Ragazza interrotta Mi sembra una buona prova d’autrice. E’ un romanzo psicologico, in cui si racconta come un’adolescente non partecipi a una strage soRagazza interrotta Mi sembra una buona prova d’autrice. E’ un romanzo psicologico, in cui si racconta come un’adolescente non partecipi a una strage solo per caso. Si sa che l’adolescenza è un’età fragile, in cui solitudine, cattive compagnie, attenzione genitoriale carente possono portare a sbandate di varia portata. In tanti abbiamo guardato verso the wild side. Evie aveva un grande desiderio di essere al centro dell’attenzione, genitori distratti e una personalità facilmente plagiabile. La storia ricalca esattamente la strage del gruppo di Charles Manson; l’interessante contributo dell’autrice è la voce interiore di una ragazza legata al gruppo, che non prende parte attiva e ricorda come era arrivata a frequentarli e i suoi sentimenti, subito dopo il fatto e a decenni di distanza. Evie è stata scaricata in mezzo alla strada durante il percorso per raggiungere il luogo del misfatto, perché troppo giovane o inconsapevole o non abbastanza groupie. Nonostante tutto non è convinta fino in fondo di essere stata straordinariamente fortunata, si sente anche, ancora una volta, esclusa dall’intimità con l’amica adorata e non supera mai davvero questa delusione. Percorre una vita di ripiego, coi soldi ereditati e poi con lavori saltuari, senza persone con cui condividere il percorso. La scrittura e l’atmosfera sono ottime e anche i personaggi, patologici ma credibili. Non mi ha convinto il tono distaccato della protagonista, perché è molto adatto al reportage ma non molto alla mente di una persona che ha rischiato di diventare un’ergastolana, ma rimpiange che l’amica non l’abbia considerata abbastanza da permetterle di partecipare a una strage, peraltro completamente immotivata. Una cosa che mi ha sempre stupito è come gruppi di folli si raccolgano spontaneamente attorno a un folle carismatico. Eppure succede. ...more
L’educazione salva le bambine Libro abbastanza indescrivibile, sembra scritto con la tecnica del telegrafo senza fili: il primo scrive una parte, poi cL’educazione salva le bambine Libro abbastanza indescrivibile, sembra scritto con la tecnica del telegrafo senza fili: il primo scrive una parte, poi copre tutto tranne l’ultimo rigo. Il successivo non rilegge e continua per un altro po' e di nuovo copre tutto tranne l’ultimo rigo. Così si parte da una specie di cyberpunk, si procede con steampunk, poi diventa una fiaba per bambini, poi un romanzo di formazione per adolescenti, poi fantasy per giovani adulti, splatter geopolitico. Le uniche costanti sono la protagonista Nell e la sua mentore Miranda. L’ autore è unico ed ha una fantasia smisurata e notevoli conoscenze nel campo dell’informatica, dato che il libro è stato pubblicato nel 1997. E’ interessante che si cimenti in un libro tutto sommato al femminile, anche se a ben vedere quello che colpisce di più è l’idea dello sbriciolamento politico e sociale in un futuro con enormi disparità economiche, in cui la gente vive asserragliata in microcosmi protetti dalla tecnologia, come in vari paesi si vive già ora. Fra queste enclavi c’è quella dei Neo Atlantidei, detti dispregiativamente Vittoriani per lo stile di vita al quale si ispirano: un’idea certamente limitata e conformista che però nessuno ha sostituito con qualcosa di migliore in termini di civiltà (secondo un personaggio). Un’altra idea certamente non nuova ma con risvolti interessanti è che la situazione sia smossa dalla divulgazione di un libro: contrariamente al solito, non contiene una religione monoteista, ma è un oggetto interattivo che offre educazione e sostegno alle bambine: 250000 neonate cinesi che invece di essere soppresse nelle campagne sterili da genitori miserrimi vengono prelevate e allevate fuori dalle acque territoriali (!). L’educazione salva le bambine: il numero e la concordia in un ambiente non guidato dalla sopraffazione può cambiare il mondo. Prendiamolo come auspicio futuro, dopo l’era del silicio, l’era del diamante. ...more
Un uomo che fugge Mi ha lasciata un po' interdetta. L'autore decostruisce il romanzo, togliendo quello che non è indispensabile. C'è il protagonista BoUn uomo che fugge Mi ha lasciata un po' interdetta. L'autore decostruisce il romanzo, togliendo quello che non è indispensabile. C'è il protagonista Bobby Western, c'è il suo pensiero dominante. C'è un passato incognito che lo insegue come un'onda oceanica che monta e che lo costringe a fuggire. Dire che c'è il protagonista è un'affermazione un po' forte, perchè Bobby è estremamente laconico, parlano molto di più i personaggi di contorno. C'è una decina di pagine in cui un amico parla con lui di particelle elementari, che ho trovato assurda: banale per un fisico, astrusa e inutile per tutti gli altri, serve forse a visualizzare il suo passato, il padre fisico e collaboratore di Oppenheimer, la sorellina matematica geniale, che dialoga con fantasmi grotteschi. Quello che mi è piaciuto di più è il senso di fragilità e di sospensione, umano e ben rappresentato e il sentimento della natura. Non essendo indispensabile, non si saprà perchè è inseguito e che cosa potrebbero ottenere da lui. E' un uomo che fugge. E' un commento sconclusionato? Provate col libro....more
Sotto lo stellone Le pagine giravano da sole, uno dei migliori complimenti che si possano fare a un libro. L’evento principale è accaduto fuori scena, Sotto lo stellone Le pagine giravano da sole, uno dei migliori complimenti che si possano fare a un libro. L’evento principale è accaduto fuori scena, segue una lenta ricostruzione del quadro generale, molto sfuggente. L’ambiente è particolare, la storia si svolge nell’outback australiano in luoghi rarefatti per via delle alte temperature che fanno vibrare le immagini e scappare gli esseri umani. Più modestamente, i miraggi d’acqua si vedono anche in Italia in estate ma le distanze sono più corte, quindi morire disseccati non è molto probabile se non si viene esposti al solleone in una gabbia, come si faceva nel Medio Evo. La mente del protagonista ruota intorno agli elementi che non quadrano e stenta a mettere a fuoco l’insieme. Probabilmente ci arriva per ultimo. Forse, perché se si è un componente del quadro, la prospettiva è alterata dalla conoscenza pregressa. Oppure, il protagonista è talmente assorbito dai propri guai da non avere occhi per quello che succede intorno. A me è piaciuto, racconta bene un luogo con un suo fascino ma nel quale l’isolamento rende la vita estremamente grama, oltre che difficile. ...more
Western alternativo Libro d'avventura abbastanza classico, potrebbe essere un film western anni '50 se non fosse che i buoni sono talmente improbabili Western alternativo Libro d'avventura abbastanza classico, potrebbe essere un film western anni '50 se non fosse che i buoni sono talmente improbabili da collocarsi nella cinematografia dei fratelli Cohen e questo è assolutamente un pregio. Il protagonista è un ragazzo che dà la caccia a quelli che hanno rapito la sorella: ingaggia due figuri che non descriverò, sarebbe spregevole da parte mia. Sono molto professionali, ma a tratti (come molti esseri umani) e questo vivacizza parecchio la storia. La nota particolare è la voce narrante, un adolescente che dato il luogo e le circostanze si è fatto adulto a tutti gli effetti e che racconta una vera tragedia da seconda pagina del giornale nazionale come se fosse la vacanza dell'anno precedente, in termini un po' scanzonati. I sentimenti vengono lasciati tutti a Shorty....more
Hillbilly E' stata una lettura talmente coinvolgente che l'ho letto quasi malvolentieri. Demon è un bambino sfortunato, con una mamma troppo fragile eHillbilly E' stata una lettura talmente coinvolgente che l'ho letto quasi malvolentieri. Demon è un bambino sfortunato, con una mamma troppo fragile e incosciente e viene preso in carico dai servizi sociali. Essendo un carico, viene scaricato presso chiunque per denaro si offra di dargli un tetto. Frequenta la scuola se i lavori agricoli lo permettono, oppure lavora in una discarica, dorme nella stanza della lavatrice e viene a contatto con un sottomondo di ragazzi nelle stesse condizioni, coi quali comunque fa amicizia. Demon vuole uscire dalla sua condizione di adolescente senza famiglia, senza soldi e soprattutto senza futuro e assistere ai suoi tentativi da moschina imprigionata nella ragnatela è stato per me piuttosto penoso. Ha il suo momento di gloria quando sembra essere una promessa della squadra di football della zona, ma si stronca un ginocchio. Fine carriera, inizio del primo amore, anche questo senza fortuna. La storia si sviluppa nella regione degli Appalachi, che è a quanto pare una delle più depresse degli Stati Uniti. La tesi dell'autrice è che la condizione di arretratezza sia conseguenza di una politica economica di sfruttamento delle miniere che ha rovinato l'agricoltura, senza portare benessere alla popolazione. La marginalità sociale è accompagnata dalla diffusione della droga, che tocca tutte le età, una vera piaga alimentata da medici che prescrivono oppioidi come aspirine. La qualità del libro sta nel realismo con cui vengono raccontati i personaggi, nelle loro sfumature. Fast Forward, il compagno più grande, fa da fratello maggiore ai ragazzini e anche li inizia alla droga. Una lettura per niente scontata....more
L’autrice ha una bellissima scrittura e grandi capacità di introspezione. Adotta il Crede che potrei passare la notte qui dentro?
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Gina Berriault
L’autrice ha una bellissima scrittura e grandi capacità di introspezione. Adotta il distacco necessario per fare buona letteratura, però esprime la propria empatia in modo troppo timido e i suoi personaggi mi sembrano un po' infreddoliti, fermi sulla soglia di qualcosa che dovrebbero dire o fare. La loro solitudine è un difetto che si portano dentro, più che un’offesa del mondo esterno. In alcuni casi i personaggi si impegnano a relazionarsi, ma è troppo tardi. Mi ha colpito il fatto che in rete ci siano ben poche notizie su questa ottima scrittrice, che evidentemente conduceva una vita molto schiva. “Chi può dirmi chi sono?” il protagonista è un anziano bibliotecario che legge troppo i giornali, impaurito dal giovane senza tetto che, dopo un preambolo in cui gli legge scampoli di poesia letta in sala di lettura, gli chiede rifugio in biblioteca. Qui i perdenti sono due, il bibliotecario e il giovane lettore. “Il cappotto”, viaggio di un giovane che dopo sedici anni va a trovare i genitori, il cappotto è la corazza che lo ripara dal mondo, un po’ come il guscio di una tartaruga. “La ricerca di J.Kruper” è l’avventura di uno scrittore che si aggira per il Messico rurale sulle tracce di un mitico scrittore che vive in incognito. Lo cerca per chiedergli come fa ad uscire da sé stesso e raccontare tutti gli altri, dato che lui è diventato famoso scrivendo di sé stesso e ormai ha finito gli argomenti. E’ una ricerca sfiancante, che forse gli insegna qualcosa e certamente gli fa vedere il Messico meglio che dalla veranda dell’hotel di lusso....more
Nella contea di Yoknapatawpha Ho scelto questo Faulkner per evitare i grandi drammi, dato che viene presentato come un'opera atipica, protagonisti un Nella contea di Yoknapatawpha Ho scelto questo Faulkner per evitare i grandi drammi, dato che viene presentato come un'opera atipica, protagonisti un adolescente e una vecchia signora, con una trama gialla. Il libro è bello e veramente notevole, originale e pervaso dal senso dell'umorismo di chi conosce bene la sua gente e vuole metterla in ridicolo. Intanto, ha uno stile piuttosto impegnativo: a furia di rileggere, credo di averlo letto due volte: i pensieri dell'autore si srotolano all'indietro, barocchi quanto le conversazioni sono asciutte. Tutto si sviluppa attorno a un nero distinto e ben vestito che si mette nei guai perchè si rifiuta di comportarsi come la popolazione bianca si aspetta che si comporti: da nero, umilmente consapevole dei propri limiti cromatici e sociali. Nel Sud degli Stati Uniti, è improprio dire che i neri non siano accettati: sono accettati, basta che stiano al loro posto, ma quale posto? Basta che siano al di sotto dei poveri bianchi, che quindi possono consolarsi del loro essere poveri o falliti o rovinati dal vizio, perchè ci sono i neri, le cui condizioni devono essere peggiori per definizione. Nella contea immaginaria di Yoknapatawpha inciampano un po' tutti in questo equivoco. Il ragazzino protagonista incontra per la prima volta Lucas Beauchamp quando in una gelida mattina d'inverno lo ripesca da un ruscello gelido, lo porta a casa sua, lo fa asciugare, gli offre il suo pranzo. Prima di andar via il ragazzo si toglie di tasca un po' di monete che l'altro, sprezzante, rifiuta. Il ragazzino, ossessionato dalla propria goffaggine, non si dimentica del debito di cortesia e quando l'altro si trova in grave pericolo, va a cercare lo zio avvocato. Uno dei personaggi più belli è quello della vecchia signora decaduta, che invece di sprofondare banalmente nell'alcolismo, si dà all'allevamento e guida un furgone, vecchio anche lui. E' un personaggio molto dignitoso, calmo e sicuro di sé, che tiene a bada un paese stando seduta all'aperto col cesto da cucito. Bella la postfazione di Fernanda Pivano, che spiega il punto di vista di Faulkner, signore del Sud che ha sempre vissuto col personale di servizio nero al quale è molto affezionato e che ha una profonda conoscenza della psicologia umana del Sud degli Stati Uniti....more
Ghefilte fish L'argomento preferito dell'autore è la criptografia, cioè la cifratura dei messaggi. Per rendere leggibile un romanzo sulla criptografia Ghefilte fish L'argomento preferito dell'autore è la criptografia, cioè la cifratura dei messaggi. Per rendere leggibile un romanzo sulla criptografia ricco di dotte spiegazioni ha dovuto allestirlo con personaggi accattivanti / buffi / matti / storici, avventure mozzafiato, luoghi esotici, nobili cause ed ha effettivamente raggiunto lo scopo. Un po' quello che la cucina askenazita ha fatto per rendere commestibile un pesce che vive nel fondo limaccioso dei fiumi polacchi (350 ingredienti e mani da artista). Le storie, che poi convergono in una storia, cominciano negli anni trenta e si concludono negli anni novanta, due generazioni dopo. I primi personaggi in scena sono lo scienziato inglese Alan Turing e altri due, tedesco e americano, che si incontrano negli USA a Princeton e fanno amicizia, fino allo scoppio della seconda guerra mondiale. Turing è lo scienziato che forzerà la criptografia Enigma, aiutando molto gli Alleati a sconfiggere la Germania hitleriana (ed essendo mal ricompensato). Io ho identificato subito il mio personaggio preferito, Bobby Shaftoe: è un marine convinto ma simpatico, abbastanza morfinomane, di vedute piuttosto ampie: contraddizione con marine convinto, temo, ma insomma è un romanzo. Molto divertente l'incontro fra Shaftoe e il comandante di un sommergibile tedesco, Bishoff, quando sono entrambi prigionieri nel sommergibile tedesco. Irresistibile la parte che riguarda lo scienziato americano giovane che viene mandato in missione in qualche isola a Nord della Scozia dove parlano una lingua di sole consonanti. Un altro personaggio importante è Goto Dengo, un ufficiale giapponese di cui si seguono le vicende, dalla Nuova Guinea alle Filippine. Non essendo un libro di Storia, l'autore non si fa scrupolo di rappresentare i quadri dell'esercito giapponese come un gruppo di alieni cinici e sanguinari, pronti allo sterminio dei nemici e anche dei propri soldati, secondo un'idea di fedeltà all'imperatore piuttosto estrema se portata a tali conseguenze. Non conosco il punto di vista giapponese e dove sia la posizione di equilibrio fra le due versioni. La lettura è interessante e divertente, se si riesce a glissare il pensiero delle stragi. Un appunto può essere che oltre a essere molto nerd, è quasi completamente privo di personaggi femminili e quei pochi sono di contorno, come la salsa di rafano del ghefilte fish....more
Provaci Ho sentimenti controversi nei confronti di questa storia: si dice, è vitaminica, motivazionale. In realtà la famiglia Macauley non rappresenta Provaci Ho sentimenti controversi nei confronti di questa storia: si dice, è vitaminica, motivazionale. In realtà la famiglia Macauley non rappresenta il genere umano. Sono così immersi nella grazia che il male sfugge alla loro vista, il diavolo si lancia in un tombino piuttosto che incontrarli. Il quattordicenne Homer va a scuola, fa sport e poi la sera lavora per contribuire al benessere dalla famiglia, dato che il padre è morto e il fratello maggiore deve andare in guerra e gli ha affidato il ruolo di capofamiglia temporaneo. Anche la loro cittadina è abbastanza immune, c'è la guerra ma si svolge in un altro posto. Il mondo reale e le persone normali però non hanno superpoteri e sono immerse in un mondo molto più difficile, quindi il libro fa un po' l'effetto di svolgersi nella Valle degli orti. D'altra parte, per vivere si può scegliere di fare quello che si farebbe in un mondo ideale: essere gentili con tutti, essere rigorosamente onesti, proseguire lungo la propria strada senza farsi influenzare dalle brutture che ci sporcano. Oplà, siamo saltati nella cittadina della famiglia Macauley e siamo anche noi toccati dalla grazia. Proviamoci. Delizioso il fratellino di quattro anni che guarda il mondo dal suo punto di vista: basso. ...more
La grande mela e i suoi popoli Isaac Bashevis Singer si guarda intorno e fa un inventario delle anime ebraiche a New York, dopo la seconda guerra mondiLa grande mela e i suoi popoli Isaac Bashevis Singer si guarda intorno e fa un inventario delle anime ebraiche a New York, dopo la seconda guerra mondiale. Si parte da una sera nel salotto di Boris Makaver, dove tutti i personaggi compaiono nel comune sblaterare di una sera fra amici e si percorre i pensieri di questa gente, che prendono strade imprevedibili. Il personaggio principale è Grein, un uomo d’affari in bilico fra le donne e l’ortodossia religiosa; è un singolare equilibrio fra l’applicazione letterale della religione della sua gioventù e il vettore somma dell’attrazione suscitata dalle varie donne fra le quali si divide. Sembra uno scherzo, ma Grein è serissimo. Il panorama è molto vario, come sempre nel genere umano, il mio preferito è Boris Makaver, che condivide la sua ricchezza con una corte di amici che non hanno il suo senso degli affari e sono sbarcati in America ricchi di cultura e poveri da tutti gli altri punti di vista. Questo libro del 1956 ha raccontato una parte del mondo ebraico di New York e rivela quotidianità e i pensieri che li agitavano: integrazione in un paese diverso dalla Polonia yiddish, il ricordo dei loro cari inceneriti e peggio, i racconti dei reduci, come continuare a rivolgersi ancora a un Dio che non ascolta le preghiere del suo popolo e d’altra parte come fare senza la preghiera, sulla quale si appoggia l’ebraismo. Mi stupisce il grande successo incontrato dal libro, perché è interessante e profondo, ma anche pesante per chi non abbia una dimensione religiosa. Forse sottovaluto la religiosità dei lettori. Una cosa che ho trovato affascinante è la rappresentazione di New York, grande, caotica, magica. ...more
Volpe e leone Mi piacciono i romanzi che ricamano una storia su un'opera, come La ragazza dall'orecchino di perla ci racconta tutto quello che ha preceVolpe e leone Mi piacciono i romanzi che ricamano una storia su un'opera, come La ragazza dall'orecchino di perla ci racconta tutto quello che ha preceduto l'opera di Vermeer. L'autrice fa qualcosa di simile: dona una vita a Maria di Francia, autrice del dodicesimo secolo della quale si sa solo che probabilmente era badessa in un convento. Inventa in grande stile, ne fa una donna grande per dimensioni, passioni, intelligenza ed ambizione, figlia di una stirpe di donne leggendarie. In un tempo in cui avrebbero dovuto limitarsi a filare la lana, si dedicano con passione a tutto quello che passa loro per la testa, compreso partecipare alla seconda crociata, portandosi dietro Maria bambina. Lauren Groff è un'autrice che ho trovato simpatica guardando una presentazione su Youtube, ha un entusiasmo generoso e comunicativo e si vede che si è molto appassionata nel documentarsi sull'organizzazione di un monastero come comunità autonoma e in relazione col mondo esterno, dall'amministrazione alle artigiane specializzate. Delizioso come questa badessa somigli più a una volpe e a un leone che a una mistica. D'altra parte la precedente badessa mistica aveva fatto quasi morire di inedia le suore. La dimensione spirituale della vita monastica è parecchio trascurata, mentre si sottolinea quella del rifugio sia per donne non maritabili (Gyta è piuttosto matta) che per donne povere o abbandonate che potevano trovare lavoro. Non è un capolavoro ma l'ho letto con piacere....more
Una vita per Roma L'autore racconta l'ascesa al potere di Ottaviano Augusto e il lungo periodo della pax augustea in modo vivido e interessante. Ho fatUna vita per Roma L'autore racconta l'ascesa al potere di Ottaviano Augusto e il lungo periodo della pax augustea in modo vivido e interessante. Ho fatto studi classici, ma purtroppo al liceo il programma di letteratura latina era orientato in modo piuttosto convenzionale, quindi ho perso l'occasione di farmi un'idea della società. Il libro invece offre prospettive interessanti, per esempio come veniva inteso il matrimonio: si sa che nelle famiglie potenti le alleanze politiche sono state spesso celebrate con matrimoni, ma in epoca romana si andava oltre: il matrimonio era in tutto e per tutto un contratto che si rescindeva a piacere. Ottaviano aveva sposato Scribonia, dalla quale divorziò il giorno della nascita della figlia (romantico); la nuova sposa è la giovane moglie di un alleato politico, proposta da lui stesso. Livia era una scelta opportuna, perchè apparteneva a una famiglia di antica nobiltà e questo sarebbe servito a legittimare i discendenti di Augusto presso la classe dirigente. La figura di Augusto viene composta indirettamente, attraverso le lettere di nemici e amici e solo alla fine della vita Augusto si esprime direttamente. L'autore specifica che le lettere riportate non sono documenti storici, ma invenzione che riprende nel contenuto quello che è storicamente tramandato. Mi lascia insoddisfatta leggere un romanzo storico e dovermi rassegnare all'esposizione di un punto di vista. Perchè conoscere la verità, sempre che sia accessibile, richiederebbe leggere tutte le fonti storiche e gli studi storiografici più autorevoli. Gli storici hanno pareri discordanti e mutevoli su molti personaggi, come ho notato anche a proposito di Tiberio e di Scribonia, che mi pare in questo libro sia pesantemente calunniata. In ogni caso, la gioventù di Augusto è restituita in modo più sfocato, mentre più convincente è la rappresentazione dell'età adulta e della maturità. La figura di Augusto viene raccontata come quella di un uomo certamente ambizioso ma anche molto intelligente, capace e dedito alla protezione di Roma e alla stabilità dell'Impero, per niente scontata. Tutto il resto è vita quotidiana, trascorsa come un sogno....more
E’ un libro che si legge piacevolmente, anche se tratta di vite travagliate. I protagonisti sonoVissi d’arte al whisky bar
[image] Sausalito, California
E’ un libro che si legge piacevolmente, anche se tratta di vite travagliate. I protagonisti sono gente molto varia: reduci dai campi di prigionia della guerra di Corea, orfani senza amore diventati ladri d’appartamento scopo eccitazione sessuale, cameriera di bar e skipper, ragazza borghese la cui agiatezza si sfarina, prostituta e maitresse: questo mondo trasversale, che sopravvive facendo i lavori più improbabili, è accomunato dall’interesse per la scrittura e si ritrova invariabilmente al bar, ma non solo da Enrico’s il venerdì: anche da Tosca, Gino e Carlo’s, Twelve Adler Place, Vesuvio, Jazz Workshop, El Matador, Frank’s, Coffee Gallery, City Lights… insomma tutti i giorni della settimana, occhieggiando gli autori già affermati. Si spettegola in lungo e in largo, si confrontano cautamente i progressi nella scrittura, si scambiano consigli su editor e case editrici, ci si lamenta e si viene consolati, si flirta, ci si ubriaca molto e si va a dormire da qualche parte.
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[image] Dalla California all’Oregon
Il protagonista Charlie riflette sulla letteratura, confrontandosi silenziosamente con la moglie, che non ha un centesimo delle esperienze di vita che ha lui, ma ha facilità di scrittura, sa intuitivamente come costruire una narrazione e, del tutto inaspettatamente, diventa una scrittrice di successo. Così un suo allievo a una scuola di scrittura di provincia, proveniente dal nulla, trova la sua strada, grazie a un mix di doti naturali, intelligenza e adattabilità. Lo sguardo su Charlie della moglie Jaime restituisce un uomo molto bello, lucido e pieno di talenti, ma che non riesce a condensare l’opera ambiziosa che voleva scrivere, lo guarda con dispiacere alla fine fare il barman; cosa che non capisco, dato che il lavoro dignitoso è molto meglio della lagna autocommiserativa. Il grande pregio del libro è la freschezza nel raccontare la precarietà della vita di tanti, compresi gli aspiranti autori, in un’epoca in cui la strada, la letteratura e Hollywood si intrecciavano abbastanza. La rappresentazione dietro le quinte del mestiere dello scrittore è interessante e modesta. La cosa più bella, che aleggia per tutto il libro, è l’amicizia che questa gente è capace di donare, salvandosi reciprocamente dalla deriva....more