Nelson Mandela " Il perdono libera l' anima e cancella la paura "
(...) Ogni amore, anche il più grande e il più assoluto, può morire. Ogni amore che giura fedeltà può incontrare il suo spergiuro, può conoscere prima o poi la sua agonia.. Il lavoro dell' elaborazione del lutto è penoso, doloroso. Quello del perdono è atroce perché lui / lei che ha tradito è come se fossero morti nella nostra vita, ossia non sono più quell' uomo / donna che avevamo conosciuto, quelli in cui avevamo riposto la nostra fiducia. Il lavoro del perdono è atroce perché implica che l' oggetto del perdono non sia irreversibilmente morto. Eppure l' immagine dell' ideale amato si è rotta per sempre. Ma, in realtà, è ancora qui ; è morta, ma è viva. E' assente ed è presente nello stesso tempo e mette nelle mani di chi deve compiere il lavoro del perdono la possibilità che questo amore possa continuare ad esistere o possa conoscere la propria fine. Questa è la drammaticità del perdono. Non esiste il perdono reattivo, come non esiste il lutto rapido, facile. Come per il lutto, occorre tempo per compiere questo lavoro straziante. A cosa serve il tempo nel lavoro del perdono ? Per dimenticare ? Sarebbe una forma di amnesia. Il perdono implica l' oblio, implica la dimenticanza. Potremmo chiederci : finché non ho dimenticato, non ho perdonato. Ma potremmo anche ribaltare le cose e affermare che possiamo veramente dimenticare solo se abbiamo perdonato.
" Il perdono non è l' effetto di una dimenticanza; è la dimenticanza che è l' effetto del perdono. Perdonare non significa - infatti - dimenticare: non si perdona perché si dimentica, ma si può dimenticare solo se si perdona. E' la logica biblica ben riportata nel libro di Geremia . " Ecco, i giorni vengono" dice il Signore " in cui farò un nuovo patto con la casa di Israele; ma non come il patto che feci con i loro padri il giorno che li presi per mano per condurli fuori dal paese d' Egitto; patto che essi violarono, sebbene io fossi il loro Signore. Ma questo è il patto che farò con la casa di Israele : io metterò la mia legge nell' intimo loro, la scriverò sul loro cuore, e io sarò il loro Dio e tutti mi conosceranno...poiché io perdonerò la loro iniquità e non mi ricorderò del loro peccato ". (...)
( continua )