Ho rimandato la visione di due settimane, poi hanno vinto la pignoleria e il "dovere di completezza" e domenica sono finita a vedere
Thor: Ragnarok, diretto dal regista
Taika Waititi. Anche se l'avete già visto tutti il post è
SPOILER FREE, ovviamente.
Trama:
Thor torna su Asgard solo per vederla cadere in mano a Hela, dea della morte, e perdere martello e poteri. Esiliato su un pianeta governato da un folle schiavista, il Dio del Tuono incontra Hulk e medita vendetta...
Di
Thor: Ragnarok avevo letto le peggio cose, la più lusinghiera delle quali era la definizione "Natale a Sakaar/Asgard", per non parlare dell'istintivo disgusto all'idea di sentire chiamare Thor "Zio del Tuono" in più di un'occasione (in originale credo sia semplicemente Sparkles ma potrei sbagliarmi), due cose che mi avevano tenuta ben lontana dalla sala. Ho sentito poi di amici che si sono divertiti molto, altri moltissimo, e in generale ero curiosa di capire cosa avrebbe potuto combinare il folle
Taika Waititi all'interno del
Marvel Universe, quindi alla fine sono andata al cinema, benché con il cuore carico di tristi presagi. E ora, sinceramente, non so che dire di questo
Thor: Ragnarok, perché la mia anima è fondamentalmente spaccata in due, quindi sarebbe meglio fare un po' di chiarezza prima di venire ricoperta di guano da sostenitori e detrattori "estremisti" del terzo capitolo della saga iniziata sei anni fa nel segno di
Kenneth Branagh. Innanzitutto, e probabilmente l'ho già scritto negli altri post, a me di Thor come personaggio non è mai fregato una benemerita, così come del resto di tutti i Vendicatori, beninteso; che lo trasformino in donna, rana o imbecille che inanella una figura di tolla dietro l'altra poco m'importa, apprezzo la visione in deshabillé di
Chris Hemsworth, il taglio corto che gli da un che di sbarazzino, asciugo la bava e passo oltre. Lo stesso vale,
ça va sans dire, per tutto il carrozzone di personaggi che il titolare si porta appresso, gente che ho conosciuto giusto guardando i film precedenti oppure giocando al defunto e compianto
Avengers Alliance su
Facebook. Non conosco la mitologia della Asgard versione
Marvel quindi ho poca confidenza con Hela, quella roba fiammeggiante che risponde al nome di Surtur (il gran figlio di bagascia, per la cronaca) e neppure il Gran Maestro, se è per questo, e l'idea che stavolta siano state liquidate sia Sif che Jane Foster, la prima senza un perché la seconda con un "t'ha mollato, eh?", non ha causato in me né gioia né rabbia. Tutto questo giro intorno al mondo per dire che l'idea di stravolgere completamente Thor e farne un personaggio più ironico de
I guardiani della Galassia, confezionando un film dalla trama semplicissima e molto diretta (i cattivi sono cattivi, i buoni sono buoni ma in generale fanno tutti ridere) con un'infinità di rimandi ai vecchi
buddy movies, gli sci-fi supercazzola (
Goldblum non l'hanno messo a caso, dai) e i film d'avventura anni '80 poteva anche starci. Ho trovato quest'approccio molto più sensato rispetto all'intestardirsi a dare un colpo al cerchio e uno alla botte, tenendosi il personaggio serio ma infilando qualche momento comico a casaccio "perché sì", sfruttando vecchi svedesi in mutande o nudi. Qui hanno buttato tutto in caciara fin dai trailer e perlomeno stavolta abbiamo avuto un film coerente dall'inizio alla fine, il problema è che in
Thor: Ragnarok la comicità è spesso infantile, demenziale, fuori contesto, reiterata, asfissiante, inserita a forza anche quando proprio non sarebbe stato il caso e, dal mio umile punto di vista di chi vede i film
Marvel una volta e ormai se li dimentica il giorno dopo, arriva a dare interpretazioni assurde di personaggi come Loki o Bruce Banner, uno sacco da punchball "di ridere", l'altro isterico che si ravana il pacco perché i pantaloni sono stretti, vi lascio la sorpresa di capire chi sia cosa.
Con me la via dell'ilarità a tutti i costi non ha quindi proprio attecchito, vuoi perché sono vecchia o vuoi perché al terzo "Zio del Tuono" le mie orecchie hanno cominciato a secernere sangue, oppure sarà perché quando un malvagio ti sta parlando TU APRI LE ORECCHIE E ASCOLTI TUTTE LE BELINATE CHE HA DA DIRE, non che giochi al salame appeso interrompendolo per due volte, santo Odino (l'altro buono.
Hopkins non fa più un film decente da anni, l'ormai
old fart britannica dichiara inorridita che MAI più parteciperà a pellicole su Thor poi passa alla cassa per una comparsata da 5 minuti perché "oh, lo script era validissimo!!". Ma vai a prendertela nel passaggio dimensionale e corri subito a lezione di coerenza da
Natalie Portman, fila. Vecchiaccio guercio), però devo anche dire che
Thor: Ragnarok è bellissimo dal punto di vista del ritmo, della regia, del delirio anni '80 che rende praticamente ogni scena un trip psichedelico. Il meglio di sé
Taika Waititi lo da sul pianeta Sakaar, un luogo troppo assurdo per essere vero, pericolosissimo ma giocoso come un qualsiasi mondo assassino creato dal pazzo Arcade: tra la spazzatura che cade dall'alto rischiando di accoppare gli astanti e quelle creature in odore di
Star Wars, passando per il tunnel dentro cui risuona
Pure Imagination, arrivando all'assurdità di una cella dove spazio e tempo non esistono, giochi laser che nemmeno in discoteca, prospettive ribaltate e giochi di specchi, per finire con la sboronata di un inseguimento su navicelle spaziali adibite a boudoir e scoppiettanti di fuochi d'artificio, mi veniva voglia di non tornare mai più ad Asgard, anche perché il personaggio migliore della pellicola, diciamolo, è il buliccissimo e assurdo Gran Maestro di
Jeff Goldblum (affiancato da
Rachel House. Più
Rachel House per tutti, vi prego, altro che strafighe beone). Per carità, ad Asgard ci sono scheletri semoventi, un ponte arcobaleno mai così kitsch, morte e distruzione in quantità tali da poter ridere in faccia ai primi due Thor e a buona parte del franchise
Marvel, oltre alla bella
Cate Blanchett che si è palesemente divertita ad interpretare Hela, però, anche lì, zero pathos, zero serietà, zero empatia con un intero popolo a rischio sterminio, un sacco di risate a vedere
Idris Elba imparruccato... mah. Insomma, per una volta non so davvero cosa pensare. Come ho scritto su
Facebook, mi sento come il tizio che deve respingere la ragazza che gli hanno presentato e, per non ferire i sentimenti degli amici che ne dicono ogni bene si ritrova a dover dire "Non è che non mi piaccia, per carità. Non è bella però ha personalità. E' simpatica, via. Non è lei, sono io." Il film di
Waititi ha una SPICCATA personalità, si innalza nel mare delle produzioni
Marvel come solo
Guardiani della Galassia e, in parte,
Doctor Strange erano riusciti a fare e sicuramente lo rimpiangerò a febbraio dopo il probabile piattume di
Pantera Nera (altro personaggio
Marvel di cui fregaca**i)... ma non riesco a definirlo bello ora come ora, mi spiace. In compenso mi è tornata la voglia di rivedere sia
What We Do in the Shadows sia
Buckaroo Banzai o
Le ragazze della terra sono facili e di farli vedere per la prima volta a Mirco e questo non è mai un male!
Del regista
Taika Waititi, che presta anche la voce a Korg e il corpo a Sultur, ho parlato già
QUI.
Chris Hemsworth (Thor),
Tom Hiddleston (Loki),
Cate Blanchett (Hela),
Idris Elba (Heimdall),
Jeff Goldblum (Gran Maestro),
Tessa Thompson (Valchiria),
Karl Urban (Skurge),
Mark Ruffalo (Bruce Banner/Hulk),
Anthony Hopkins (Odino),
Benedict Cumberbatch (Doctor Strange),
Clancy Brown (voce di Surtur),
Tadanobu Asano (Hogun),
Ray Stevenson (Volstagg),
Zachary Levi (Fandrall),
Sam Neill (attore Odino) e
Matt Damon (non accreditato, è l'attore che interpreta Loki) li trovate invece ai rispettivi link.
Rachel House, che interpreta Topaz, aveva partecipato ad un paio di episodi di
Wolf Creek e prestato la voce a Nonna Tala in
Oceania mentre
Luke Hemsworth, fratello di Chris, interpreta il falso Thor nella scenetta teatrale all'inizio; ovviamente, nel film compare anche
Stan Lee, stavolta nei panni di barbiere. Sif avrebbe dovuto comparire nel film ma
Jaimie Alexander era impegnata nelle riprese della serie
Blindspot e il suo personaggio è stato conseguentemente "spedito in missione". Oltre a dirvi di rimanere seduti in sala fino alla fine dei titoli di coda, ché le scene post credits sono due, nell'attesa che esca
Avengers: Infinity War, dove tornerà Thor, facciamo il solito ripasso dei film da vedere per ingannare il tempo: intanto vi consiglio di recuperare di sicuro
Thor, Thor: The Dark World, The Avengers,
Avengers: Age of Ultron e
Doctor Strange poi magari aggiungete
Iron Man, Iron Man 2, Captain America - Il primo vendicatore,
Iron Man 3, Captain America: The Winter Soldier,
Guardiani della galassia, Ant-Man,
Captain America: Civil War, Guardiani della Galassia vol. 2 e
Spider-Man: Homecoming. ENJOY!