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7.7.13

La fine apparente e il gotico italiano


Abbiamo finito. Per quest'anno scolastico, per lo meno.
Siamo giunti al massacro - o meglio l'eliminazione o meglio ancora, la disinfezione - del neovampiro Lucy, compiuto dai quattro cavalieri dell'apocalisse (cristiana), ovvero alla fine del capitolo XVI. A questo punto sarà necessario un altro anno accademico per giungere all'eliminazione di Mr. Dracula, il numero uno dei vampiri. 
Hanno partecipato a questo ultimo giro Fabrizio Foni, italianista e storico letterario, e Irene Incarico, scrittrice e autrice (con Elisa Podestà) di Notturno digitale, esempio curioso e stimolante di cybergoth, ovvero di incontro tra il mondo dell'intelligenza artificiale e quello della tradizione gotica ottocentesca. 
Fabrizio Foni ha preso - e tenuto a lungo - la parola, sollazzandoci fino alla scoperta risata con il racconto di diversi brani tratti dall'Ildegonda [1820] di Tommaso Grossi. Ma non si è trattato di risate alle spalle del povero scrittore quanto piuttosto di divertito stupore nello scoprire quanto poco «nuovo e orripilante» può essere un racconto, una ripresa, un videogioco gore e cannibale se paragonato al testo di un autore italiano - morto come notaio - di inizio '800. 
Ugualmente interessante la citazione e il racconto di due testi di Cesare Balbo, ex-ministro di Casa Savoia, facenti parte della sua antologia Quattro novelle narrate da un maestro di scuola [1829] che potrete leggere qui. La tesi di Fabrizio Foni, ottimamente presentata e argomentata è che il "gotico italiano" fu qualcosa di più di una semplice gioco letterario di importazione straniera.
Quanto a Irene ci ha fatto notare come la scena finale del capitolo XVI, con la povera Lucy penetrata da un puntale di legno al quale lei reagisce agitandosi e perdendo il controllo, degna conclusione della sua condotta da creatura malsana, viziosa, da femmina perduta, costituisce un ottimo esempio di quell'intolleranza al femminile che dominava, incolpevole il povero Stoker, il sentire comune vittoriano. 
Al concludere la lunga presentazione un piccolo déjeneur al quale abbiamo reso doverosamente onore. L'appuntamento è, come previsto, per il prossimo autunno. 
In ogni caso lascio qui l'indirizzo web dove potrete visionare gli ultimi appuntamenti, ovvero il web TV della Libera Università dell'Immaginario: 


e una canzone per non dimenticare il nostro corso, Love song for a Vampire di Annie Lennox: 

 

 

6.6.13

ALIA on Web TV


Il video di ALIA è una realtà. 
Girato da Marco Iavarone, con l'aiuto di Morgana Citi presso il Salone del Libro di Torino, lo scorso 17/05/2013.
L'ho pubblicato giusto oggi su You Tube all'indirizzo:


È lungo 43' e spiccioli, quindi non so in quanti avrete voglia di sciropparvelo tutto di seguito, ma anche solo ad assaggiarne qualche tratto può regalare la sensazione di un progetto che è stato vivo a lungo e che non ha nessuna intenzione di morire. Anzi.
Guardandolo non ho potuto evitare la sensazione di essere come quei tizi che si piazzano accanto a una personalità nota, sperando di essere ricordati e non sapendo di suscitare in molti la domanda: «Beh, sì è lei, lo so, ma chi quel piffero seduto lì a fianco?». Il piffero a un certo punto ha anche parlato. Nulla di troppo serio o di davvero importante, secondo me, ma giudicate voi.
Per Davide Mana debbo ammettere che non è sempre facilissimo il comprendere che cosa stia dicendo, ma il vero problema è stato quello di un violinista Klezmer che si esibiva proprio a fianco al nostro stand. Ma abbiamo tirato avanti ugualmente, forti del nostro forte impegno anti-antisemiti. 
Il buon Fulvio, infine, ha raccontato un pezzo di storia di ALIA vista dall'esterno. Non so l'effetto che farà a voi, a noi ha creato un sentimento curioso, fatto per metà di soddisfazione e per metà di imbarazzo. 
Insomma, ecco qua ALIA: 

 



17.5.13

Affannosamente dal Salone: un'ALIA on video


Di corsa, tra una presenza e l'altra al Salone, scrivo queste due righe per dire che 1) sono ancora vivo, 2) oggi ci sarà la presentazione di ALIA Storie.
Ieri, con la presentazione di 140 lettere d'amore, meravigliosamente raccontato da Silvia Treves con alcune notevoli letture di Morgana Citi (lo so, è mia figlia, ma quando dico «notevoli» intendo proprio notevoli, mia figlia sa che specie di rompic... sono). Prima dell'incontro ho subito un'intervista da parte di Giulia Madau per conto della sua associazione di sostegno ai giovani artisti. Un'intervista che non ho esattamente subito, ma durante la quale sono stati gli intervistatori a subirmi, nel senso che, letteralmente, sono riusciti a piazzare in tutto un paio di domande e per il resto sono stato io a imperversare come un un Temucin dell'editoria. D'altro canto chiedere a me un parere sullo stato dell'editoria in Italia è come chiedere a Edward Teller il suo parere sulla bomba atomica. 
Quanto alla presentazione del volume di de Alfaro è stata sì intima, nel senso che erano presenti un pugno di amici dell'autore più il sottoscritto e qualche editore piemontese più o meno sfaccendato, ma la presentazione è stata completamente videoripresa e apparirà presto qui e su Youtube. Sempreché Giulia si sia ricordata di togliere il coperchietto dell'obiettivo [1] o che i canti, danze, e birignao contemporaneamente in scena nello stand della Regione Piemonte non siano riusciti a sovrastare completamente le voci di Silvia e Morgana.  



Particolare importantissimo per coloro tra gli autori e simpatizzanti di ALIA sparsi per il patrio stivale [2], anche la presentazione di ALIA, che ci sarà stasera, alle ore 21.00, verrà videoripresa grazie al contributo di Marco Iavarone e di Morgana Citi (sempre tra i piedi, 'sta ragazza) Quindi se tutto funziona come deve dalla prossima settimana potrete assistere alla presentazione e potrete vedere sul sito ALIA Evolution - se proprio ci tenete - una serie di elementi da neurodeliri parlare di un'antologia introvabile accompagnati da musica klezmer [3]. Queste sì che sono soddisfazioni 



[1] Giulia è molto più brava di come appare qui. Ma io sono un rompip..., come si diceva.

[2] I partecipanti all'incontro che dovessero capitare nei dintorni prima dell'ora prevista, sono caldamente invitati a far la parte del pubblico nella presentazione precedente, quella di Salute, geni e cibo di CS_libri. Imparare qualcosa fa sempre bene. 

[3] Non è un'invenzione. Stasera nello spazio della regione Piemonte si esibirà il gruppo di musica Klezmer di Janos Hazur. 

13.5.13

Prova, prova... 1...2...3... prova, prova




Per il momento non è ancora una vera e propria TeleDracula, ma qualche passo avanti è stato fatto. L'ultimo incontro presso la Libera Università del Fantastico, quello del 10 maggio, è stato parzialmente registrato e lo potete trovare qui:


 in particolare qui potrete assistere all'intervento di uno degli "allievi", intervento tenuto coraggiosamente in piedi causa felino addormentato, sdraiato sulla sedia destinata ad ospitarlo. Un gesto degno di H.P.Lovecraft, non aver disturbato il micio... Una volta arrivati seguendo il link, potrete ascoltare e vedere altri preziosi minuti dell'incontro. 
Con la prossima puntata, dedicata al 12° capitolo e in programma per il 24 maggio, la Web TV dovrebbe essere regolarmente in funzione, quindi potrete, collegandovi con il sito di Verba Manent seguire la lezione fin dall'inizio.
Grandioso, ammettetelo.
Comunque il 24/5, ore 18.30 non perdetevi l'alba di TeleDracula...