Molto interessante per gli amanti di geografia e storia, questo libro fornisce un ritratto lungo un secolo di una zona poco conosciuta, di confine, inMolto interessante per gli amanti di geografia e storia, questo libro fornisce un ritratto lungo un secolo di una zona poco conosciuta, di confine, in un angolo d'Europa ritrovatosi "dimenticato" all'epoca della Restaurazione. Di fatto però si tratta di un libro di aneddoti storici, in alcune parti quasi raffazzonati un po' alla buona dall'autore, che secondo me non eccelle per doti stilistiche nella narrazione. Un piccolo ritratto storico che incuriosisce gli appassionati, ma poco altro....more
C’è qualcosa di ipnotico nel modo in cui Jan Brokken rievoca il passato. La suite di Giava non è solo la storia della sua famiglia, ma un viaggio in uC’è qualcosa di ipnotico nel modo in cui Jan Brokken rievoca il passato. La suite di Giava non è solo la storia della sua famiglia, ma un viaggio in un mondo perduto, avvolto da nostalgia e bellezza. Come in Anime baltiche, l’autore non racconta semplicemente: dipinge. Le immagini emergono con lentezza, tra colori, suoni e ricordi che sembrano musica.
L’Indonesia coloniale appare in tutto il suo splendore e nella sua inevitabile fine. Brokken scrive con eleganza, trasformando la memoria in un affresco vivido. Si sente il caldo umido, il fragore dei monsoni, l’ombra della guerra. Il passato svanisce, ma senza retorica: solo la malinconia di chi sa che nulla dura per sempre. E se si ascolta La suite di Giava di Godowsky mentre si legge, composizione cui l'autore fa più volte riferimento nel corso del libro, l’atmosfera diventa ancora più magica, come se note e parole si intrecciassero nella stessa nostalgia.
Ancora una volta, Brokken rende universale una vicenda personale. La suite di Giava non si legge, si vive. Una melodia malinconica che accompagna fino all’ultima pagina....more
Non al livello di Anime Baltiche, ma per un singolo motivo. Quell'opera seguiva un concetto e parlava di luoghi in qualche modo connessi; in questo caNon al livello di Anime Baltiche, ma per un singolo motivo. Quell'opera seguiva un concetto e parlava di luoghi in qualche modo connessi; in questo caso invece si sente decisamente che ciò che si legge è una raccolta di articoli, scritti in periodi differenti.
Ciò non toglie però che evidentemente Jan Brokken ha qualcosa di speciale nella sua scrittura, una capacità di unire arte e paessaggi, luoghi e musica, che difficilmente si trova altrove.
C'è molta Italia in questo libro (ben 3 capitoli su 12 parlano di città e personaggi italiani).
Come sempre, alcuni articoli sono più interessanti di altri (molti criticano l'unico vero capitolo autobiografico, riguardo a Middelharnis, in cui l'autore ricorda un bacio in gioventù; io l'ho trovato molto semplicemente tenero, riscaldava il cuore).
Menzione d'onore per il capitolo dedicato a Dusseldorf e a Joseph Beuys, in cui vi sono rimandi al film Opera senza Autore di von Donnersmarck; film a mio parere bellissimo, che non sapevo minimamente fosse basato su fatti e personaggi reali. ...more
Difficile descrivere questo romanzo che non ha trama, a partire dal fatto che forse non è nemmeno un romanzo. L'autore, che scrive beniESEQUIE D'EUROPA
Difficile descrivere questo romanzo che non ha trama, a partire dal fatto che forse non è nemmeno un romanzo. L'autore, che scrive benissimo, adotta lo stile Carrèriano (Carrèresco?), narrando di fatto di sè stesso. In un tempo presente e in un luogo non specificato si trova al Grand Hotel Europa del titolo, e scrive della sua storia d'amore con Clio, storica dell'arte italiana conosciuta a Genova, città d'adozione dell'autore. Ripercorrendo dunque le loro vicissitudini Pfeijffer finisce per parlare dei veri argomenti del romanzo, il turismo di massa e l'Europa sommersa da esso. Tra arte (tanta, tantissima arte), architettura e passeggiate cittadine - oltre a Genova notevole spazio è dedicato ovviamente a Venezia, città nella quale la coppia si trasferisce - l'autore elucubra sul destino del Vecchio Continente e sul significato, i vantaggi e soprattutto i danni dovuti al turismo.
Un grande romanzo - moderno - europeo. Un grande messaggio d'amore per l'Europa. Ed è scritto benissimo. ...more