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domenica 20 aprile 2025

PASQUA 2025

 


                                                                                Anima Christi . Frisina



 RIT.  Anima Christi, santifica me

         Corpus Christi, salva me.

         Sanguis Christi, inebria me

         Acqua lateris Christi, lava me,


Passio Christi, conforta me.

O bone Jesu exaudi me.

Intra vulnera tua absconde me.


RIT:


Ne permittas a te me separari.

Ab hoste maligno defende me.

In hora mortis meae voca me.



Amen.





                         Serena Pasqua  a chi - per caso o per scelta -

                         si trovasse a transitare qui !



                                                            frida



venerdì 18 aprile 2025

LA CROCEFISSIONE SECONDO GUTTUSO

 


                                                                 Renato Guttuso - Crocefissione *



Oggi contempliamo una stazione della Crocefissione, fissandone un' icona laica, quella della Crocefissione di Renato Guttuso, che venne dipinta fra il 1940 e il 1941, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale. Egli stesso, ateo convinto e fervido comunista, affermava che " Questo è tempo di guerra e di massacri, di gas, forche e decapitazioni. Voglio dipingere questo supplizio del Cristo come una scena di oggi. Non certo che Cristo muore ogni giorno sulla croce per i nostri peccati, ma come simbolo di tutti coloro che subiscono oltraggi, carcere e persecuzioni per le loro idee."

E proprio da quest' ottica universale sul dolore del mondo, di chi si considera lontano da ogni devozione religiosa, deriva ogni scelta iconografica e stilistica : la scelta di ritrarre i corpi nudi ( come quello della Maddalena avvinta alla croce ) proprio per rendere la scena perenne e non storicamente collocata ; la strana collocazione a cannocchiale delle croci, che si guardano tra loro e non sono poste l' una accanto all' altra; la natura morta in primo piano con segni di universale tortura ; la disperazione delle donne senza espressione del volto frontali ; due cavalli simbolo di bene e di male ; i pugni chiusi dei crocefissi che resistono allo strazio del male e - infine - un Cristo senza volto coperto dalla croce di spalle del ladrone che non si pentirà ,e che ha le carni rosse come un diavolo. Questa scena drammatica, a ottant' anni di distanza, ci appare straordinariamente espressiva, quasi una preghiera gridata con strazio, dopo aver subito tanta cattiva fama da parte dei contemporanei per la sua apparente blasfemia, per la presenza di nudo e quasi di irriverenza. Diviene invece - forse - ai nostri occhi, colmi dello strazio a cui  assistiamo ogni giorno attorno a noi, uno dei modi più veri di rappresentare la struggente verità redentrice dell' offerta d' amore di Cristo sulla croce.

Quel Cristo che qui è privato ormai anche uno sguardo allo spettatore, come nel profeta Isaia 53,3


" Disprezzato e reietto dagli uomini,

uomo dei dolori che ben conosce il patire,

come uno davanti al quale ci si copre la faccia,

era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima ".


E Guttuso la ricopre quella faccia e lo ritrae proprio così, probabilmente senza la piena consapevolezza di ritrarre il Redentore del mondo, eppure dandone un' autentica immagine di uomo che solo può conoscere il patire di ogni altro uomo, in ogni tempo e in ogni luogo. Ieri, oggi e domani.



Ti preghiamo Signore,

per il grido di ogni uomo che non sa gridare,

per il pianto di chi non sa più piangere,

per il nome che non vuole o non può essere pronunciato,

per chi si crede ateo, ma Ti conosce tanto.



Ti preghiamo per chi Ti sta cercando e non lo sa,

per chi Ti attende senza darti un nome, ma Tu lo stai chiamando.

Per chi soffre ma non sa di stare ai piedi della Tua croce.

Perché per tutti Tu sei

Pienezza di ogni amore.



                                              

*   Crocefissione è una tela di grandi dimensioni ( 200 x 200 cm ) conservata oggi presso la Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma.


giovedì 17 aprile 2025

POESIA DEL GIOVEDI' SANTO

 




                                                                        Caravaggio -  Cena in Emmaus





SENZA UNA SOLA SBAVATURA


Ha trovato nella morte un cibo

di cui nutrirsi. E se n'è andato

libero e felice e non stanco

né remissivo. Con perseveranza

ha accumulato anno dopo anno

la sua voglia di andarsene

tranquillo

con la determinata volontà di un

saggio.

Visse così una vita dignitosa,

per morire senza ombra di peccato.

Morire era per lui una priorità

di vita. E lo assolse in piena regola

e senza neanche un po' di

sbavatura.




                           Italo  Bonassi    da     Assonanze poetiche 



sabato 30 marzo 2024

BRACHETTO PASQUALE

 








Beh.... Auguri  di una Buona Pasqua!




frida


AL SEPOLCRO

 


                                                  Bartolomeo Schedoni  -  Le Marie al sepolcro




Fuggirò da questo sepolcro 

come un angelo calpestato a morte dal sogno,

ma io troverò la frontiera della mia parola.

Addio crocefissione,

in me non c'è mai stato niente :

sono soltanto un uomo risorto.



                      Alda  Merini   da      Cantico dei Vangeli



IO NON VOGLIO...

 



                                              Diego Velàzquez -  Gesù Cristo crocifisso -  1632    



( In questa poesia la Merini fa parlare Gesù )





... che si canti come pena di Dio,

né come esaltazione di un palo

che appartiene solo ai Romani.

Il supplizio della croce non è dolore vero,

ma è una verità,

e questa verità trapela solo attraverso il legno.

Il legno è poroso, è un canto.

E io su questo legno ho scritto i Vangeli.

La croce è scrittura.

L' urlo della croce non è altro

che un'invocazione assoluta dei cieli.




                        Alda  Merini   da       Cantico dei Vangeli


venerdì 29 marzo 2024

VENERDI' SANTO

 


                                          Cerca la tua pecora, vero Pastore del gregge...




Venerdì Santo  è la poesia di Christina Rossetti che mette al centro una giornata importantissima per il Cristianesimo: il sacrificio di Gesù. Ma, la poeta italo - inglese in un giorno come questo si interroga sulla propria fede, sui propri dubbi religiosi, sul fatto che non sente quella passione di fronte a un sacrificio così importante. La giornata della crocefissione di Cristo diventa un momento per riflettere e per trovare quella fede che spesso fugge via.






GOOD FRIDAY


Sono una pietra e non una

pecora.

Per il fatto di poter stare, o

Cristo, presso la tua Croce

ad assistere goccia dopo 

goccia alla lenta effusione del

tuo sangue.

 Senza piangere?


Non hanno amato così quelle

donne

che ti hanno pianto con tanto

dolore;

non così Pietro che ha pianto

amaramente dopo essere

caduto,

non così è stato toccato il

ladrone;


non così il Sole e la Luna

che nascondono il loro volto

in un cielo senza stelle,

un orrore di grande oscurità

nel pieno mezzogiorno -

Io, solo io.


 E tuttavia non rinunciare,

cerca la tua pecora, vero

Pastore del gregge;

più grande di Mosè, vòltati

e guarda ancora una volta.

E colpisci la roccia.



             Christina  Rossetti   da     The Prince's and Other Poems



domenica 24 marzo 2024

LA DOMENICA DELL' ULIVO

 


                                                          Ingresso a Gerusalemme  -  Giotto

                                                   



LA DOMENICA DELL'ULIVO


Hanno compiuto in questo dì gli uccelli

il nido ( oggi è la festa dell' ulivo )

di foglie secche, radiche, fuscelli;


quel sul cipresso, questo su l'alloro,

al bosco, lungo il chioccolo d'un rivo,

nell'ombra mossa d'un tremolìo d'oro.


E covano sul musco e sul lichene

fissando muti il cielo cristallino,

con improvvisi palpiti, se viene,

un ronzìo d'ape, un vol di maggiolino.



                            Giovanni  Pascoli   



domenica 9 aprile 2023

AUGURI



 


                     AUGURI DI UNA PASQUA DI RISURREZIONE!




                                 frida


                                  

E' PASQUA !



                                                                  Suono di campane...




RISURREZIONE


Suono di campane

voce che trasvola sul

mondo,

canto che piove dal cielo

sulla terra,

nella città sorda e 

irrequieta,

e nel silenzio dei colli

ove, nel pallore argenteo,

le bacche d'olivo

maturano il dono di pace.

Suono che viene a te,

quale alleluja pasquale,

a offrirti la gioia di ogni

primavera,

a chiamarti alla rinascita;

a dirti che la terra

rifiorisce

se il tuo cuore si aprirà

come un boccio,

che ripete un gesto

d' amore e di speranza,

levando il mite

ramoscello

in questa chiara alba di

Resurrezione !



                                 Gabriele  D' Annunzio


 


venerdì 7 aprile 2023

LA PASSIONE SECONDO LUZI



     " Chi ha mani innocenti e cuore puro, chi non pronunzia menzogna, chi non giura a danno del suo prossimo ". ( Salmi 23, 4 )



La Passione fu scritta da Mario Luzi nel 1999 per la Via Crucis al  Colosseo presieduta dall'allora papa Giovanni Paolo II.

In questo testo, dove poesia e drammaturgia felicemente si incontrano, Gesù racconta in un monologo intenso e lacerante al Padre l' angoscia, la tristezza e la paura di sentirsi abbandonato da tutti. E' l'unico protagonista di una scena nuda, essenziale e di grande valore simbolico ed esistenziale. E' Dio, ma è anche uomo; è stato spogliato di tutto, di ogni grandezza. Ad ogni suo gesto, a ogni parola, la tensione sale : parla sempre al Padre, che è il suo unico confidente dinanzi alla ferocia degli uomini : i sacerdoti e la folla vogliono sfogare su di lui, sopra un misero e indifeso corpo umano che hanno nelle loro mani, l'astio di un antico e inconfessato paragone con la divinità. Dinanzi al Male - però - non viene meno l'amore di Gesù per gli uomini, che chiede per loro, dal tormento della croce, il perdono.



                                              ***


I


Sono tue creature, sono miei

fratelli,

hai messo loro in cuore la

sete di giustizia,

ma la presunzione di 

saziarla

non viene da te, viene dal

demonio.

Il giusto! Fu acceso quel 

desiderio

contro quale iniquità 

primaria?

Tua, Padre, oppure del

maligno contro di te?

Su questo principio non si

placa

la controversia umana.

Ed ecco in nome tuo

succedono empietà, soprusi,

disegni miserabili, perfidie,

ipocrisie.

Alcuni uomini giudicano

altri uomini.



                                                    ***


II


Sono dinanzi a loro, nel

sinedrio,

mi scrutano i sommi

sacerdoti,

mi vogliono colpevole,

covano contro di me

pensieri perversi.

Mi provocano, irritati dal

mio silenzio, mi

consegnano a Pilato, mi

schermiscono.

Applaude la turba dei miei

simili,

si eccitano tra di loro, si

ubriacano di vendetta,

mi vogliono in croce,

strappando al procuratore la

sentenza.

In che cosa li ho offesi che

mi odiano a tal punto,

a che rancore danno sfogo

su di me che sono il più

vulnerabile?

Li guardo Padre come tu li

guardi

ma il tuo e il mio sguardo

non sono comparabili.

Vogliono uccidere il mio

divino in me

e vogliono questo in nome

tuo...



                                                 ***


III


Conoscerò la morte. La 

conoscerò umanamente,

da questa angusta porta mi

affaccerò su di lei

che tu, vita onnipresente,

non conosci se non per

negazione.

Tre giorni durerà per me

l'esilio che per altri non ha

fine

poi la vita mi richiamerà a

e avrà la vittoria. E' previsto

fin dal principio.

Quella pausa, Padre,

m'impaura: è un luogo dove

tu non sei

e io da solo senza te

pavento.

 Che cosa mi aspetta, chi

governa

il nulla, il non presente... Il

non essente?

o è un inganno della veduta

umana

ciò che io impaurito ti

confesso?

Devo io portare la vita dove

la vita è assente

e portarla con la mia

morte...

e questo è il prezzo, questo

supplizio.

E così, Padre, io vanamente

ti tormento.

Più che la morte è la via per 

arrivarvi,

la via crucis, che mi dà

angoscia

perché è dolorosa e aspra

nelle carni

e spezza il cuore di Maria,

mia madre,

perché infame e odiosa

è la ressa di questi uomini e

donne

aizzati contro di me.

Mi prende e mi tormenta il

dubbio

che il mio insegnamento sia

fallito.

 La mia permanenza sulla

terra è stata vana?

E' bella la terra che tu hai

dato all'uomo

e alle altre creature del

pianeta

scelto per loro in mezzo

all'universo. Io non sono di

questo mondo

eppure non potevo se non

teneramente amarla

e ora questo amore mi si

ritorce contro.

" Non è su me che voi

dovete piangere",

ho detto alle donne

impietosite,

" ma sui vostri figli e su voi

stesse.

La terra sarà fatta un luogo

di dolore"

ma il mio sacrificio è scritto

che li assolva.

Piango anch'io, Signore,,

vedo

i miei fratelli che afflitti

rifaranno questa via

nei secoli, nei millenni...



                                        ***


IV


La vita sulla terra è 

dolorosa,

ma è ance gioiosa; mi

sovvengono

i piccoli dell'uomo, gli

alberi, gli animali.

Mancano oggi, qui su questo

poggio che chiamano

Calvario.

Congedarmi mi dà angoscia

più del giusto.

Sono stato troppo uomo tra

gli uomini oppure troppo

poco?

Il terrestre l'ho fatto troppo 

mio o l'ho rifuggito?

La nostalgia di te è stata

continua e forte,

tra non molto saremo

ricongiunti nella sede eterna.




       Mario Luzi     da     Passione ( Via crucis al Colosseo)



giovedì 6 aprile 2023

MUSICA PER PASSIONE

 

Thomas Luis De Victoria ( 1548 - 1611 ) fu un compositore spagnolo influenzato dallo stile italiano, ma la sua musica si distingue nettamente da quella di Palestrina. Mentre nello stile corale di quest'ultimo domina un'ariosa grandiosità, in De Victoria, grazie all'uso di più frequenti dissonanze e ardimenti generalmente non ammessi nelle composizioni corali del tempo - come salti di sesta maggiore o di quarta aumentata - abbiamo uno stile marcatamente drammatico, specialmente nelle composizioni corali per la Settimana Santa o per le esequie. E' stato notato anche, nella musica di questo compositore, un più marcato sentimento mistico, che riflette la tradizione dei grandi mistici spagnoli.




                               Thomas Luis De Victoria  - Tenebrae responsories



                                        


                                              Tanquam ad latronem



                                            


                                              Tenebrae factae sunt



                                                 


 

                                                Caligaverunt oculi mei





                                                        frida



domenica 17 aprile 2022

EXULTATE, JUBILATE...



 

 Se non ci fosse Resurrezione, non avrebbe senso tutto il cammino cristiano...




                     Buona Pasqua di Resurrezione a tutti!



                                          frida




PASQUA DI PARADOSSI



 

                                                              Serena  Pasqua !


                                               frida




sabato 16 aprile 2022

SINFONIA DEL SACRO SEPOLCRO

 




"  Un angelo del Signore, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come folgore e il suo vestito bianco come neve. Per lo spavento che ebbero di lui, le guardie furono scosse e rimasero come morte. L' angelo disse alle donne : " Non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui. E' risorto - infatti - come aveva detto; venite, guardate il luogo dove era stato deposto".




O BONE JUESUS DI LOYSET COMPèRE

 


                                                                O bone Jesus



O bone Jesus,

illumina oculos meos

ne unquam abdormiam in morte.

Ne quando dicat inimicus meus

prevalui adversus eum.

In manus tuas Domine

commendo spiritum meo,

redemisti nos, Domine,

Deus veritatis. Oh Messias!

Locutus sum in lingua mea

notum fac mihi Domine finem meum .

Amen



                ( Loyset  Compère    1440- 1518  )



                                    ***


O Gesù buono,

illumina i miei occhi

perché io non cada nel sonno della morte,

perché il mio nemico non dica : " L'ho vinto!".

Nelle tue mani, Signore,

affido il mio spirito.

Tu ci hai redento, o Signore,

Dio di verità. Oh Messia!

Ti ho pregato, Signore,

fammi conoscere lo scopo della mia vita.

Amen




venerdì 15 aprile 2022

SECONDO MATTEO


 

                         "  Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato ? "



                               Dal Vangelo secondo Matteo



giovedì 14 aprile 2022

TRISTIS...

 



                                                                       ... EST ANIMA MEA...



usque ad mortem;

sustinete hic et vigilate mecum.

Non videbitis turbam quae circumdavit me?

Vos fugam capietis, et ego vadam

immolari pro vobis.

Ecce appropinquat hora,et filius domini

tradetur in manus peccatorum.



L' ULTIMA CENA

 



                                                                 L' ultima cena...


         ( teniamo nel cuore queste parole, ché non siano solo memoria...)



                                                             frida



domenica 4 aprile 2021

AUGURI...

 



                                                   ... di una serena Pasqua !  


                                          

                                         frida