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martedì 17 giugno 2014

FOCACCINE AL FORMAGGIO MORBIDO e un cestino multiuso......


La ricettina che vi presento in questo post è estremamente veloce e versatile. Le ho deliberatamente e spudoratamente copiate dall'amica Paola di Zenzero e Limone. Avevo salvato la ricetta già da un bel pò, ma ho potuto realizzarla solo ora e siccome queste focaccine mi sono piaciute tantissimo.... ho deciso di condividerle. Grazie Paola!!!

Negli ultimi giorni ho anche fatto tornare in vita la mia macchina da cucire.... erano mesi che si trovava sepolta in uno scaffale nel ripostiglio. Complice un sito inglese, dove ho scovato una serie di tessuti molto glamour, mi sono buttata nel realizzare piccoli accessori.... ma ne riparlo a fine post!!!

Ora la ricetta!!
Ingredienti:
200 gr di farina (Paola ha utilizzato la farina autolievitante, io non la uso, quindi ho usato farina normale con l'aggiunta di 1/2 bustina di lievito istantaneo) - 80 gr di formaggio morbido spalmabile - 80 ml di acqua . 20 ml di olio extra vergine di oliva - 1 cucchiaino di sale

Preparazione:
Su una spianatoia formate una fontana con la farina, aggiungete tutti gli ingredienti e formate una palla che farete riposare per circa 10'.
Dividere poi l'impasto (con le dosi descritte si formeranno circa 8 focaccine), formate delle palline e schiacciatele.



Io ho usato una piastra antiaderente, appena un goccio d'olio e quando è calda calda, appoggiateci le focaccine. Ci vogliono qualche minuto di cottura per parte.


Vi consiglio di far raffreddare un pochino le focaccine, aprirle e farcirle a piacimento....
Io ho messo prosciutto crudo, maionese, cipolla fresca e insalata!! Buonissime!!!!!
Tant'è che non sono riuscita a fare la foto dell'interno.... le abbiamo letteralmente divorate ^__- 



Per concludere voglio condividere il mio primo oggetto di cucito, realizzato da sola. Ne vado molto fiera, è una piccola cosa, ma per chi come me non ha molta dimestichezza con il cucito (nonostante la mia mamma sia sarta e forse è proprio per questo che non sono molto abile: per qualsiasi cosa c'è lei....), per me, rappresenta un grande traguardo. Si parte da piccole cose e poi.... chissà!!!!!
VOLERE E' POTERE, ne sono convinta!!!!






Se qualcuna è interessata alla spiegazione, me la chieda pure.... E' la prima volta che vi rendo partecipi di qualcosa al di fuori della cucina, sul mio blog... ma la mia "allegria" è fatta anche di questo!!!! 
A presto!!!!


giovedì 10 aprile 2014

PANINI AL LATTE DI RISO


Finalmente ho fatto i panini al latte.... il risultato favoloso! Perfetti per la merenda, i miei figli me ne hanno dato conferma e per la prossima festa: panini homemade!! Fidatevi: sono morbidissimi, gustosi e secondo me, pure carini a vedersi.... insomma sono molto soddisfatta!!
Invece del latte vaccino, ho usato il latte di riso. Avevo pensato di utilizzare il latte di mandorla ma ho pensato che fosse troppo dolce....
L'assaggio con una fetta di mortadella al suo interno era d'obbligo e abbiamo fatto un sacrificio..... ;) 


Ingredienti:
500 gr di farina (io ho usato la Manitoba) - 25 gr di lievito di birra (io ho usato una bustina da 7 gr di quello liofilizzato) - 60 gr di zucchero (vi consiglio di ridurre un pò, la prossima volta non ne metterò più di 50 gr!) - 7 gr di sale - 300 ml di latte (io latte di riso) - 50 gr di burro - latte q.b. e un uovo per spennellare

Preparazione:
Mescolare in una ciotolina, il lievito di birra, 100 ml di latte appena intiepidito e 2 cucchiai di zucchero. Lasciare attivare il lievito e nel frattempo, mescolare il restante latte (leggermente riscaldato), lo zucchero restante, il burro fuso e il sale.
Mettere la farina in una ciotola (io l'ho messa nel cestello della mdp che ha lavorato l'impasto per me ;)), formare un foro centrale e mettere al centro il composto di latte e il lievito. Mescolare bene l'impasto e trasferire poi sulla spianatoia dove lavorerete l'impasto per almeno 10 minuti. Io ho fatto fare alla mdp due cicli di impasto di 14' ciascuno. Lasciare poi lievitare per almeno due ore e comunque fino al raddoppio dell'impasto.
Una volta raggiunta la lievitazione, formare un cordolo e ritagliare dei pezzetti che lavorerete con le mani per "tirare" la pasta formando delle palline lisce avendo cura di lasciare la parte raccolta sul fondo.
Adagiare le palline su una teglia da forno rivestita di carta forno e spennellare con del latte tiepido. Lasciare a riposare in un luogo senza spifferi per circa mezz'ora. Accendere il forno a 220°
Sbattete l'uovo e spennellate la superficie dei panini. Infornare per circa 18', anche se a me ne sono bastati meno di 15. Controllate il colore, appena appare ambrato come nelle foto, sono pronti!





Provateli, è semplice realizzarli e il risultato è favoloso!!!



venerdì 21 ottobre 2011

PANE CON FARINA DI SEGALE PER UNA SAPORITA BRUSCHETTA


La intravedete questa fetta di pane tra la marmellata di cipolle e il salamino??? E' un pane saporitissimo perchè ha l'aggiunta della farina di segale che ho acquistato qualche settimana fa in un mercatino tipico del periodo dove i protagonisti sono le tradizioni, il cibo semplice e le lavorazioni artigianali....
Sotto vi riporto qualche foto, peccato che al banco delle farine, mi sono occupata dell'acquisto e non delle foto ^__^
Ho acquistato farina di farro e di segale e al banco accanto un bel salamino, proprio quello che vedete!!
Ma a voler acquistare, c'era da divertirsi: mieli, fiori secchi, dolcetti tartufi, legumi, cereali, oggetti artigianali fatti in casa: cesti, accessori per cucina come asciughini, tovaglie e quant'altro...

Protagonista anche una bella manifestazione dedicata al lavoro di "scarpellino", l'arte di scolpire la pietra e realizzarci vere opere d'arte o accessori per casa come camini...
E' davvero affascinante ammirare uno scalpellino al lavoro. Vedi, minuto dopo minuto, nascere l'opera sotto la punta dello scalpello consapevoli che l'artista ha ben in mente "cosa togliere in eccesso per far rimanere ciò che già esiste all'interno della pietra"... questa è la filosofia!!

Il tutto contornato da una bellissima cornice naturale, data dal borgo che ospitava tutto ciò: Firenzuola, un paesino incastonato tra le montagne dell'Appennino Tosco-Emiliano.

Ora, questa semplice "ricetta", se di ricetta si può parlare, vorrei facesse parte della raccolta di Tiziana del blog Cucinando e assaggiando, LA BRUSCHETTA



Ingredienti:
Per il pane: 200 gr farina 0 - 280 gr farina di segale - 200 gr semola di grando duro rimacinata - 500 ml acqua tiepida - 1 bustina di lievito - 1 pizzico di sale - 1 pizzico di zucchero - 2 cucchiai di olio evo - 40 gr di semi di girasoli

Per il condimento: marmellata di cipolle rosse - salamino - prezzemolo

Preparazione
Impastare bene gli ingredienti (io ho usato naturalmente la mdp) e far lievitare. Dividere in panetti e mettere in forno 15' a 200°. Dopo di chè abbassare la temperatura per altri 20', girare i filoncini e proseguire la cottura altri 20'.

Quando raffreddato, tagliare a fette il pane, spalmare con poca marmellata di cipolle, appoggiare una fetta di salamino e decorare con una fogliolina di prezzemolo.

Vi assicuro che la farina di segale e i semi dentro, danno un sapore unico.
Tornando al pane bianco normale, lo troverete assolutamente insapore!!!





((((()))))

Per chi non conosce Firenzuola, ve lo presento....




All'arrivo, il benvenuto:



E già un artista al lavoro...




Un tripudio di prodotti dalle umili origini:




sabato 4 giugno 2011

PANINI FARCITI


A vederli così, sembrano normalissimi panini... e invece dentro nascondono delle sorprese!!
Sono panini farciti e quelle che vi lascio in questo post sono farciture che ho fatto un pò con quello che avevo in casa, un pò seguendo i gusti della mia famiglia. In realtà, sono una preparazione molto versatile, perchè dentro potete metterci quello che volete!!
Sono di forma piuttosto piccola e li ho trovato adatti al contest di Lory del blog La mia cucina, E' QUI LA FESTA?



Gli ingredienti:
Per l'impasto: 250 ml di acqua tiepida - 250 ml latte - 400 gr farina 0 - 1 bustina di lievito secco - 20 gr amido di mais - 280 gr farina di semola di grano duro rimacinata - 1 cucchiaino di sale - 2 cucchiai di olio evo - 2 cucchiaini di zucchero

Per la farcitura/decorazione: Mozzarella fiordilatte - passato di pomodoro - origano - zucchine trifolate con lo scalogno - formaggio Edamer a fette - sale - olio - semi vari (io qui ho usato i semi di sesamo e quelli di girasole)


Preparazione:
Io ho usato la mia inseparabile mdp e ho messo nel cestello tutti gli ingredienti, prima i liquidi e poi le farine. Ho impostato il programma impasto e lievitazione che nella mia macchina dura 1h e mezza.
Poi, ho preso piccoli pezzetti dell'impasto, ho fatto una pallina nel palmo della mano, creato un foro in mezzo e farcito (un pò come si fa con gli arancini). Poi ho chiuso e appoggiato sulla teglia rivestita di carta forno facendo attenzione a lasciare sotto la parte di chiusura della pallina.
Quando ho preparato tutti i panini, li ho spennellati con olio e cosparsi con i semi.
In forno caldo (200-220°) per circa 15'









°°°°°°°°°°°°°°°°

A proposito di feste, lo scorso fine settimana la classe di mio figlio più grande, III elementare, ha organizzato una mostra dei disegni a cui i ragazzi hanno lavorato l'intero anno. I temi erano la nostra campagna, principalmente i vigneti e la piazza principale del nostro paese.
La tecnica a cui è stato dato più importanza era il carboncino. Lo stesso disegno è stato poi realizzato anche a colori. Inoltre, hanno presentato dei disegni fatti "a più mani", collaborando in piccoli gruppi.
Neanche a dirlo: i bimbi soddisfatti e emozionati e noi genitori molto orgogliosi ^___^ !!!

Sarò di parte, ma a me questi ragazzi sembrano davvero bravi.... in fondo hanno solo 9 anni! Vi faccio partecipi di alcune delle loro opere:






martedì 23 novembre 2010

CON LA FARINA MACINATA A PIETRA: IL MIO PANE E UN PIATTO ANTICO


Finalmenteeeeee!!!! Sono riuscita a fare un post dedicato al mio pane. E non solo direi...
Vi presento anche un piatto tipico della campagna fiorentina. Talmente tipico che giuro: ho sbirciato, più per curiosità, sul web per vedere se c'erano delle versioni diverse da quella che mi hanno tramandato mia nonna e mia mamma. E pensate: non ne ho trovata nessuna. Ci sono le farinate di ceci, quella ligure, quella con la farina di mais e il cavolo nero (al più presto posterò anche questa: deliziosa!!!) ma questa qui, che vi presento oggi, no!


Ma andiamo con ordine. Inizio innanzitutto col dirvi che con questa ricettina, la farinata bianca, desidero partecipare alla raccolta dell'amica Meggy e il suo blog Delicious Meggy. la raccolta si intitola Sapore di ricordi. Bella, mi è piaciuta subito!! E infatti proprio questa ricettina mi ricorda i tempi in cui la mia nonna la preparava per cena durante le fredde serate invernali. E mi ricordo pure che non mi piaceva granchè, avrei preferito la pasta. Guarda un pò come cambiano le cose nella vita... Adesso la adoro e quando la preparo e i miei figli sbuffano scontenti, mi viene da sorridere e mi dico fra me: un giorno piacerà anche a voi!!! ^_^


Il mio pane. Eccolo. Sono più di due anni che lo faccio in casa, senza comprarlo in panetteria. E' diventato un rito a cui non saprei rinunciare. La soddisfazione di sentirlo "sfrigolare" appena tolto dal forno, ancora bollente. Il sapore avvolgente quando lo assaporo. La cura nel riporlo e mantenerlo....

Ingredienti:
500 ml acqua tiepida - 420 gr di farina 0 - 280 gr farina di semola di grando duro - 2 cucchiaini di sale - 2 cucchiaini di zucchero - 1 bustina di lievito secco - 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva.

Preparazione:
Quando ho un pò di tempo a disposizione, facendo una fontana sulla spianatoia, impasto il tutto a mano e metto a lievitare la palla avvolta in un canovaccio pulito e coperto poi con una copertina di lana per circa 2h (ma anche quando ci sta di più va bene!!).
Altrimenti, metto tutto nella mdp e imposto il programma impasto+lievitazione.
In ogni caso, appena ho l'impasto pronto, lo rovescio senza impastarlo nuovamente sulla spianatoia.
Divido l'impasto in panetti e li trasferisco sulla teglia.
A questo punto, inforno 10' a 200°. Poi abbasso la temperatura a 160-170° per altri 20'. A questo punto, giro i filoncini su se stessi e faccio cuocere ancora per 20'.
Un suggerimento: la fase più delicata in forno sono i primi minuti. Appena infornato non aprite mai lo sportello. Bastano alcuni minuti, circa 15... il calore forte e uniforme serve a far gonfiare subito l'impasto evitando che l'interno diventi un pò tosto.




La ricetta della farinata è più semplice a farsi che a spiegarsi...
In questo caso, siccome avevo un buon brodo di carne fatto in casa, ho usato quello, ma potete anche procedere così:

Ingredienti:
Acqua - un pizzico di sale - passata di pomodoro - un pezzettino di dado (gusto classico o carne) - farina.

Preparazione:
Mettete a scaldare l'acqua e aggiungendo il sale, il dado e il pomodoro, otterrete un similbrodo. Toglietene un pò e mettetelo in un bicchiere (non sò, circa 2 dita). Aggiungete la farina e stemperatela. Poi versatela a filo nel restante brodo. Attenzione: mettetene poca per volta per valutare la consistenza: la farinata deve essere nè troppo liquida, nè troppo soda. Una specie di marmellata morbida, diciamo. E poi, comunque, dipende dai gusti personali!!
Far bollire per qualche minuto e servire calda, accompagnata da una generosa macinata di parmigiano e un giro di olio buono....
Qui ho aggiunto dell'erba cipollina ma è stata una mia personale aggiunta...

Vi assicuro che è buonissima!!!!




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Questo post è nato soprattutto perchè nel fine settimana scorso, sono stata al mio mulino di fiducia.... Si trova nel Casentino (in provincia di Arezzo),  non troppo lontano dalla casa dei miei genitori. Ci vado ogni tanto a fare scorta della farina macinata a pietra. Si tratta infatti di uno dei pochi mulini con tradizione centenaria in quanto esiste dal 1696.
"Molino Grifoni", gestito dai giovani fratelli Fabrizio e Andrea, che portano avanti questo duro e passionale mestiere. Pensate che l'edificio si trova proprio sopra un corso d'acqua che muove gli ingranaggi e fa girare le pesanti ruote in pietra.

In questo periodo le macine erano tutte in funzione: granturco, grano e castagne.




Alcuni scorci dell'interno:





Il setaccio:





Questi i meccanismi per regolare l'attrito dell'acqua sui meccanismi delle macine. Da quel foro, avvicinandosi, si sente scorrere l'acqua del torrente sotto...



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