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martedì 11 settembre 2018

Historica 71 - Napoleone Beresina 2: La Disfatta

Si conclude con questo secondo volume l’epopea maledetta scritta da Patrick Rambaud: la Grande Armata insieme a Napoleone è in fuga attraversa la Russia per scappare dai cosacchi, ma il Generale Inverno rende la traversata un inferno di ghiaccio e fame che stermina i soldati senza quasi che questi se ne accorgano.
Il fumetto è reso appassionante non solo dal grande realismo (con derive quasi splatter) e dal senso di incombente tragedia che lo permea, ma anche dal meccanismo della narrazione corale, grazie al quale il lettore vede intrecciarsi le vicende di quattro protagonisti diversi. Non so quali siano i margini entro cui si è mosso lo sceneggiatore Frédéric Richaud, ma essendo la matrice di Beresina letteraria (il romanzo di Rambaud) e non solo storica, ne è venuto fuori un prodotto ben più appassionante di una semplice ricostruzione.
Ho trovato molto arguto il gioco con le aspettative del lettore per quel che riguarda la sorte di Ornella: dopo una scena in cui veniva lasciato intendere che il personaggio potesse essere morto, era naturale aspettarsi che si salvasse in una situazione ben meno cruenta. E invece…
Il comparto grafico è magnificamente reso da Iván Gil. Pur se indulge spesso nel caricaturale (che però a un certo punto diventa quasi necessario per stemperare l’orrore di alcune sequenze), le sue tavole sono dettagliatissime e le sue panoramiche sono veramente impressionanti, come giustamente sottolineato anche da Brancato nell’introduzione. Le coloriste Albertine Ralenti ed Elvire De Cock rendono alla perfezione il clima livido e cupo della storia.
Resta purtroppo il rimpianto per la scelta della Mondadori di presentare Beresina al risparmio, pubblicando i tre volumi originali in due numeri di Historica, quando fino a qualche anno fa era normale che un unico tomo della collana contenesse quattro volumi originali. Non è tanto un discorso di convenienza, quanto il fatto che essendo la storia così avvincente sarebbe stato veramente ideale leggerla tutta di seguito.
In appendice ci sono sei pagine che riprendono materiale iconografico e letterario usato come ispirazione per il fumetto.

venerdì 7 marzo 2014

Historica 17 - La Battaglia



Seconda uscita della collana Historica dedicata al periodo napoleonico e nettamente la migliore.
La Battaglia del titolo è quella di Essling, un massacro in cui persero la vita in due giorni 40.000 soldati senza che le sorti della battaglia andassero sensibilmente a favore di nessuno dei due eserciti in lotta.
Tratto dal romanzo omonimo di Patrick Rambaud, il fumetto ha una struttura che, a voler cedere alle lusinghe della narratologia, ricorda quella di un musical con l'epicentro spostato in avanti, una corsa verso un evento topico su cui è incentrata tutta l'opera, una storia corale che avrà anche un epilogo.
Agli eventi narrati prendono parte un bel po' di personaggi, di statura morale e militare assai differente, e il ritmo del fumetto è frenetico ed incalzante. Proprio questo eclettismo permette di sviluppare varie sottotrame e di seguire le vicende di personalità radicalmente differenti (per censo, per visione del mondo, per ruolo), offrendo uno sguardo molto ampio che riesce ad abbracciare sia un disincantato antimilitarismo che una celebrazione epica del coraggio. La raccolta in un unico volumone da parte di Mondadori è stata provvidenziale, spero che in Francia i tre volumi che costituiscono l'opera siano usciti a breve distanza l'uno dall'altro senza far spasimare troppo il pubblico locale.
Spettacolari i disegni di Ivan Gil, tanto più lodevole quanto più, leggendo la sua biografia, apprendiamo che nella vita si occupa di tutt’altro (anche se svolge delle attività contigue al fumetto). La ricchezza di dettagli e particolari gli fa perdonare le derive piuttosto caricaturali, dovute a un'inchiostrazione molto modulata, che comunque dopo i primi capitoli si fanno sempre più rare.
La parte grafica fa da contrappunto ai testi secchi e incalzanti, e spesso (almeno per me) è una necessità oltre che un piacere soffermarsi sulle tavole o sulle singole vignette per capire di preciso quali bandiere passano di mano, quali dei protagonisti siano stati feriti, cosa diavolo succeda al cavallo di Napoleone. Fortunatamente la qualità di stampa del volume è ottima.
In appendice vengono presentati schizzi preparatori, un esempio di passaggio dalla pagina scritta alla sceneggiatura e alla tavola finita e soprattutto una serie di brevi biografie sui protagonisti realmente esistiti che compaiono ne La Battaglia, che sono parecchi.
Ammetto che non conoscevo lo sceneggiatore Frédéric Richaud, una mancanza decisamente imperdonabile visto che Richaud ha collaborato anche con Tronchet e Sicomoro.