Noi siamo certamente protagonisti di infiniti eventi che spesso crediamo inevitabili, ma mancherà sempre quel pizzico di lucidità a farti credere illuminato.
La " lucidità " di cui parli, è una caratteristica ( se vogliamo chiamarla così, ma in realtà è molto di più ) che si acquisisce ( difficilmente senza una guida ) con molto tempo ( anni ) di lavoro su di sé, che non sono né semplici né privi di costi, materiali e psichici. E difficilmente senza sofferenza, perché scendere nell' oscuro di noi non è una passeggiata liberatoria , ma guardare in faccia quello che Jung chiamava la nostra " Ombra ", ossia le maschere che indossiamo e tutto quello che non ci piace di noi e che tentiamo perciò - consciamente o inconsciamente di nascondere - , fa male. E allora quali sono i vantaggi di un' operazione così complessa e costosa che pare avvenire in perdita ? potrebbe chiedere qualcuno. Il risultato ( sempre secondo Jung ) è compiere quel " principio di individuazione " , cioè l' integrazione dell' Ombra alla nostra parte cosciente , che solo può farci sentire esseri totalmente interi , integri e coscienti di quello che " realmente " siamo, e finalmente liberi . E' il principio dell' analisi junghiana ( se uno ci crede ) che ho sperimentato direttamente su di me, che non ti " salva " dal commettere errori ( non è una bacchetta magica ) salvo poi permetterti di riprendere la giusta rotta , e che ti fa vedere te stesso, le persone e gli eventi con altri occhi, senza quella cortina di nebbia che diversamente ne offusca in parte la vista. ( anche se le persone non lo sanno e si credono libere e lucidissime ).
solo un compagno di cammino :) ma probabilmente la tua è una citazione e avrei necessità di qualche elemento in più per valutare appieno e apprezzare. grazie e lieto marte
Forse... quando avrai piena coscienza di te, del tuo poter "stare bene" gli altri ti chiameranno egoista mentre tu hai smesso da tempo di sentirti in colpa per qualcosa e qualcuno che preme su te più del destino.
Sono in cammino, Sari . Ma ho qualche timore : da un lato di apparire - in questa nuova versione , egoista , perché non posso continuare a mettere tutti gli altri e i loro bisogni prima di me e del mio giusto benessere ; dall' altra perché in questo percorso dovrò necessariamente tagliare rami secchi ( perché non mi si confanno più ) o trascurare persone in quanto non solo non mi sento aiutata e sostenuta in questo cammino di Identificazione, ma mi sono addirittura di ostacolo con i loro schemi vecchi e codificati. Ma il tempo preme e nessuno - specie di questi tempi - può sentirsi sicuro di nulla : l ' importante è salvaguardare il cuore e il carico di umanità che ho costruito nel tempo. Vorrei dirti ( abbracciandoti forte ) che mi sei di grande aiuto in questa tua discreta ma precisa comprensione.
Noi siamo certamente protagonisti di infiniti eventi che spesso crediamo inevitabili, ma mancherà sempre quel pizzico di lucidità a farti credere illuminato.
RispondiEliminaLa " lucidità " di cui parli, è una caratteristica ( se vogliamo chiamarla così, ma in realtà è molto di più ) che si acquisisce ( difficilmente senza una guida ) con molto tempo ( anni ) di lavoro su di sé, che non sono né semplici né privi di costi, materiali e psichici. E difficilmente senza sofferenza, perché scendere nell' oscuro di noi non è una passeggiata liberatoria , ma guardare in faccia quello che Jung chiamava la nostra " Ombra ", ossia le maschere che indossiamo e tutto quello che non ci piace di noi e che tentiamo perciò - consciamente o inconsciamente di nascondere - , fa male. E allora quali sono i vantaggi di un' operazione così complessa e costosa che pare avvenire in perdita ? potrebbe chiedere qualcuno. Il risultato ( sempre secondo Jung ) è compiere quel " principio di individuazione " , cioè l' integrazione dell' Ombra alla nostra parte cosciente , che solo può farci sentire esseri totalmente interi , integri e coscienti di quello che " realmente " siamo, e finalmente liberi .
RispondiEliminaE' il principio dell' analisi junghiana ( se uno ci crede ) che ho sperimentato direttamente su di me, che non ti " salva " dal commettere errori ( non è una bacchetta magica ) salvo poi permetterti di riprendere la giusta rotta , e che ti fa vedere te stesso, le persone e gli eventi con altri occhi, senza quella cortina di nebbia che diversamente ne offusca in parte la vista. ( anche se le persone non lo sanno e si credono libere e lucidissime ).
mi chiamo destino :)
RispondiEliminalieto giorno
You are my Destiny, Antony !
EliminaBuona settimana...
solo un compagno di cammino :)
Eliminama probabilmente la tua è una citazione e avrei necessità di qualche elemento in più per valutare appieno e apprezzare.
grazie e lieto marte
" Compagno di cammino " mi sembra una bella cosa...
EliminaBuona giornata a te!
pure io ne sono contento.
Eliminalieto giorno
Forse... quando avrai piena coscienza di te, del tuo poter "stare bene" gli altri ti chiameranno egoista mentre tu hai smesso da tempo di sentirti in colpa per qualcosa e qualcuno che preme su te più del destino.
RispondiEliminaSono in cammino, Sari . Ma ho qualche timore : da un lato di apparire - in questa nuova versione , egoista , perché non posso continuare a mettere tutti gli altri e i loro bisogni prima di me e del mio giusto benessere ; dall' altra perché in questo percorso dovrò necessariamente tagliare rami secchi ( perché non mi si confanno più ) o trascurare persone in quanto non solo non mi sento aiutata e sostenuta in questo cammino di Identificazione, ma mi sono addirittura di ostacolo con i loro schemi vecchi e codificati.
RispondiEliminaMa il tempo preme e nessuno - specie di questi tempi - può sentirsi sicuro di nulla : l ' importante è salvaguardare il cuore e il carico di umanità che ho costruito nel tempo.
Vorrei dirti ( abbracciandoti forte ) che mi sei di grande aiuto in questa tua discreta ma precisa comprensione.