura bloggerofila postando la ricetta dei taralli pugliesi una delle sue specialità.
     Adesso devo per forza approfondire la presentazione a voi amiche/i di questa adorabile persona chi mi ha accompagnata con i suoi consiglie le sue coccole per lungo tratto della mia vita .
    Lei era la moglie del fratello di mio papà,zio Damiano, ed io ho sempre voluto bene a queste due persone speciali come se fossero i miei genitori .
    Quando io sono nata loro erano sposati da qualche anno e non avendo figli propri, mi hanno sempre coccolata come se io fossi la loro bambina mai arrivata...
    Ricordo i lunghi giri fatti in piedi  tra lui e il manubrio della sua lambretta e come ero felice ...mi faceva sentire nella sua semplicità una persona amata e zia Rosa mi riempiva di coccole ed io mi addormentavo tra le sue braccia riempiendola di bacini sull'orecchio.
    Loro hanno sempre trascorso con la mia famiglia le feste di Natale e Pasqua e proprio in queste occasioni  zia Rosa preparava questa torta che non ha mai avuto un nome proprio ma è stata tramandata come TORTA DI ZIA ROSA  che io ho riproposto a pasqua ^_____^






    INGREDIENTI per uno stampo diametro 26 cm.


    Per la pasta frolla:
    150 gr. di farina
    70 gr. di burro
    40 gr. di zucchero
    1 tuorlo d'uovo

    Per il ripieno:
    400 gr. di ricotta
    50 gr. di zucchero
    1 rosso d'uovo
    1 bicchierino di liquore(facoltativo io cointreau)
    1cucchiaio di marmellata (io di arancia)
    raspatura di un limone
    pezzettini di cioccolato fondente


    Per la meringa:
    100 gr. di zucchero
    2 albumi
    qualche mandorla spellata


    Preparare la pasta frolla e lasciarla riposare in frigo avvolta in pellicola finchè prepariamo il ripieno.
    In una ciotola mescolare la ricotta con lo zucchero , l'uovo,il liquore , la raspatura di limone e i pezzetti di cioccolato.
    Stendere la pasta frolla sottile e rivestire una tortiera del diametro di 26 cm.
    Io ho usato la carta da forno senza tagliarla della sagoma del tegame perchè una volta cotta la torta ho usato gli angoli della carta per estrarre la stessa senza capovolgerla; voi se avete lo stampo a cerniera ( a me si è rotto e non riesco ancora a sostituirlo) usate questo imburrato e infarinato.
    Infornare in forno caldo a 180° per 15 minuti.
    Trascorso il tempo versare sulla base della torta tolta dal forno il ripieno preparato e dividere il cucchiaio di marmellata distribuendolo sulla ricotta.
    Infornare ancora la torta per altri 15 minuti alla stessa temperatura.
    Nel frattempo montare a neve ben ferma i due albumi con lo zucchero.




    Coprire la torta con la neve zuccherata e cospargere la superficie con pezzetti di mandorle ( io ho usato quelle affettate).
    Come si vede dalla foto io ho messo la meringa in una siringa per dolci ed ho ricoperto tutta la torta di ciuffetti....era venuta carinissima ma...un attimo di distrazione e la meringa si è bruciataaaaa..........me disperataaaaa.....e ora?
    Con cautela sono riuscita a rimuovere la meringa bruciata e a sostituirla con un'altra che però non mi è venuta montata bene come la prima e quindi ho dovuto seguire alla lettera il " metodo zia Rosa" : stendere delicatamente la meringa sulla torta ,cospargendola di pezzetti di mandorla, e infornare per altri dieci minuti finchè l'albume diventa dorato.
    Lasciar raffreddare la torta prima di toglierla dal tegame.













    Provatela e fatemi sapere....è fantastica!!!................aspetto commenti