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5.4.19

E adesso? La sentenza

Anche se non c'entra con il tema del blog, credo che gli inglesi debbano avere un'altra possibilità.

È arrivata la sentenza tra 1, Alba Grigia e 2, Il mare obliquo
Ma si tratta di un risultato curioso, che, di fatto, lascia le cose più o meno com'erano. 
Ha vinto Il mare obliquo, ma la differenza di voti a suo favore è minima (2 voti in tutto, per essere sinceri) e comunque chi ha preferito il fantasy ha in ogni caso dichiarato che anche la space opera sarebbe andata bene. 
In quanto autore sono soddisfatto di questa disponibilità da parte dei miei lettori – per una volta posso usare una locuzione tanto presuntuosa – ma mi trovo nella curiosa situazione di non voler scontentare nessuno. 
Certo, se ci fossero stati trecentodue, milleecinquantasette o trecentomila voti compatti che avessero  dichiarato: «La space opera falla leggere a tuo zio, noi vogliamo il fantasy!!!» – o viceversa – non avrei avuto problemi, ma così...
In più la mia unica e amatissima moglie ha votato tutti e due con la nota in calce: «Così li finisci», dato che ha richiamato la mia attenzione sul fatto che questa disfida ha sostanzialmente danneggiato me per primo...
Ovviamente ci ho pensato e sono giunto a una conclusione che mi auguro non scontenti nessuno. 



Su Fronte e Retro uscirà il lunghissimo Il mare obliquo, che, con una cadenza più o meno bisettimanale, vuol dire un centinaio di uscite (senza contare la conclusione, ancora da scrivere), ovvero un anno (abbondante) interamente ad esso dedicato. 
Omammamiabella...  
Alba Grigia, invece, uscirà su un blog appositamente creato, con una cadenza tuttora da definire, ma in linea di massima settimanale. 
Il blog dedicato è intitolato 

«Muzak, flauti e astronavi» 

ed ha l'indirizzo http: 




Ovviamente sarà mia cura avvisare in occasione dell'uscita di ognuno delle puntate di entrambe i romanzi, magari – se mi riesce – inserendo un miniriassunto in apertura, giusto per non perdere il filo.
Credo sarà un'esperienza unica, da un certo punto di vista, ma comunque sono pronto, se la cosa non dovesse andare come mi auguro, a chiudere l'esperienza. 
«E gli editori? A loro non ci pensi?»
Perbacco. Ci penso e come.
Più o meno come loro pensano a me.

Per il momento chiudo la linea. Ci rileggeremo presto e grazie, davvero grazie a tutti coloro che sono intervenuti, sia personalmente che qui che su FB.


29.3.19

E adesso?

Calibano è finito. Presto uscirà in forma di e-book, come promesso ai miei (sedici o forse quarantadue) lettori. 
Nel frattempo mi chiedo che cosa mettere in questo spazio, che non intendo assolutamente lasciare vuoto o far morire. 
Bene. 
Scrivere della mia vita quotidiana e del giardino della mia casa in montagna sarebbe interessante per i miei familiari e pochi altri ed è molto probabile sarei io il primo a non poterne più dopo un po' di foto e di osservazioni marginali, tenendo conto che come giardiniere sono una schiappa assoluta. 
Manifestare il mio punto di vista su temi sociali, economici, filosofici o politici. 
Sì, certo posso farlo e non escludo affatto di farlo, anche se, onestamente, sono profondamente nauseato dai 5 palle, che mi auguro di veder affondare come un Titanic progettato da un co****ne, e disgustato dal PD, il Partito Defunto, che come uno zombie persiste nell'inquinare un'aria già abbastanza inquinata. Di Lega e Forza Italia non parlo, giusto per non rischiare il blocco del blog da parte di Google. 
Diciamo comunque che disgusto e nausea non sono le emozioni giuste per discutere con chiunque e temo che per il momento non se ne farà nulla. 
Al massimo pubblicherò delle immagini come questa. 

Gentilmente da Taffo General Service



Di cos'altro mi occupo? 
Beh, di letteratura e di science fiction prima di tutto, oltre che di fantastico. 
ALIA Evo ecc. sono la mia fontana della giovinezza, ma una volta presentato il frutto dei miei sforzi non rimane molto altro da dire. Il lavoro condotto per la scelta di autori e pezzi, per l'editing e la correzione bozze ecc. ecc. non credo siano particolarmente interessanti per nessuno, anche se non escludo di scriverne, sia pure in termini meno seri di quanto sarebbe giusto. 
Potrei sempre parlare della sf italiana, delle sue correnti sotterranee formate da un numero di persone che va da due a sette / otto e di come tali correnti polemizzino volentieri tra loro o anche al loro interno o all'interno di ciascuno di essi, un po' come certe creature –  gli strangolosi stilettani, ad esempio – raccontate da Douglas Adams…
Beh, non escludo di parlarne, ma solo se si arriva alle mani, ai coltelli o alle pistole. O alle cannonate. 




E quindi?
Beh, c'è la musica, ma non sono abbastanza informato da risultare davvero interessante e c'è la letteratura in generale, che leggo ma non seguo ma alla quale dedicherò comunque uno spazio.
Dopodiché mi rimangono due possibilità.
E qui sorge il problema.
Ho due romanzi non terminati che…
Un passo indietro. 
Calibano è stata un'esperienza preziosa, dal momento che mi ha procurato commenti e osservazioni inattesi e, in definitiva, mi sono molto divertito a pubblicarlo a puntate. 
Il problema, dicevo, è che ho due romanzi non terminati – diciamo che a uno mancano una cinquantina di pagine, al secondo mancano… beh, mò ne parliamo. 
Il primo è intitolato Alba Grigia, è lungo (finora) 500.000 caratteri ed è una space opera (ettipareva…) molto seria – quindi nulla a che vedere con Calibano – e che non si svolge nell'universo della Corrente. L'ipotesi di fondo dell'universo di Alba Grigia è piuttosto diverso da quello dei mondi della Corrente, e non esistono tranx, né modelli, né chimere ma altre creature a loro modo interessanti. Mai letto da un editore, detto di passata.
Il secondo è un fantasy (già…) dal titolo Il mare obliquo, lungo beh, circa un milione di caratteri (1.000.000, giuro), che non ho mai terminato semplicemente perché non avevo la più pallida idea a chi darlo da leggere, viste le dimensioni. Questo fantasy non è ambientato in un mondo medievale  ma comunque in un mondo «a bassa tecnologia», che gli umani condividono con: syerdwin, lupi-drago, notturni, boldhovin, gwellyniuin, erbani, gu'hijirr, oom, uccelli di legno e altre creature più o meno bizzarre. Questo mondo è comunque minacciato da qualcosa di inconcepibile e inumano – non da orchetti o altre creature viventi, in ogni caso – e i suoi personaggi dovranno fare l'impossibile per salvarlo. Se ci riescono. 
Inutile dire che preferisco Philip Pullman a molti degli altri autori di fantasy...

Pubblicarli mi darebbe quantomeno un motivo per cercare di finirli, sempre ammesso che a qualcuno interessi sapere come va a finire la storia…
E non posso che chiedere a chi mi legge di scegliere: uno o due. Alba grigia o Il mare obliquo.  


1 vs. 2



Attendo una vostra decisione. 
Ovviamente se non metto insieme abbastanza scelte non se ne fa nulla. Inventerò qualcos'altro.
A presto!
Nota: ripeterò questo messaggio sui social e, volendo, si potrà scegliere anche là.

*** N.B.: si potrà "votare" fino al prossimo giovedì, 
dopodiché rien va plus *** 

 

14.7.16

Piccole notizie nel vasto mondo



Una volta liberatomi dei libri letti e mentre ne ho altri tre in lettura – anche se devo ammettere di aver barato, nel senso che ho letto anche Embassytown di China Mieville, ma ne parlerò con Silvia Treves una di queste volte e il libro è sulla sua scrivania, davanti alla stampante, e non sulla mia –, mi trovo impegnato in una serie di lavori a procedere, ovvero che non riguardano il mio presente ma il futuro da qui a un paio di mesi, ovvero finito luglio e agosto. 
Si tratta della partecipazione a StraniMondi, saltato lo scorso anno per un complesso di motivi, ma quest'anno ritornato d'attualità, al quale parteciperò con la mia insostituibile compagna, collega e curiosamente anche moglie: Silvia Treves. 
Dovremmo avere con noi anche gli ALIA Evo 2.0 in forma libraria, oltre agli altri ALIA precedenti tuttora disponibili.  
È un po' di tempo che non partecipo più a un raduno/mostra e le cose che temo più di ogni altra cosa sono, nell'ordine: 
1) la possibilità di essere bellamente ignorato, nonostante gli ALIA e la storia che ci portiamo dietro io e mia moglie. Lo so che sono paranoie da depresso ma io sono stato depresso e quindi non mi stupisco ad albergare questo genere di incubi. 
2) la possibilità di essere riconosciuti e inseguiti per tutto lo spazio del convegno da aspiranti collaboratori, aspiranti recensori, aspiranti critici, aspiranti fan, aspiranti qualsiasi cosa
E di non risultare all'altezza della loro considerazione
Anche questa è una riflessione da depresso? 
Possibile, non lo nego. E non ripeterò ciò che ho già detto al punto 1). 
Sono fatto così, e presumibilmente morirò così. 
La probabilità più verosimile è la 3), ovvero quella di essere mediamente considerato e di lavorare in media normalmente, che non essendo tragicomica – il mio cervello si rifiuta di prendere in considerazione. 
In ogni caso saremo a Milano il 15 e 16 ottobre. 
Che le oscure divinità delle lontane galassie ci aiutino. 


...
Nel frattempo sono arrivato fino a V. San Francesco da Paola 41, presso la nuova Libreria «Vecchi e Nuovi Mondi», una libreria esclusivamente dedicata alla fantascienza e al fantastico. 
Piccola premessa, conoscevo i locali della libreria che, a suo tempo, sono stati occupati da Federico Madaro con la libreria Mangetsu, una libreria a suo modo storica nel piccolo mondo torinese. Sottolineo che Federico Madaro è stato uno dei traduttori per ALIA e per CS_libri, traducendo autori cinesi come Wu Yan, Qiufan Chen, Fei Dao, Haitian Pan e per ALIA Evo 1.0 Fei Dao, e che la collaborazione tra noi è stata ricca di osservazioni, riflessioni, libri e confessioni. Mangetsu non era lontana dalla defunta CS e in più occasioni ho marinato il lavoro per perdere un po' di tempo con Federico. 
Tutto tempo prezioso.
Fine della parentesi.    
«Vecchi e Nuovi mondi» nasce dalla pura passione di Marco Dantini e ha grandi intenzioni per il futuro. Con l'autunno avranno luogo le prime presentazioni – nella mitica «seconda stanza», che ho conosciuto per le presentazioni di un paio di ALIA – e la libreria ha la possibilità di divenire un punto di riferimento unico qui a Torino. 
Per il momento abbiamo rifornito la libreria degli ALIA usciti e tuttora disponibili e ci siamo candidati a presentare ALIA Evo 2.0 in formato cartaceo quest'autunno. 
Se si tratta di fare della «Vecchi e Nuovi mondi» un successore della mitica Se.Va.Gram. di Riccardo Valla, noi ci siamo.

...
Ultima cosa, nei prossimi tempi sarò spesso assente dalla rete. Sarò immancabilmente in montagna a leggere qualche libro, alcuni manoscritti e a tentare di finire un romanzo che ho iniziato nel 2012 e sul quale non metto più mano dall'autunno del 2014, paralizzato dall'incapacità di trovare un finale decente. Il titolo (provvisorio) è Alba grigia ed è, immancabilmente, un romanzo di fantascienza. La sua particolarità è quella di NON far parte del «Ciclo della Corrente» e di aver per protagonisti le Gravastar, ovvero le stelle di energia oscura [*] e due specie aliene, i Gh-Eten e i Valim. Oltre a tre muzak, ovvero tre umani, musicisti girovaghi. 
Adesso, a quanto pare un'idea per chiudere il romanzo mi è venuta, sicché proverò a trascriverla. 
A presto! 


qui, Federico Madaro, in veste professorale.


[*] da Wikipedia: «La teoria è controversa fra gli astrofisici, poiché il modello delle gravastar richiede che si accetti una concezione alquanto speculativa di una teoria quantistica della gravità, e d'altro canto non presenta alcun vantaggio esplicativo rispetto al modello dei buchi neri. Inoltre, nessuna delle teorie che vogliano costituire una teoria quantistica della gravità implica effettivamente che lo spazio debba comportarsi come indicato da Mottola e Mazur.» Riflessione personale: gli scrittori di sf non sono astrofisici e quindi possono allegramente fott...e delle controverse tra studiosi.