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lunedì 17 settembre 2018

La mia prima torta in tazza: banana e cioccolato, senza farina, latte e zucchero/My first mug cake, without flour, milk or sugar

Tornando a casa dalla spesa mi sono accorta che si era rotto un uovo. Ma non rotto-rotto, solo dalla punta mancava un pezzettino. Sono riuscita a metterlo in frigo dritto e ho cercato una ricetta per usarlo subito. Problema: non avevo più farina in casa. Pattugliando internet già rassegnata all'idea di dover fare una mini frittata da mangiare chissà quando e con poca voglia, mi sono imbattuta nella ricetta di una mug cake senza farina. Non solo, anche senza latte e zucchero. Insomma, uno di quei magici e un po' inquietanti dolci "senza". Non avevo mai fatto una mug cake in vita mia, ma l'idea della torta in tazza velocissima mi solleticava da un po', tanto più che questa era banana e cioccolato, una combinazione che mi piace da matti.

INGREDIENTI per due persone

Una banana
Un uovo
Un cucchiaio di fecola di patate (o maizena)
Un cucchiaio e mezzo di cacao amaro in polvere
Due cucchiai di miele (io ho usato quello d'acacia)
Una spolverata di cannella
Tre cucchiai di gocce di cioccolato fondente
Mezzo cucchiaino di lievito

In una ciotola ho ridotto la banana ad una poltiglia con una forchetta. Mescolando, ho aggiunto nell'ordine: l'uovo, il miele, il cacao, la fecola di patate, il lievito, la cannella, le gocce di cioccolato.
Ho unto con un po' di burro una tazza molto capiente (ma si può dividere in due tazze) e ci ho versato il composto. L'ho messa in microonde due minuti alla temperatura massima.
Questa prima volta non sono stata a condire la torta con panna montata, cocco e quant'altro.
Questa torta cioccolatosa, bananosa e con cioccolato fondente fuso nei punti in cui si erano sciolte le gocce mi è piaciuta un sacco. Era molto buona appena fatta, ma anche la mattina dopo. Data la consistenza molto morbida, stile soufflè, si sarebbe potuta cuocere mezzo minuto in più per renderla più soda, come una torta vera e propria, ma devo dire che a me è piaciuta così.
Replicherò senz'altro!!! E ho già voglia di provare varianti a gusti diversi. Forse scoprire le torte in tazza non ha fatto bene alla mia dieta...

***

Returning home from my grocery shopping, I realized that an egg had broken. But not broken-broken, it was just missing a piece from the tip. I managed to put it in the fridge straight and I searched for a recipe to use it right away. But I had problem: I had no more flour. Searching the internet, I was already resigned to the idea of ​​having to make a mini omelette I had little desire for, when I came across the recipe for a mug cake without flour. Not only that, even without milk and sugar. In short, one of those magical and a little unsettling "without" sweets. I had never made a mug cake, but the idea of ​​a very fast cake in a cup had tickled me for a while, and this one was banana and chocolate, a combination I love.

INGREDIENTS for two people

A banana
An egg
A spoonful of potato starch (or cornstarch)
One and a half tablespoons of unsweetened cocoa powder
Two tablespoons of honey (I used acacia honey)
A sprinkle of cinnamon
Three tablespoons of dark chocolate drops
Half a teaspoon of baking powder

In a bowl I reduced the banana to a mush with a fork. Stirring, I added in order: the egg, the honey, the cocoa, the potato starch, the baking powder, the cinnamon, the chocolate chips.
I greased a very large cup with a little butter and I poured the mixture in it (but it can be divided into two cups). I put the mug in the microwave for two minutes at the maximum temperature.
This first time I didn't decorate the cake with whipped cream, coconut or anything else.
I loved this banana and chocolate flavoured cake, with liquid dark chocolate in the points where the drops melted. It was delicious just made, but also the next morning. Given the very soft texture, souffle style, I could have cooked it half a minute longer to make it firmer, like a real cake, but I have to say that I liked it that way.
I will certainly make it again!!! And I already want to try different recipes. Maybe discovering mug cakes wasn't good for my diet...

venerdì 27 aprile 2018

Ancora calzini, ma non solo/Socks again, but not only

L'ho fatto di nuovo: ho comprato dei calzini da uomo perché avevano una fantasia bellissima. Da Celio, dove ero andata a comprare il regalo di compleanno di mio fratello, ho trovato un'offerta sugli accessori per cui prendendone tre si sarebbe pagato il terzo 1€. Così ho preso tre paia di calze (che a prezzo pieno costavano quasi 5€) e ne ho tenute due, una con fantasia a sottomarini e una con fantasia ad aragoste.

I did it again: I bought men's socks because they had a beautiful Pattern. At Celio, where I went to buy my brother's birthday present, I found an offer on accessories, buying three the third costed 1€. So I took three pairs of socks (which costed almost 5€ at full price) and I kept two, one with submarines and one with lobsters.

Ho fatto un giro da Tally Weijl e, visto che le collane erano in sconto al 50% e che ho un debole per gli accessori a forma di luna, ho preso questa collana carinissima con ciondolo a luna con pietrine tipo opalite e un ciondolo a stellina a poco più di 3€.

I went to Tally Weijl and, since the necklaces were on a discount 50% and I have a weakness for moon-shaped accessories, I bought this cute moon pendant with opalite gemstones and a star pendant for just over 3€.


L'acquisto top del mese per quanto riguarda l'abbigliamento è stata una borsa che si trasforma in zaino, il che spero mi aiuti con il fastidio alla schiena che sto avendo nell'ultimo periodo. Ha un sacco di tasche e bretelle/manico sono regolabili. E' fatta di una tela plastificata.
Me l'ha presa un'amica al mercato di Zara a 15€.

The top purchase of the month regarding clothing was a bag that turns into a backpack, which I hope will help me with the back ache I had in the last period. It has a lot of pockets and the braces/handle are adjustable. It is made of a plastic coated canvas.
A friend of mine took me at Zara street market for 15€.

In un negozio cinese in Liguria ho trovato a sorpresa delle tavolozze comode e leggere, mia madre me ne ha regalate due, una media e una grande, che sono costate circa 5€. E dire che ho fatto tutto il murale di Dumbo usando un tagliere come tavolozza...

In a Chinese shop in Liguria I found surprisingly handy and light palettes: My mother bought me two, a medium and a large one, which costed about 5€. It's so supid that I did the whole Dumbo mural using a cutting board as a palette...


Sono tornata alla sede dietro alla stazione Centrale di Milano di Mix Markt, il supermercato russo, e ho comprato pelmeni (ravioli russi) alla carne di Germes, panna acida e mi sono fatta tentare anche da una combo caviale di salmone e crema spalmabile alle uova di merluzzo e salmone affumicato a 10€.
I ravioli erano favolosi, li ho conditi tentando di imitare i mantı turchi, con panna acida e burro al sumac, una spezia acidula che ho comprato quando sono andata a Istanbul.

I returned to the branch of Mix Markt's, the Russian supermarket, behind the Central Station of Milan and I bought Germes meat pelmeni (Russian dumplings), sour cream, and I also bought a combo of salmon and cod roe and smoked salmon spread for 10 €.
The pelimeni were fabulous, I seasoned them trying to imitate the Turkish mantı, with sour cream and butter with sumac, an acidulous spice I bought when I went to Istanbul.

martedì 10 ottobre 2017

Come accorciare temporaneamente una collana/How to temporarily shorten a necklace

A volte si ha una collana di per sé bellissima che sarebbe perfetta per un outfit se non fosse per la lunghezza. Ecco un trucco semplicissimo per accorciare collane in maniera reversibile.
Basta passare un nastro sottile intonato allo stile e ai colori della collana fra le maglie della catena all'altezza a cui volete fermarla.

Sometimes you have a very beautiful necklace that would be perfect for an outfit if it were not for the length. Here is a simple trick to shorten necklaces in a reversible way.
Just pass a thin ribbon that suits the style and colors of the necklace between the chain links at the height at which you want to stop it.

Poi annodate il nastro. Ecco fatto! Le varianti possibili sono infinite!
E intanto ecco un'anteprima dei gioielli di shrink plastic che ho fatto per Halloween.

Then tie the ribbon. Done! The possible variations are endless!
And you also got a preview of the shrink plastic jewelry I made for Halloween.

venerdì 14 aprile 2017

Animali coprimacchia: balena e ape/Stain hiding animals: whale and bee

All'ultimo swap party avevo preso ben due capi macchiati, una maglietta e un cardigan, con l'idea di modificarli in modo da coprire le macchie.
La maglietta rossa con lo scollo sulla schiena aveva una macchia nerastra sul davanti che ho coperto con l'ennesimo timbro a scheletro di balena (prim'o poi magari la mania mi passerà...).

At the last  swap party I took two stained pieces of clothing, a shirt and a cardigan, with the idea of alterating them to cover the stains.
The red shirt with a low cut on the back had a blackish stain on the front that I covered with one more skeleton whale stamp (before or after, maybe, I will get over this obsession...).

Il cardigan beige, invece, aveva una macchia di candeggina che ho trasformato nelle ali di un'apina ricamata. Non è un ricamo stupendo, ma secondo me se non lo si guarda troppo da vicino l'effetto non è niente male.

The beige cardigan, instead, had a bleach stain that I turned in the wings of an embroidered bee. It is not a beautiful embroidery, but I think that, if you don't look at it too closely, the effect is not bad at all.

venerdì 3 marzo 2017

Gilet e maglia termica/Vest and thermal shirt

Collana/NecklaceTally Weijl (3x4€ on sale)
Gilet/Vestmercato di via Papiniano, Milano/Papiniano street  open air market, Milan (1€)
Maglia termica/Thermal tee: Wed'ze (6€)
Shorts: mercato di via Papiniano, Milano/Papiniano street  open air market, Milan (1€)
Calzamaglie/Tights: boh
Anfibi/Combat boots: mercato di via Papiniano, Milano/Papiniano street  open air market, Milan (30€)
Smalto/Nail Polish: Odille

Grazie a Miria, ho scoperto che una buona soluzione per l'inverno sono i maglioni attillati da indossare sotto ai vestiti come se fossero magliette, in particolare quelli a collo alto. Purtroppo ne ho solo due abbastanza caldi, quindi ho provato ad usare la maglia termica che avevo comprato per lavoro e devo dire che funziona! Quantomeno, se nascondo l'etichetta, non sembro appena scesa dalle piste da sci e sto bella calda.

Thanks to Miria, I found that a good solution in winter is to wear tight sweaters under other clothes as if they were t-shirts, especially turtlenecks. Unfortunately I only have two warm enough, so I tried to use the thermal shirt that I bought for work and I have to say it works! At least, if I hide the label, I don't I look like I just come from the ski slopes and I can stay warm.

martedì 15 novembre 2016

Coloreria Italiana: verde petrolio

Nonostante avessi deciso che non ci avrei più riprovato dopo la pessima esperienza con il bordeaux, ho tinto di nuovo dei capi con un prodotto di Coloreria Italiana. Stavolta ho scelto il verde petrolio, che ho trovato nella nuova confezione tutto in uno, senza bisogno di aggiungere sale.

Ho tinto il paio di jeans bianchi vintage molto spessi che ho preso al mercato di recente, una maxi-maglietta arancione che non usavo mai e un crop top minimale azzurro passatomi da mia madre che non ho mai messo. All'ultimo ho aggiunto anche un paio di collant spessi di un orrendo color carne.

Il processo è stato semplice ma molto lungo e assolutamente antiecologico perché ci sono voluti tre cicli di lavaggio a 40°. C'è anche bisogno di un paio di guanti di gomma usa e getta per aggiungere il colore senza sporcarsi.
Il risultato è stato spettacolare. Tutti i capi sono venuti di un verde scurissimo e intenso. L'arancione è diventato quasi marrone. Il verde dei collant era leggermente più giallo, mentre quello del top e dei pantaloni era sostanzialmente equivalente.
Visto che era rimasta qualche traccia di verde nella lavatrice anche dopo il lavaggio a vuoto per pulirla, ero un po' preoccupata per il lavaggio successivo, in cui ho messo due foglietti acchiappacolore. I miei timori per fortuna erano infondati perché nessun capo si è rovinato e anzi i foglietti sono venuti fuori puliti.
L'ultima prova da superare era se i vestiti tinti avrebbero perso colore in lavatrice macchiando altri capi.

Per ora ho lavato solo i jeans, che però erano il capo più pericoloso perché erano di tessuto molto spesso e avevano assorbito molto colore, e non hanno assolutamente stinto!
Vittoria completa!!!

lunedì 10 ottobre 2016

Mascherare l'ecopelle rovinata con l'acrilico/To mask ruined eco-friendly leather with acrylic

Il problema dell'ecopelle è che dopo qualche tempo lo strato superiore tende a venire via lasciando vedere la stoffa sottostante. Quando il danno è molto visibile spesso non resta che buttare via il capo rovinato, anche se è ancora perfettamente funzionante. Ma ho trovato una soluzione perfetta per mascherare i danni più piccoli: l'acrilico. A differenza di altri materiali, per esempio la tempera, l'acrilico non è idrosolubile e quando si asciuga ha un finish leggermente lucido, simile quindi a quello dell'ecopelle!

The problem of eco-friendly leather it is that after some time the top layer tends to come off leaving the underlying fabric visible. When the damage is very visible often you can just throw away the ruined item, although it is still perfectly working. But I found a perfect solution to hide the smaller damages: acrylic. Unlike other materials, for example tempera, acrylic is not water-soluble and when it dries it has a slightly glossy finish, similar to the eco-friendly leather's!

martedì 5 luglio 2016

Citymapper

Prima di parlare della mia vacanza in Portogallo, volevo dedicare un post a Citymapper, che mi è stato utilissimo sia a Londra sia a Lisbona.
Si tratta di una app per smartphone inventata nel 2011 che combina tutti i mezzi di trasporto disponibili per fornire in tempo reale all'utente vari itinerari per raggiungere una destinazione da un punto a sua scelta. Al momento è disponibile per queste città: New York City, l'area della baia di San Francisco, Los Angeles, Washington DC, Chicago, Boston, Philadelphia, Toronto, Vancouver, Montreal, Singapore, Hong Kong, Tokyo, Londra, Manchester, Birmingham, Parigi, Lione, Berlino, Amburgo, Bruxelles, Amsterdam/Randstad, Madrid, Barcellona, Milano, Roma, Lisbona, Città del Messico, San Paolo.
Ci sono tante app di questo tipo (per fare solo un esempio Google Maps), ma quello che ho apprezzato moltissimo di Citymapper è che salvandosi un itinerario, questo diventa disponibile anche offline. Offline il GPS continua a funzionare, quindi gli itinerari sono facili da seguire anche se non si è collegati. Considerando che ho un pessimo senso dell'orientamento e che all'estero non ho mai connessione internet (tranne nei posti con il wi-fi libero), credo che questa app mi abbia salvato tantissime volte.
A questo si aggiungono una grafica accattivante (un personaggino diverso per ogni città) e informazioni extra date in modo spiritoso (le calorie consumate per ogni itinerario, espresse in piatti locali).
Insomma, consigliatissima. Ringrazio ancora Clyo per avermela fatta scoprire!

Before speaking about my travel to Portugal, I wanted to dedicate a post to Citymapper, I found it very useful in both London and Lisbon.
It is an app for smartphones invented in 2011, that combines all transports available to provide the user various routes to reach a destination from a point of his choice giving real-time information. It is currently available for these cities: New York City, San Francisco Bay Area, Los Angeles, Washington DC, Chicago, Boston, Philadelphia, Toronto, Vancouver, Montreal, Singapore, Hong Kong, Tokyo, London, Manchester, Birmingham, Paris, Lyon, Berlin, Hamburg, Brussels/Belgium, Amsterdam/Randstad, Madrid, Barcelona, Milan, Rome, Lisbon, Mexico City, São Paulo. .
There are many apps like this (to give just one example, Google Maps), but what I love about Citymapper is that saving a route, it becomes available even offline. The GPS continues to operate even if you are not connected, so the routes are easy to follow. As I have a bad sense of direction and I never have Internet abroad (unless in places with free wi-fi), I think this app saved me many times.
To this you have to add attractive graphics (a different character for each city) and extra information given in a funny way (e.g. the calories consumed for each route, expressed in local dishes).
In short, full grades. I thank Clyo once more for making me discover it!


mercoledì 30 marzo 2016

Scarpe di tela con pon pon/Pom pom canvas sneakers

Quest'estate ho comprato un paio di scarpe di tela bianche, con l'idea di stamparle. Ma il parziale insuccesso dell'esperimento con un altro paio, mi ha fatto desistere, così che sono rimaste da parte per un bel pezzo. 
Fra Pinterest e Instagram, ho trovato tantissime scarpe con pon pon molto belle. La maggior parte erano sandali, e non a caso: la vivacità e il colore dei pon pon si adattano bene ad un capo pensato per l'estate. Considerando che non possiedo scarpe aperte, ho deciso di creare la mia versione con le scarpe di tele bianche.
Per prima cosa ho studiato la quantità e le combinazioni di colore dei pon pon disponendoli sulle scarpe.

This summer I bought a pair of white canvas shoes, with the idea to print on them. But the partial failure of the experiment with another pair, stopped me, so I put them aside for a while.
Between Pinterest and Instagram, I found lots of very beautiful shoes with pompons. Most were sandals, and not by chance: the brightness and color of the pom poms fit well shoes designed for summer. As I don't have open shoes, I decided to create my own version with the white canvas shoes.
First I studied the quantity and the color combinations of the pom poms placing them on the shoes.

Poi ho infilzato i singoli pon pon con del filo d'ottone arrotolando poi un'estremità con le pinze in modo che rimanessero bloccati.

Then I skewered the single pom poms with brass wire rolling the end with pliers so that they remained blocked.

 
Ho tagliato l'altra estremità facendo sporgere circa un centimetro e mezzo di filo che ho arrotolato con le pinze intorno alle stringhe.

I cut the other end about a centimeter and a half from the pom pom and with the pliers I rolled the abundance of wire around the strings.

Et voilà, pronte! Sono carine e coloratissime e, rispetto a tanti altri tutorial, il mio metodo ha il vantaggio che i pon pon sono estremamente facili da rimuovere in caso ci si stufi o li si voglia spostare su di un altro paio di scarpe.
Spero di procurarmi dei sandali entro l'estate e in quel caso è probabile li sposterò. Intanto spero di sfruttare al massimo le mie nuove scarpe con pon pon perché mi mettono allegria.

Et voila, ready! They are cute and colorful and, compared to many other tutorials, my method has the advantage that the pom poms are extremely easy to remove if you are fed up with them, or you want to move them to another pair of shoes.
I hope to buy sandals by summer, and in that case it is likely that I will move them. Meanwhile, I hope to make the most of my new pom poms shoes because their liveliness immediately lifts my mood.

martedì 2 febbraio 2016

Tintura naturale con la curcuma/Natural dyeing: turmeric

Succedono cose misteriose. Per esempio a me capita che sui capi bianchi un po' vecchiotti che non uso da un po' appaiano aloni gialli semplicemente lasciandoli nell'armadio. Per toglierli spesso basta sfregarli con il sapone di Marsiglia e/o metterli in lavatrice, ma altre volte semplicemente non se ne vanno, come nel caso di questa camicia di sangallo passatami da mia madre.

Mysterious things happen. For example, my old white clothes I don't use for a long time, get yellow halos simply staying in the closet. To remove them often I just have to rub them with soap and/or put them in the washing machine, but sometimes they just do not go away, as in the case of this broderie anglaise blouse handed me down by my mother.


Visto che la trovo carinissima, ho deciso di salvarla tingendola. In un caso simile avevo già provato la tintura naturale con il te, stavolta ho provato ad usare la curcuma, modificando leggermente le istruzioni di questo tutorial.
Ho messo a bollire a fuoco medio mezza pentola di acqua con quattro cucchiai rasi di curcuma (a posteriori ne avrei messi di più per un colore più carico). Non vi dico che profumo si è sparso in tutta la casa!

Since I find it cute, I decided to save it with dye. In a similar case I had already tried natural dying with tea, this time I tried to use turmeric, slightly modifying the instructions of this tutorial.
I put half a pot of water to boil over medium heat with four tablespoons of turmeric (in retrospect I would have used more for a deeper color). A delicious fragrance spread throughout the house!

Ho bagnato la camicia con acqua fredda per farle assorbire meglio il colore, l'ho strizzata e l'ho messa nella pentola a bollire per un'ora, mescolando ogni 10-15 minuti perché il colore fosse assorbito più uniformemente. Dopo mezz'ora ho aggiunto due pugni di sale grosso come fissante (si può usare anche l'aceto).
Passata l'ora, ho spento l'acqua e ho lasciato riposare il tutto una decina di minuti. Poi ho messo la camicia sotto l'acqua fredda per togliere il colore in eccesso.

I rinsed the blouse with cold water to make it pick up the color better, I wringed it and I put it in the pot to boil for an hour, stirring every 10-15 minutes to make it absorb the color more evenly. After half an hour I added two handfuls of coarse salt to avoid the colour to bleed when washed (you can also use vinegar).
After that time, I turned off the heat and let it rest for about ten minutes. Then I put the shirt under cold water to remove the excess color.

Ho steso la camicia e una volta asciutta l'ho stirata con il ferro caldo per fissare ulteriormente il colore.
A posteriori non è stato astutissimo mettere a bollire per così tanto un capo con elastici e bottoni in plastica che avrebbero potuto danneggiarsi, ma per fortuna è andato tutto bene.
La camicia è venuta un po' più chiara di quanto sperassi, ma mi piace molto lo stesso.
La prima volta dopo la tintura la laverò a mano per vedere se stinge, ma se non lo fa proverò sicuramente ancora questa tecnica. L'unica controindicazione è che le spezie non sono economiche (anche se sicuramente più dei pacchetti di colore per stoffa del supermercato), per cui mi piacerebbe provare la colorazione naturale basata sul riciclo degli scarti della cucina (bucce di cipolla e così via).

I hanged out my blouse and once dry I ironed it with a hot iron to further secure the color.
In retrospect it was not so smart to boil for an hour a piece of clothing with elastis and plastic buttons that could have got damaged, but fortunately everything went well.
The colour came out a little lighter than I hoped, but I like it very much anyway.
The first time after dyeing I'll wash it by hand to see if it bleeds, but it desn't I'll definitely try this technique again. The only downside is that spices are not cheap (although certainly more than packages of fabric colour), so I'd like try natural dyeing based on the recycling of kitchen scraps (onion skins and so on).

giovedì 15 ottobre 2015

Fare shopping dell'usato a Tokyo/Thrifting in Tokyo

A Tokyo i vestiti sono costosi, in particolare se si vogliono comprare capi interessanti di marche locali. Una soluzione è comprare vestiti usati, visto che ci sono moltissimi negozi che li vendono a prezzi molto più bassi. Il prezzo più basso che ho trovato per un capo usato è 300¥, ma in genere i capi più economici costano intorno ai 1000¥ (circa 8€). Le scarpe tendono a costare tanto anche usate.
Ecco una lista di luoghi dove trovare negozi dell'usato con diversi stili e diversi prezzi. Se volete contribuire aggiungendo suggerimenti nei commenti siete i benvenuti!

Shimokitazawa, poco lontano da Shibuya, è un quartiere famoso per la sua atmosfera rilassata, i musicisti di strada, i localini e caffè, e i negozi di vestiti usati che vendono principalmente capi hippie (fra cui cose discutibili come le magliette tie-dye).
Ragla Magla è un negozio che vende vestiti usati su questo stile a 990¥, che per il Giappone è un ottimo prezzo, ma ho trovato la selezione poco interessante e alcuni capi erano rovinati.
Altri negozi dell'usato (che però non ho visitato) sono Shimokita Garage Department, una sorta di mercatino delle pulci decorato da murales vicino all'uscita nord della stazione, e Don Don, un negozio che ogni mercoledì fa sconti radicali. I prezzi di Don Don partono da 100¥, ma alcune cose di marca hanno prezzi iniziali piuttosto alti.

In Tokyo clothes are expensive, especially if you want to buy interesting local brands clothes. One solution is to buy used clothes, as there are many shops that sell them at much lower prices. The lowest price I found for an used piece of clothing is 300¥, but generally the cheaper ones cost around 1,000¥ (about  €). The shoes tend to cost much even used.
Here is a list of places where to find thrift stores with different styles and different prices. If you want to contribute leaving suggestions in the comments you are most welcome!

Shimokitazawa, not far from Shibuya, is a neighborhood known for its relaxed atmosphere, the street musicians, the small clubs and cafes, and its thrift stores selling mainly hippie clothes (including questionable things like tie-dye T-shirts).
Ragla Magla is a this kind of thrift store and sells a lot of clothes for 990¥, which for Japan is a great price, but I found the selection not so interesting and some clothes were ruined.
Other thrift shops of the neightbourhood (that I have not visited) are Shimokita Garage Department, a sort of flea market decorated with murals near to the north exit of the station, and Don Don, a shop that every Wednesday does radical reductions.Don Don prices start from 100¥, but some things have high initial prices.

A mio parere il negozio dell'usato più interessante del quartiere è Grand Bazaar. A Shimokitazawa ce ne sono due sedi Grand Bazaar Mega Store e Super Grand Bazaar. Noi siamo stati al primo, che  ha tre piani. Al piano terra vende abiti usati di grandi marche come Ne-nét, al secondo vestiti da uomo e al terzo marche lolita e otome, fra cui Emily Temple Cute, Jane Marple, Metamorphose, Angelic Pretty, Victorian Maiden e molte altre. Ovviamente visto che i prezzi di partenza sono molto alti, molti abiti di marca non costano poco anche usati, ma si possono trovare grandi occasioni.
Da quel che ho capito, Super Grand Bazaar vende abiti uomo e donna di grandi marche, ma non ha la sezione otome e lolita.

In my opinion the most interesting thrift shop of the neighborhood is Grand Bazaar. In Shimokitazawa there are two branches: Grand Bazaar Mega Store and Super Grand Bazaar. We visited the first, which has three floors. On the ground floor are sold used clothes of big brands such as Ne-Net, on the second men's clothing and on the third clothes of lolita and otome brands, including Emily Temple Cute, Jane Marple, Metamorphose, Angelic Pretty, Victorian Maiden and many more. Obviously as that the starting prices are very high, many brand clothes do not come cheap also used, but you can find great bargains.
From what I understand, Super Grand Bazaar sells brand clothes for men and women, but does not have the otome and lolita section.

A Ueno, alla fine del secondo ramo del mercato di Ameyoko c'è una sede di Mode Off, un negozio dell'usato molto fornito con merce per tutte le tasche. Frugando bene si trovano anche capi di grandi marche come Ne-nét. Il negozio di Ameyoko ha 4 piani, di cui uno dedicato agli abiti da uomo.
Un'altra sede di Mode Off si trova a Koenjiall'uscita sud della stazione.

In Ueno, at the end of the Ameyoko market there is a branch of Off Mode, a well stocked thrift store with clothes for all budgets. For people who search there are also clothes of major brands such as Ne-Net. The Ameyoko shop has 4 floors, including one dedicated to menswear.
In Koenji, at the south exit of the station, there is another branch of Mode Off.

Sul lato nord della stazione di Koenji si trova una galleria commerciale coperta con vari negozi dell'usato piuttosto costosi, di cui alcuni in stile hippie e molti in stile vintage americano.
Il negozio che mi è piaciuto di più della galleria è stato 7 Sevens, che da quel che ho capito vende vestiti sia nuovi sia usati. La merce è molto più particolare e alla moda rispetto agli altri negozi dell'usato in cui sono stata.

On the north side of the station of Koenji there is a covered shopping street with various quite expensive thrift shops, of which some are hippie and many vintage-american style.
The shop that I liked most in the gallery was 7 Sevens, which, from what I understand, sells both new and used clothing. The goods are much more edgy and fashionable than in the other thrift shops I visited.

Uscendo dalla via commerciale si arriva in una stradina piena zeppa di negozi dell'usato che vendono merce vintage con un tocco romantico. Si trovano molti abiti e gonnelline, tanto pizzo, camicette e così via. I prezzi in genere sono bassi, molti negozi hanno abiti sui 1000¥ e anche meno. Alcuni vendono anche capi fatto a mano, che giustamente però costano di più.
Ho visitato molti negozi che mi sono piaciuti, ma ho fatto acquisti solo da Steady-1, che all'esterno aveva una selezione di vestiti economici molto carini, e all'interno un mix di capi più costosi e fatti a mano.

Leaving the shopping street you arrive in a narrow street packed with stores selling vintage clothes with a romantic touch. There are many dresses and skirts, a lot of lace, blouses and so on. The prices generally are low, many stores have clothes for 1,000¥ or less. Some also sell handmade clothing, that obviously cost more.
I visited many shops that I liked, but I made purchases only from Steady-1, that outside had a very nice selection of cheap clothes, and inside a mix of more expensive and handmade clothing.

Ad Harajuku si trova Nadia Flores en el Corazon, che vende abiti vintage molto pastellosi e colorati, ma ha prezzi abbastanza alti (meno che da Grand Bazaar, però). Molti capi sono d'importazione.
Un altro negozio dell'usato molto famoso (in cui non sono stata è Kinji), che si trova vicino all'incrocio fra Meiji Dori e Omotesando, andando in direzione di Takeshita Dori. È enorme, la maggior parte degli articoli sono sui 1000¥ ed è molto amato da alcune celebrità dello streetstyle giapponese.
Su Meiji dori c’è anche Mirror Fashion, un negozio dell’usato molto economico (in cui non sono stata).

In Harajuku there is Nadia Flores en el Corazon, which sells very colorful kawaii vintage clothes, but is a bit pricey (less than Grand Bazaar, though). Many are imported.
Another very famous thrift store (where I have not been) is Kinji, which is located near the intersection of Meiji Dori and Omotesando, going in the direction of Takeshita Dori. It's huge, most of the articles are about 1000¥ and is loved by many japanese streetstyle celebrities.
On Meiji dori there is also Mirror Fashion, a very cheap thrift store (that I didn't visit).

A Tokyo ci sono molti mercatini che vendono oggettistica di seconda mano. A Ochanomizu ogni tanto ci sono dei mercatini dell’usato nelle vie che arrivano alla stazione e anche nel parco Yoyoji, vicino ad Harajuku, ci sono spesso mercati dell'antiquariato.
Ma i più interessanti sono quelli dei templi, dove si può trovare merce tipicamente giapponese, come kimono e ceramiche, a prezzi molto bassi.
Ecco due indirizzi a cui controllare la programmazione di questi eventi prima del vostro viaggio:

In Tokyo there are many markets that sell second-hand objects. In Ochanomizu sometimes there are flea markets in the streets near the station and in Yoyoji park, near Harajuku, there are often antique markets.
But the most interesting are the temple markets, where you can find typically Japanese merchandise, as kimonos and ceramics, at very low prices.
Here are two links where to control the scheduling of these events before your trip:
http://tokyocheapo.com/shopping-2/fashion/top-tokyo-flea-markets/
http://www.jnto.go.jp/eng/arrange/travel/practical/kottou.html

Quando si parla di shoping dell'usato in Giappone non bisogna dimenticare Mandarake e Lashinbang, due famose catene di negozi dell'usato che vendono anime, manga, videogiochi, CD di canzoni di anime, modellini vari, cosplay e molto altro. Per un turista i Mandarake più facilmente accessibili a Tokyo sono quelli di Nakano, Shibuya, Akihabara e Ikebukuro. Il Mandarake di Akihabara è in un grande palazzo nero con moltissimi piani divisi per tema.

When it comes to the thrift shoping in Japan you should not forget Mandarake and Lashinbang, two famous chains of thrift stores selling anime, manga, video games, CDs of anime songs, action figures, cosplay and more. For a tourist the most easily accessible Mandarake branches in Tokyo are those in Nakano, Shibuya, Akihabara and Ikebukuro. Mandarake Akihabara is a tall black building with many themes floors.
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