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martedì 5 ottobre 2021

Chocolate Nemesis

La Chocolate Nemesis Cake è stata ed è ancora uno dei piatti simbolo del ristorante londinese The River Café. Una torta senza farina, dalla consistenza vellutata e dal sapore inebriante di cioccolato. L'origine del nome non mi è del tutto chiara; la nemesi (vendetta) potrebbe essere la difficoltà che si può incontrare nella realizzazione di questa ricetta; se si guarda il filmato qui sotto sembra tutto facile ma le insidie sono parecchie.  Io mi ritengo parzialmente soddisfatta del risultato; la consistenza non è venuta esattamente come quella del dolce del River Café (compatta e liscissima, quasi un budino) ; la mia è rimasta più moussosa e non facile da tagliare in fette dai bordi netti, ma il gusto è veramente eccezionale.
Sul libroThe River Café Cook Book le dosi della torta sono diverse, come diverse sono anche quelle del filmato qui sotto (realizzato nelle cucine del ristorante dalla chef Sian Owen, calibrate per uno stampo di 25 cm di diametro); io mi sono ispirata a quelle (ridotte) del sito Recipe Winners, adatte ad uno stampo di 20 cm di diametro.
CHOCOLATE NEMESIS





Ingredienti per uno stampo di 20 cm di diametro 
225 g di cioccolato fondente al 70% di cacao (io ho usato Valrhona Caraibe 66%), tagliato a pezzetti
145 g di burro, tagliato a cubetti
201 g di zucchero semolato, suddivisi in 67 g da mescolare con le uova e 134 g per fare lo sciroppo di zucchero)
3 uova, biologiche (circa 60 g cad.)
1 cucchiaio di estratto naturale di vaniglia (mia aggiunta)
un pizzico di sale (mia aggiunta)
80 g scarsi di acqua fredda

un po' di burro per ungere lo stampo

Procedimento
Preriscaldare il forno a 130°C (statico). Ungere lo stampo con abbondante burro e foderarne il fondo con un  disco di carta forno tagliato a misura. In un pentolino versare l'acqua e 134 g di zucchero semolato. Portare ad ebollizione senza mescolare. Mettere il cioccolato e il burro in una ciotola resistente al calore , appoggiandola sopra una pentola di acqua bollente (assicurarsi che il fondo della ciotola non tocchi l'acqua). Far sciogliere delicatamente cioccolato e burro. Nella ciotola dell'impastatrice, montare le uova con i rimanenti 67 g di zucchero, l'estratto naturale di vaniglia e il pizzico di sale, fino a quando la massa quadruplicherà di volume (occorreranno circa 5-6 minuti, il tempo bastante al cioccolato di sciogliersi). Adesso versare lo sciroppo di zucchero dentro il cioccolato fuso, mescolando con una spatola. Versare questo mix nella montata di uova, continuando a sbattere con le fruste elettriche per qualche istante. Versare il preparato nello stampo;battere lo stampo sul tavolo per 2 o 3 volte, in modo da eliminare eventuali bolle d'aria. Preparare una teglia che possa contenere lo stampo per la cottura a bagnomaria. Mettere sul fondo della teglia un canovaccio pulito (servirà ad isolare lo stampo dal calore che proviene dal basso); sistemarvi sopra la tortiera con l'impasto e riempire lo spazio tutto intorno con acqua calda fino a circa metà altezza dello stampo. Cuocere nel forno caldo per circa 60-65 minuti. La torta è pronta quando apparirà rassodata sulla superficie e i bordi si staccheranno dallo stampo. Farla raffreddare dentro il bagnomaria, poi sformarla su un piatto di portata e farla rassodare in frigo (io l'ho preparata un giorno per l'altro). Si può presentare spolverata con un po' di zucchero a velo o cacao in polvere, decorando con dei frutti di bosco. Ottima accompagnata da un ciuffo di panna montata o gelato al fiordilatte.

Per ottenere delle fette dai bordi netti, consiglio di pulire la lama del coltello dopo aver tagliato ogni fetta.



Nemesis (o Invidia in italiano) era l'antica dea greca che puniva coloro che osavano mostrare arroganza davanti agli dei.







Aggiornamento 18 marzo 2023
Ho rifatto la Nemesis al cioccolato e questa volta la consistenza è risultata uguale a quella vista nel filmato. Sono contentissima.








sabato 18 febbraio 2017

Zuppa di verza con crostini alla ricotta

Anche questa zuppa è ispirata ad una ricetta di  Rose Gray e Ruth Rogers, presa dal libro "River Café Two Easy". Ricorda un po' il pancotto di rucola e patate che si fa al Sud: una minestra semplice, a base di ingredienti umili ma non per questo meno gustosa. Io ho arricchito il brodo con un po' di porro, proprio per non lasciare da sola la verza e per dare una spinta di sapore in più, ma voi potete anche eliminarlo.

ZUPPA DI VERZA CON CROSTINI ALLA RICOTTA

Ingredienti per 4 persone

1 piccola verza, con le foglie verde chiaro (500g circa)
1 porro, solo il bianco, affettato
1 litro di brodo vegetale
150g di ricotta di capra
olio extravergine di oliva q.b.
4 fette di pane ciabatta
1 spicchio d'aglio
parmigiano grattugiato q.b.
sale fino
pepe nero

Esecuzione
Togliere le prime foglie della verza, quelle più sciupate, ed eliminare il torsolo. E' importante che le foglie della verza siano di un bel colore verde chiaro, questo per garantire un sapore più delicato alla zuppa.Tagliare la verza a striscioline e lavarla con cura in abbondante acqua. In una pentola, scaldare un filo d'olio e farvi stufare il porro. Unire la verza e lasciarla appassire brevemente. Versarci sopra il brodo bollente e riportare a bollore. Cuocere, a fiamma moderata, coperto, per circa 25 minuti o fino a quando la verdura sarà tenera. Correggere di sale. Mentre la zuppa cuoce, lavorare la ricotta in una ciotola, unendo un filo d'olio extravergine, un pizzico di sale e una macinata di pepe.  Tostare sotto il grill le fette di pane e strofinarle leggermente con lo spicchio d'aglio. Irrorarle con un filo d'olio e metterci sopra un cucchiaio di ricotta, premendo delicatamente sulla superficie.
A tempo debito, appoggiare una fetta di pane sul fondo di ogni ciotola. Distribuirci sopra un po' di verza e poi un mestolo di brodo. Condire con un filo d'olio, una spolverata di parmigiano e un po' di pepe appena macinato.
Annota bene: della ricetta esistono due versioni differenti. In una di queste, pubblicata sul libro "River Café Cook Book Green" , alla zuppa si aggiungono dei pomodori pelati e del prezzemolo, mentre la ricotta viene corroborata da una salsa all'acciuga preparata in questo modo: mettere nel robot da cucina 6 filetti di acciuga sott'olio (sgocciolati), la buccia grattugiata di un limone, un pizzico di peperoncino secco e uno spicchio d'aglio. Frullare brevemente, poi aggiungere 125 ml di latte intero e frullare di nuovo. Versare il ricavato in una ciotola. Unire a filo 4 cucchiai di olio, montando la salsa con un frustino finché inspessisce. 
Infine, tostare il pane sotto il grill, spalmarlo prima con la salsa alle acciughe e poi con un ciuffo di ricotta. Proseguire come da ricetta qui sopra.

martedì 14 febbraio 2017

Ricotta al gratin con pomodorini

La ricetta è un adattamento di quella del libro "Italian Easy: Recipes from the London's River Café" di Rose Gray (buonanima) e Ruth Rogers, fondatrici del leggendario ristorante londinese. Ho messo meno burro, meno uova, un po' meno di ricotta - preferendo quella di pecora a quella vaccina - ma l'idea di questa preparazione (che loro chiamano "sformata di ricotta", chissà mai perché, forse per adattarsi al femminile di ricotta?) mi è sembrata indovinata e inedita. I pomodorini, fatti leggermente pre-cuocere in forno con un rivestimento di burro e parmigiano, spargeranno per la cucina un profumo così delizioso che predisporrà a gustarsi il piatto finito.  Può funzionare come antipasto ma anche come secondo: saranno le porzioni, più o meno generose, a decidere il da farsi.

RICOTTA AL GRATIN CON POMODORINI

Ingredienti per 6-8 porzioni

2 noci di burro
4 cucchiai di Parmigiano Reggiano, grattugiato
300 g di pomodorini di Pachino
1 grosso spicchio d'aglio, sbucciato e tagliato in due verticalmente
1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva + un piccolo extra
sale fino
pepe nero, appena macinato
4 uova, biologiche
400 g di ricotta di pecora
125 ml di panna fresca
2 cucchiaini di foglioline di timo fresco

Procedimento
Accendere il forno a 200°C. Lavare i pomodorini, privandoli del picciolo. Asciugarli con cura. Ungere con una noce di burro una pirofila da forno, diametro 24cm. Cospargerla con due cucchiai di parmigiano. Aggiungere i pomodorini e l'aglio. Condire con un cucchiaio di olio, sale e pepe. Scuotere la pirofila per rivestire i pomodorini con il formaggio. Infornare e cuocere per 15 minuti, fino a quando la buccia dei pomodorini comincerà a spaccarsi. Scuotere di tanto in tanto la teglia, per permettere una cottura omogenea. Trascorso il tempo indicato, togliere i pomodorini dal forno. Travasarli in un piatto con i loro succhi e lasciarli raffreddare, eliminando l'aglio.  Far raffreddare anche  la pirofila, ma non lavarla. Ungerla poi con il rimanente burro. Portare il forno a 180°C. Nel boccale del robot, munito di lama di plastica, versare la ricotta ben sgocciolata. Frullarla per qualche secondo per cominciare a renderla cremosa. Aggiungere le uova e frullare di nuovo fino ad ottenere un composto liscio. Unire la panna fresca e un cucchiaino di foglioline di timo. Condire con sale e pepe e frullare di nuovo. Versare il preparato nella pirofila. Cospargere la superficie con i pomodorini, il loro succo, il rimanente cucchiaino di foglioline di timo. Spolverare con due cucchiai di parmigiano e con un filo d'olio. Cuocere in forno caldo per circa 20 minuti. Servire tiepido.