Cannabis: scindere gli effetti terapeutici dal danno intellettivo
Uno dei principali problemi medici nell'adozione della cannabis come presidio terapeutico , è legato agli effetti dannosi che il principio attivo, il tetraidrocannabinolo (THC) produce sul rendimento intellettivo, danneggiando in particolare la memoria, che risulta significativamente deteriorata nei consumatori abituali . Il deterioramento cognitivo è certamente l'effetto più preoccupante a medio e lungo termine , ma anche gli altri effetti indesiderati, quali le alterazioni dell'umore e dell'appetito , potrebbero nel prossimo futuro essere finalmente separati da alcuni effetti terapeutici, ormai riconosciuti, quali l'effetto antidolorifico , miorilassante e soprattutto quello relativo al rallentamento nella crescita di masse tumorali.