Visualizzazione post con etichetta Giacomo Alligo. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Giacomo Alligo. Mostra tutti i post

lunedì 19 dicembre 2022

Dracula - L'Ordine del Drago

Sì, lo so, avrei potuto prenderlo già a Lucca, e infatti questo era il proposito originale, ma poi constatando che non c’era la minima possibilità che Roi facesse disegnetti ho procrastinato ordinandolo in fumetteria. Tanto più che le copie che arrivavano allo stand Lo Scarabeo andavano via come il pane e io ci sono sempre passato nei momenti in cui erano attesi rifornimenti.

La storia è quella stranota e risaputa, e sarebbe stata già così un’ottima proposta. In realtà Marco Cannavò si concede diverse deroghe dal canone sviluppando certe cose in maniera autonoma e introducendo nella vicenda nuovi elementi che (vado a memoria) nel romanzo di Stoker non c’erano affatto, tra cui alcune sequenze erotiche. Anche lo stile della sua sceneggiatura è dinamico e frenetico e inizia con un flashforward, mentre i personaggi sono più sfaccettati, soprattutto negativamente: Van Helsing è un sadico, Lucy un’arrampicatrice (ed è la reincarnazione della moglie di Dracula) e in linea di massima tutti sono razzisti.

Tra queste variazioni sul tema e trovate originali mi pare che Cannavò si sia concesso anche qualche citazione dalle varie versioni che si sono susseguite sulla materia originaria. Peccato che la più lampante sia il riferimento a una delle tante scene ridicole del ridicolo film di Coppola, rimaneggiamento assai libero (da quanto ricordo) di quel che si leggeva nel romanzo.

Inutile dilungarsi sui disegni, semplicemente eccellenti. Unico dubbio iniziale il Jonathan Harker reso con un taglio effeminato, ma si tratta di una scelta grafica che non inficia la qualità del lavoro.

In appendice Giovanni Nahmias approfondisce la figura e l’opera del disegnatore, mostrandoci alcune delle tavole (e sono tante) che ha distrutto rifacendole in una versione che lo soddisfacesse di più. Non manca nemmeno una breve rassegna di splendide commission fatte per i fan collezionisti.

Giacomo Alligo parla invece diffusamente delle origine letterarie, storiche e “scientifiche” di Vlad/Dracula e delle varie interpretazioni che ha avuto, in un pezzo arricchito da una ghiottissima selezione iconografica (ma Batman non risale al 1915, ovviamente).

L’Ordine del Drago è stampato nel classico formato de Lo Scarabeo, cioè un quadrotto grande cartonato. Raffinatezza ulteriore (visto il soggetto ci sta tutta), titoli e altri testi in copertina sono stati realizzati in rilievo e dipinti di rosso.

L’unico difetto di questo volume è quindi che si tratta solo della prima parte di una storia che si svilupperà prossimamente – a meno che il finale non sia proprio questo: volutamente sospeso e da intendersi forse in senso morale. Comunque visto quanto Roi è rapido e dedito al lavoro non escludo che si possa vedere il seguito già tra un paio di mesi.

domenica 6 novembre 2022

Freak ai confini del Mondo

Raccolta dei lavori realizzati da Pie(t)ro Alligo nei gloriosi anni ’70 per le riviste Eureka, Il Mago e Sgt. Kirk. Mancano le poche cose fatte per CorrierBoy, che avrei letto volentieri per curiosità ma che ovviamente esulano dalle tematiche più personali di queste folgoranti storie di cui Alligo realizzò sia testi che disegni. Così a memoria mi sembrava che non ci fosse nemmeno qualche pagina singola transitata per Eureka, ma da un rapido controllo ho visto che mi sbagliavo. Qui c’è tutto l’Alligo autoriale, quindi, con l’aggiunta di un bel po’ di inediti.

Come evidenziato dal titolo, l’argomento privilegiato dell’autore sono gli emarginati, gli esclusi, gli “strani”, che possono esserlo sia per l’aspetto fisico che per le loro azioni o ambizioni, indipendentemente da quanto ne siano consapevoli: protagonista può essere un cervello conservato in una teca o un ruspante montanaro che non capisce quale colpa possa essere la sua semplicità o una mente geniale la cui rovina sarà proprio la quantità di informazioni incamerate. La pietas di Alligo si estende spesso anche agli animali, vittime dello sfruttamento e della crudeltà degli umani – ma talvolta esiste almeno la speranza di un contrappasso.

Queste storie brevi (addirittura fulminanti: spesso una sola pagina) sono a volte caratterizzate da un certo umorismo, ma mostrano sempre in controluce la temperie culturale degli anni ’70, vuoi per gli argomenti sociali vuoi per il sottofondo di un certo misticismo vuoi per lo spirito contestatario che le anima. Si tratta di trame con un finale a effetto che a volte, con gli occhi smaliziati del 2022, è facilmente intuibile, mentre in altri casi mantiene la sua spiazzante freschezza. Ma al di là del piacere di leggere intuizioni brillanti che lasciano stupito il lettore (anche quando ad accompagnarle c’è una netta amarezza), Freak ai confini del Mondo permette soprattutto di godere dell’arte di Alligo in maniera organica e nel formato più adatto, testimonianza di un’epoca in cui la cura per la parte grafica di un fumetto non era vista ancora come una colpa.

Il volume consta di due introduzioni, di Daniele Bevilacqua e Giacomo Alligo (figlio dell’autore), da leggersi tassativamente dopo i fumetti. A integrare questa parte scritta ci sono delle ghiotte chicche come disegni inediti di Moebius realizzati appositamente per l’amico Alligo e l’autopresentazione dell’autore per un volume di Ivaldi che non uscì mai. O meglio, che è finalmente uscito dopo 40 anni.