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venerdì 13 aprile 2018

Lasciami entrare/Let the Right One In

"Lasciami entrare" (Låt den rätte komma in) è un film svedese del 2008 diretto da Tomas Alfredson e sceneggiato da John Ajvide Lindqvist, autore dell'omonimo romanzo del 2004 di cui è l'adattamento. Il film ha vinto svariati premi nazionali e internazionali.
Si tratta di una storia romantica che include dei vampiri, ma non esiste niente di così diverso da Twilight. 
In primo luogo il protagonista è un dodicenne vittima di bullismo, Oskar, che incontra Eli, una ragazzina che si è appena trasferita nel quartiere, in una periferia di Stoccolma in cui si compiono efferati omicidi. Ma, mentre il rapporto fra i due diventa sempre più profondo, i nuovi vicini rivelano un lato inquietante...
Il film sfugge facili divisioni in bene e male e gioca sull'ambiguità dei mezzi toni. Anche se non c'è molto "vero" horror, un paio di momenti splatter ci sono, ma molto meno disturbanti di alcune situazioni appena accennate. Nessuno è innocente, soprattutto i bambini, ma allo stesso tempo anche i personaggi più spregevoli risultano particolarmente umani. Il film racconta con delicatezza le fasce più marginali della società, fatte di ubriaconi, emarginati, teppisti... e la violenza silenziosa che si compie tutti i giorni sotto i nostri occhi.
Ho iniziato a leggere il libro trovo che per una volta il film sia all'altezza. Gli elementi più fastidiosi del libro (pedofilia, gore...), sullo schermo sono più smorzati. Considerando il medium visivo l'ho trovata un'ottima scelta. Anche i tagli nella trama (concentrati soprattutto sulla storia dei personaggi secondari), mi sono parsi molto ben fatti, anche se ho trovato il finale un po' brusco.
L'atmosfera è davvero "svedese", minimal, fredda, con lunghi silenzi, riflessiva. Alcuni senz'altro potrebbero trovare il film lento. In realtà quello che non viene detto conta almeno quanto il detto.
Io l'ho trovato davvero molto bello, un gioiellino.
Ne esiste anche un remake statunitense che mi è stato detto essere mal fatto e banalizzato rispetto all'originale e che quindi non ho intenzione di recuperare.

"Let the Right One In" (Låt den rätte komma in) is a 2008 Swedish movie directed by Tomas Alfredson and written by John Ajvide Lindqvist, author of the 2004 novel of the same name of which it is the adaptation. The movie won several national and international awards.
It's a romantic story that includes vampires, but it is really different from Twilight.
First of all, the protagonist is a 12-year-old bullied boy, Oskar, who meets Eli, a young girl who has just moved into the neighborhood, in a suburb of Stockholm affected by brutal murders. But as the relationship between the two gets deeper and deeper, the new neighbors reveal a disturbing side...
The movie escapes easy divisions into good and evil and plays on the ambiguity of half-tones. Although there is not much "real" horror, there are a couple of splatter moments, that anyway much less disturbing than some situations that are only hinted at. No one is innocent, especially children, but at the same time even the most despicable characters are deeply human. The movie shows with empathy the most marginal sections of society, made of drunkards, marginalized people, thugs... and the silent violence that takes place every day before our eyes.
I started reading the book and I think the movie is at the same level. The most disturbing elements of the book (pedophilia, gore...), were softened on the screen. Considering the visual medium I found it a great choice. Even the cuts in the plot (concentrated mainly on the secondary characters) seemed very well done, even if I found the ending a bit too quick.
The atmosphere is really "Swedish", minimal, cold, meditative with long silences. Some people may certainly find the movie slow. Nontheless I found that what is not said counts at least as much as what is said.
I think it is a gem, I liked it a lot.
In the U.S.A. was made a remake, but I heard really bad things about it, so I'll pass.

martedì 14 novembre 2017

Stranger Things 2

Dopo aver adorato la prima (che ho recensito qui), finalmente ho visto la seconda stagione di "Stranger Things"!
Anche questa è composta da 9 episodi di durata compresa fra i 40 e i 60 minuti.
La trama è estremamente coinvolgente, con una suspance al livello di quella della serie precedente. Non dico altro per non fare spoiler, se non che porta a compimento il finale della stagione precedente, in modo coerente e allo stesso modo inaspettato. E in effetti la vera forza di questo telefilm è il mix vincente di banalità e originalità, anche solo nella scelta di un'ambientazione in quegli anni '80 tanto di moda adesso, ma con la vera, urenda, moda di allorae non la versione rivisitata in chiave moderna che si vede nella maggior parte dei film contemporanei. Anche i personaggi, come avevo già detto, sono allo stesso tempo stereotipati e molto originali. In questa seconda stagione ne vengono introdotti altri molto belli, soprattutto uno, Bob. I vecchi personaggi hanno compiuto e continuano un percorso di maturazione, in particolare Steve.
L'unico aspetto su cui ho da obiettare è il finale in cui si lascia intuire una nuova stagione lasciando in sospeso parti di trama troppo generiche o non abbastanza interessanti, decisamente al ribasso rispetto a quello della prima stagione.

After having adored the first season (that I reviewed here), I finally watched the second season of "Stranger Things"!
This one is also composed of 9 episodes of a duration ranging from 40 to 60 minutes.
The plot is extremely addictive, with a suspance at the level of the previous series. I won't say anything else to avoid spoilers, if not that it carries out the ending of the previous season, consistently and unexpectedly. And indeed the true power of this show is the winning mix of banality and originality, even in the choice of a setting in those 1980s that are so fashionable now but with the real, terrible, fashion of the period and not the revised version that most contemporary movies show.  Even the characters, as I already said, are both stereotyped and very original. In this second season are introduced other great ones, especially one, Bob. The old characters have grown and continue to grow, especially Steve.
The only thing that I have to argue against is the ending, after which one can imagine a new season, because of some parts of the plot that are left open, but are too generic or not interesting enough, much worse than the twist of the first season.

mercoledì 30 novembre 2016

Stranger Things

Stranger Things logo.png
"Stranger Things" è una serie televisiva statunitense ideata dai fratelli Matt e Ross Duffer e trasmessa da Netflix nel 2016.
Per ora la serie è composta da una sola stagione da 8 episodi, di durata compresa fra i 47 e i 51 minuti. Nel 2017 dovrebbe uscire una seconda serie.
Questa è la trama: nel 1983 in un laboratorio segreto vicino ad Hawkins, una cittadina dell'Indiana, un'orribile creatura aggredisce uno scienziato. Approfittando dell'incidente, una ragazzina con i capelli rasati scappa dalla struttura.
La stessa sera, il dodicenne Will Byers, scompare misteriosamente. La sua famiglia, i suoi amici e lo sceriffo della città iniziano a cercarlo, ma nel farlo incappano in una serie di indizi su qualcosa di spaventoso...
L'ambientazione e le atmosfere sono un chiaro omaggio al cinema di fantascienza degli anni ottanta (E.T. e i suoi parenti). Come in questi illustri predecessori, i veri protagonisti della serie sono i bambini e gli adolescenti. Gli unici adulti ad avere un ruolo rilevante sono la madre di Will e lo sceriffo. Il genere è un mix di fantascienza e thriller con momenti horror, giocati però più sulla suspense e sulla paura  che sullo splatter, tanto che perfino io, che odio gli horror, sono riuscita a guardarlo (ci sono però un paio di momenti abbastanza disgustosi). Gli effetti speciali, fatti con un mix di animatronica e CGI, secondo me sono molto belli.
I personaggi, anche quelli minori, sono interessanti e molto ben caratterizzati, a partire dal loro aspetto non convenzionale per un telefilm (ci sono vari personaggi bruttarelli, non sono tutti magri, la bambina ha la testa rasata...). Proprio quando sembrano aderire ad uno stereotipo, riescono a stupire comportandosi in maniera imprevedibile, eppure coerente con la loro personalità. Ho trovato questa caratterizzazione uno degli aspetti migliori del telefilm.
L'altro è senz'altro la trama, che riesce a tenere lo spettatore incollato allo schermo senza perdere un colpo a livello di rigore logico.
Le puntate non sono autoconclusive, anzi, finiscono tutte con un colpo di scena... compreso il finale, anche se di fatto la storia trova una conclusione. E' una sorta di film unico, lungo poco meno di otto ore.
"Stranger Things" è già diventata un successo mediatico, con tanto di meme e cosplayer. Anch'io ne sono rimasta entusiasta e non vedo l'ora che esca la seconda serie.

"Stranger Things" is a U.S.A. television series created by the brothers Matt and Ross Duffer and transmitted by Netflix in 2016.
At the moment the series is composed of a single season of 8 episodes, with a lenght between 47 and 51 minutes. In 2017 will be released a second series.
This is the plot: in 1983 in a secret laboratory near Hawkins, a small town in Indiana, an horrible creature attacks a scientist. Taking advantage of the incident, a young shaved girl escapes from the structure.
The same evening, the twelve year old Will Byers mysteriously disappears. His family, his friends and the sheriff of the city begin to look for him, but in doing so they run into a series of clues about something scary...
The setting and atmosphere are a clear homage to the science fiction films of the eighties (E. T. and its relatives). As in these famous predecessors, the real stars of the series are the children and the adolescents. The only adults to play an important role are Will's mother and the sheriff. The genre is a mix of science fiction and thriller with horror moments, however, played more on suspense and fear that on splatter side, so that even I, who hate horrors, was able to watch it (though there are a couple of pretty disgusting moments). The special effects, made with a mix of animatronics and CGI, in my opinion are really good.
The characters, even minor ones, are interesting and very well characterized, starting from their appearance, that is quite unconventional for a tv series (there are various quite ugly characters, not everyone is skinny, the little girl has a shaved head...). Just when they seem to fall into a stereotype, they manage to shock behaving unpredictably, yet consistent with their personality. I found this characterization one of the best aspects of the show.
The other is undoubtedly the plot, which manages to keep the viewer glued to the screen without messing up with logic.
The episodes are not self contained, indeed, they all end with a twist... including the final one, although in fact the story comes to a conclusion. It's kind of an eight hours film.
"Stranger Things" already become a mediatic success, with lots of memes and cosplayers. I really loved it too and I can not wait for the second season.

venerdì 4 novembre 2016

Halloween 2016

Alla fine ho fatto qualche piccolo cambiamento al mio costume di Halloween, vestendomi completamente di nero.

In the end I made a few small changes to my Halloween costume and I dressed all in black.

La sera del 31 io, la Pelosa Metà e un gruppo di nostri amici siamo andati al Bicocca Village, un centro commerciale nel nord di Milano, a mangiare allo Steak 'n Shake, un ristorante di hamburger molto buono (recensione qui). Abbiamo preso il caffè da Kukkuma e, visto che avevo voglia di cioccolata calda, io ne ho preso uno con cioccolata e panna.

On the evening of the 31th, I, the Hairy Half and a group of our friends, went to a shopping center in the north of Milan to eat at Steak 'n Shake, a very good burger restaurant (review here). We had coffee at Kukkuma and since I craved an hot chocolate, I choose one with chocolate and cream.

 
 Poi siamo andati a Lonato, vicino al lago di Garda, per partecipare ad un escape game che si teneva nientemeno che nella rocca locale!
Essendo arrivati in anticipo siamo riusciti a fare un giretto nei dintorni del castello, che ci sono sembrati molto interessanti, e a prendere un altro caffè.

Then we went to Lonato, near Garda Lake, to attend an escape game that was held nowhere else than the local castle!
Since we arrived early we were able to take a walk in the surroundings of the castle, that seemed very interesting appeared, and to drink another coffee.

L'escape game era organizzato da Escape Castle, un'associazione che, come si può intuire dal nome, organizza questo genere di giochi all'interno di castelli.
Questa era la trama dell'edizione speciale di Halloween, progettata in collaborazione con la Fondazione Ugo da Como:
Agli inizi del '900, i resti di un'antica tavoletta riemergono dagli scavi archeologici di un antico insediamento, cancellato dai secoli e sopra il quale nel tempo è sorta un'imponente fortezza. Le ricerche procedono in forze, finché sull'area cala un sinistro silenzio.Da giorni ormai non si ricevono più notizie dell'emerito professore impegnato negli scavi, né della sua equipe. Due esperti dell'occulto, preoccupati per le misteriose dicerie che circondano la tavoletta, decidono di recarsi sul posto, chiedendo l'aiuto di un manipolo di volontari.
Al suo arrivo, il gruppo si ritrova in uno scenario di desolazione: l'accampamento distrutto e abbandonato, il professore scomparso e nessuna traccia del personale impegnato negli scavi. Tra le carte e i resti dell'attrezzatura del professore, spunta un frammento della tavoletta. Quale segreti nasconde l'antico artefatto, quale messaggio contiene?Ma il tempo per le domande è breve. Un grido, uno sparo, l'incubo cala sullo sparuto gruppo di volontari. Non c'è via di fuga: l'uscita è sbarrata, e qualcosa di oscuro è tornato da un sonno da cui non doveva essere svegliato, in cerca di nuove vittime.  
The escape game was organized by Escape Castle, a company which, as you can guess from the name, organizes escape games set in castles.
This was the special Halloween edition, with a plot created in collaboration with Fondazione Ugo da Como:
At the beginning of '900, the remains of an ancient clay tablet emerge from the archaeological escavations of an ancient settlement, erased by centuries and over which an imposing fortress was built. The researched proceed until the area gets creepily isolated.
People no longer receive news from the famous professor who led the excavations or from his team from days. Two occult experts, worried by the mysterious rumors about the tablet, decide to go to the site, asking the help of a handful of volunteers.
On its arrival, the group finds himself in a desolate scene: the camp is destroyed and abandoned, the professor disappeared and there is no trace of staff involved in the excavations. Between the paper and the equipment of the professor a fragment of the tablet is discover. What secrets does the ancient artifact hide, what message does it contain?
But the time for questions is short. A cry, a gunshot, and a nightmare arises for the small group of volunteers. There is no way out: the exit is blocked, and something dark came back from a sleep from which it must never have woken up, looking for new victims.
Il gioco durava 60 minuti, era per gruppi da 25 persone, ed era guidato da personale di Escape Castle in costume.
All'inizio ci è stata fatta una foto, sia dei singoli gruppetti sia del gruppo complessivo, poi la nostra guida ci ha elencato le regole e dato il contesto. Al gruppo sono state date tre lanterne e tre pistole a salve, poi siamo entrati nel castello e abbiamo iniziato il gioco.
L'idea era di citare i grandi classici dell’Horror, cosa che però ha reso incoerente l'ambientazione storica iniziale. L'atmosfera spaventosa era data soprattutto dal buio e da una serie di jump scare che costringevano il gruppo a continue corse fra gli ambienti e la corte del castello (per fortuna avevo delle scarpe comode).
Di fatto abbiamo dovuto risolvere un unico enigma, i cui pezzi ci sono stati dati nel corso della serata, che era talmente semplice che sarebbe stato difficile NON vincere.
Onestamente avrei preferito più enigmi e più complessità intellettuale, meno jump scare e una trama più curata, che magari sfruttasse la storia del castello.
Nonostante questo la serata è stata molto coinvolgente grazie ai continui spaventi, alle ottime doti di recitazione del personale e ai loro bei costumi, alla splendida ambientazione, alle pistole e alle lanterne che erano quasi l'unica luce all'interno del castello.
In definitiva sono stata abbastanza contenta della serata, ma anche perché, grazie allo sconto comitiva, l'abbiamo pagata molto meno che a prezzo pieno (25€ contro 40. Peraltro avevo trovato uno sconto identico anche su Groupon). Se avessi pagato la serata a prezzo pieno credo che sarei molto scocciata. Pare che la stessa compagnia faccia giochi più complessi in altri castelli.

The game lasted 60 minutes, was for groups of 25 people, and was led by dressed up actors from the Escape Castle staff.
At first were taken photos, both of the smaller groups of friends and of the whole group, then our guide listed the rules and gave us the context. The group was given three lanterns and three guns loaded with blanks, then we entered the castle and the game started.
The idea was to quote the great classics of horror, which, however, made the initial historical setting inconsistent. The atmosphere was especially frightening due to the darkness and a series of jump scares that forced the group to continue to race among the rooms and the court of the castle (luckily I had confortable shoes).
In fact we had to solve only one puzzle, which pieces have been given in the course of the evening, and it was so simple that it would be hard NOT to win.
Honestly I would have preferred more puzzles and intellectual complexity, less jump scares and a more consistent plot, maybe based on the history of the castle.
Despite this, the evening was very engaging thanks to the continuous frights, the excellent acting skills of the personnel and their beautiful costumes, the gorgeous setting, the pistols and the lanterns, which were almost the only light inside the castle.
In the end I was quite happy about the evening, but also because, thanks to the group discount, we paid far less than the full price (25€ against 40. I also found an identical discount on Groupon). If I had paid the evening full price I think I would have been very annoyed. It seems that the same company leads more complex games in other castles.

lunedì 24 ottobre 2016

Descendants

Disneys Descendants.jpg
"Descendants" è un film Disney del 2015 prodotto per Disney Channel. Si tratta di un musical diretto e coreografato da Kenny Ortega (il regista di "High School Musical"), per cui è previsto un seguito a breve. Dal film sono stati tratti vari libri, la miniserie prequel "Descendants: School of Secrets" e uno spin off animato "Descendats: Wicked Word" di 18 puntate.
Dell'incredibile bruttezza di questo film avevano già parlato Acalia di Prevalentemente anime e manga qui e la Bolla di Il Bollalmanacco di cinema qui, ma imprudentemente ho voluto provarlo di persona (ammetto che speravo che fosse così brutto da essere involontariamente comico, ma non riesce nemmeno in questo).
La trama: la Bella e la Bestia, tornato umano, hanno unificato tutti i regni sotto il loro dominio e tutti i cattivi delle favole sono stati esiliati in un'isola, molto simile ad una favela, da cui è impossibile scappare e su cui non si può usare la magia. Passano 20 anni. Il figlio dei sovrani, Benjamin, sta per essere incoronato re a soli 16 anni. I genitori, per quanto perplessi, prima dell'incoronazione gli concedono di emanare un decreto che permetta ai figli di quattro cattivi esiliati sull'isola di frequentare la scuola per ricchi dove studiano i figli dei buoni delle favole, perché secondo lui i figli non devono pagare per i crimini dei genitori.
La scelta (casuale) ricade su Mal, la figlia di Malefica, Jay, il figlio di Jafar, Evie, la figlia della regina cattiva di Biancaneve e Carlos, il figlio di Crudelia de Mon.
Malefica ne approfitta per ordire un piano per cui i quattro ragazzi dovranno rubare la bacchetta della fata madrina, preside della scuola, per spezzare l'incantesimo che tiene i cattivi sull'isola e permettere loro di conquistare il mondo. Ovviamente le cose non andranno come previsto.
C'è talmente tanto di sbagliato in questo film che è difficile anche decidere da dove incominciare. Forse vale la pena partire dal concetto più importante, la lotta fra il bene e il male. I cattivi non sono cattivi e i buoni non sono buoni. I cattivi delle storie Disney sono ridotti a macchiette imbarazzanti delle loro controparti animate, fra la deficienza e la devastazione psicologica. In più la loro malvagità si esplicita praticamente solo nell'essere cattivi genitori e in piani sgangherati per conquistare il mondo. I loro figli, che si proclamano eredi di cotanta malvagità, sono delinquentelli da strapazzo, che rubano lecca lecca ai bambini, scrivono sui muri e commettono furtarelli, niente di strano visto che sono stati allevati da degli psicopatici e cresciuti nelle slum. Appena cambiano ambiente e vanno nella scuola per ricconi, si convertono al "bene" appena provano cioccolato e fragole (che sull'isola non ci sono), videogiochi, popolarità e le attenzioni di qualche membro attraente dell'altro sesso (ovviamente sono tutti etero, che va bene inquadrare ripetutamente una ragazzina in sedia a rotelle per coinvolgere i diversamente abili e fare apparire personaggi delle etnie più improbabili, ma l'omosessualità è ancora tabù).
Passiamo all'altro lato. I cosiddetti buoni rinchiudono tutti i cattivi su di un'isola senza magia, indipendentemente dal crimine commesso, e lasciano che i loro figli innocenti crescano lì, in una sorta di baraccopoli priva di confort. A scuola reiterano i tipici meccanismi di bullismo, popolarità, emarginazione, pettegolezzo e così via dei licei americani. Il superbuono principe Benjamin scarica la sua ragazza con la prima scusa senza pensarci due volte. Il figlio di Cenerentola è uno stronzo colossale. La figlia di Aurora pure. La magia esiste ma non va usata se no sarebbe tutto troppo facile (e io mi chiedo: ma la ragazza in sedia a rotelle? E se potesse guarire con la magia?).
Insomma, tanta bontà io non la vedo. Peraltro l'unico modo in cui viene definita la bontà nel film è tramite le imbarazzanti lezioni in classe separata che vengono date ai figli dei cattivi, cose in stile "lanci il bambino nel burrone o lo salvi?".
Ecco, un altro grosso problema del film è che con la sua piattezza (sia per quanto riguarda la trama, sia per i personaggi tagliati con l'accetta) tratta gli spettatori come se fossero degli idioti, che è una cosa che non sopporto. Se non lo fa la maggior parte dei cartoni Disney per un pubblico di bambini, tanto più non vedo il motivo per cui dovrebbe farlo un film per adolescenti.
Ma andiamo avanti. Un altro punto debole del film è lo scontro finale totalmente ridicolo. D'accordo non voler sconvolgere il pubblico giovane con del sangue, ma così è troppo (e mi fermo per non fare spoiler). In aggiunta a questo, la protagonista non sa fare niente (a parte le scritte sui muri), la sua unica abilità consiste nel leggere incantesimi dal libro di sua madre. L'unica fra i protagonisti che ha qualche capacità è Evie, a cui però piace fingersi scema perché si rimorchia di più.
Oltre a questi notevoli problemi ce ne sono altri minori, ma altrettanto fastidiosi. Per esempio, perché tutti i figli dei cattivi hanno un unico genitore? Va bene volerli caratterizzare, va bene fare vedere che i genitori single esistono, ma così sembra proprio che i cattivi si siano riprodotti per mitosi.
L'altro problema sono i costumi. Si tratta di un film per la tv, però è sempre Disney, avrebbero potuto spendere due soldi per delle corone che non fossero visibilmente dei patacconi di plastica o per una computer grafica che non sembrasse disegnata a pennarellone! A volte però non si tratta di budget, ma di semplice cattivo gusto, come per quanto riguarda vestiti e capelli di Carlos.
Mi ha un po' disturbato anche il racconto di Mulan che fa i biscotti con le gocce di cioccolato: la diversità etnica va bene, ma culturalmente tutti statunitensi? Ma poi mi sono placata e ho pensato che magari a Mulan piace il cibo esotico.
Visto che "Descendants" è un musical sarebbe bello e opportuno spendere qualche parola anche su musiche, canzoni e balletti, ma in proposito sono davvero incompetente. Posso solo dire che c'era una tendenza generale all'hip hop, sdoganato anche nella scuola per ricchi, e che la maggior parte delle canzoni era quantomeno orecchiabile, tranne la terribile versione (appunto) hip hop di "Be our guest".
In sostanza di questo film, pur sentendomi una milfona nel farlo, promuovo solo Booboo Stewart (Jay), che con tutti quei muscoli e quei capelli mi ha provocato rivoletti di bava anche recitando la parte dell'imbecille.

Descendantslogo.png
"Descendants" is a 2015 Disney film produced for Disney Channel. It is a musical directed and choreographed by Kenny Ortega (also director of "High School Musical"). A sequel will be released soon. The film was adapted in several books, has a prequel miniseries "Descendants: School of Secrets" and an animated spin off "Descendats: Wicked Word" consisting of 18 episodes.
I already heard of the incredible abomination of this film through various reviews, but I imprudently wanted to try it on my skin (I admit that I was hoping that it was so bad as to be unintentionally funny, but it fails even in this).
The plot: The Beauty and the Beast, human again, unified the kingdoms under their rule, and all the fairytale villains were exiled to an island, very similar to a favela, from which it is impossible to escape and on they can't use magic. After 20 years, Benjamin, the son of the king and queen, is about to be crowned king at the age of 16. His parents, though perplexed, before the coronation grant him to issue a decree that allows the children of four evil people exiled on the island to attend the rich people school where the children of the good people of the fairy tales study, because according to him the children don't have to pay for their parents' crimes.
The (random) choice falls on Mal, daughter of Maleficent, Jay, son of Jafar, Evie, daughter of Snow White's evil queen and Carlos, son of Cruella de Mon.
Maleficent takes the opportunity to plot a plan according to which the four teens have to steal the wand of the fairy godmother, who is the school principal, to break the spell that keeps the bad guys on the island and allow them to conquer the world. Of course things don't go as planned.
There is so much wrong with this film that is difficult to decide where to begin. Perhaps it is worth to start with the most important concept, the struggle between good and evil. The bad guys are not bad and the good ones are not good. The villains of the Disney stories are reduced to embarrassing caricatures of their animated counterparts, between idiocy and psychological devastation. In addition, their wickedness consusts practically only in being bad parents and stupid plans to conquer the world. Their children, who call themselves the heirs of so much evil, are troublemakers, who steal lollipops to children, write on the walls and commit petty thefts, nothing strange considering that they have been raised by psychopaths in the slums. Just changing environment and finding themselves in a school for rich people, they are converted to the "good" just by chocolate and strawberries (that there aren't on the island), video games, popularity and the attention of some attractive member of the opposite sex (of course they are all hetero. It is fine repeatedly showing a girl in a wheel chair to involve disabled people and to bring up the most improbable etnies, but homosexuality is still a taboo).
Let's pass to the other side. The so-called good people imprison all the bad on an island without magic, regardless of the crime committed, and let their innocent children grow there, in a sort of slum without any comfort. At school their children reiterate the typical mechanisms of bullying, popularity, exclusion, gossip and so on of U.S.A. high schools. The "good" Prince Benjamin frees himself of his girlfriend with the first excuse, without thinking about it twice. Cinderella's son is a colossal asshole, like the daughter of Aurora. Magic exists but should not be used otherwise everything would be too easy (and I wonder about the girl in the wheelchair? And what if she could be healed with magic?).
In short, I don't see so much goodness. However, the only way in which goodness is defined in the film is through the embarrassing separate class lessons given to the evil people's children like "do you trow the baby in the gully or save him?".
Another big problem of the film is that with its flatness (both in terms of  plot and of the characters that are cut with a hatchet) it treats the audience as it was composed of idiots, that is one thing I can not stand. If most of the Disney films for an audience of children don't do it, I don't see why a movie for teenagers should do it.
But let's move on. Another weak point of the film is the totally ridiculous final showdown. It's okay not wanting to upset the young audience with blood, but this is too much (and I'll stop here to avoid spoilers). In addition to this, the main character can not do anything (apart from the graffiti on the walls), her only skill lies in reading spells from her mother's book. The only one of the protagonists who has some abilities is Evie, who, however, likes to pretend to be stupid because she wants to attract more boys.
In addition to these major problems, there are other smaller, but just as annoying, ones. For example, why all the "evil" protagonists have a single parent? Is it okay to want to characterize them, it's okay to show that single parents exist, but like this it seems like the bad guys reproduced themseves by mitosis.
The other problem is that of the costumes. It is a TV movie, but it's still Disney, I thought they may have had some money to spend for crowns that were not cheaply made of plastic for a computer graphics that did not seem drawn with a marker! But sometimes it is not a budget problem, but simply bad taste, as for Carlos' clothes and hair.
The story about Mulan story that makes chocolate chips cookies bothered me a but: skintone diversity is fine, but the only culture available is that of the U.S.A.? But then I calmed down and I thought that maybe Mulan likes exotic food.
Since "Descendants" is a musical, it would be nice and appropriate to say a few words about the music, songs and dances, but I'm really incompetent about these topics. I can only say that there was a general hip hop tendency, also in the rich school setting, and that most of the songs were at least catchy, except the terrible (in fact) hip hop version of "Be our guest".
Essentially, of this film, despite feeling a milf in doing so, I pass only Booboo Stewart (Jay), who, with all those muscles and that hair, caused me aboundant drooling despite his character was really dumb.

venerdì 22 aprile 2016

Orgoglio e pregiudizio e zombie/Pride, Prejudice and Zombies (Seth Grahame-Smith)

PrideandPrejudiceandZombiesCover.jpg
"Orgoglio e pregiudizio e zombie" (Pride, Prejudice and Zombies) è un romanzo del 2009 dello scrittore e sceneggiatore statunitense Seth Grahame-Smith, che riprende il grande classico della Austen aggiungendo in chiave parodica gli zombie che vanno tanto di moda ultimamente. Nel 2016 ne è stato tratto un film dallo stesso titolo.
Visto che ho deciso di leggere il libro dopo aver visto il film (che ho recensito qui), più che una recensione del solo libro, questa sarà un confronto fra i due.
L'idea di prendere un classico inserendo un elemento che ne stravolga totalmente il tono, soprattutto un elemento alla moda come gli zombie, mi è parsa intelligente e potenzialmente anche molto divertente. Peraltro Seth Grahame-Smith è anche l'autore di "Abraham Lincoln, Vampire Hunter" a sua volta adattato in un film che ha avuto un discreto successo (e che io devo ancora recuperare).
"Orgoglio e pregiudizio e zombie", a differenza del film, che verso la metà se ne distacca quasi completamente, segue la trama del romanzo a cui si ispira, limitandosi ad aggiungere elementi come l'apocalisse zombie, l'allenamento shaolin delle sorelle Bennet e così via. E' quasi un peccato perché alcune delle idee del film erano interessanti, in particolare l'idea che gli zombie conservassero un certo raziocinio, e speravo di vederle più approfondite leggendo il libro. D'altra parte nel film mancano quasi completamente alcuni personaggi ed elementi, come Charlotte, l'amica di Elizabeth.
Le aggiunte di Grahame-Smith tendono spesso all'esagerazione con effetti comici, come la scena in cui Elizabeth conversa per delle ore a testa in giù reggendosi solo su due polpastrelli per dimostrare l'efficacia del suo allenamento.
Nonostante sia volutamente un libro trash, ho trovato delle carenze nella realizzazione. Si tratta soprattutto di un fastidioso contrasto fra l'originale e le aggiunte, che, pur cercando di imitarlo, non ci riescono completamente (peraltro l'ho letto in originale, per cui non può essere dovuto alla traduzione). Oltre che dallo stile, il contrasto deriva anche dai contenuti: ci sono allusioni sessuali che stonano del tutto con la sensibilità austeniana, e anche l'inserzione di litri di vomito, dopo un primo sorriso all'idea che si possa "vomitare educatamente", coerente con un mondo vittoriano infestato da zombie, riesce soltanto a disgustare.
In conclusione, nonostante la bella idea di base, non consiglio particolarmente il libro: è leggibile e a tratti divertente, ma non bello. Piuttosto vi consiglio il film, che ho trovato più spudoratamente trash e quindi più divertente e che, nonostante abbia parecchi difetti, ha anche qualche idea originale in più, tanto che avrei quasi voglia di vedere un seguito.

"Pride and Prejudice and Zombies" (Pride, Prejudice and Zombies) is a 2009 novel by the American writer and screenwriter Seth Grahame-Smith, who takes up the classic Austen novel adding in a parodistic way the zombies that are so fashionable lately. In 2016 it was adapted into a movie of the same title.
Since I decided to read the book after watching the movie (which I reviewed here), rather than a review of the book alone, this is a confrontation between the two.
I thought the idea of inserting in a classic an element that totally distorts its tone, especially a trendy one like zombies, was clever and potentially very funny. Plus, Seth Grahame-Smith is also the author of "Abraham Lincoln, Vampire Hunter" also adapted into a film that has been quite successful (and that I still haven't watched).
"Pride and Prejudice and Zombies", unlike the film, which from the middle changes almost completely, follows the plot of the original novel adding only elements like the zombie apocalypse, the shaolin training of the Bennet sisters and so on. It's almost a shame because some of the film's ideas were interesting, especially the idea that zombies retained some reason, and I was hoping to understand them more in-depth reading the book. On the other hand the film misses almost entirely some characters and elements, such as Elizabeth's friend Charlotte.
The additions by Grahame-Smith often tend to exaggerate with comic effects, such as the scene where Elizabeth converses for hours upside down on two fingertips to show the effectiveness of her training.
Despite being a deliberately trashy book, I found some deficiencies in its realization. It is above all an annoying contrast between the original and the added parts, that try to imitate it, but don't succeed completely. In addition to the style, the contrast also derives from the contents: there are sexual innuendos that totally clash with Austen's sensitivity, and also the insertion of liters of vomit, after a first smile at the idea of "throwing up politely", consistent with a Victorian world infested with zombies, only succeeds in disgusting the reader.
In conclusion, despite the interesting idea, I don't particularly recommend the book: it is readable and at times funny, but not good enough. I rather recommend the movie, that I found most shamelessly trashy and consequently funnier and that, despite its many flaws, has some more original ideas, that almost made me crave for a sequel.

martedì 19 aprile 2016

Pride + Prejudice + Zombies (film)

"Pride + Prejudice + Zombies" è un film anglo-statunitense del 2016 scritto e diretto da Burr Steers. Si tratta dell'adattamento cinematografico del libro "Pride and Prejudice and Zombies" scritto nel 2009 da Seth Grahame-Smith.
Si tratta di un adattamento del più famoso romanzo di Jane Austen con l'aggiunta degli zombie che vanno tanto di moda ultimamente. Il risultato è una storia d'amore sullo sfondo di un Regno Unito ottocentesco in piena apocalisse zombie, che mischia ai problemi di classe sociale del romanzo originale anche toni horror e trash che spesso sconfinano (volutamente) nel comico.
Ho trovato l'idea di per sé geniale, nei limiti di un'opera di questo genere, e la realizzazione piuttosto buona. I difetti più evidenti erano le pistole di Cechov inutilizzate, ovvero elementi della trama che sembravano lasciar presagire colpi di scena successivi, ma che invece non venivano assolutamente ripresi. Peccato anche per il finale aperto, avrei voluto che la storia si concludesse. Visto che il film mi ha molto divertito, ho deciso di supplire alle ambiguità leggendo il libro.
Per quanto riguarda la realizzazione degli elementi horror, io in genere ho lo stomaco piuttosto debole, ma non ho avuto nessun problema durante la visione del film. Il trucco degli zombie era abbastanza finto da non darmi fastidio, ma abbastanza realistico da non risultare ridicolo.
Quello che risultava piuttosto ridicolo era Darcy, un po' per l'aria perennemente ingrugnata che pure è in linea con il carattere del personaggio, ma soprattutto per la pettinatura terrificante con la frangetta napoleonica.
Nonostante tutto l'ho trovato un film divertente e con una trama sensata, che ha fornito a me e alle mie amiche una serata trash degna di questo nome.

"Pride + Prejudice + Zombies" is a 2016 Anglo-American film written and directed by Burr Steers. It is the film adaptation of the book "Pride and Prejudice and Zombies" written in 2009 by Seth Grahame-Smith.
It is an adaptation of the most famous novel by Jane Austen with the addition of zombies, that lately seem to be really popular. The result is a love story on the backdrop of a nineteenth-century United Kingdom in the middle of a zombie apocalypse, which mixes the social class problems of the original novel to horror and trash tones which often (and deliberately) turn into comic.
I found the idea brilliant, within the limits of a work of this kind, and the realization rather good. The most obvious defects were the unused Chekhov guns, or plot elements that seemed to forecast plot twists, but that were forgotten. Too bad also for the open ending, I wish the story had a real conclusion. Since the film amused me, I decided to make up for the ambiguities reading the book.
As for the realization of the horror elements, I usually have a pretty weak stomach, but I had no problems during the movie. The zombies make up was fake enough not to bother me, but realistic enough not to be ridiculous.
What was rather ridiculous was Darcy, a little for being perpetually grumpy, though it isin line with his character, but especially for the his terrible Napoleonic bangs.
Despite everything I found it a fun movie with a sensible plot, which provided me and my friends a trash night worthy of this name.

venerdì 30 ottobre 2015

Hotel Transylvania 2


"Hotel Transylvania 2" è un film d'animazione statunitense in 3D del 2015, sequel di "Hotel Transylvania", uscito nel 2012 (che avevo recensito qui). Visto che avevo trovato molto carino il primo film, che riusciva ad affrontare temi difficili in maniera leggera, non mi sono lasciata sfuggire il secondo, che forse mi è piaciuto anche di più.
SPOILER, SE NON AVETE VISTO IL PRIMO FILM NON LEGGETE (e andate a recuperarlo!): sette anni dopo il loro incontro, la vampira Mavis e l'umano Johnny si sposano e hanno un bambino, Dennis. Fino ai 5 anni non si può capire se si tratti di un umano o un vampiro, ma Dennis non dà segni di essere un mostro e Mavis diventa iperprotettiva nei suoi confronti. Johnny, pur amando suo figlio, si sente trascurato e trova che Mavis esageri. Il vero protagonista però è nonno Dracula, che vorrebbe che suo nipote fosse un vampiro ed è disposto a tutto pur di risvegliare il succhiasangue che è in lui. A questo si aggiunge la minaccia incombente di un bisnonno ultraconservatore che non vede bene il rapporto fra mostri e umani e la famiglia umana di Johnny, spiazzata dalle scelte di vita del figlio. Il povero Dennis si trova quindi al centro delle paure e delle aspettative degli adulti.
Come si può notare, il film affronta di nuovo temi che sono difficili e allo stesso tempo estremamente comuni, e lo fa con una delicatezza rara. E' quasi più un film per adulti che per bambini, visto che analizza in profondità le paure e le idiosincrasie dei primi riguardo ai figli e risolve invece in maniera semplicistica la paura dei bambini di non essere all'altezza di quello che la famiglia vuole che siano.
 Dracula ancora una volta è l'unico personaggio che evolve davvero, ma è abbastanza carismatico da trainare tutto il film. Il finale quasi guasta il suo percorso di crescita, ma, visto che è preannunciato fin dall'inizio, risulta catartico.
Il character design e le animazioni sono molto belli come nel primo film, le canzoni sono migliori o più centrate e le gag sono molto efficaci. Nei titoli di coda non ci sono più i bellissimi studi dell'ambientazione mostrati nel precedente, ma ci sono comunque delle scenette molto carine.
Consiglio senz'altro questo film, tanto più perché è perfetto per domani che è Halloween.

"Hotel Transylvania 2" is a 2015 3D animation U.S.A. film that is the sequel of "Hotel Transylvania", released in 2012 (which I reviewed here). Since I found the first film very nice, also because it faced difficult issues in a light way, I couldn't miss the second, and perhaps I liked it even more than the first.
SPOILER, IF YOU DIDN'T WATCH THE FIRST FILM DON'T READ (and recover it!): Seven years after their meeting, the vampire Mavis and the human Johnny marry and have a child, Dennis. For the first 5 years you can't tell if a child is a human or a vampire, but Dennis shows no sign of being a monster and Mavis becomes overprotective of him. Johnny, although he loves his son, feels neglected and finds that Mavis exaggerated. The real protagonist, however, is Dracula, who wants his grandson to be a vampire and is willing to do anything to arouse the bloodsucker that is in him. Added to this there is the threat of an ultraconservative great-grandfather who despises relationships between humans and monsters and Johnny's human family, puzzled by his choices. Poor Dennis is therefore at the heart of the fears and expectations of the adults.
As you can see, the film deals again with themes that are difficult, yet extremely common, and does it with a rare sensitivity. It may rather be a film for adults than for children, as it analyzes in depth the fears and idiosyncrasies of the first concerning their sons and solves rather simplistically the fear of children of not being able to live up to the expectations of their family.
 Dracula once again is the only character that really evolves, but he is charismatic enough to drive the whole movie. The final almost ruins his growth path, but, as it is announced from the beginning, is cathartic.
The character design and animations are beautiful as in the first film, the songs are better or more focused and the gags are very effective. In the closing credits there are no longer the beautiful studies of the setting shown in the previous film, but there are still some very nice gags.
I absolutely recommend this film, all the more because it is perfect for tomorrow that is Halloween.

File:Hotel Transylvania 2.png

venerdì 18 settembre 2015

Resurrection - season 2

Resurrection è una serie tv statunitense del 2014 composta da 2 stagioni rispettivamente di 8 e 13 episodi e attualmente cancellata dalla programmazione. La storia si basa sul romanzo "The Returned" di Jason Mott.
 Il nucleo centrale di questo telefilm è che ad Arcadia in Missouri iniziano ad apparire persone morte tempo prima. I cosiddetti "ritornati" all'apparenza sembrano persone normalissime, ma hanno la stessa età di quando sono morti e non sanno spiegare come e perché sono riapparsi.
Vi avevo già parlato della prima serie in questo post.
I personaggi principali rimangono coerenti con la serie precedente, compreso il quasi protagonista agente del governo Marty Bellamy che continua ad avere pretese assurde rispetto al suo lavoro e ai suoi superiori. L'unico che subisce una vera e propria evoluzione è Fred, che in questa stagione è fighissimo. Vengono introdotti anche nuovi personaggi, di cui alcuni assolutamente magistrali, soprattutto quelli più moralmente ambigui.
In questa seconda serie vengono sollevati nuovi misteri e nuovi interrogativi e si resta con il fiato sospeso fino alla fine, ma per fortuna la maggior parte delle domande trova una risposta. La maggior parte perché il finale, sebbene abbastanza soddisfacente, niente a che vedere con quello della stagione passata, lascia un grosso interrogativo aperto e rimangono anche altri aspetti poco chiari. Ci sarebbe stato spazio per una terza serie. Per cercare di avere più risposte credo che leggerò il libro.
Avendo visto questo telefilm nella sua interezza mi sento di consigliarlo. Non è horror, ma è comunque inquietante perché gioca sulla paura della morte. Inoltre tiene il fiato sospeso dall'inizio alla fine e ha personaggi, se non sempre credibili, estremamente umani.

Resurrection is a 2014 US TV series consisting of two seasons respectively of 8 and13 episodes currently suspended. The story is based on the novel "The Returned" by Jason Mott.
 The core of this tv show is that in Arcadia in Missouri begin to appear person who died a long time before. The so-called "returned" apparently seem normal people, but they have the same age of when they died and they can not explain how and why they reappeared.
I had already wrote about the first set in this post.
The main characters remain consistent with the previous series, including the almost protagonist, the government agent Marty Bellamy, who continues to have absurd claims respect his work and his superiors. The only one who undergoes a real evolution is Fred, who in this season is really cool. There also appear new characters, some of which are masterful, especially the more morally ambiguous.
In this second series new mysteries and new questions are raised and there is cliff-hanger until the end, but fortunately most of the questions find an answer. Mostly because the ending, although quite satisfactory, nothing to do with that last season's one, leaves a big question open and other aspects remain unclear. There would have been the premises for a third series. To try to have more answers I think I will read the book.

Having seen all this tv show, I recommend it. It is not horror, but it is disturbing because it plays on the fear of death. Also there is a cliff-hanger from beginning to end and characters, if not always credible, are very human.

venerdì 21 agosto 2015

Resurrection

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Resurrection è una serie tv statunitense del 2014 composta da 2 stagioni rispettivamente di 8 e 13 episodi e attualmente cancellata dalla programmazione. La storia si basa sul romanzo "The Returned" di Jason Mott.
Un bambino americano, Jacob, viene trovato in Cina e condotto all'ambasciata. Un gentile agente dell'Immigrazione lo accompagna in quella che dice essere la sua città, Arcadia in Missouri, da quelli che dice essere i suoi genitori. Ma l'anziana coppia che li riceve rimane scioccata, perché loro figlio Jacob era morto annegato nel fiume trent'anni prima proprio all'età che dimostra il bambino.
Il mistero si infittisce quando in città appare un'altra persona ritenuta morta, l'inquietante Caleb Richards, non un anno più vecchio che nel giorno della propria morte.
L'agente dell'Immigrazione Marty Bellamy, con l'aiuto della giovane dottoressa Maggie Langston, la cui madre era morta nello stesso incidente in cui era scomparso Jacob, decide di indagare.
I "ritornati" all'apparenza sembrano persone normalissime, non certo zombie, e il telefilm, piuttosto che cercare di suscitare spavento, si concentra sul mistero che li riguarda e sull'inquietudine legata alla paura della morte.
Ho trovato questa serie intrigante e appassionante, tanto da poter passare sopra a difetti come la recitazione di alcuni attori (soprattutto Jacob, che però essendo un bambino si può giustificare).
Il problema principale di questa prima stagione però è che pone moltissime domande senza dare alcuna risposta. Spero che la seconda colmerà questa lacuna.

Resurrection is a 2014 US TV series consisting of two seasons respectively of 8 and13 episodes currently suspended. The story is based on the novel "The Returned" by Jason Mott.
An American child, Jacob, is found in China and led to the embassy. A gentle Immigration agent accompanies him to what eh says is his city, Arcadia in Missouri, to those who he says his parents are. But the old couple that receives them is shocked, because their son Jacob drowned in the river just thirty years before at the age that the child shows to have.
The mystery deepens when in the city appears another person believed to be dead, the disquieting Caleb Richards, not a year older than the day of his death.
The Immigration agent Marty Bellamy, with the help of the young Dr. Maggie Langston, whose mother died in the same incident in which Jacob did, decides to investigate.
The "returned" apparently seem like normal people, not zombies, and the show, rather than trying to arouse fear, focuses on the mystery that concerns them and anxiety linked to the fear of death.
I found this series intriguing and exciting, even if I didn't like some things like the recitation of some actors (especially Jacob, but being a child he can be justified).
The main problem of this first season, however, is that it raises a lot of questions without giving any answer. I hope that the second will fill this gap.

venerdì 27 marzo 2015

Paranoia Agent

File:Paranoia Agent.png
"Paranoia agent" è un anime del 2004 in 13 episodi da 23 minuti ciascuno, creato da Satoshi Kon, famoso anche per il film di animazione "Paprika", "Tokyo Godfather" e molto altro.
La serie parla di una serie di aggressioni sempre più violente commesse da "Shonen Bat", un ragazzino sui pattini a rotelle armato di una mazza da baseball.
Tutto inizia con Tsukiko Sagi, disegnatrice che ha creato il famoso personaggio del cagnolino rosa Maromi, che è la prima persona ad essere aggredita. Nonostante il sospetto che possa aver mentito, la polizia inizia ad indagare. Però con il passare del tempo di verificano sempre più casi di aggressioni attribuite a Shonen Bat, che diventa una vera e propria leggenda metropolitana. Soprattutto perché tutte le vittime sembrano avere una caratteristica in comune: sono persone che per un motivo o per l'altro sono arrivate ad un punto di rottura.
I protagonisti sono i poliziotti che indagano sui casi, ma soprattutto le vittime di Shonen Bat.
La serie è da subito estremamente intrigante. Questo anche per via della sovrapposizione fra la realtà e una dimensione onirica tipica di Satoshi Kon, che aumenta il mistero legato alle aggressioni e la dimensione surreale della narrazione. Fino all'ottava puntata l'equilibrio è perfetto: il caso sembra legato a qualcosa di più profondo e in particolare al lato oscuro delle vittime stesse, ma sembra comunque possibile una risoluzione sensata. Ma gli episodi dall'8 all'11 sono legati alla trama principale solo in maniera marginale e si incentrano sul lato surreale della vita di tutti i giorni. Sono carini, ma sembrano quasi dei filler, lasciando la risoluzione agli ultimi due episodi. Arrivati al finale però, il surreale sembra aver contaminato la struttura della trama. Anche se una risoluzione c'è, il piano della realtà e quello onirico sono talmente sovrapposti da farla risultare insoddisfacente.
Questo dal punto di vista della narrazione esplicita, ma c'è anche un altro piano di lettura di "Paranoia agent" che invece ho trovato molto ben riuscito: una critica allo stress e al senso di colpa che permeano la società giapponese moderna spingendo molte persone ad una fuga dalla realtà che a volte assume connotati tragici come il suicidio.
Anche se mi ha lasciato un fondo di insoddisfazione è un'opera interessante e di indubbio valore artistico, anche per via delle musiche di Susumu Hirasawa.

"Paranoia Agent" is a 2004 anime in 13 episodes of 23 minutes each, created by Satoshi Kon, also famous for the animated film "Paprika", "Tokyo Godfather" and much more.
It is about a series of increasingly violent attacks committed by "Shonen Bat", a boy with a baseball bat on roller skates.
It all starts with Tsukiko Sagi, the cartoonist who created the famous character of the pink dog Maromi, which is the first to be attacked. Despite the suspicion that she may have lied, the police begin to investigate. But with the passage of time occur more and more cases of attacks attributed to Shonen Bat, who becomes a real urban legend. This happens especially because all the victims seem to have one thing in common: they are people who for one reason or another have come to a breaking point.
The main characters are the cops investigating the case, but in particular Shonen Bat's victims.
The series is extremely intriguing from the start. This also because of the overlap between reality and a dream dimension typical of Satoshi Kon, which increases the mystery linked to the aggressions and the surreal dimension of the narrative. Until the eighth episode the balance is perfect: the case appears to be related to something deeper, and in particular to the dark side of the victims themselves, but a sensible resolution seems to be possible. But the episodes from 8 to 11 are only marginally related to the main plot and focus on the surreal side of everyday life. They are nice, but seem almost fillers, leaving the resolution to the last two episodes. At the end though, the surreal seems to have contaminated the structure of the plot. Even if there is a resolution, reality and dream are so interwined to make it unsatisfactory.
This from the point of view of the explicit narrative, but there is also another level of reading "Paranoia Agent" which I found quite successful: a critique to the stress and guilt that permeate the modern Japanese society pushing many people to search for an escape from reality that sometimes becomes tragic as for suicides.
Although I wan't totally satisfied, I think it is an interesting work and that it hasgreat artistic value, also because of the music by Susumu Hirasawa.

lunedì 9 febbraio 2015

Silent Hill 2

Silent Hill 2 è un videogioco survival horror del 2002 per Play Station 2.
Prima di procedere con la recensione è necessaria una premessa: io detesto l'horror e sono una gnubba riguardo ai videogiochi. Mi hanno convinto a giocarlo i miei amici Siobahn e Tapirullant (il quale invece è bravissimo con i videogiochi e adora l'horror. Ha scritto un post su tutti i Silent Hill qui) promettendomi una giocata di gruppo che avrebbe reso tutto meno spaventoso e soprattutto dicendomi che è un videogioco con una bella trama.
La storia segue James Sunderland che, dopo aver ricevuto una lettera dalla moglie morta, si reca a Silent Hill, sperando in qualche modo di ritrovarla. Ma Silent Hill non è una città normale e più James vi si addentra più fatti misteriosi e inquietanti accadono. A seconda delle scelte che si fanno durante il gioco si possono sbloccare tre finali principali e tre secondari. E' in questo gioco che appare per la prima volta come antagonista il personaggio di Pyramid Head, poi sfruttato anche nei film ispirati alla serie e nel sesto capitolo del videogioco.
Onestamente, a sentire i miei amici, mi aspettavo una trama più complessa, ma d'altronde ho pochi riferimenti videoludici. In definitiva però l'ho trovata carina. A livello di paura non ho avuto nessun tipo di problema, ma immagino che giocando da soli e tenendo i comandi la tensione sia più alta. Comunque da quel punto di vista direi che anche le persone che si spaventano abbastanza facilmente possono giocarci (magari meglio non i bambini, anche per i riferimenti alla violenza sessuale).
Visto che i comandi non li ho mai tenuti io, il mio commento in proposito è necessariamente di seconda mano, ma pare che siano legnosi e non particolarmente intuitivi. Quindi sarebbero stati sicuramente inadatti a una giocatrice inesperta come me. Il gameplay consiste soprattutto nell'esplorazione di ambienti, in cui bisogna anche risolvere puzzle e non farsi uccidere dai mostri (in genere è meglio schivarli che affrontarli). Le esplorazioni sono spesso lunghe e rese difficili dalla telecamera in terza persona che cambia spontaneamente inquadratura per creare effetti spaventosi. Quelle parti rischiano di diventare noiose, fortunatamente il più delle volte sono spezzate dall'intervento di un personaggio o di un mostro o da un puzzle.
L'ho trovato un buon gioco, ma, data la tipologia, non è sicuramente un prodotto per tutti, ma qualcosa che va molto a gusto personale.

File:Sh2 judgement.jpg
Silent Hill 2 is a 2002 survival horror video game for Play Station 2.
Before proceeding with the review I need to do a premise: I hate horror and I'm a noob towards videogames. I was convinced to play by my friends and Siobahn Tapirullant (which instead is very good with video games and loves horror. He has wrote a post about all the Silent Hill here) who promised me a  groupplay to make it it less scary and telling me that it is a video game with nice story.
The story follows James Sunderland who, after receiving a letter from his dead wife, goes to Silent Hill, hoping to find her somehow. But Silent Hill is not a normal city and the more James explores it, the more disturbing and mysterious events happen. Depending on the choices you make during the game you can unlock three major finals and three secondaries. It's in this game that appears for the first time as the antagonist the character of Pyramid Head, then exploited also in the films inspired by the series and in the sixth chapter of the video game.
Honestly, listening to my friends, I expected a more complex plot, but I have a few videogame references. Ultimately, however, I found it nice. At the level of fear, I didn't have any problem, but I imagine that playing by yourself using the controls the anxiety should be higher. However from that point of view I would say that even people who get scared quite easily can play it (maybe better not children, also for the references to sexual violence).
Since I didn't use the commands, my comment on that is necessarily second-hand, but it seems that they are stiff and not particularly intuitive. So they would be definitely unsuitable for an inexperienced player like me. The gameplay consists primarily in the exploration of the environment in which the player also has to solve puzzles and avoid being killed by the monsters (usually it is best to dodge them than face them). The explorations are often long and they are made difficult by the third person camera that changes spontaneously point of view to create scary effects. Those parts are likely to become boring, fortunately most of the time they are interruped by the intervention of a character or a monster or a puzzle.
I found it a good game, but, given the type, it is definitely not a product for everyone, but something that is very personal.

martedì 20 gennaio 2015

Sleepy Hollow (tv series)

Sleepy Hollow è una serie tv statunitense del 2013 ispirata al racconto La leggenda di Sleepy Hollow di Washington Irving a cui è ispirato anche il famoso film di Tim Burton Il mistero di Sleepy Hollow.
Per ora sono uscite due serie da 25 episodi, ciascuno da 41-43 minuti.
E' una serie horror sull'arrivo dell'apocalisse, con cavalieri senza testa, streghe, creature demoniache, omicidi e così via, ma il livello di splatter e paura è talmente moderato che perfino io che non tollero questo tipo di cose lo posso vedere tranquillamente, anche se è tutt'altro che una serie noiosa.
I protagonisti sono sono la poliziotta Abby e Ichabod Crane, rivoluzionario americano di fine 1700 misteriosamente risorto, che si trovano ad affrontare un misterioso cavaliere senza testa che imperversa per la piccola città di Sleepy Hollow.
L'ho trovata una serie molto carina, soprattutto per via dei personaggi a cui è facile affezionarsi (e che sono tutti molto belli! Peraltro il protagonista è un signor capellone gnocco). Invece, visto che la trama dipende da elementi soprannaturali, non è particolarmente razionale. Deve ispirarvi il genere.

Sleepy Hollow is a 2013 American TV series inspired by the short story The Legend of Sleepy Hollow by Washington Irving that also inspired the famous film by Tim Burton's Sleepy Hollow.
At the moment there are two series of 25 episodes, each from 41-43 minutes.
It's a horror series on the arrival of the apocalypse, with headless knights, witches, demonic creatures, murders and so on, but the level of splatter and fear is so moderate that even people like me, who have problems with horror stuff, can watch it without problems. Anyway it is anything but a boring series.
The protagonists are the policewoman Abby and Ichabod Crane, an American revolutionary mysteriously risen from the late 1700s, who have to face a mysterious headless horseman raging around the small town of Sleepy Hollow.
I found it a nice series, mainly because of the characters to which it is easy to become attached (they are all beautiful too! Moreover the protagonist is a long haired hottie). Instead, since the plot depends on supernatural elements, is not particularly rational. You have to like this type of stories.

venerdì 16 gennaio 2015

Tendenze di primavera/Spring trends

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Dopo il periodo natalizio inizio ad andare in crisi su come vestirmi perché ho voglia di primavera, ma è ancora inverno (e anzi, spesso il freddo più rigido deve ancora arrivare). Quindi finisco per guardarmi le anticipazioni della moda di primavera sperando di trovare un'ispirazione che in genere non arriva.
Quest'anno frugando fra blog e foto di sfilate mi sono trovata davanti questo orrore, una gonna grembiulino portata sopra ad un abito o in generale ad altri vestiti con cui non c'entra niente. E ovviamente tutti ad acclamare la geniale idea. Io ho come l'impressione che sarà quel genere di cose che nasce e muore sulle passerelle. Ma magari mi sbaglio e fra qualche mese mi vedrete con un'assurda gonnellina rosa su un serissimo abito rosso o cose del genere.
Per quanto riguarda le altre tendenze, quelle più "nuove" e che mi sembra più probabile che possa mettersi la gente comune sono i capi in pelle scamosciata, quelli che mostrano le spalle, le cinture di tela annodate, le frange, le camicie vestito e le magliette stile polo. Come stampe pare torneranno i quadretti da tovaglia e che il classico floreale diventerà molto vistoso. Cosa che mi rende felice, tornerà il giallo, che è andato forte durante la scorsa bella stagione, ma si è un po'perso in inverno. Nel bene o nel male pare continueranno ad andare forte i crop top, i pantaloni da acqua in casa, i kimono, e le trasparenze. E ovviamente, essendo primavera, non possono mancare i classici che ci propinano ogni anno come l'abbinamento di nero e bianco o blu e bianco, bianco, il blu navy, il verde militare, le righe, i trench.

After the Christmas season I start to charge up about getting dressed because I feel like spring, but it is still winter (and indeed, often the colder part of the year is still to come). So I end up looking at the anticipations of spring fashion hoping to find an inspiration that usually doesn't come.
This year rummaging through blogs and photos of runway shows I this horror, a skirt-apron worn over a dress or other cashing clothing. And of course everyone acclaims the brilliant idea. I have the impression that it will be the sort of thing that is born and dies on the catwalks. But maybe I'm wrong and in a few months you will see me with an absurd pink skirt on a very serious red dress or something like this.
As for the other trends, the "newest" and the ones that seems to me more likely to take root with the common people are the suede piece of clothing, clothes that show the shoulders, knotted fabric belts, fringes, shirts dress and polo style shirts. As for prints apparently gingham will return and the classic floral will become flashy. It makes me happy that yellow, which has been strong during the last summer, but it was a little bit lost in the winter, will return too. For better or for worse apparently will continue to go strong trends like crop tops, bare ankle trousers, kimonos, and sheer fabrics. And of course, being spring, there are the classics that are fob off every year as the combination of black and white or blue and white, white, navy blue, military green, stripes, trench.

martedì 28 ottobre 2014

Japan Fashion week spring/summer 2015






Ne-nét

Si è da poco tenuta la Japan Fashion week con le collezioni per la primavera/estate 2015. Io ho seguito l'evento grazie alle foto di http://www.japanesestreets.com/, da cui vengono le immagini di questo post.
Quest'anno la mia collezione preferita è stata quella di Ne-nét, una marca che mi piace molto. E' vicino all'estetica mori, ma con un tocco bizzarro che adoro.

Recently t has been held the he Japan Fashion week with the collections for spring/summer 2015. I followed the event through the photos of http://www.japanesestreets.com/, from were came the images of this post.
This year my favorite collection was that of Ne-Net, a brand that I really like. It's close to mori aesthetics, but with a bizarre touch that I love.

Jotaro Saito

Onestamente delle altre collezioni di quest'anno mi è piaciuto davvero poco, ma a sorpresa, visto che non sono una fan del genere, i miei secondi preferiti sono stati i Kimono di Jotaro Saito.

Honestly I liked it very little of the other collections this year, but surprisingly, since I am not a fan of the genre, my second favorites were Jotaro Saito's kimono.

MATOHU
Dressamp
Yoshio Kubo

Per il resto mi sono piaciute le linee semplici e delicate di Matohou, la pacchianaggine di Dressamp e i maglioncini con i disegni alla Esher di Yoshio Kubo.

For the rest I liked the simple and delicate lines of Matohou, the flashyness of Dressamp and the sweaters with Esher designs by Yoshio Kubo.

NOIR FR
KBF
Ma già che Halloween è vicino passiamo al tanto atteso premio orrore! Terzi classificati pari merito sono Noir FR e KBF per il loro uso inquietante del laminato d'oro e della plastica.

But as Halloween is near, let's pass to the long-awaited horror prize! Tied for third place are Noir FR and KBF for their eerie use of golden laminate and plastic.

Alice Auaa

Seconda in classifica orrore, la collezione di Alice Auaa, sempre geniale nella sua assurdità. Io mi immagino chi l'ha ideata svegliarsi la mattina e pensare "come potrei rendere più interessanti i miei vestiti? Ideona: un po'di carta igienica, elmi astrusi e lampadine random!".

Second in the horror parade, the collection of Alice Auaa, always brilliant in its absurdity. I guess the person who conceived it to wake up in the morning and think "how could I make my clothes more interesting? Big idea: A bit of toilet paper, abstruse helmets and random light bulbs!".

Dressamp

Nonostante l'accesa competizione, per quanto mi riguarda, il vincitore di quest'anno è Dressamp, con i suoi uomini che mixano pezzi che non solo sono orribili, ma c'entrano anche pochissimo fra loro! Stivali alti con le frange, mutandine e ponchi street art e camicine smanicate luccicanti, nudità random e via! Una nuova imperdibile collezione!

Despite the fierce competition, as far as I'm concerned, this year's winner is Dressamp, with its men that mix pieces that are not only horrible, but it also has to do very little with each other! High boots with fringea, street art panties and ponchos and glittering sleeveless blouses, random nudity and voilà! A new collection not to be missed!
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