Questo romanzo sfugge a ogni classificazione rigida: memoir, autofiction, saggio, romanzo sperimentale. Saša Stanišić, autore nato a Višegrad - il luoQuesto romanzo sfugge a ogni classificazione rigida: memoir, autofiction, saggio, romanzo sperimentale. Saša Stanišić, autore nato a Višegrad - il luogo del famoso Ponte sulla Drina - nel 1978 e rifugiato in Germania durante la guerra in Bosnia, ci accompagna in un viaggio frammentato e profondo alla ricerca delle proprie radici, interrogandosi sul significato di appartenenza, identità e memoria.
Il libro si snoda attraverso episodi brevi e intensi, alternando tre piani temporali: l'infanzia in Jugoslavia, l'adolescenza in Germania e l'età adulta, in cui l'autore torna nei luoghi della sua famiglia per ricostruire un passato che sembra sfuggire. Centrale è la figura della nonna Kristina, affetta da demenza senile, che diventa simbolo della memoria che si dissolve e della necessità di preservarla.
La stile dell'autore è il classico esempio di narratore inaffidabile, mescolando realtà e fantasia, mitologia e storia, in un racconto che non cerca verità assolute ma molteplicità di prospettive. L’autore ci invita a riflettere su cosa significhi davvero “venire da un luogo” e come le origini possano essere tanto radicate quanto fluide. Un libro che emoziona e fa pensare, anche se forse rimane troppo frammentato, lasciando il lettore con più domande che risposte....more
Con Il seno, Philip Roth firma una delle sue storie più assurde e spiazzanti. Un professore universitario si sveglia trasformato in un enorme seno femCon Il seno, Philip Roth firma una delle sue storie più assurde e spiazzanti. Un professore universitario si sveglia trasformato in un enorme seno femminile; questa trovata surreale viene usata da Roth per parlare di desiderio, identità e perdita di controllo, con un mix di ironia e disagio che ti resta addosso.
È un racconto breve, strano e disturbante, ma proprio per questo interessante. Si ride, sì, ma spesso a denti stretti. Tra pulsioni, paranoie e deliri mentali, Roth ci mette davanti al lato più animale e fragile dell’uomo. In poche pagine, riesce a farti pensare, anche se non sai bene se essere divertito o turbato.
Sicuramente un'opera minore, non lascia il segno....more
Piuttosto diverso dal classico Stephen King. La trama ruota attorno a Billy Halleck, un avvocato che, dopo aver investito una donna rom, viene colpitoPiuttosto diverso dal classico Stephen King. La trama ruota attorno a Billy Halleck, un avvocato che, dopo aver investito una donna rom, viene colpito da una maledizione che lo fa dimagrire senza sosta. La storia si sviluppa in modo lineare, con un tono cupo e un senso crescente di disagio, ma senza grandi colpi di scena.
Il libro si concentra più sul degrado fisico e psicologico del protagonista che sull’azione vera e propria. King (scrivendo come Richard Bachman) usa la maledizione come pretesto per parlare di colpa, privilegi e ingiustizia, ma lo fa in modo piuttosto diretto, senza troppi livelli di lettura. Alcuni passaggi risultano un po’ ripetitivi, e il ritmo non è sempre costante.
Il finale è coerente con il tono generale del romanzo: amaro, senza redenzione. Non è tra i libri più memorabili di King, ma può interessare chi cerca una storia più asciutta e meno spettacolare, con un messaggio sociale ben evidente....more
Si legge come un mosaico: frammenti brevi, riflessioni sparpagliate, note colte e immagini evocative si susseguono senza una vera trama, ma con l’ambiSi legge come un mosaico: frammenti brevi, riflessioni sparpagliate, note colte e immagini evocative si susseguono senza una vera trama, ma con l’ambizione di raccontare l’anima del Mediterraneo. Matvejević intreccia storia, mitologia, usi e costumi, mostrando un grande amore per questo mare e per le civiltà che vi si affacciano. L’intento è affascinante: più che un saggio, sembra una lunga meditazione sulla complessità e la ricchezza del nostro mare.
Dal mio punto di vista, lo stile frammentario e la struttura non lineare possono risultare a tratti dispersivi. Il libro non ha un vero filo conduttore, e la mancanza di narrazione può rendere la lettura faticosa se non affrontata a piccole dosi. A volte si ha l’impressione di un accumulo di appunti, più che di un’opera coerente. Alcuni passaggi colpiscono per profondità o bellezza, altri invece scivolano via senza lasciare molto.
Nel complesso è un libro interessante, colto, pieno di spunti e citazioni, che offre uno sguardo originale sul Mediterraneo, ma che difficilmente coinvolge sul piano emotivo....more
Un racconto lungo che affronta con profondità il tema del passaggio all’età adulta. Il protagonista, un giovane ufficiale di marina, si trova catapultUn racconto lungo che affronta con profondità il tema del passaggio all’età adulta. Il protagonista, un giovane ufficiale di marina, si trova catapultato al comando di una nave, in un momento critico e carico di responsabilità. Questo evento segna l’inizio di un viaggio non solo fisico, ma soprattutto interiore, in cui il protagonista è costretto a confrontarsi con la solitudine, la paura e il senso del dovere. Il mare è utilizzato come potente metafora dell’animo umano: instabile, profondo, a volte ostile.
A me personalmente, nonostante la forza dei temi trattati e la qualità della scrittura, l’opera lascia una sensazione di incompiutezza. La sua brevità – più simile a un racconto lungo che a un vero romanzo – non consente di sviluppare appieno alcuni spunti narrativi e psicologici che avrebbero meritato maggiore spazio....more