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venerdì 26 gennaio 2018

Rivers of London, Moon over Soho, Whispers Underground


"Rivers of London" è una serie di libri dall'autore inglese Ben Aaronovitch. Al momento la saga è costituita da 6 libri: "Rivers of London", edito nel 2011 e vincitore del Galaxy National Book Award per il Nuovo scrittore dell'Anno, "Moon over Soho", sempre del 2011, "Whispers Under Ground", del 2012, "Broken Homes", del 2013, "Foxglove Summer", del 2014, "The Hanging Tree", del 2016, e varie storie brevi. Io ho letto i primi tre libri, che recensirò qui.
La storia a partire dal 2015 è anche stata adattata in una serie a fumetti sceneggiata dall'autore con Andrew Cartmel e disegnata da Lee Sullivan. 
La serie è ambientata nella Londra dei giorni nostri. Il protagonista è il figlio di un jazzista eroinomane e di un'immigrata della Sierra Leone, Peter Grant, che ha appena finito la scuola di polizia. Durante un caso Peter si ritrova a raccogliere la testimonianza... di un fantasma. A seguito di questa esperienza, Peter si ritrova reclutato nientemeno che da una misteriosa unità speciale della polizia di Londra, composta solo dall'ispettore Nightingale, un uomo che sembra uscito da un'altra epoca, che si occupa di risolvere i casi soprannaturali. Peter si ritrova così ad imparare la magia e scoprire le creature magiche che abitano Londra mentre tenta di risolvere i casi che gli vengono assegnati. Intorno a lui si muove un universo di personaggi, in primo luogo la collega Lesley May, una poliziotta decisamente più dotata del protagonista, per cui Peter ha una cotta, la misteriosa Molly, una creatura sovrannaturale che lavora per la centrale di polizia capeggiata da  Nightingale, l'ispettore capo Seawoll e il sergente Stephanopoulos della omicidi.
Nel primo romanzo, Peter si trova ad indagare su si un serial killer mentre tenta di fare da paciere in una faida fra vecchi e nuovi spiriti del fiume Tamigi e dei suoi affluenti.
Nel secondo, si ritrova ad affrontare il fascino di una donna estremamente sexy mentre indaga su di una serie di omicidi di jazzisti. Intanto si profila all'orizzonte un nemico estremamente pericoloso...
Il terzo romanzo si svolge principalmente nella Londra sotterranea fra la metropolitana, dove viene ritrovato il corpo di un giovane statunitense, e le fogne.
In tutti i casi la vera protagonista è Londra, con i suoi luoghi iconici, la sua storia e i suoi misteri.
La serie, con la sua magia e il punto di vista spiccatamente ironico del protagonista, sembra un mix per adulti di Percy Jackson e Harry Potter, mescolato con un buon romanzo giallo. Il target non è fraintendibile, per via delle scene di sesso e violenza, ma soprattutto perché la narrazione è chiaramente matura, senza angst e turbe adolescenziali.
L'ho trovata una serie stupenda, che non vedo l'ora di andare avanti a divorare.

"Rivers of London" is a books series by the English author Ben Aaronovitch. At the moment the saga consists of 6 books: "Rivers of London", published in 2011 and winner of the Galaxy National Book Award for the New Writer of the Year, "Moon over Soho", also from 2011, "Whispers Under Ground", edited in 2012, "Broken Homes", edited in 2013, "Foxglove Summer", edited in 2014, "The Hanging Tree", edited in 2016, and various short stories. I read the first three books, which I review here.
From 2015 the story has also been adapted into a comic series written by the author with Andrew Cartmel and drawn by Lee Sullivan.
The series is set in modern-day London. The protagonist is Peter Grant, the son of a heroin addicted jazz player and of an immigrant from Sierra Leone, who has just finished the police academy. During one investigation, Peter ends up gathering the testimony of... a ghost. Following this experience, Peter finds himself recruited by no less than a mysterious special unit of the London police, dealing with solving supernatural cases, composed only by Inspector Nightingale, a man who seems to have emerged from another era. So Peter finds himself learning magic and discovering the magical creatures that inhabit London as he tries to solve police cases. Around him moves a universe of characters, first of all the colleague Lesley May, for whom Peter has a crush, a much better police officer than the protagonist, the mysterious Molly, a supernatural creature who works for the police station headed by Nightingale, Chief Inspector Seawoll and Sergeant Stephanopoulos of the Murder Investigation Team.
In the first novel, Peter finds himself investigating a serial killer while trying to act as a peacemaker in a feud between old and new spirits of the river Thames and its tributaries.
In the second, he finds himself seduced by extremely sexy woman as he investigates a series killings connected by jazz. Meanwhile, an extremely dangerous enemy looms on the horizon...
The third novel takes place mainly in the underground London, between the subway, where is found the body of a young American, and the sewers.
In all cases the real protagonist is London, with its iconic places, its history and its mysteries.
The series, with its magic and the distinctly ironic point of view of the protagonist, looks like an adult cross between Percy Jackson and Harry Potter, mixed with a good mistery novel. The target can't be misunderstood, because of the scenes of sex and violence, but above all because the narration is clearly mature, without angst and adolescent worries.
I found it a wonderful series, which I can not wait to go on devouring.

venerdì 15 dicembre 2017

Jessica Jones

"Marvel's Jessica Jones", è una serie televisiva statunitense del 2015 sviluppata da Melissa Rosenberg, basata sull'omonimo personaggio dei fumetti Marvel. Fa parte del Marvel Cinematic Universe (MCU), e, insieme a "Daredevil", "Luke Cage" e "Iron Fist" confluisce nel crossover "The Defenders".
La protagonista è Jessica Jones, investigatrice privata dotata di una forza sovrannaturale. Una coppia che la ingaggia per ritrovare la figlia scomparsa la costringerà ad affrontare nuovamente il suo incubo peggiore.
Se finora fra le serie tv dedicate ai supereroi Marvel e DC avevo preferito quelle che si prendevano meno sul serio, trovando poco credibili quelle più cupe, Jessica Jones è stata una graditissima eccezione.
Infatti "Jessica Jones" è un classico telefilm di supereroi quanto "Le cronache del Ghiaccio e del Fuoco" è una serie classicamente fantasy. Infatti non ci sono persone in tutina attillata che si eleggono a paladini della giustizia e i superpoteri hanno un ruolo quasi irrilevante nella trama. In compenso si parla di tematiche come lo stupro, le droghe, l'alcolismo e la sindrome post traumatica da stress.
La protagonista stessa è tutt'altro che un emblema di virtù, ha un pessimo carattere e allontana tutti quelli che tengono a lei, beve troppo ed è violenta.
I toni sono noir, a partire dalla protagonista detective fino alle musiche, una cosa che ho apprezzato moltissimo e che differenzia ancora di più questo telefilm dagli altri a tematica supereroistica.
In più "Jessica Jones" è a modo suo femminista. Non solo perché supera a pieni voti il test di Bechdel, ma anche per il modo in cui tratta temi come l'aborto, per come i personaggi femminili affrontano le loro relazioni sentimentali, e così via. Ho anche apprezzato la presenza di personaggi omosessuali.
Questo film è senz'altro fra i migliori che ho visto quest'anno.

"Marvel's Jessica Jones", is a US 2015 television series developed by Melissa Rosenberg, based on the homonymous character of Marvel comics. It is part of the Marvel Cinematic Universe (MCU), and together with "Daredevil", "Luke Cage" and "Iron Fist" converges in the crossover "The Defenders".
The protagonist is Jessica Jones, a private investigator with a supernatural force. A couple who hires her to find their missing daughter forces her to face her worst nightmare again.
If so far among the TV series dedicated to Marvel and DC superheroes I liked more the less serious ones, finding the darkest ones not really credible, Jessica Jones was a welcome exception.
In fact, "Jessica Jones" is a classic superheroes series as "The Chronicles of Ice and Fire" is a classically fantasy series. In fact there are no people in tight-fitting undergarments who elect themselves champions of justice, and superpowers have an almost irrelevant role in the plot. On the other hand it deals with issues such as rape, drugs, alcoholism and post-traumatic stress syndrome.
The protagonist herself is anything but an emblem of virtue, she has a bad character and mistreats all those who care for her, drinks too much and is violent.
The tone is noir, starting from the private eye protagonist to the music, something that I really appreciated and that further differentiates this series from the others with a superhero theme.
Plus "Jessica Jones" is feminist in its way. Not only because it passes the Bechdel test, but also because of the way it deals with issues such as abortion, for how the female characters deal with their romantic relationships, and so on. I also appreciated the presence of homosexual characters.
This series is certainly among the best I've seen this year.

lunedì 20 febbraio 2017

The Nice Guys

The Nice Guys poster.png
"The Nice Guys" è un film del 2016 diretto e co-scritto da Shane Black  Anthony Bagarozzi.
E' ambientato a Los Angeles nel 1977 e si incentra su di un picchiatore a pagamento e su di uno spiantato detective alla ricerca della stessa misteriosa ragazza, Amelia.
Il film contiene moltissimi stereotipi del noir: ambientazione cittadina, un detective che ha perso la fiducia nel mondo, cattivi senza scrupoli, donne fatali (in tutti i sensi), vari paesaggi notturni, pessimismo, una bella ragazza in pericolo, protagonisti moralmente ambigui. Insomma, è un film con tutti i crismi per rientrare nel genere. Quello che è ben poco noir sono la città e i costumi coloratissimi, tipici dell'epoca (dai completi color pastello a tenute alla Disco Stu), la musica del periodo, ma soprattutto un umorismo demenziale che riesce a giocare sui particolari apparentemente insignificanti (niente è per caso).
"The Nice Guys" è anche un buddy movie: i protagonisti Jackson Healy (Russell Crowe) e Holland March (Ryan Gosling) hanno una chimica perfetta e insieme funzionano benissimo. I loro personaggi sembrano creati prendendo due personaggi standard del noir e scambiandone qualche tratto, per cui in singolo riescono a non essere banali e in coppia hanno tutto l'impatto dello stereotipo.
Il ritmo è ottimo, fra ironia e colpi di scena il film non perde un colpo dall'inizio alla fine.
Insomma consigliatissimo!

"The Nice Guys" is a 2016 film directed by Shane Black and co-written by him with Anthony Bagarozzi.
It's set in Los Angeles in 1977 and focuses on a hired enforcer and on a third-rate detective searching for a mysterious girl, Amelia.
The film contains a lot of noir stereotypes: an urban setting, a detective who has lost faith in the world, evil antagonists, femme fatale (in all senses), various nightscapes, pessimism, a beautiful girl in danger, morally ambiguous protagonists. In short, it is a film that could really fit in the genre. What are not so noir are the colorful city and costumes, typical of the time (from pastel suits to Disco Stu like outfits), the music of the period, but also a zany humor that plays on seemingly insignificant details (nothing is by chance).
"The Nice Guys" is also a buddy movie: the protagonists Jackson Healy (Russell Crowe) and Holland March (Ryan Gosling) have a perfect chemistry and they work great together. Their characters seem to be created by taking two standard noir characters and mixing up some feature, so that they are not banal as individual and have all of the impact of a stereotype as a couple.
The rhytm is great, between the irony and twists the film keeps the audience entrateined from start to finish.
In short, highly recommended!

giovedì 2 febbraio 2017

The hateful eight

The Hateful Eight.jpg
In ritardissimo, ma nella stagione giusta (giacché è ambientato in pieno inverno), ho recuperato "The Hateful Eight", un film western del 2015, scritto e diretto da Quentin Tarantino.
E' il secondo western dell'autore dopo "Django Unchained" del 2012, che mi era piaciuto tantissimo. Nonostante questo non sono una fan del genere e avendo sentito recensioni molto diverse avevo finito per rimandare la visione.
Di "The Hateful Eight" esistono due versioni, una in pellicola Ultra Panavision 70mm e una digitale. Io ho visto quella in pellicola... in dvd. L'ho trovata stupenda, ma sicuramente al cinema sarebbe stata migliore.
Il film più che un western è un classico giallo nella camera chiusa con tocchi di splatter. Otto persone molto diverse si trovano costrette dalla bufera in un emporio che è un'unico grande ambiente. Si tratta di John Ruth, un famoso cacciatore di taglie, la sua ultima cattura, la criminale Daisy Domergue, il cacciatore di taglie di colore ed ex combattente nordista Marquis Warren, il sedicente nuovo sceriffo della città in cui sono diretti, Chris Mannix, che è anche figlio di un combattente sudista, e i quattro personaggi che trovano all'emporio, che dicono di essere il gestore del locale, Oswaldo Mobray, il boia della città, il cowboy Joe Gage e l'anziano ex-generale confederato Sanford Smithers.
Nell'emporio si crea una situazione di crescente tensione, sia per i contrasti fra sostenitori di Nord e Sud sia perché i personaggi non sono davvero convinti che gli altri siano chi dicono di essere.
Il film, sullo stile di Kill Bill, è diviso in 6 capitoli con tanto di titolo.
La fotografia è meravigliosa, e anche le musiche sono stupende (cosa abbastanza scontata, visto che sono di  Ennio Morricone). Gli attori sono bravissimi.
Un film di tre ore ambientato in una stanza chiusa potrebbe sembrare molto lento (e in effetti alcuni l'hanno percepito come tale), ma secondo me i dialoghi assolutamente brillanti e il crescere della tensione fanno volare il tempo verso un finale sempre più sanguinoso, anche un po' troppo per i miei gusti.
In definitiva l'ho trovato un film molto bello, ma non uno dei miei preferiti dell'autore più che altro per una questione di genere e di ritmo.

Reall late, but in the right season (since it is set in the middle of winter), I caught up on "The Hateful Eight", a 2015 western movie, written and directed by Quentin Tarantino.
It's the second western of the author after "Django Unchained", released in 2012, which I liked a lot. Despite this, I am not a fan of the genre and having heard very different reviews I ended up postponing the vision.
There are two versions of "The Hateful Eight" one in Ultra Panavision 70mm film and a digital one. I saw the 70 mm one... in DVD. I found it beautiful, but certainly on a cinema screen it would have been better.
The film more than a Western is a classic closed room mistery story with splatter moments. Eight very different people are forced by the storm in an emporium which is a single large room. They are John Ruth, a famous bounty hunter, his latest arrest, the criminal Daisy Domergue, the colored bounty hunter and former Union soldier Marquis Warren, the self-declared new sheriff of the city where they are headed, Chris Mannix, who is also the son of a Confederate fighter, and the four characters they find at the emporium, a man who claims to be in charge of the store management, Oswaldo Mobray, the hangman of the city, the cowboy Joe Gage and the elder former Confederate general Sanford Smithers.
In the Emporium there is a growing tension, both for the contrasts between supporters of the North and of the South and because the characters are not really convinced that others are who they say.
The film, in Kill Bill style , is divided into six chapters with a title.
The photography is wonderful, and the musics are awesome (quite obvious, as they are by Ennio Morricone). The actors are very good.
A three-hour movie that takes place in a closed room may seem very slow (and in fact some people perceived it as such), but I think the absolutely brilliant dialogues and the increasingly mounting tension make the time fly towards the blood soaked final, that was a bit too much for my taste.
Ultimately I found a great film, but not one of my favorites by the author, mostly for a matter of genre and rhythm.

lunedì 30 gennaio 2017

Dirk Gently - Agenzia di investigazione olistica/Dirk Gently's Holistic Detective Agency


"Dirk Gently - Agenzia di investigazione olistica" (Dirk Gently's Holistic Detective Agency) è una serie televisiva statunitense creata da Max Landis per BBC America e basata sul protagonista dell'omonima saga di romanzi di Douglas Adams (diventato famoso con "Guida galattica per gli autostoppisti").
Al momento la serie è costituita da due stagioni da 8 e 10 episodi di 45-54 minuti ciascuno.
Dirk Gently è convinto che ogni cosa sia interconnessa e quindi, essendo un detective, segue questa convinzione anche nelle sue indagini, seguendo piste apparentemente assurde o insignificanti per la risoluzione dei suoi casi.
Io sono una grande fan di Adams e naturalmente ho letto anche i romanzi dedicati a questo personaggio, quindi trovo difficile giudicare questa serie prescindendo dall'opera originale.
La trama della prima stagione non è tratta dai lavori di Adams, ma è completamente originale e si colloca idealmente dopo le indagini cartacee del detective. Nella serie, Dirk si trasferisce da Londra negli U.S.A., dove viene assoldato dal miliardario Patrick Spring per indagare sulla propria morte.
La serie è piuttosto carina: l'assurdità delle interconnessioni richiama i romanzi di Adams e ci sono attori del calibro di Elijah Wood. Tuttavia la tensione inizia a calare quando ci si accorge di indovinare le interconnessioni prima dei protagonisti. Se a questo si aggiunge un tentativo di spiegare l'olismo, terribili discorsi moralisti sull'amicizia e sulla verità e il personaggio di Dirk che dal furbastro dei libri diventa adorabilmente ingenuo, secondo me si ottiene un travisamento tutto statunitense di un'idea incentrata sull'humor inglese.
L'ho trovato un esperimento riuscito a metà se si tiene conto dei romanzi, una serie gialla non male e parecchio originale se si lascia perdere l'opera originale.
Verso la fine ci si accorge che questa prima serie era una sorta di introduzione in cui si raccoglieva il cast per la seconda (il finale, ovviamente, è aperto). Forse la prossima riuscirà ad essere più fedele allo spirito dei libri e ad avere una suspense maggiore, ma più probabilmente no. In ogni caso le darò una possibilità.

"Dirk Gently's Holistic Detective Agency" is a U.S.A. television series created by Max Landis for BBC America, and based on the protagonist of the novels by Douglas Adams (who became famous with "The Hitchhiker's Guide to the Galaxy").
At the moment the series is constituted by two seasons of 8 and 10 episodes of 45-54 minutes each.
Dirk Gently is convinced that everything is interconnected and, being a detective, he follows this belief even in his investigations, following apparently absurd or insignificant leads for the resolution of his cases.
I am a big fan of Adams and of course I also read the novels dedicated to this character, so I find hard to judge this series not taking in consideration the original work.
The plot of the first season is not drawn from Adams' work, but it is completely original and is ideally  set after the novels. In the series, Dirk moves from London to the U.S.A., where he is hired by the billionaire Patrick Spring to investigate his death.
The series is kinda nice: the absurdity of the interconnections recalls the novels by Adams and there are great actors like Elijah Wood. However, the tension starts to drop when you realize you con guess the interconnections before the protagonists. If you add to this an attempt to explain holism, horrible moralist speeches about friendship and truth and the character of Dirk that from the almost scoundrel of the books becomes adorably naive, I think you get a typically U.S.A. distortion of an idea focused on english humor.
I found it a half successful experiment if you take into account the novels, a not bad and quite original mistery if you forget the original works.
Towards the end, I realized that this first series was a kind of introduction in which is gathered the cast for the second (the ending, of course, is open). Maybe the next one will be more faithful to the spirit of the books and have a greater suspense, but most likely not. In any case I will give it a possibility.

martedì 24 gennaio 2017

Your Name

"your name."(in originale "君の名は。") è un film d'animazione giapponese del 2016 sceneggiato e diretto da Makoto Shinkai (autore fra l'altro di "5 cm per second" e "Il giardino delle parole"), che ne ha anche tratto un omonimo romanzo. Del romanzo esiste anche una versione per bambini e del film un adattamento a fumetti.
In Giappone, il film è stato distribuito da Toho, mentre in Italia è stato distribuito dalla Dynit - Nexo Digital esclusivamente dal 23 al 25 gennaio 2017.
La storia parte come un "normale" scambio di corpi fra due liceali: Mitsuha, una ragazza di campagna erede di un tempio Shinto, e Taki, un ragazzo di Tokyo. Con il procedere del film però la trama si complica, fra tradizioni millenarie, eventi cosmici e magia.
La trama secondo me è il punto forte del film, abbastanza classica da dare delle aspettative che poi vengono tradite in una serie di colpi di scena che tengono lo spettatore incollato allo schermo.
I personaggi sono ben tratteggiati, anche se tendono a ricadere nello stereotipo dei personaggi anime shojo giapponesi (la più interessante è Mitsuha per via del suo collegamento con lo shintoismo).
Anche il character design è abbastanza classico, anche se le animazioni sono molto ben fatte. Invece paesaggi ed effetti speciali sono davvero belli.
In Giappone "your name." ha avuto un enorme successo classificandosi al quarto posto come guadagni nell'intera storia della cinematografia giapponese e in generale è stato apprezzato dalla critica di tutto il mondo.
Io stessa avrei promosso questo film a pieni voti non fosse per un particolare: le canzoni inserite in vari momenti importanti, quasi fossero una prosecuzione della narrazione. Le ho trovate estremamente fastidiose, sia perché le ho trovate troppo simili a "sigle", sia perché secondo me rallentavano la trama, sia perché non amo la musica pop giapponese. Pare però che siano state una richiesta esplicita del regista alla band Radwimps, il cui cantante, Yojiro Noda, ha composto la colonna sonora del film.
Comunque l'ho trovato lo stesso un film davvero bello, da non perdere se amate l'animazione nipponica.

"Your name." (original title "君の名は。") Is a Japanese 2016 animated film of written and directed by Makoto Shinkai (the author of "5 Centimeters Per Second" and "The Garden of Words"), who also adapted it into a novel. There is also a children's version of the novel and a comic book adaptation.
In Japan, the film was distributed by Toho.
The story starts as a "normal" body swap between two high schoolers: Mitsuha, a country girl heir of a Shinto temple, and Taki, a boy from Tokyo. But with the progress of the film the plot gets complicated, between age-old traditions, magic and cosmic events.
The plot in my opinion is the strong point of the film, classical enough to give expectations that it betrays in a series of twists that keep the viewer glued to the screen.
The characters are well written, although they tend to fall into the stereotype of Japanese shojo anime characters (the most interesting one is Mitsuha because of her connection with Shintoism).
The character design is quite classic too, even if the animations are very well made. Instead the landscapes and special effects are really beautiful.
In Japan, "your name." had a huge success, and for its gains it got in the fourth place in the entire history of Japanese cinema, and generally the film has been appreciated by critics around the world.
I myself would have passes this film with flying colors it was not for one detail: the songs inserted in several important moments, as if they were a continuation of the narrations. I found them extremely annoying, and because I found them too similar to "themes", because I think they slowed down the plot, and because I do not like Japanese pop music. But it seems they were explicitly requested by the director to the band Radwimps, whose singer, Yojiro Noda, composed the soundtrack of the film.
However I found it a beautiful movie anyway, a must if you love Japanese animation.

giovedì 22 dicembre 2016

Westworld

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"Westworld - Dove tutto è concesso" (Westworld) è una serie televisiva U.S.A.  basata sul film "Il mondo dei robot" (Westworld) del 1973, scritto e diretto da Michael Crichton (autore anche di "Jurassic Park"). La serie è stata ideata da Jonathan Nolan e Lisa Joy per la HBO. Nolan ha diretto l'episodio pilota ed è il produttore esecutivo insieme alla Joy, a J.J. Abrams e a Bryan Burk.
La prima stagione è composta da 10 episodi di cui 9 da un'ora circa e quello finale da un'ora e mezza.
La serie è ambientata in un futuro imprecisato, a Westworld, un parco a tema western. Westworld è popolato da androidi, che, oltre a fornire maggiore realismo, danno ai visitatori la possibilità di divertirsi senza i freni inibitori che avrebbero con altri esseri umani. I tecnici del parco aggiornano continuamente i robot per renderli più realistici, ma, in seguito ad uno di questi upgrade, questi iniziano a comportarsi in modo strano...
La serie è corale, ma, con il procedere delle puntate, si focalizza su alcuni personaggi: Robert Ford, direttore creativo del parco, il capo programmatore Bernard, un crudele ospite del parco sempre vestito di nero, il giovane e ingenuo ospite William, gli androidi Dolores, Maeve, Teddy.
"Westworld" è una serie meravigliosa, una delle migliori degli ultimi anni.
Per prima cosa la trama riesce a mostrare senza spiegare, lasciando che sia lo spettatore a trarre le conclusioni. Nonostante ci siano moltissimi colpi di scena, sono sempre coerenti e spesso preannunciati da una serie di piccoli indizi (che hanno fatto scatenare i fandom su internet). Parte quasi come un thriller psicologico (infatti c'è chi ha trovato l'inizio un po' lento), ma con il procedere delle puntate c'è sempre più azione, anche se al centro della narrazione rimangono una serie di enigmi che i vari personaggi tentano di risolvere dai loro diversi punti di vista. In questo stile di narrazione ha un ruolo importantissimo lo stile di regia, davvero ben fatto. Infatti, pur con tanti personaggi ed una trama complicata, la serie risulta inaspettatamente semplice da capire per lo spettatore.
La recitazione è fantastica, d'altronde nel cast ci sono nomi del calibro di Anthony Hopkins, Evan Rachel Wood, ed Ed Harris. Anche fotografia e costumi sono molto belli (pare che siano ispirati agli abiti usati nel West fra  il 1850 e il 1890 e che quelli degli attori principali siano filati, cuciti e tinti a mano), e le musiche, composte da Ramin Djawadi, rendono perfettamente l'atmosfera.
Le puntate non sono autoconclusive e anzi spesso e volentieri terminano con un colpo di scena. Credo che si potrebbero vedere senza problemi tutte di seguito come se fossero un lunghissimo film.
Il finale porta ad una soluzione gli enigmi della prima stagione, ma in realtà rimane molto aperto. Sicuramente è stato ideato pensando alla seconda stagione (che probabilmente uscirà solo nel 2018 per una questione di costi e di tempi di sceneggiatura). Pare che autori e produttori abbiano progettato una lunghezza complessiva di cinque stagioni.
L'ho trovata una serie stupenda, assolutamente da vedere.

N.B. Visto l'alto contenuto violenza sia fisica sia psicologica, l'atmosfera inquietante e le scene di sesso la sconsiglio ai bambini.

"Westworld" is an U.S.A. television series based on the 1973 movie "Westworld", written and directed by Michael Crichton (author of "Jurassic Park"). The series was created by Jonathan Nolan and Lisa Joy for HBO. Nolan directed the pilot episode and is its executive producer along with Joy, J.J. Abrams and Bryan Burk.
The first season consists of 10 episodes of which 9 of around an hour and the ending one of around an hour and a half.
The series is set in an unspecified future, in Westworld, a western theme park. Westworld is populated by androids, which, in addition to providing greater realism, give to the visitors the opportunity to have fun without inhibitions that they would have with other human beings. The park's technicians continuously update the robots to make them more realistic, but, after one of these upgrades, they begin to behave strangely...
The series is choral, but, with the progress of the episodes, it focuses on some characters: Robert Ford, the creative director of the park, the head programmer Bernard, a cruel guest of the park always dressed in black, the young and naive guest William, the androids Dolores, Maeve, Teddy.
"Westworld" is a wonderful series, one of the best in recent years.
To start, the plot manages to show without explaining, leaving the viewer to draw his conclusions. Although there are many twists and turns, they are always consistent and often heralded by a series of small clues (which unleashed the fandom on the internet). It starts almost like a psychological thriller (in fact some found the beginning a bit too slow), but going on there is more and more action, even if the center of the narration remain a series of puzzles that the various characters try to solve from their different points of view. In this narrative style, the directing style, really well done, has a very important role. In fact, even with many characters and a complex storyline, the series is surprisingly simple to understand for the viewer.
The acting is fantastic, indeed in the cast are the likes of Anthony Hopkins, Evan Rachel Wood, and Ed Harris. Even the photography and costumes are really beautiful (they are inspired by the clothing used in the West between 1850 and 1890 and those of the major characters are spun, sewn and dyed by hand), and the music, composed by Ramin Djawadi, is perfect to create the atmosphere.
The episodes aren't self contained and indeed often end with a twist. I think you could whatch them all toghether as a long film.
The end leads to a solution of the puzzles of the season, but in fact the story remains open. Surely it was written like this thinking about the second season (which probably will be released only in 2018 because of the costs and of the screenwriting times). It seems that writers and producers tought of a total length of five seasons.
I found it a wonderful series, a must see.

N.B. Given the high content of violence, both physical and psychological, the eerie atmosphere and the sex scenes I do not recommend it for children.

mercoledì 30 novembre 2016

Stranger Things

Stranger Things logo.png
"Stranger Things" è una serie televisiva statunitense ideata dai fratelli Matt e Ross Duffer e trasmessa da Netflix nel 2016.
Per ora la serie è composta da una sola stagione da 8 episodi, di durata compresa fra i 47 e i 51 minuti. Nel 2017 dovrebbe uscire una seconda serie.
Questa è la trama: nel 1983 in un laboratorio segreto vicino ad Hawkins, una cittadina dell'Indiana, un'orribile creatura aggredisce uno scienziato. Approfittando dell'incidente, una ragazzina con i capelli rasati scappa dalla struttura.
La stessa sera, il dodicenne Will Byers, scompare misteriosamente. La sua famiglia, i suoi amici e lo sceriffo della città iniziano a cercarlo, ma nel farlo incappano in una serie di indizi su qualcosa di spaventoso...
L'ambientazione e le atmosfere sono un chiaro omaggio al cinema di fantascienza degli anni ottanta (E.T. e i suoi parenti). Come in questi illustri predecessori, i veri protagonisti della serie sono i bambini e gli adolescenti. Gli unici adulti ad avere un ruolo rilevante sono la madre di Will e lo sceriffo. Il genere è un mix di fantascienza e thriller con momenti horror, giocati però più sulla suspense e sulla paura  che sullo splatter, tanto che perfino io, che odio gli horror, sono riuscita a guardarlo (ci sono però un paio di momenti abbastanza disgustosi). Gli effetti speciali, fatti con un mix di animatronica e CGI, secondo me sono molto belli.
I personaggi, anche quelli minori, sono interessanti e molto ben caratterizzati, a partire dal loro aspetto non convenzionale per un telefilm (ci sono vari personaggi bruttarelli, non sono tutti magri, la bambina ha la testa rasata...). Proprio quando sembrano aderire ad uno stereotipo, riescono a stupire comportandosi in maniera imprevedibile, eppure coerente con la loro personalità. Ho trovato questa caratterizzazione uno degli aspetti migliori del telefilm.
L'altro è senz'altro la trama, che riesce a tenere lo spettatore incollato allo schermo senza perdere un colpo a livello di rigore logico.
Le puntate non sono autoconclusive, anzi, finiscono tutte con un colpo di scena... compreso il finale, anche se di fatto la storia trova una conclusione. E' una sorta di film unico, lungo poco meno di otto ore.
"Stranger Things" è già diventata un successo mediatico, con tanto di meme e cosplayer. Anch'io ne sono rimasta entusiasta e non vedo l'ora che esca la seconda serie.

"Stranger Things" is a U.S.A. television series created by the brothers Matt and Ross Duffer and transmitted by Netflix in 2016.
At the moment the series is composed of a single season of 8 episodes, with a lenght between 47 and 51 minutes. In 2017 will be released a second series.
This is the plot: in 1983 in a secret laboratory near Hawkins, a small town in Indiana, an horrible creature attacks a scientist. Taking advantage of the incident, a young shaved girl escapes from the structure.
The same evening, the twelve year old Will Byers mysteriously disappears. His family, his friends and the sheriff of the city begin to look for him, but in doing so they run into a series of clues about something scary...
The setting and atmosphere are a clear homage to the science fiction films of the eighties (E. T. and its relatives). As in these famous predecessors, the real stars of the series are the children and the adolescents. The only adults to play an important role are Will's mother and the sheriff. The genre is a mix of science fiction and thriller with horror moments, however, played more on suspense and fear that on splatter side, so that even I, who hate horrors, was able to watch it (though there are a couple of pretty disgusting moments). The special effects, made with a mix of animatronics and CGI, in my opinion are really good.
The characters, even minor ones, are interesting and very well characterized, starting from their appearance, that is quite unconventional for a tv series (there are various quite ugly characters, not everyone is skinny, the little girl has a shaved head...). Just when they seem to fall into a stereotype, they manage to shock behaving unpredictably, yet consistent with their personality. I found this characterization one of the best aspects of the show.
The other is undoubtedly the plot, which manages to keep the viewer glued to the screen without messing up with logic.
The episodes are not self contained, indeed, they all end with a twist... including the final one, although in fact the story comes to a conclusion. It's kind of an eight hours film.
"Stranger Things" already become a mediatic success, with lots of memes and cosplayers. I really loved it too and I can not wait for the second season.

venerdì 4 novembre 2016

Halloween 2016

Alla fine ho fatto qualche piccolo cambiamento al mio costume di Halloween, vestendomi completamente di nero.

In the end I made a few small changes to my Halloween costume and I dressed all in black.

La sera del 31 io, la Pelosa Metà e un gruppo di nostri amici siamo andati al Bicocca Village, un centro commerciale nel nord di Milano, a mangiare allo Steak 'n Shake, un ristorante di hamburger molto buono (recensione qui). Abbiamo preso il caffè da Kukkuma e, visto che avevo voglia di cioccolata calda, io ne ho preso uno con cioccolata e panna.

On the evening of the 31th, I, the Hairy Half and a group of our friends, went to a shopping center in the north of Milan to eat at Steak 'n Shake, a very good burger restaurant (review here). We had coffee at Kukkuma and since I craved an hot chocolate, I choose one with chocolate and cream.

 
 Poi siamo andati a Lonato, vicino al lago di Garda, per partecipare ad un escape game che si teneva nientemeno che nella rocca locale!
Essendo arrivati in anticipo siamo riusciti a fare un giretto nei dintorni del castello, che ci sono sembrati molto interessanti, e a prendere un altro caffè.

Then we went to Lonato, near Garda Lake, to attend an escape game that was held nowhere else than the local castle!
Since we arrived early we were able to take a walk in the surroundings of the castle, that seemed very interesting appeared, and to drink another coffee.

L'escape game era organizzato da Escape Castle, un'associazione che, come si può intuire dal nome, organizza questo genere di giochi all'interno di castelli.
Questa era la trama dell'edizione speciale di Halloween, progettata in collaborazione con la Fondazione Ugo da Como:
Agli inizi del '900, i resti di un'antica tavoletta riemergono dagli scavi archeologici di un antico insediamento, cancellato dai secoli e sopra il quale nel tempo è sorta un'imponente fortezza. Le ricerche procedono in forze, finché sull'area cala un sinistro silenzio.Da giorni ormai non si ricevono più notizie dell'emerito professore impegnato negli scavi, né della sua equipe. Due esperti dell'occulto, preoccupati per le misteriose dicerie che circondano la tavoletta, decidono di recarsi sul posto, chiedendo l'aiuto di un manipolo di volontari.
Al suo arrivo, il gruppo si ritrova in uno scenario di desolazione: l'accampamento distrutto e abbandonato, il professore scomparso e nessuna traccia del personale impegnato negli scavi. Tra le carte e i resti dell'attrezzatura del professore, spunta un frammento della tavoletta. Quale segreti nasconde l'antico artefatto, quale messaggio contiene?Ma il tempo per le domande è breve. Un grido, uno sparo, l'incubo cala sullo sparuto gruppo di volontari. Non c'è via di fuga: l'uscita è sbarrata, e qualcosa di oscuro è tornato da un sonno da cui non doveva essere svegliato, in cerca di nuove vittime.  
The escape game was organized by Escape Castle, a company which, as you can guess from the name, organizes escape games set in castles.
This was the special Halloween edition, with a plot created in collaboration with Fondazione Ugo da Como:
At the beginning of '900, the remains of an ancient clay tablet emerge from the archaeological escavations of an ancient settlement, erased by centuries and over which an imposing fortress was built. The researched proceed until the area gets creepily isolated.
People no longer receive news from the famous professor who led the excavations or from his team from days. Two occult experts, worried by the mysterious rumors about the tablet, decide to go to the site, asking the help of a handful of volunteers.
On its arrival, the group finds himself in a desolate scene: the camp is destroyed and abandoned, the professor disappeared and there is no trace of staff involved in the excavations. Between the paper and the equipment of the professor a fragment of the tablet is discover. What secrets does the ancient artifact hide, what message does it contain?
But the time for questions is short. A cry, a gunshot, and a nightmare arises for the small group of volunteers. There is no way out: the exit is blocked, and something dark came back from a sleep from which it must never have woken up, looking for new victims.
Il gioco durava 60 minuti, era per gruppi da 25 persone, ed era guidato da personale di Escape Castle in costume.
All'inizio ci è stata fatta una foto, sia dei singoli gruppetti sia del gruppo complessivo, poi la nostra guida ci ha elencato le regole e dato il contesto. Al gruppo sono state date tre lanterne e tre pistole a salve, poi siamo entrati nel castello e abbiamo iniziato il gioco.
L'idea era di citare i grandi classici dell’Horror, cosa che però ha reso incoerente l'ambientazione storica iniziale. L'atmosfera spaventosa era data soprattutto dal buio e da una serie di jump scare che costringevano il gruppo a continue corse fra gli ambienti e la corte del castello (per fortuna avevo delle scarpe comode).
Di fatto abbiamo dovuto risolvere un unico enigma, i cui pezzi ci sono stati dati nel corso della serata, che era talmente semplice che sarebbe stato difficile NON vincere.
Onestamente avrei preferito più enigmi e più complessità intellettuale, meno jump scare e una trama più curata, che magari sfruttasse la storia del castello.
Nonostante questo la serata è stata molto coinvolgente grazie ai continui spaventi, alle ottime doti di recitazione del personale e ai loro bei costumi, alla splendida ambientazione, alle pistole e alle lanterne che erano quasi l'unica luce all'interno del castello.
In definitiva sono stata abbastanza contenta della serata, ma anche perché, grazie allo sconto comitiva, l'abbiamo pagata molto meno che a prezzo pieno (25€ contro 40. Peraltro avevo trovato uno sconto identico anche su Groupon). Se avessi pagato la serata a prezzo pieno credo che sarei molto scocciata. Pare che la stessa compagnia faccia giochi più complessi in altri castelli.

The game lasted 60 minutes, was for groups of 25 people, and was led by dressed up actors from the Escape Castle staff.
At first were taken photos, both of the smaller groups of friends and of the whole group, then our guide listed the rules and gave us the context. The group was given three lanterns and three guns loaded with blanks, then we entered the castle and the game started.
The idea was to quote the great classics of horror, which, however, made the initial historical setting inconsistent. The atmosphere was especially frightening due to the darkness and a series of jump scares that forced the group to continue to race among the rooms and the court of the castle (luckily I had confortable shoes).
In fact we had to solve only one puzzle, which pieces have been given in the course of the evening, and it was so simple that it would be hard NOT to win.
Honestly I would have preferred more puzzles and intellectual complexity, less jump scares and a more consistent plot, maybe based on the history of the castle.
Despite this, the evening was very engaging thanks to the continuous frights, the excellent acting skills of the personnel and their beautiful costumes, the gorgeous setting, the pistols and the lanterns, which were almost the only light inside the castle.
In the end I was quite happy about the evening, but also because, thanks to the group discount, we paid far less than the full price (25€ against 40. I also found an identical discount on Groupon). If I had paid the evening full price I think I would have been very annoyed. It seems that the same company leads more complex games in other castles.

martedì 10 maggio 2016

Orphan Black - season 3

Wikipedia
Orphan Black è una serie tv canadese del 2013. Al momento è composta da 4 stagioni da 10 episodi ciascuna, della durata di 43 minuti.
La protagonista è Sarah Manning, una piccola criminale che scopre per caso di avere una serie di cloni, e per scoprirne di più si trova invischiata in complicatissimi complotti di potenti aziende farmaceutiche, e non solo. Il telefilm deve moltissimo a Tatiana Maslany che interpreta magistralmente la protagonista e tutte le sue sosia.
Ho da poco finito di vedere la terza stagione. Va assolutamente vista dopo le prime due (trovate la mia recensione della prima qui e della seconda qui) perché è una storia ricca di colpi di scena, motivo per cui eviterò di raccontare qualsiasi cosa riguardo alla trama.
La tensione rimane molto alta, ma nonostante questo ammetto di aver avuto un momento di stanca a metà serie, forse per la troppa violenza, forse perché il numero spropositato di intrighi non mi convinceva più. Nonostante questo, sono soddisfattissima di averla ripresa e conclusa, perché finalmente ci sono delle rivelazioni decisive, che mi fanno pensare che la prossima stagione potrebbe essere l'ultima. Il finale mi è piaciuto più di quello delle stagioni precedenti, probabilmente perché, nonostante rimangano molti interrogativi, ha un tono maggiormente conclusivo.

Orphan Black is a 2013 Canadian TV series. It is currently composed by 4 seasons of 10 episodes each, lasting 43 minutes.
The protagonist is Sarah Manning, a petty criminal who discovers by chance she has a series of clones, and who, to find out more about it, gets involved in conspiracies plotted by powerful pharmaceutical companies, and not only. The show owes much to Tatiana Maslany who masterfully plays the main character and all her clones.
I just finished watching the third season. It should be absolutely seen after the first two (you can find my review of the first here and of the second here) because it is a story full of twists, which is why I will avoid to tell you anything about the plot.

The tension is very high, but despite this I admit I got a bit tired of it around half of the season, perhaps because the violence increased, perhaps because the incredible number of intrigues didn't convince me. Despite this, I am very satisfied I resumed and finished to watch it, because finally there are decisive revelations, that make me think that next season could be the last. I liked the ending more than those of the previous season, probably because, despite that there still are many questions, it has a more concluding tone.

giovedì 31 marzo 2016

The Night Of The Rabbit

The Night of the Rabbit Premium Edition
"The Night Of The Rabbit" è un videogioco del 2013 della Daedalic Entertainment (famosa per titoli come Deponia, Machinarium e Botanicula). Si tratta di un'avventura grafica punta e clicca molto centrata sulla trama. Il protagonista è Jerry Hazelnut, un ragazzino di dodici anni che vive in un bosco ai margini della città con la madre e il cui sogno è diventare un mago. Un giorno riceve una lettera misteriosa che lo catapulterà in un mondo fantastico popolato da simpatici animali antropomorfi in cui dovrà superare una serie di prove per diventare un mago. Ma su quel piccolo mondo felice incombe un'ombra...
Il centro del gioco è la storia, che è molto carina. Secondo me è adatta anche ai bambini più grandi, nonostante verso il finale assuma toni più cupi. La trama si conclude, ma lascia qualche aggancio per un possibile seguito. Vengono accennati anche temi importanti, come la tutela dell'ambiente.
Una delle caratteristiche della narrazione che ho apprezzato di più è stato il leggero senso dell'umorismo che pervade tutto il gioco e a volte, soprattutto all'inizio, sconfina nel metagaming.
Altri punti di forza di "The Night Of The Rabbit" sono l'ottimo character design le ambientazioni fiabesche (escluso, stranamente, lo stile dei flashback dell'ultima parte), mentre le animazioni sono spesso molto ridotte, cosa di cui risente soprattutto l'espressività dei personaggi.
Anche il comparto sonoro è molto bello, sia per quanto riguarda la musica sia il doppiaggio dei personaggi (che è solo in inglese, però sono disponibili sottotitoli in varie lingue fra cui l'italiano).
Il sistema di gioco è molto semplice, cosa che permette di godersi meglio la storia.
  Gli enigmi sono tanti e alcuni possono risultare tediosi, ma sono risolvibili in maniera assolutamente razionale. Per me è un altro grosso punto a favore.
In definitiva non è il videogioco migliore a cui abbia giocato e per alcuni potrebbe risultare troppo classico, ma è molto carino e lo consiglio soprattutto per la trama e l'atmosfera.
Per ulteriori informazioni vi rimando al sito ufficiale:
http://www.daedalic.de/en/game/The_Night_of_the_Rabbit#2


"The Night Of The Rabbit" is a 2013 video game by Daedalic Entertainment (famous for titles like Deponia, Machinarium and Botanicula). It is an adventure game very centered on the plot. The protagonist is Jerry Hazelnut, a twelve years old boy living with his mother in a forest on the outskirts of a city, whose dream is to become a magician. One day he receives a letter that make him enter into a fantasy world populated by cute anthropomorphic animals in which he must pass a series of tests to become a magician. But on that little happy world loomes a shadow...
The center of the game is the story, which is very nice. I think it may be also suitable for older children, although towards the end it takes darker tones. The plot ends, but leaves some hooks for a possible follow up. It also mentiones important issues, such as environmental protection.
One of the narrative features I appreciated most was the slight sense of humor that pervades the whole game and at times, especially at the beginning, borders on metagaming.
Other strengths of "The Night Of The Rabbit" are the excellent character design and the fairytale settings (except, oddly, the style of the last part's flashbacks), while the animations are often very redced, something which affects mainly the characters' expressiveness.
The sound department is very nice, both for the music and the dubbing of the characters (which is in English, but there are subtitles available in several languages).
The game system is very simple, which allows to better enjoy the story.
  There are many puzzles and some may be tedious, but they can be solved in an absolutely rational way. For me it is another big plus.
Ultimately it is not the best game I've ever played, and for some people it might be too classic, but it is very nice and I recommend it especially for the plot and atmosphere.
For more informations, here's the link to the official site:
http://www.daedalic.de/en/game/The_Night_of_the_Rabbit#2

mercoledì 24 febbraio 2016

Zootropolis/Zootopia

Zootopia.jpg
"Zootropolis" (Zootopia) è un lungometraggio d'animazione della Walt Disney Pictures, diretto da Byron Howard e Rich Moore, e co-directto da Jared Bush.
E' ambientato in un mondo popolato da animali antropomorfi senzienti, con un livello tecnologico simile a quello dei moderni esseri umani. Predatori e prede convivono in pace, anche se rimangono tracce delle antiche tensioni e tutta una serie di pregiudizi.
La protagonista è Judy Hopps, che è determinata ad essere la prima coniglia poliziotta. Quando finalmente realizza il suo sogno e viene assegnata alla grande metropoli di Zootropolis, però, si trova ad affrontare ancora tutta una serie di pressioni e a dover risolvere un caso complicato in soli due giorni. Ma la sorte ha messo sulla sua strada un improbabile aiutante...
"Zootropolis" è assolutamente un film da vedere. Ha un character design simpaticissimo (sono già in lista per i gadget), delle idee geniali a livello di ambientazione (per esempio Zootropolis è divisa in quartieri con diversi climi: temperato, deserto caldissimo, tundra ghiacciata, foresta pluviale) e ha una trama avvincente e piena di colpi di scena che funziona molto bene. I personaggi, poi, si prestano a gag divertentissime, spesso basate sul concetto, tipico dei polizieschi, di due personaggi molto diversi costretti a lavorare insieme.
Ma soprattutto è un film che riesce a parlare di discriminazione e pregiudizi in maniera non banale. In questi tempi di demonizzazione dell'Altro, ci voleva proprio. Magari non sarà un cartone animato a cambiare il mondo, ma secondo me può fare un ottimo lavoro nel fare vedere la discriminazione sotto un'altra luce almeno ai bambini che non hanno la rigidità mentale degli adulti.
Parlando di età, secondo me è un film godibilissimo da tutti, ai livelli dei più grandi classici Disney.
Insomma, andatelo a vedere!


"Zootopia" ("Zootropolis" in Europe) is an animated film by Walt Disney Pictures, directed by Byron Howard and Rich Moore, and co-directed by Jared Bush.
It's set in a world populated by sentient anthropomorphic animals, with a technological level similar to that of modern humans. Predators and preys live together in peace, even if there are traces of the old tensions and a whole series of prejudices.
The main character is Judy Hopps, who is determined to be the first rabbit to join the police. When she finally realizes her dream and is assigned to the great metropolis of Zootropolis, though, she still has to face a lot of pressures and has to solve a complicated case in just two days. But fate placed in her way an unlikely aide...
"Zootropolis" is definitely a must-watch movie. It has a very nice character design (I'm already craving for gadgets), it has brilliant ideas on the setting level (for example Zootropolis is divided into areas with different climates: temperate, hot desert, frozen tundra, rainforest) and it has a gripping plot full of twists that works very well. The characters lend themselves to hilarious gags, often based on the concept, typical of detective stories, of two very different characters forced to work together.
But, above all, it is a film that manages to speak about discrimination and prejudice in a non-trivial way. In these times of demonization of the Other, it's much needed. Maybe it won't be a cartoon to change the world, but it can do a great job in showing discrimination in a different light at least to children who do not have the adults' mental stifness.
Speaking of age, I think it's a movie that can be enjoyed by everyone, at the levels of the greatest Disney classics.
In short, watch it!

venerdì 22 gennaio 2016

Grim Fandango

A movie poster-style depiction of several film noir style characters whose appearance is that of stylised skeletons.
"Grim Fandango" è un'avventura grafica del 1998 sviluppata e prodotta dalla Lucas Arts. Tim Schafer, il capo del progetto, aveva lavorato anche ad un altro gioco vintage famosissimo, Day of the Tentacle.
È stata la prima avventura della Lucas Arts a utilizzare grafica tridimensionale. Io ho giocato il remake del 2014, che non ha una grafica incredibile, ma comunque si suppone migliore dell'originale. La nuova versione del titolo è disponibile su PlayStation 4, PlayStation Vita, Microsoft Windows, Mac OS X, e Linux.
Il gioco è ambientato in un aldilà ispirato a quello atzeco, secondo cui le anime devono attraversare la Terra dei Morti prima di raggiungere la loro vera destinazione, il Nono Aldilà. Il protagonista, Manuel Calavera, è un agente di viaggi del Dipartimento della Morte, il cui compito è vendere alle anime i pacchetti di viaggio che si sono guadagnati con le azioni compiute in vita. Il mezzo più ambito è il Numero Nove, un treno che fa il viaggio  che normalmente dura quattro anni in quattro minuti. Finalmente Manny trova Mercedes Colomar, una donna che ha condotto una vita esemplare e quindi si merita il biglietto per il Numero Nove. Con la commissione della vendita, potrebbe finalmente saldare il suo debito e lasciare il mondo dei morti. Ma il biglietto che spetterebbe a Mercedes non si trova... è solo la punta dell'iceberg di una cospirazione che coinvolge tutta la Terra dei Morti e che trascinerà Manuel in una serie di avventure sempre più pericolose.
Come in molti giochi della Lucas Art, c'è una notevole dose di ironia, anche se meno che in giochi come Monkey Island.
La trama è suddivisa in quattro capitoli, ognuno ambientato il Giorno dei Morti, ad un anno di distanza l'uno dall'altro.
Come nella maggior parte delle avventure grafiche della LucasArts, il giocatore non può mai morire o comunque entrare in una situazione senza possibilità di vittoria. Tuttavia alcuni puzzle sono molto fastidiosi perché sono difficili da capire e  alcune soluzioni che non sono logiche anche dopo averle individuate. Per esempio in un paio di casi bisogna passare sopra al punto giusto in un'area piuttosto estesa. Ammetto che varie volte sono ricorsa all'aiuto di suggerimenti trovati online.
Secondo me la parte migliore del gioco sono le ambientazioni, che prendono spunto dalla mitologia atzeca e maya, dal Dia del Los Muertos messicano, soprattutto nei personaggi, e dal liberty. Sono stupende anche le musiche, dal tono noir, soprattutto quelle più jazz.
Nonostante i punti deboli lo consiglio assolutamente, la storia, l'ambientazione, l'ironia e le musiche giustificano perfino l'astrusità di alcuni enigmi (anche perché nel caso in cui ci si stufasse è piuttosto semplice trovare le soluzioni online).

"Grim Fandango" is a 1998 adventure game developed and produced by Lucas Arts. Tim Schafer, the head of the project, also worked to another famous vintage game, Day of the Tentacle.
It was the first adventure game by LucasArts to use three-dimensional graphics. I played the 2014 remake, which hasn't a such amazing graphics, but is supposedly better than the original. The new version of the title is available on PlayStation 4, PlayStation Vita, Microsoft Windows, Mac OS X, and Linux.
The game is set in an afterlife inspired by the Aztec tradition, according to wich the souls must cross the Land of the Dead before reaching their true destination, the Ninth Afterlife. The protagonist, Manuel Calavera, is a travel agent of the Department of Death, whose job is to sell to the souls the travel packages that they earned with their actions in life. The most coveted is Number Nine, a train that makes the trip, that normally takes four years, in four minutes. Manny finally finds Mercedes Colomar, a woman who led an exemplary life and therefore deserves the ticket for the Number Nine. With the commission of the sale, he could finally pay off his debt and leave the world of the dead. But Mercedes' ticket is nowhere to be found... it is only the tip of the iceberg of a conspiracy involving the entire Land of the Dead, that will drag Manuel in a series of increasingly dangerous adventures.
As with many games of Lucas Art, there is a great deal of irony, though less than in games like Monkey Island.
The plot is divided into four chapters, each set the Day of the Dead, a year apart.
As most LucasArts adventure games, the player can never die or enter a no-win situation. However some puzzles are very annoying because they are difficult to understand and some things are not logical even after solving them. For example, in a couple of cases you have pass on to the right place in a rather large area. I admit that many times I searced tips online.
I think the best part of the game are the settings, which are inspired by the Aztec and Mayan mythology, the Mexican Dia Los Muertos, especially for the characters, and liberty for the buildings. The musics are also wonderful, with a noir atmosphere, especially the jazz ones.
Despite the weaknesses I absolutely recommend it because the story, the setting, the irony and the music justify the obscurity of some puzzles (also because if you get bored by them is quite simple to find the solutions online).

venerdì 11 dicembre 2015

Mr. Holmes - Il mistero del caso irrisolto/Mr. Holmes


"Mr. Holmes - Il mistero del caso irrisolto" è un film del 2015 diretto da Bill Condon e basato sul romanzo del 2005 "A Slight Trick of the Mind" (Un piccolo inganno della mente) di Mitch Cullin.
Il protagonista è uno Sherlock Holmes di 93 anni, magistralmente interpretato da  Ian McKellen, che si è ritirato in una casa di campagna del Sussex, accudito da una governante e dal giovanissimo figlio di lei, Roger. Sherlock è insoddisfatto dal romanzo di Watson sul suo ultimo caso e vorrebbe scriverne una sua versione più realistica. Ma il grande investigatore non è più quello di una volta e, nonostante provi a curarsi con la pappa reale e il fior di pepe, che è andato a cercare in Giappone, la sua memoria si va indebolendo. L'interesse per le sue avventure da parte di Roger diventa uno stimolo per ricostruire una verità che aveva quasi dimenticato.
Lo Sherlock Holmes di questo film è diversissimo dal detective lucido e razionale di Conan Doyle. La sua mente sta cedendo e lui ne è perfettamente consapevole e sa che allo stesso modo ne sono consapevoli le persone che gli stanno intorno. In questo film quindi il nemico e il campo di indagine, con la scusa dell'ultimo caso, si trovano in lui stesso. Non per questo però Sherlock si arrende, la sua intelligenza e il suo carattere ruvido rimangono quelli della gioventù anche di fronte all'inevitabilità della morte.
Al tranquillo presente nel Sussex si intersecano i ricordi del grande detective sotto forma di flashback frammentari e disordinati del famoso ultimo caso, ma anche del viaggio in Giappone.
Sulla struttura fin troppo utilizzata in cui un anziano burbero e solo intreccia un rapporto d'affetto con un bambino, si innesta un film triste che invita, in maniera delicata, a riflettere sulla vecchiaia e su come affrontarla.
L'ho trovato un ottimo film, nonostante il finale non mi abbia soddisfatto del tutto, ma anche molto triste, bisogna vederlo con lo spirito giusto.

"Mr. Holmes" is a 2015 film directed by Bill Condon and based on the 2005 novel "A Slight Trick of the Mind" by Mitch Cullin.
The protagonist is a 93 years old Sherlock Holmes, masterfully played by Ian McKellen, who retired in a house in the Sussex's countryside, looked after by a housekeeper and her young son, Roger.
Sherlock is dissatisfied with Watson's novel about his last case and wants to write a more realistic version. But the great detective is no longer the man he once was and, despite he tries to nurse himself with royal jelly and japanese pepper, which he went to Japan search for, his memory is becoming weaker. Roger's interest in his adventures becomes a stimulus to rebuild a truth that he had almost forgotten.
The Sherlock Holmes of this film is very different from the lucid and rational detective by Conan Doyle. His mind is failing him and he is well aware and knows that the people around him are aware of it too. So in this film, the enemy and the field of investigation, with the excuse of the last case, are in himself. But Sherlock doesn't give up, his intelligence and his rough character are those of his youth even in front of the inevitability of death.
The quiet present of Sussex intersects with the memories of the great detective in the form of fragmentary and messy flashbacks of the famous last case, but also of the trip to Japan.
To the too used structure where a grumpy lonely man weaves a relationship with a child, it's built a sad movie that invites, in a delicate way, to reflect about old age and how to deal with it.
I found it great movie, despite the ending didn't satisfy me totally, but also very sad, you have to watch it in the right spirit.

martedì 8 dicembre 2015

Predestination


"Predestination" è un film fantascientifico australiano del 2014 basato sul racconto racconto "Tutti voi zombie" (...All You Zombies...) del 1959 di Robert A. Heinlein.
Si tratta di un racconto che ruota intorno al concetto di viaggio nel tempo. Un agente di una sorta di polizia segreta temporale cerca di catturare un bombarolo. Qui la linea temporale è una sola, niente multiverso, quindi si possono creare paradossi. E se ne creano eccome, quindi è un film che necessita di una certa concentrazione e che continua a stupire per i suoi colpi di scena.
Io l'ho trovato molto bello, anche perché tratta in parte anche problemi di gender, che mi appassionano da sempre.
Secondo me più che per i generi (poliziesco e fantascienza), è un film che può non piacere per la sua trama aggrovigliata. Se faticate a seguire storie complesse, potrebbe non fare per voi.

"Predestination" is a 2014 Australian science fiction film based on the 1959 short story "...All you Zombies..." by Robert A. Heinlein.
It is a story that revolves around the concept of time travel. An agent of some kind of secret time police tries to catch a bomber. Here the timeline is one, no multiverse, so there can be time paradoxes. And they happen, a lot, so it is a film that needs some concentration and that continues to amaze for its twists.
I love it, even because it partly deals with gender problems too, that always passionate me.
I think that more than for the genres (thriller and science fiction), it is a film that may not appeal because of its tangled plot. If you have problems following complex stories, it could not be the film for you.

venerdì 13 novembre 2015

Code & Exposure (Kathy Reichs)


"Code" ed "Exposure" sono il terzo e il quarto libro della serie young adults Virals, scritta da Kathy Reichs, diventata famosa per la serie di libri gialli che vedono protagonista l'antropologa forense Temperance Brennan, e da suo figlio Brendan.
 In Italia i primi tre libri sono editi da Rizzoli con il titolo di "Virals", "Segreti" e "Il Codice". Avevo già recensito i primi due qui e qui.
Virals vede protagonista Victoria "Tory" Brennan, la nipote di Temperance, e i suoi amici, che salvando un cucciolo di cane lupo usato come cavia di un esperimento, hanno contratto un virus che ha dato loro incredibili poteri.
In "Code" il gruppo si ritrova costretto a partecipare ad un gioco orchestrato da un pazzo, pena la morte di chi sta loro attorno.
In "Exposure" il gruppo si mette volontariamente sulle tracce di quello che sembra essere un altro pazzo per aiutare dei compagni di scuola scomparsi.  Nel frattempo Chance diventa un personaggio sempre più minaccioso.
Come sempre l'azione è mozzafiato e la Reichs dà al lettore una serie di falsi indizi di modo che la rivelazione finale sia ancora più sorprendente. Il quarto libro si conclude con un colpo di scena mozzafiato che fa ben sperare per il seguito della saga.
L'azione principale si svolge a ritmi concitati, ma la vita privata dei personaggi ha un'evoluzione molto più lenta e a volte frustrante. Se in "Code" il fatto che Tory non si accorga dei ragazzi che le vanno dietro è quasi ridicolo, nel quarto libro i rapporti i personaggi subiscono finalmente quella che sembra essere una svolta.
In "Code" come nei romanzi precedenti ci sono due capitoletti dal punto di vista dell'antagonista, che ho trovato un  po' fastidiosi per il cambio di punto di vista. In "Exposure" emerge un problema ulteriore, ovvero un paio di capitoletti scritti dal punto di vista di un altro membro dei Virals. Questo cambio solo parziale secondo me è un po' raffazzonato. In compenso i quattro racconti brevi che fanno parte della saga "Shift", "Swipe", "Shock" e "Spike", sono scritti dal punto di vista di un diverso membro dei Virals ogni capitolo e funzionano molto bene, se si andasse in quella direzione anche per quanto riguarda i romanzi mi farebbe piacere.
In definitiva mi sono appassionata tantissimo a questa saga e non vedo l'ora di leggere il prossimo volume. Nel frattempo spero di mettere le mani anche su tutti i racconti brevi!

"Code" and "Exposure" are the third and fourth book in the young adults Virals series, written by Kathy Reichs, who became famous for the series of detective stories starring the forensic anthropologist Temperance Brennan, and by her son Brendan. The protagonist of Virals is Victoria "Tory" Brennan, niece of Temperance, and her friends, that saving a puppy wolfdog used as a guinea pig in an experiment, contracted a virus which gave them incredible powers.
 I already reviewed the first two books, "Virals" and "Seizure" here and here.
In "Code" the group find itself forced to participate in a game orchestrated by a madman, to avoid the death of those who are around them.
In "Exposure" the group voluntarily searchs for who appears to be another maniac to help disappeared schoolmates. Meanwhile Chance becomes a more and more threatening character.
As always, the action is breathtaking and Reichs gives the reader a series of false clues so that the final revelation is even more surprising. The fourth book ends with a stunning plot twist, which bodes well for the continuation of the saga.
The main action has a quick rhythm, but the private lives of the characters have evolve very slowly and sometimes it is frustrating. If in "Code" is almost ridiculous that Tory doesn't notice the boys in love with her, in the fourth book the characters' relationships finally undergo what appears to be a turning point.
In "Code" as in the previous novels there are two chapters from the perspective of the antagonist, which I found a bit annoying for the change of point of view. In "Exposure" emerges a further problem, that is a couple of chapters written from the perspective of another member of the Virals. This only partial point of view change in my opinion is a bit patchy. To make up for it, the four short stories that are part of the saga "Shift", "Swipe", "Shock" and "Spike", are written each chapter from the perspective of a different Virals member and work very well, I'd love if Reichs will go in that direction also in the novels .
Ultimately I became really involved with this saga and I can not wait to read the next volume. Meanwhile I hope to get my hands on all the novellas!

venerdì 6 novembre 2015

Almost Human

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"Almost Human" è una serie televisiva statunitense poliziesca e fantascientifica andata in onda fra il 2013 e il 2014 sulla rete televisiva Fox . E' costituita da una stagione da 13 episodi da 41 minuti ciascuno.
E' ambientata nel 2048. Il protagonista è il Detective John Kennex, che, a causa di un attentato da parte della criminalità organizzata in cui è morta tutta la sua squadra, è andato in coma per più di un anno e ha perso una gamba. Al suo risveglio si ritrova con una gamba artificiale e privo di parte della memoria, ed è ossessionato dall'idea di vendicarsi catturando gli artefici dell'attentato. Così rientra nella polizia. A tutti gli agenti è assegnato un compagno robotico, ma Kennex odia i modelli MX, troppo logici e freddi, che hanno abbandonato un suo compagno ferito durante l'attentato, e quindi distrugge quello che gli viene assegnato. In sostituzione gli viene dato Dorian (interpretato da quel gran figo di Michael Ealy), un vecchio modello della serie DRN, considerata difettosa, per gli scompensi causati dal tentativo di dare loro una sorta di "anima artificiale".
Ogni puntata è incentrata su di un caso ed è autoconclusiva, ma c'è anche un accenno di trama più generale, legata soprattutto al desiderio di vendetta di John.
Le varie indagini sono avvincenti, ma, a parte il lato fantascientifico, non sono niente di originale. Gli effetti speciali sono ben fatti. I personaggi sono credibili, ma, a parte Dorian, anche abbastanza stereotipati, e quindi non particolarmente interessanti. Nonostante questo, varrebbe la pena di vedere "Almost Human" anche solo per la relazione fra i due poliziotti, sul genere "la strana coppia", con un sacco di scene divertenti che rendono simpatico perfino l'arcigno Kennex che si atteggia tanto a duro. Ma quello che porta "Almost Human" ad un livello superiore è il rapporto di John con la roboticità del suo partner e soprattutto l'ambivalenza di Dorian stesso riguardo al fatto di essere un essere artificiale dotato di emozioni.
I due personaggi, la loro relazione e la loro professione richiamano alla mente la coppia protagonista del Ciclo dei Robot di Asimov, il poliziotto umano Elijah Baley e il robot R. Daneel Olivaw, che io ho amato moltissimo.
Secondo voci di corridoio, la Fox, non convinta dai dati di ascolto, avrebbe deciso di bloccare il telefilm dopo la prima stagione, ma io spero che prim'o poi venga realizzato un seguito sia perché "Almost Human" mi è piaciuto un sacco, ma anche perché ci sono alcune questioni rimaste in sospeso che mi piacerebbe venissero chiarite. Visto che per fortuna non sono molte, consiglio senz'altro questo telefilm, soprattutto se vi piacciono la fantascienza e/o i polizieschi e apprezzate quelle opere in cui due personaggi molto diversi fra loro si trovano a collaborare loro malgrado.

"Almost Human" it is an U.S.A. television sci-fi detective series aired between 2013 and 2014 on Fox television network. It's composed by a season of 13 episodes of 41 minutes each.
It's set in 2048. The main character is detective John Kennex, who, because of an attack by organized crime in which all his team died, went into a coma for more than a year and lost a leg. When he wakes up he finds himself with an artificial leg and missing memories, and is obsessed by the idea of getting revenge by capturing the people who planned attack. So he gets back into the police. All agents are assigned a robot companion, but Kennex hates the MX, too logical and cold, who left his wounded companion during the attack, so he destroys the one assigned to him. In its place he is given Dorian (played by the hottie Michael Ealy), an older model of the DRN series, considered defective because of the failures caused by an attempt to give them a kind of "artificial soul".
Each episode focuses on a case and is self-contained, but there is also a hint of a more general plot, mainly linked to John's desire for revenge.
The various investigations are compelling, but, apart from the science fiction side, are not anything original. The special effects are well done. The characters are believable, but apart from Dorian, also quite stereotyped, and therefore not particularly interesting. Despite this, it would be worthwhile to see "Almost Human" just for the relationship between the two cops, of "the odd couple" kind, with lots of funny scenes that make even the grim Kennex, who always poses as a tough guy, seem likeable. But what brings "Almost Human" to the next level is the relationship of John with his partner's being a robot and especially the ambivalence of Dorian regarding the fact of being an artificial being with emotions.
The two characters, their relationships and their profession remind of the lead couple of Asimov's Robot Series, the human policeman Elijah Baley and the robot R. Daneel Olivaw, who I really loved.
According to the rumors, Fox, not convinced by the viewing reates, decided to cancel the show after the first season, but I hope that before or later there will be a follow up because I liked"Almost Human" a lot , but also because there are some pending issues that I would like to see clarified. Since fortunately they aren't many, I definitely recommend this show, especially if you like science fiction and/or detective stories and appreciate the works in which two very different characters reluctantly have to work together.

venerdì 18 settembre 2015

Resurrection - season 2

Resurrection è una serie tv statunitense del 2014 composta da 2 stagioni rispettivamente di 8 e 13 episodi e attualmente cancellata dalla programmazione. La storia si basa sul romanzo "The Returned" di Jason Mott.
 Il nucleo centrale di questo telefilm è che ad Arcadia in Missouri iniziano ad apparire persone morte tempo prima. I cosiddetti "ritornati" all'apparenza sembrano persone normalissime, ma hanno la stessa età di quando sono morti e non sanno spiegare come e perché sono riapparsi.
Vi avevo già parlato della prima serie in questo post.
I personaggi principali rimangono coerenti con la serie precedente, compreso il quasi protagonista agente del governo Marty Bellamy che continua ad avere pretese assurde rispetto al suo lavoro e ai suoi superiori. L'unico che subisce una vera e propria evoluzione è Fred, che in questa stagione è fighissimo. Vengono introdotti anche nuovi personaggi, di cui alcuni assolutamente magistrali, soprattutto quelli più moralmente ambigui.
In questa seconda serie vengono sollevati nuovi misteri e nuovi interrogativi e si resta con il fiato sospeso fino alla fine, ma per fortuna la maggior parte delle domande trova una risposta. La maggior parte perché il finale, sebbene abbastanza soddisfacente, niente a che vedere con quello della stagione passata, lascia un grosso interrogativo aperto e rimangono anche altri aspetti poco chiari. Ci sarebbe stato spazio per una terza serie. Per cercare di avere più risposte credo che leggerò il libro.
Avendo visto questo telefilm nella sua interezza mi sento di consigliarlo. Non è horror, ma è comunque inquietante perché gioca sulla paura della morte. Inoltre tiene il fiato sospeso dall'inizio alla fine e ha personaggi, se non sempre credibili, estremamente umani.

Resurrection is a 2014 US TV series consisting of two seasons respectively of 8 and13 episodes currently suspended. The story is based on the novel "The Returned" by Jason Mott.
 The core of this tv show is that in Arcadia in Missouri begin to appear person who died a long time before. The so-called "returned" apparently seem normal people, but they have the same age of when they died and they can not explain how and why they reappeared.
I had already wrote about the first set in this post.
The main characters remain consistent with the previous series, including the almost protagonist, the government agent Marty Bellamy, who continues to have absurd claims respect his work and his superiors. The only one who undergoes a real evolution is Fred, who in this season is really cool. There also appear new characters, some of which are masterful, especially the more morally ambiguous.
In this second series new mysteries and new questions are raised and there is cliff-hanger until the end, but fortunately most of the questions find an answer. Mostly because the ending, although quite satisfactory, nothing to do with that last season's one, leaves a big question open and other aspects remain unclear. There would have been the premises for a third series. To try to have more answers I think I will read the book.

Having seen all this tv show, I recommend it. It is not horror, but it is disturbing because it plays on the fear of death. Also there is a cliff-hanger from beginning to end and characters, if not always credible, are very human.

venerdì 21 agosto 2015

Resurrection

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Resurrection è una serie tv statunitense del 2014 composta da 2 stagioni rispettivamente di 8 e 13 episodi e attualmente cancellata dalla programmazione. La storia si basa sul romanzo "The Returned" di Jason Mott.
Un bambino americano, Jacob, viene trovato in Cina e condotto all'ambasciata. Un gentile agente dell'Immigrazione lo accompagna in quella che dice essere la sua città, Arcadia in Missouri, da quelli che dice essere i suoi genitori. Ma l'anziana coppia che li riceve rimane scioccata, perché loro figlio Jacob era morto annegato nel fiume trent'anni prima proprio all'età che dimostra il bambino.
Il mistero si infittisce quando in città appare un'altra persona ritenuta morta, l'inquietante Caleb Richards, non un anno più vecchio che nel giorno della propria morte.
L'agente dell'Immigrazione Marty Bellamy, con l'aiuto della giovane dottoressa Maggie Langston, la cui madre era morta nello stesso incidente in cui era scomparso Jacob, decide di indagare.
I "ritornati" all'apparenza sembrano persone normalissime, non certo zombie, e il telefilm, piuttosto che cercare di suscitare spavento, si concentra sul mistero che li riguarda e sull'inquietudine legata alla paura della morte.
Ho trovato questa serie intrigante e appassionante, tanto da poter passare sopra a difetti come la recitazione di alcuni attori (soprattutto Jacob, che però essendo un bambino si può giustificare).
Il problema principale di questa prima stagione però è che pone moltissime domande senza dare alcuna risposta. Spero che la seconda colmerà questa lacuna.

Resurrection is a 2014 US TV series consisting of two seasons respectively of 8 and13 episodes currently suspended. The story is based on the novel "The Returned" by Jason Mott.
An American child, Jacob, is found in China and led to the embassy. A gentle Immigration agent accompanies him to what eh says is his city, Arcadia in Missouri, to those who he says his parents are. But the old couple that receives them is shocked, because their son Jacob drowned in the river just thirty years before at the age that the child shows to have.
The mystery deepens when in the city appears another person believed to be dead, the disquieting Caleb Richards, not a year older than the day of his death.
The Immigration agent Marty Bellamy, with the help of the young Dr. Maggie Langston, whose mother died in the same incident in which Jacob did, decides to investigate.
The "returned" apparently seem like normal people, not zombies, and the show, rather than trying to arouse fear, focuses on the mystery that concerns them and anxiety linked to the fear of death.
I found this series intriguing and exciting, even if I didn't like some things like the recitation of some actors (especially Jacob, but being a child he can be justified).
The main problem of this first season, however, is that it raises a lot of questions without giving any answer. I hope that the second will fill this gap.
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