la plastica che si autoripara
Una curiosità scientifica interessante e forse suscettibile di applicazioni future utili alla civiltà è l'invenzione di un tessuto plastico capace di ripararsi da solo. La ricerca è stata pubblicata oggi su Science . A voler proprio cercare il pelo nell'uovo, sarebbe stato più immediatamente utile all'umanità ed all'ecosistema riuscire ad ottenere in laboratorio colonie di microrganismi capaci di degradare la plastica fino a prodotti atossici per la fauna e la flora marittime e terrestri, visto che viviamo in un mondo dove i prodotti plastici, non biodegradabili, raccolti nel Pacific Trash Vortex (ma non soltanto) sembra siano di fatto già entrati nelle catene alimentari della fauna ittica e rischiano pertanto, prima o poi (forse prima) di contaminare anche l'alimentazione umana con tutte le conseguenze immaginabili.